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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 20 maggio 2022

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME: DDL N. 3514 E ABB., DDL N. 3475 E DDL DI RATIFICA N. 3423

Ddl n. 3514 e abb. – Delega al Governo in materia di contratti pubblici

Tempo complessivo: 19 ore, di cui:

• discussione sulle linee generali: 10 ore;

• seguito dell'esame: 9 ore.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatori 40 minuti
(complessivamente)
40 minuti
(complessivamente)
Governo 20 minuti 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 1 ora
Interventi a titolo personale 1 ora e 18 minuti 1 ora e 7 minuti
(con il limite massimo di 10 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 7 ore e 32 minuti 5 ore e 43 minuti
MoVimento 5 Stelle 54 minuti 56 minuti
Lega – Salvini premier 53 minuti 50 minuti
Partito Democratico 51 minuti 41 minuti
Forza Italia – Berlusconi presidente 50 minuti 37 minuti
Fratelli d'Italia 59 minuti 1 ora e 1 minuto
Italia Viva 47 minuti 25 minuti
Coraggio Italia 46 minuti 22 minuti
Liberi e Uguali 46 minuti 20 minuti
Misto: 46 minuti 31 minuti
  Alternativa 13 minuti 10 minuti
  Azione – +Europa – Radicali Italiani 5 minuti 4 minuti
  MAIE-PSI-Facciamo eco 5 minuti 4 minuti
  Centro Democratico 5 minuti 3 minuti
  Europa Verde – Verdi Europei 5 minuti 3 minuti
  Noi con l'Italia – USEI-Rinascimento ADC 5 minuti 3 minuti
  Manifesta, Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea 4 minuti 2 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti 2 minuti

Ddl n. 3475 – Delega al Governo per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, di cui al decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288

Tempo complessivo: 19 ore, di cui:

• discussione sulle linee generali: 10 ore;

• seguito dell'esame: 9 ore.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatore 20 minuti 20 minuti
Governo 20 minuti 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 1 ora
Interventi a titolo personale 1 ora e 38 minuti 1 ora e 13 minuti
(con il limite massimo di 10 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 7 ore e 32 minuti 5 ore e 57 minuti
MoVimento 5 Stelle 54 minuti 58 minuti
Lega – Salvini premier 53 minuti 53 minuti
Partito Democratico 51 minuti 43 minuti
Forza Italia – Berlusconi presidente 50 minuti 39 minuti
Fratelli d'Italia 59 minuti 1 ora e 3 minuti
Italia Viva 47 minuti 26 minuti
Coraggio Italia 46 minuti 23 minuti
Liberi e Uguali 46 minuti 21 minuti
Misto: 46 minuti 31 minuti
  Alternativa 13 minuti 10 minuti
  Azione – +Europa – Radicali Italiani 5 minuti 4 minuti
  MAIE-PSI-Facciamo eco 5 minuti 4 minuti
  Centro Democratico 5 minuti 3 minuti
  Europa Verde – Verdi Europei 5 minuti 3 minuti
  Noi con l'Italia – USEI-Rinascimento ADC 5 minuti 3 minuti
  Manifesta, Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea 4 minuti 2 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti 2 minuti

Ddl di ratifica n. 3423 – Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica francese per una cooperazione bilaterale rafforzata, fatto a Roma il 26 novembre 2021

Tempo complessivo: 6 ore.

Relatore 10 minuti
Governo 10 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 10 minuti
Interventi a titolo personale 54 minuti
(con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 26 minuti
MoVimento 5 Stelle 44 minuti
Lega – Salvini premier 39 minuti
Partito Democratico 32 minuti
Forza Italia – Berlusconi presidente 29 minuti
Fratelli d'Italia 48 minuti
Italia Viva 19 minuti
Coraggio Italia 17 minuti
Liberi e Uguali 15 minuti
Misto: 23 minuti
  Alternativa 7 minuti
  Azione – +Europa – Radicali Italiani 3 minuti
  MAIE-PSI-Facciamo eco 3 minuti
  Centro Democratico 2 minuti
  Europa Verde – Verdi Europei 2 minuti
  Noi con l'Italia – USEI-Rinascimento ADC 2 minuti
  Manifesta, Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea 2 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli
nella seduta del 20 maggio 2022.

  Amitrano, Ascani, Bagnasco, Baldelli, Barelli, Bartolozzi, Battelli, Benamati, Bergamini, Boschi, Brescia, Brunetta, Butti, Cancelleri, Carfagna, Carnevali, Casa, Castelli, Casu, Cavandoli, Centemero, Cimino, Cirielli, Colletti, Colucci, Comaroli, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, De Maria, Delmastro Delle Vedove, Luigi Di Maio, Di Stefano, Fassino, Gregorio Fontana, Ilaria Fontana, Franceschini, Frusone, Fusacchia, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giachetti, Giacomoni, Giorgetti, Gobbato, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, Lapia, Liuni, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Macina, Maggioni, Magi, Maniero, Marattin, Marin, Marzana, Melilli, Migliore, Molinari, Molteni, Morelli, Mulè, Mura, Nardi, Nesci, Orlando, Paita, Parolo, Pastorino, Perantoni, Rampelli, Rizzo, Romaniello, Rosato, Rotta, Ruocco, Sasso, Scalfarotto, Schullian, Segneri, Serracchiani, Carlo Sibilia, Silli, Sisto, Spadoni, Speranza, Squeri, Suriano, Tabacci, Tasso, Tateo, Tucci, Leda Volpi, Zanettin, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 19 maggio 2022 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:

   FORMENTINI ed altri: «Disciplina dei Comitati degli italiani all'estero nonché disposizioni e delega al Governo in materia di istituzione dei difensori civici degli italiani all'estero» (3619);

   GALLI: «Concessione di un credito d'imposta in favore delle micro, piccole e medie imprese per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili destinata all'autoconsumo» (3620);

   MURA: «Disposizioni concernenti l'introduzione di un congedo in favore delle donne lavoratrici che soffrono di dismenorrea» (3621).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge TERMINI ed altri: «Disciplina della gravidanza solidale e altruistica» (3016) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Grippa.

Trasmissione dalla Presidenza
del Consiglio dei ministri.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 19 maggio 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8-ter del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 maggio 2022 di autorizzazione, in relazione a un intervento da realizzare tramite un contributo assegnato per l'anno 2016 in sede di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, all'utilizzo dei risparmi di spesa realizzati dall'associazione ARCI APS nell'ambito della realizzazione del progetto «Capitale rifugiato: sostegno e promozione di attività imprenditoriali realizzate da titolari di protezione internazionale e umanitaria da realizzarsi in Sicilia, Calabria, Puglia, Lazio, Umbria, Liguria e Piemonte».

  Questa comunicazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 19 maggio 2022, ha comunicato, ai sensi dell'articolo 8-ter del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, che è stata autorizzata, in relazione a un intervento da realizzare tramite un contributo assegnato per l'anno 2018 in sede di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, una variante non onerosa del progetto di attenuazione della fame e di sostegno alla sicurezza alimentare nei comuni di Dodel e Gamadji Sarè del dipartimento di Podor (Senegal) dell'associazione CISV – Comunità impegno servizio volontariato.

  Questa comunicazione è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri) e alla V Commissione (Bilancio).

Annunzio di sentenze
della Corte costituzionale.

  La Corte costituzionale, in data 19 maggio 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia delle seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali), se non già assegnate alla stessa in sede primaria:

  Sentenza n. 124 del 22 marzo-19 maggio 2022 (Doc. VII, n. 885),

   con la quale:

    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1 della legge della Regione Calabria 7 luglio 2021, n. 17, recante «Modifiche alla legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità)»:

   alla I Commissione (Affari costituzionali);

  Sentenza n. 125 del 7 aprile-19 maggio 2022 (Doc. VII, n. 886),

   con la quale:

    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 18, settimo comma, secondo periodo, della legge 20 maggio 1970, n. 300 (Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento), come modificato dall'articolo 1, comma 42, lettera b), della legge 28 giugno 2012, n. 92 (Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita), limitatamente alla parola «manifesta»:

  alla XI Commissione (Lavoro).

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 19 maggio 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della società PagoPA Spa, per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 560).

  Questi documenti sono trasmessi alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 19 maggio 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della società Equitalia Giustizia Spa, per l'esercizio 2019, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 561).

  Questi documenti sono trasmessi alla II Commissione (Giustizia) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Ministro per i rapporti con il Parlamento.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 20 maggio 2022, ha trasmesso il parere reso dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nella seduta dell'11 maggio 2022, sul disegno di legge recante «Delega al Governo per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, di cui al decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288» (atto Camera n. 3475).

  Questo parere è trasmesso alla XII Commissione (Affari sociali).

Annunzio di progetti
di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 19 maggio 2022, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, la relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio relativa al fondo comune di copertura nel 2021 (COM(2022) 213 final), che è assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 19 maggio 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha inoltre richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione, modifica il regolamento (UE) 2019/1020 e abroga il regolamento (UE) n. 305/2011 (COM(2022) 144 final);

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali, che modifica i regolamenti (UE) 2017/1001 e (UE) 2019/1753 del Parlamento europeo e del Consiglio e la decisione (UE) 2019/1754 del Consiglio (COM(2022) 174 final).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

  Nell'Allegato A ai resoconti della seduta del 19 maggio 2022, a pagina 2, seconda colonna, ventinovesima riga, e a pagina 3, prima colonna, quarta riga, la parola: «2022» deve intendersi sostituita dalla seguente: «2021».

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative di competenza per garantire ai risparmiatori che ne abbiano titolo l'erogazione dell'indennizzo Fir, con particolare riguardo al passaggio dalla procedura forfettaria a quella ordinaria tramite la piattaforma informatica Consap – 2-01511

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   il Tar del Lazio, con sentenza del 25 marzo 2022, ha accolto il ricorso presentato da un risparmiatore per annullamento del provvedimento di diniego alla richiesta di indennizzo ex legge n. 145 del 2018 sul Fondo indennizzo risparmiatori (Fir);

   in data 20 aprile 2022 il tribunale di Roma ha accolto ricorso ex articolo 700 codice di procedura civile presentato da risparmiatori danneggiati da Veneto Banca e da Banca Popolare di Vicenza contro il provvedimento di diniego alla richiesta di indennizzo ex legge n. 145 del 2018 sul Fondo indennizzo risparmiatori;

   questi risparmiatori sono titolari di azioni di banche venete in liquidazione coatta amministrativa, responsabili di plurime violazioni massive del Tuf (decreto legislativo n. 58 del 1998) che hanno determinato l'azzeramento del valore delle azioni di migliaia di risparmiatori in relazione alle quali il tribunale penale di Vicenza ha accertato in primo grado la responsabilità penale di alcuni dirigenti apicali; la legge n. 145 del 2018, che ha disposto l'indennizzo degli azionisti di alcune banche in «default» secondo modalità e criteri disposti con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 10 maggio 2019, ha distinto due diverse categorie di risparmiatori danneggiati dalle banche: i risparmiatori con reddito annuo inferiore a euro 35.000 (o patrimonio mobiliare inferiore a euro 100.000); i risparmiatori con redditi o patrimoni superiori a tali soglie; i risparmiatori, titolari di strumenti finanziari delle banche in liquidazione, con redditi o patrimoni infra-soglia (cosiddetti risparmiatori «forfettari») possono beneficiare dell'indennizzo in ragione del solo requisito reddituale/patrimoniale; i risparmiatori con redditi o patrimoni ultrasoglia devono documentare (nell'ambito di una procedura aggravata) le violazioni massive del Tuf commesse dall'istituto bancario; il risparmiatore che richiede l'indennizzo deve specificare se rientra o meno nella categoria dei risparmiatori «forfettari»; molti risparmiatori, ritenendo, erroneamente, di essere «forfettari», hanno visto respinta l'istanza di indennizzo;

   i risparmiatori che hanno presentato ricorso contro il rigetto dell'istanza hanno sollevato sostanzialmente un'unica censura sostanziale, e cioè il fatto che Consap – Concessionaria servizi assicurativi pubblici s.p.a., che svolge funzioni di segreteria tecnica per l'espletamento dei compiti della commissione tecnica preposta all'indennizzo e per l'esecuzione delle relative deliberazioni, abbia omesso di offrire loro – una volta acclarata l'assenza del requisito reddituale/patrimoniale di risparmiatore forfettario – la possibilità di documentare la posizione di risparmiatore non forfettario con documentazione bancaria o amministrativa o giudiziale ex articolo 4, comma 2, lettera c), del decreto ministeriale 10 maggio 2019, utile all'accertamento delle violazioni massive del Tuf che hanno causato il danno ingiusto ai risparmiatori;

   il diritto all'indennizzo trova fondamento nell'articolo 1, comma 493, della legge n. 145 del 2018 «per la tutela del risparmio e per il rispetto del dovere di disciplinare, coordinare e controllare l'esercizio del credito (...) il FIR eroga indennizzi a favore dei risparmiatori (...) che hanno subito un pregiudizio ingiusto da parte di banche e loro controllate aventi sede legale in Italia, poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018, in ragione delle violazioni massive degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, buona fede oggettiva e trasparenza (...)»; la commissione tecnica, di cui al comma 501, è istituita per: l'esame delle domande e l'ammissione all'indennizzo del Fir; la verifica delle violazioni massive, nonché della sussistenza del nesso di causalità tra le medesime e il danno subito dai risparmiatori; le verifiche per l'erogazione dell'indennizzo Fir possono avvenire anche «attraverso la preventiva tipizzazione delle violazioni massive e la corrispondente identificazione degli elementi oggettivi e/o soggettivi in presenza dei quali l'indennizzo può essere direttamente erogato»;

   nella seduta pubblica del 6 agosto 2020 la commissione tecnica ha «autovincolato» il proprio modus agendi nel seguente modo: «quanto alle domande di accesso all'indennizzo forfettario con dichiarazione sul possesso di un reddito inferiore a 35.000 euro, nei casi in cui il controllo presso la banca dati dell'Agenzia delle Entrate dia esito negativo, (...) sarà inviata all'utente apposita richiesta di integrazione istruttoria al fine di raccogliere, in primo luogo, l'eventuale dichiarazione sul possesso del requisito patrimoniale (<100.000 euro), e, in secondo luogo ed in via alternativa – dunque in mancanza dei requisiti per l'accesso all'indennizzo forfettario – la documentazione relativa alle violazioni massive del T.U.F.»;

   i risparmiatori, avendo ricevuto la comunicazione di rigetto dell'istanza alla procedura di indennizzo forfettaria lamentavano che il portale – reso operativo da Consap s.p.a. ex articolo 10 del decreto 10 maggio 2019 – non consentisse di fatto lo spostamento dell'istanza dal «procedimento forfettario» a quello relativo alle violazioni massive del Tuf mediante apposito spazio per l'integrazione della documentazione necessaria; chiedevano che fosse ordinato a Consap, previa dichiarazione di illegittimità dei provvedimenti di diniego, di essere riammessi con l'inserimento nell'area riservata del portale di apposita finestra per la documentazione richiesta ad integrazione dell'istanza già presentata; l'urgenza del provvedimento derivava dalla decadenza dall'ufficio della commissione tecnica al 31 luglio 2022;

   il tribunale di Roma, in particolare, accoglieva il ricorso d'urgenza ex articolo 700 codice di procedura civile, considerando che il provvedimento, se emanato in ritardo, sarebbe stato inutiliter dato; ritenendo inoltre che Consap fosse soggetto legittimato passivo, ha disposto, con ordinanza, che la stessa provveda alla traslazione dell'istanza già presentata dai ricorrenti dal cosiddetto «procedimento forfettario» a quello «violazioni massive del T.U.F.» (regime ordinario);

   in situazioni analoghe potrebbe essere convenuto in giudizio a fini risarcitori lo stesso Ministero dell'economia e delle finanze per non aver previsto il passaggio delle istanze dalla procedura forfettaria a quella ordinaria attraverso un semplice adeguamento del portale Consap; è ormai prossima la decadenza dall'ufficio della Commissione tecnica al 31 luglio 2022 –:

   quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere per garantire il passaggio dalla procedura forfettaria a quella ordinaria tramite la piattaforma informatica Consap, con opportuna proroga del termine – scaduto il 1° maggio 2022 – per integrare la domanda di indennizzo, in modo da consentire l'erogazione dell'indennizzo Fir ove ricorrano i requisiti stabiliti per legge.
(2-01511) «Baratto, Marin, D'Ettore, Bond, Biancofiore, Berardini, Bologna, Carelli, De Girolamo, Della Frera, Gagliardi, Lombardo, Mugnai, Parisse, Ripani, Pettarin, Rizzone, Scanu, Sibilia, Silli, Vietina».


Iniziative di competenza per promuovere, presso ogni prefettura, l'istituzione di un osservatorio metropolitano di coordinamento e monitoraggio a fini di tutela e inclusione sociale dei minori – 2-01521

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   il 14 gennaio 2021, con il coordinamento della prefettura di Catania, è stato siglato un importante accordo tra i vari soggetti istituzionali/sociali competenti e le diocesi di Catania, Acireale e Caltagirone, con il quale si è provveduto a costituire, presso la stessa prefettura della città,-un osservatorio metropolitano per il monitoraggio del fenomeno della devianza giovanile nell'area cittadina;

   l'accordo – che trae origine dalla pregressa collaborazione avviata in Calabria tra il prefetto della città e il presidente del tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, Di Bella, e culminata nella preparazione del progetto «Liberi di scegliere» – è teso a favorire la cura delle esigenze educative e di inserimento sociale dei ragazzi per assicurare la piena attuazione delle funzioni di tutela dei minorenni o dei giovani adulti destinatari di provvedimenti giudiziari;

   in particolare, le finalità sono: favorire progettualità condivise e modalità operative integrate tra gli attori istituzionali per il perseguimento dei seguenti obiettivi, nonché il recupero culturale dei quartieri della città di Catania e dei comuni dell'area metropolitana, afflitti da povertà educativa e criticità sociali, substrato della devianza giovanile; programmare strategie di contrasto della dispersione scolastica e l'elaborazione di interventi di inclusione sociale, culturale e lavorativa in favore dei minorenni o dei giovani adulti provenienti da contesti familiari e ambientali degradati della città metropolitana; favorire il coinvolgimento operativo delle forze dell'ordine nelle attività di recupero dei minorenni e dei giovani adulti destinatari di provvedimenti giudiziari; pianificare interventi volti a favorire il cosiddetto «tempo pieno» nelle scuole delle aree degradate della città metropolitana e l'istituzione di centri di aggregazione culturale anche con l'intervento e il contributo delle diocesi e delle associazioni del terzo settore; rilevare l'andamento dell'anno scolastico negli istituti di formazione professionale per i giovani in età scolare in ragione dell'esigenza di assicurare che ragazzi esposti al rischio del «reclutamento» della criminalità siano invece impegnati in attività educative e professionalizzanti;

   tale accordo prevede anche un circuito comunicativo fra la procura distrettuale di Catania, il tribunale e la procura per i minorenni, nonché le forze di polizia, al fine di realizzare interventi giudiziari coordinati a tutela degli stessi minorenni disagiati, autori o vittime di reati, della città metropolitana, caratterizzata dalla capillare presenza di organizzazioni criminali e da condizioni di fragilità e criticità sociale/culturale che sostanziano fattori gravemente turbativi della crescita dei giovani;

   lo stesso accordo ha una fondamentale rilevanza in quanto, grazie al circuito comunicativo che si instaurerà tra i vari soggetti istituzionali firmatari, sarà più facile intervenire tempestivamente nelle aree della città individuate come maggiormente esposte e critiche, ossia laddove si ravviseranno situazioni di pregiudizio e di criticità per i ragazzi coinvolti in attività criminali, o che possono trovarsi soli, o in condizione di devianza, o per i figli dei collaboratori di giustizia che si trovano a vivere con un familiare che non ha condiviso la scelta di rompere con il passato;

   con tale accordo si segna un deciso cambio di passo nelle strategie di prevenzione e recupero degli stessi giovani, specialmente nella presente fase, nella quale l'attuale emergenza sanitaria pare aver accentuato le criticità sociali e le situazioni di devianza tra i giovani;

   l'attenzione dedicata alla questione minorile è cruciale per prosciugare quel bacino che alimenta il modello e, soprattutto, il cosiddetto «mito mafioso», nella speranza di un rinnovamento culturale e sociale dei giovani, in particolare di quelli meno fortunati;

   in attuazione di quanto disposto dagli articoli 2 e 3 della Costituzione, è necessario, quindi, assicurare la piena tutela dei diritti dei soggetti minorenni dei territori delle città caratterizzate da criticità quanto al profilo economico e socio-culturale, nonché quanto alla capillare presenza di organizzazioni criminali a struttura familiare, o che comunque si avvalgono di minorenni per la perpetrazione di delitti;

   appare, dunque, indifferibile la realizzazione di una strategia condivisa e permanente da realizzarsi attraverso l'istituzione di un osservatorio – sull'impronta di quello illustrato- presso ogni prefettura, in tal modo favorendo percorsi di inclusione sociale, culturale e lavorativa, nonché garantendo che sia preservata l'integrità morale, fisica e psichica dei minori dei quartieri delle città a rischio, con contestuale riqualificazione culturale dei territori –:

   se il Ministro interpellato sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e se non ritenga opportuno adoperarsi, per quanto di competenza, per promuovere l'istituzione di un osservatorio permanente, analogo a quello descritto in premessa, presso ogni prefettura del territorio nazionale, anche attraverso opportune iniziative normative e d'intesa con gli altri soggetti istituzionali competenti.
(2-01521) «Ascari, Baldino, Saitta, D'Orso, Bonafede, Cataldi, Di Sarno, Ferraresi, Giuliano, Perantoni, Salafia, Sarli, Scutellà, Alaimo, Azzolina, Brescia, Maurizio Cattoi, Corneli, De Carlo, Dieni, Giordano, Francesco Silvestri, Elisa Tripodi, Carbonaro, Grande, Grillo, Grippa, Iorio, Iovino, Licatini, Mammì, Marzana, Melicchio, Micillo, Migliorino, Nappi, Olgiati, Papiro, Penna, Provenza, Raffa».


Intendimenti del Governo in ordine ad una semplificazione delle procedure autorizzative relative al sito di interesse della Valle del Sacco, al fine di sostenere investimenti strategici nella farmaceutica, come quello dell'azienda Catalent – 2-01507

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro della salute, il Ministro della transizione ecologica, per sapere – premesso che:

   il 21 luglio 2021, la multinazionale farmaceutica Catalent ha annunciato un progetto di espansione del suo stabilimento di Anagni, in provincia di Frosinone, prevedendo l'installazione di due bioreattori a uso singolo da duemila litri, insieme alle strutture necessarie per altri sei bioreattori analoghi. L'investimento, pari a 100 milioni di dollari, era volto alla produzione, dal 2023, di composti farmaceutici alla base di alcuni medicinali biologici, inclusi i vaccini contro il COVID-19 e le terapie con anticorpi monoclonali, nonché alla realizzazione di un centro di ricerca d'eccellenza per la formazione di alte professionalità nel mondo dell'industria del farmaco, in collaborazione con le università di Cassino e Roma;

   il 14 aprile 2022 il consiglio di amministrazione di Catalent ha deciso di abbandonare il progetto di Anagni, a causa di lungaggini burocratiche e dei tempi eccessivamente lunghi per il rilascio delle autorizzazioni all'installazione delle nuove apparecchiature, spostando il relativo investimento nel Regno Unito;

   il nodo principale ha riguardato, in particolare, il fatto che Anagni rientra nell'area Sin – sito di interesse nazionale – della Valle del Sacco, un'area interessata da una contaminazione delle matrici ambientali da diverse fonti di inquinamento e che deve essere sottoposta ad indagini ambientali e ad interventi di bonifica, condizioni da cui derivano vincoli stringenti per l'autorizzazione delle procedure;

   ai sensi dell'articolo 252, comma 1, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni e integrazioni, i siti di interesse nazionale sono individuabili in relazione alle caratteristiche del sito, alle quantità e pericolosità degli inquinanti presenti e al rilievo dell'impatto sull'ambiente circostante in termini di rischio sanitario ed ecologico;

   con la sentenza del Tar Lazio n. 7586 del 17 luglio 2014, che ha annullato la precedente attribuzione delle competenze alla regione Lazio, è stato determinato il reinserimento dell'area della Valle del Sacco tra i siti di interesse nazionale; pertanto, la titolarità dei relativi procedimenti di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica è stata attribuita al Ministero della transizione ecologica;

   dopo mesi di attesa per l'azienda farmaceutica per il rilascio delle autorizzazioni ambientali, il 13 aprile 2022, dietro richiesta di chiarimento da parte del Ministero della transizione ecologica, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa), in una sua comunicazione, ha dichiarato il sito non inquinato quanto a suolo e sottosuolo, rilevando la sola contaminazione della falda acquifera sottostante;

   Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto la costituzione di un tavolo interistituzionale con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero della transizione ecologica al fine di valutare la possibilità di recuperare le autorizzazioni fino ad oggi negate ed evitare che si ripetano simili situazioni in futuro che, a causa di lungaggini amministrative, compromettono importanti investimenti pubblici e privati, con conseguenti ricadute sul tessuto produttivo e sociale;

   il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti ha avanzato al Governo la richiesta di sospensione del decreto di perimetrazione del sito di interesse nazionale (decreto ministeriale n. 321 del 22 novembre 2016), mantenendo i vincoli ambientali nelle sole aree ripariali, e chiedendone una ridefinizione più congrua che possa accelerare il processo di semplificazione delle procedure e coniugare al meglio tutela ambientale e sviluppo del territorio;

   l'investimento della multinazionale avrebbe rappresentato un progetto di rilevanza internazionale di ricerca, produzione biofarmacologica e occupazione altamente qualificata, un'opportunità capace di valorizzare un comparto economico e scientifico estremamente strategico;

   nel 2020, il valore della produzione dell'industria farmaceutica in Italia ha raggiunto i 34,3 miliardi di euro, con un valore di investimenti pari a 3 miliardi di euro, di cui 1,6 in ricerca e sviluppo e 1,4 in impianti di produzione;

   secondo il rapporto «Indicatori farmaceutici» di Farmindustria, pubblicato a luglio 2021, il settore ha registrato un incremento dell'export pari al 74 per cento tra il 2015 e il 2020, al di sopra della media dell'Unione europea pari al 48 per cento posizionandosi altresì al primo posto per la quota di imprese innovative (+90 per cento) e per investimenti per addetto (tre volte la media manifatturiera) –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare per semplificare e accelerare i processi autorizzativi del sito di interesse della Valle del Sacco, nel rispetto della salvaguardia ambientale, affinché non si perdano investimenti strategici per il sistema produttivo, come quello dell'azienda Catalent;

   come il Governo intenda sostenere gli investimenti nella farmaceutica orientati a ricerca, sperimentazione e produzione di prodotti altamente innovativi, nell'ottica di definizione di una strategia farmaceutica nazionale.
(2-01507) «Ianaro, Lorenzin, Carnevali».