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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 4 di martedì 10 aprile 2018

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ROBERTO FICO

La seduta comincia alle 15,05.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.

Invito la deputata segretaria a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

AZZURRA PIA MARIA CANCELLERI, Segretaria, legge il processo verbale della seduta del 3 aprile 2018.

PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.

(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Boschi, Cirielli, De Menech, De Micheli, Gregorio Fontana, Franceschini, Gentiloni Silveri, Giacomelli, Lotti, Orlando e Pizzetti sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.

I deputati in missione sono complessivamente quindici, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).

Annunzio della formazione di una componente politica nell'ambito del gruppo parlamentare Misto e affidamento dei poteri attribuiti dal Regolamento.

PRESIDENTE. Comunico che, a seguito della richiesta pervenuta in data 3 aprile 2018, è stata autorizzata in pari data, ai sensi dell'articolo 14, comma 5, del Regolamento, la formazione della componente politica denominata “+Europa-Centro Democratico” nell'ambito del gruppo parlamentare Misto, cui aderiscono i deputati Alessandro Fusacchia, Riccardo Magi e Bruno Tabacci. Il deputato Alessandro Fusacchia ne è stato designato rappresentante.

Comunico altresì che il presidente del gruppo parlamentare Misto, con lettera in data 3 aprile 2018, ha reso noto che il deputato Alessandro Fusacchia è stato nominato vicepresidente del gruppo in rappresentanza della componente politica “+Europa-Centro Democratico”.

Autorizzazione alla costituzione di un gruppo parlamentare e invito alla sua costituzione.

PRESIDENTE. Comunico che l'Ufficio di Presidenza, nella riunione del 9 aprile 2018, a norma dell'articolo 14, comma 2, del Regolamento, ha deliberato di autorizzare la costituzione del gruppo parlamentare “Liberi e Uguali”.

Tale gruppo è convocato oggi stesso, al termine della seduta dell'Assemblea, per procedere all'elezione del presidente e degli altri organi direttivi.

Istituzione di una Commissione speciale, ai sensi dell'articolo 22, comma 2, del Regolamento.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'istituzione di una Commissione speciale, ai sensi dell'articolo 22, comma 2, del Regolamento.

La Conferenza dei presidenti di gruppo, nelle riunioni del 3 e del 10 aprile, ha convenuto di procedere all'istituzione, a norma dell'articolo 22, comma 2, del Regolamento, di una Commissione speciale per l'esame del Documento di economia e finanza, che deve essere ancora presentato dal Governo, e dei seguenti atti urgenti, che il Governo ha trasmesso alla Camera ai fini dell'espressione del parere: schema di programma pluriennale in materia di aeromobili a pilotaggio remoto (AG2); schema di decreto legislativo recante attuazione di una direttiva europea sui lavoratori marittimi (AG3); schema di decreto legislativo di attuazione di una direttiva europea sui pacchetti turistici e i servizi turistici (AG6); schema di decreto legislativo di attuazione di una direttiva europea sulla distribuzione assicurativa (AG7); schema di decreto legislativo di attuazione di una direttiva europea sull'uso dei dati del PNR ai fini di pubblica sicurezza e penali (AG8); schema di decreto legislativo di attuazione di una direttiva europea sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (AG10); schema di decreto legislativo di attuazione di una direttiva europea sulla riduzione degli inquinanti atmosferici (AG11); schema di decreto legislativo in materia di regime di incompatibilità degli amministratori giudiziari e degli altri organi della procedura concorsuale (AG13); schema di decreto legislativo in materia di tutela del lavoro nell'ambito delle imprese sequestrate e confiscate (AG14); schema di decreto legislativo di attuazione di una direttiva europea sulla salvaguardia dei diritti pensionistici complementari dei lavoratori (AG15); schema di decreto del Presidente della Repubblica di modifica del regolamento di organizzazione degli uffici centrali del Ministero dell'Interno (AG18); schema di decreto legislativo correttivo in materia di impresa sociale (AG19).

Nell'odierna Conferenza dei presidenti di gruppo si è altresì convenuto di assegnare alla Commissione speciale, ove presentato, il decreto-legge di cui il Governo ha preannunciato l'adozione.

La Commissione, composta da quaranta deputati, che saranno designati dai gruppi parlamentari in proporzione alla loro consistenza numerica, avrà competenza - per gli atti così assegnati - con riferimento a tutti i profili di merito, ivi compresi quelli relativi alle conseguenze di carattere finanziario, e cesserà dalle sue funzioni una volta completato l'iter dei medesimi.

Se non vi sono obiezioni, la proposta di istituzione della Commissione speciale e dell'attribuzione alla sua competenza dei predetti atti del Governo si intende accolta.

(Così rimane stabilito).

A seguito dell'istituzione della Commissione speciale, i quaranta componenti - secondo le intese già intercorse nella Conferenza dei presidenti di gruppo di oggi - sono così ripartiti tra i gruppi: MoVimento 5 Stelle: 14; Lega-Salvini Premier: 8; Partito Democratico: 7; Forza Italia-Berlusconi Presidente: 7; Fratelli d'Italia: 2; Misto: 1; Liberi e Uguali: 1.

Come preannunciato nell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, le designazioni dei componenti dovranno pervenire entro le ore 16 di domani, mercoledì 11 aprile. La Commissione sarà convocata per la propria costituzione alle ore 11 di giovedì 12 aprile presso l'aula della Commissione bilancio (al quarto piano di palazzo Montecitorio).

Per un richiamo al Regolamento (ore 15,14).

SIMONE BALDELLI (FI). Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Su cosa?

SIMONE BALDELLI (FI). Presidente, per un richiamo al Regolamento, ai sensi dell'articolo 14. Come Presidente, lei ha giustamente dato notizia all'Assemblea…

PRESIDENTE. Quindi, interviene sulle comunicazioni del Presidente?

SIMONE BALDELLI (FI). Per un richiamo al Regolamento, Presidente, ai sensi dell'articolo 14, primo e secondo comma. Lei, giustamente, ha dato comunicazione della costituzione del gruppo “Liberi e Uguali”; un gruppo in deroga, costituito con l'unanimità dell'Ufficio di Presidenza.

Leggo sui social, che ormai sono diventati uno strumento di dibattito politico in sostituzione di questa Assemblea, attacchi alla sua persona, Presidente - attacchi peraltro ingiusti, alla sua persona -, perché si dice: ma come, il presidente Fico autorizza oggi un gruppo in deroga quando, nel 2013, “postava” sul blog del suo movimento attacchi feroci contro i gruppi in deroga dicendo che erano in deroga al Regolamento, dicendo che erano soldi buttati - non dico dove per una questione di rispetto di quest'Aula - e che questo era il comportamento tipico della casta e dei partiti irresponsabili?

Io credo, Presidente, che lei oggi abbia l'occasione di porre delle precisazioni su questa leggenda dei gruppi in deroga, tanto per cominciare dicendo che non è il Presidente della Camera il proprietario di questo ramo del Parlamento, e che non li autorizza il Presidente ma l'Ufficio di Presidenza, con un voto. In secondo luogo, che i gruppi in deroga non sono gruppi in deroga al Regolamento, Presidente, ma sono gruppi in deroga al numero…

PRESIDENTE. Baldelli, lei sa che la sto facendo andare avanti nonostante l'intervento non sia pertinente al Regolamento.

SIMONE BALDELLI (FI). No, Presidente, è pertinente eccome!

PRESIDENTE. Non è pertinente al Regolamento, lo sappiamo bene. Lei lo sa benissimo.

SIMONE BALDELLI (FI). Riguarda esattamente l'articolo di cui stiamo parlando: la deroga non è al Regolamento, come sostengono anche dei colleghi che in questo ramo del Parlamento dovrebbero sapere di che cosa parlano.

PRESIDENTE. Baldelli, sa bene che non c'è una discussione su questo argomento; è un richiamo al Regolamento sulle comunicazioni.

SIMONE BALDELLI (FI). Ma perché, Presidente, quando parla un deputato, che ha tutto il diritto di fare un richiamo al Regolamento - peraltro che mi sembra abbastanza puntuale - deve essere interrotto?

PRESIDENTE. Baldelli, la faccio concludere. Solo per chiarire: non è un richiamo pertinente al Regolamento. Vada avanti, però.

SIMONE BALDELLI (FI). Presidente, essendo una sciocchezza che c'è una deroga al Regolamento, perché è il Regolamento stesso che prevede la possibilità di gruppi in deroga, e la deroga non è al Regolamento ma al numero dei componenti con cui si costituisce, secondo l'articolo 1, ciascun gruppo, e che la deroga è prevista proprio dall'articolo 2, ci terrei che lei precisasse che queste affermazioni fatte da alcuni colleghi, da alcuni commentatori, da alcuni influencer e anche da qualcuno del suo partito qualche anno fa, riferendosi alla stessa circostanza nei confronti della costituzione in deroga al numero dei venti parlamentari del gruppo di Fratelli d'Italia nella precedente legislatura, che tutte queste cose sono sciocchezze, che l'Ufficio di Presidenza ha provveduto nella pienezza dei propri poteri e che lei, Presidente, non è che ha autorizzato nulla che non sia previsto esplicitamente dal Regolamento (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente e di deputati del gruppo Partito Democratico).

Interventi di fine seduta (ore 15,17).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Andrea Caso. Ne ha facoltà, per due minuti.

ANDREA CASO (M5S). Presidente, onorevoli colleghi, colgo l'occasione per portare all'attenzione di quest'Aula le preoccupazioni di centinaia di lavoratori del punto vendita Auchan Napoli di via Argine, e più in generale di tutti i punti vendita della Campania, come Mugnano, Giugliano, Nola e Pompei, che vivono momenti di grande apprensione circa il proprio futuro.

A quanto pare, già a fine mese il famoso marchio francese chiuderebbe i battenti in questi centri nel napoletano. Non va, non può andare, signor Presidente! Lo dico da napoletano e da lavoratore.

Negli ultimi anni stiamo assistendo sempre di più al declino economico del mito dei grandi centri commerciali, troppo spesso aperti anche con fondi dello Stato, e che, invece di produrre un'economia stabile e duratura nel tempo, hanno solamente distrutto il piccolo commercio e reso vulnerabili i lavoratori.

L'Auchan ha annunciato nei giorni scorsi di aver definito un accordo preliminare per affittare il ramo d'azienda alimentare a un noto imprenditore della Campania. Per questo motivo, i lavoratori hanno dato vita a presidi, manifestazioni e riunioni permanenti. Io e il collega del MoVimento 5 Stelle al Senato Sergio Vaccaro ci siamo recati personalmente in questi punti vendita, abbiamo parlato con i lavoratori e raccolto le loro amarezze, in qualche caso anche dei pianti di commozione di padri e madri con figli a carico, disoccupati e studenti da mantenere. Vorrei richiamare l'attenzione delle istituzioni competenti affinché siano salvaguardati tutti i posti di lavoro. Una nota aziendale riferiva che tale operazione garantirà continuità occupazionale per una parte dei lavoratori in organico. Si deduce che il posto di lavoro non sarebbe assicurato a tutti, che alcuni rimarrebbero dunque fuori; altri lavoratori ancora ci dicevano che i contratti non avverrebbero alle stesse condizioni.

PRESIDENTE. Concluda.

ANDREA CASO (M5S). Ricordo a tutti che, dietro ogni lavoratore, c'è una famiglia, ricordiamolo sempre. Pertanto, Presidente Fico, invito, a prendere a cuore la sorte di questi lavoratori. Ieri a Volla, in provincia di Napoli, oggi Ponticelli e Catania La Rena. Domani la crisi potrebbe estendersi ad altri punti vendita del noto marchio francese? Sarebbe il caso di convocare i vertici per ricevere le opportune rassicurazioni, per ricostruire il quadro della situazione, avere spiegazioni circa l'utilizzo dei fondi dello Stato e quale politiche di rilancio sono state applicate oltre al progetto denominato Dis (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

SIMONE BALDELLI (FI). Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SIMONE BALDELLI (FI). Grazie Presidente. Brevemente per dire in questa Assemblea che stamattina, alle cinque, la terra è tornata a tremare nel Centro Italia, nelle Marche. Questo drammaticamente ci ricorda come la questione del terremoto, delle popolazioni colpite dal terremoto, sia una questione che debba essere posta al centro dell'agenda politica italiana e che debba essere - io credo - concordemente un punto fisso nel programma del prossimo Governo, qualunque sia il colore di questo Governo.

Presidente, malgrado in questi giorni i lavori dell'Assemblea non possano procedere a pieno regime, perché non c'è un Governo formato, non sono formate le Commissioni, io mi sento di portare in questa Assemblea l'abbraccio, la solidarietà del gruppo di Forza Italia alle popolazioni colpite dal terremoto, e la buona volontà e l'impegno corale di tutti, a partire anche dal vertice della Presidenza della Camera, a tenere in debito conto le questioni, i problemi, di queste popolazioni che, oggi più che mai, hanno bisogno di non sentirsi abbandonati dalle nostre istituzioni (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente e di deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Partito Democratico).

EMANUELE FIANO (PD). Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

EMANUELE FIANO (PD). La ringrazio, Presidente. Il gruppo del Partito Democratico si unisce alle parole appena ascoltate dall'onorevole Baldelli circa l'ennesima scossa che questa mattina all'alba hanno patito le popolazioni delle Marche e dell'Umbria. Ci stringiamo ai nostri fratelli delle Marche e dell'Umbria per questo ennesimo episodio.

Ci auguriamo che gli esiti e gli effetti di questa scossa, di nuovo terribile, non siano gravi e che, ovviamente, non vi siano stati danni tra le persone fisiche. Ci uniamo a loro, li abbracciamo tutti, facciamo giungere a loro, dal nostro gruppo, la nostra solidarietà fraterna (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico e di deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente).

PATRIZIA TERZONI (M5S). Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PATRIZIA TERZONI (M5S). Grazie Presidente. Colgo anche io l'occasione per parlare del terremoto che c'è stato questa notte. Anch'io sono stata svegliata, essendo di Fabriano, e quindi a pochi chilometri dall'epicentro. Il problema purtroppo è ancora molto grave: le SAE che sono state appena consegnate a Muccia hanno subito dei piccoli danni, questo è vero, ma hanno comunque subito dei danni. Se le scosse dovessero proseguire vi saranno ulteriori problemi. Una famiglia con una casa appena consegnata (aveva una casa inagibile), si trova di nuovo in strada, perché la casa che gli è stata assegnata dal comune è anch'essa ora inagibile. Queste cose non devono più accadere. Noi siamo parlamentari, abbiamo qui la possibilità di iniziare a fare qualcosa per queste zone che comunque vivono e continueranno a vivere in territori altamente sismici.

Quindi, io rivolgo, come ha già fatto il collega Baldelli, un appello a tutte le forze politiche di affrontare l'argomento, non solo della ricostruzione e del rilancio dell'economia in queste zone colpite dal terremoto dal 2016 ad oggi, ma anche di fare attenzione su tutti i provvedimenti futuri per mettere in sicurezza tutti gli edifici in Italia, soprattutto per quanto riguarda gli ospedali e le scuole (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

FABIO RAMPELLI (FDI). Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FABIO RAMPELLI (FDI). Presidente, mi unisco alle parole che ho ascoltato fin qui e penso che tanto la crisi di alcune aziende, le condizioni di disagio che stanno soffrendo centinaia e centinaia di lavoratori, quanto la questione del terremoto, delle sue conseguenze in particolare nella zona del Centro Italia, possano essere uno stimolo sufficiente per tutte le forze politiche per fare un passo in avanti nella costruzione di quello che dovrà essere il Governo della XVIII legislatura. Però, proprio partendo da queste osservazioni, queste riflessioni, mi corre l'obbligo di far presente che questi sforzi, che tutti sappiamo leggere (anche le persone meno provviste di spirito critico e analitico), potrebbero dare vita a un Governo, come tutti ci auguriamo, ma potrebbero anche non dare vita a un Governo e chi fa questo mestiere, chi si impegna in un'attività pubblica penso che abbia il dovere e il compito della lungimiranza. Noi non possiamo rischiare di affrontare una eventuale campagna elettorale anticipata con questa legge elettorale che sta producendo l'ingovernabilità e lo stallo che è sotto gli occhi di tutti. Per questa ragione, nelle competenze della Commissione speciale, che domani o dopodomani sarà insediata ufficialmente e formalmente, Fratelli d'Italia ha chiesto di poter introdurre, aggiungere la materia, non della legge elettorale, che è una competenza tipica della legislatura per cui dovrà fare, nel caso qualche gruppo parlamentare volesse proporre delle modifiche sostanziali, delle riforme al riguardo, il suo lavoro nelle Commissioni permanenti, ma la correzione, con l'introduzione, nella attuale vigente legge elettorale, del premio di maggioranza, per evitare che possa essere vanificato il voto dei cittadini, come sta accadendo in questi casi. Pensavamo, come Fratelli d'Italia, che queste considerazioni potessero essere condivise da tutte le forze politiche, nessuna esclusa, in modo particolare quelle che, in queste settimane, hanno criticato l'inefficacia dell'attuale legge.

Volevo dire questo affinché rimanesse agli atti dell'Aula, perché diciamo che la Conferenza dei capigruppo è il luogo proprio, ma è un luogo che non lascia segno. Quindi volevo che tutti si rendessero conto di quanto accaduto, cioè che questa proposta di correzione della legge elettorale, con introduzione del premio di maggioranza, per garantire la governabilità nel caso in cui non si riuscisse a fare un Governo e, quindi, si dovesse andare al voto anticipato, non è passata perché i partiti, che sono stati i promotori della legge attuale, non si sono…

PRESIDENTE. Rampelli, deve concludere!

FABIO RAMPELLI…dimostrati sensibili e hanno voltato le spalle agli interessi, non di chi ha fatto questa cosa…

PRESIDENTE. Concluda, se no le levo la parola.

FABIO RAMPELLI…ma agli interessi del popolo italiano (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

PRESIDENTE. La Camera sarà convocata a domicilio.

La seduta è tolta.

La seduta termina alle 15,30.