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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 1 aprile 2022

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli
nella seduta del 1° aprile 2022.

  Adelizzi, Amitrano, Ascani, Baldelli, Barelli, Bergamini, Berlinghieri, Bitonci, Boldrini, Boschi, Brescia, Brunetta, Butti, Cancelleri, Cantalamessa, Carbonaro, Carfagna, Castelli, Cavandoli, Cirielli, Colletti, Colucci, Comaroli, Corda, Davide Crippa, Critelli, D'Attis, D'Incà, D'Uva, Dadone, De Maria, Del Barba, Del Sesto, Delmastro Delle Vedove, Luigi Di Maio, Di Stefano, Fantuz, Fassino, Fiano, Fitzgerald Nissoli, Gregorio Fontana, Ilaria Fontana, Franceschini, Frusone, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giachetti, Giacomoni, Giorgetti, Gobbato, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Invidia, Iovino, La Marca, Lapia, Liuni, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Macina, Maggioni, Magi, Maglione, Mandelli, Marattin, Marin, Melilli, Migliore, Molinari, Molteni, Morelli, Mulè, Mura, Nardi, Nesci, Orlando, Paita, Palazzotto, Paolini, Parolo, Pastorino, Perantoni, Pretto, Racchella, Rampelli, Ribolla, Rizzo, Romaniello, Rotta, Ruocco, Sani, Sasso, Scagliusi, Scalfarotto, Schullian, Serracchiani, Serritella, Carlo Sibilia, Sisto, Spadoni, Speranza, Suriano, Sut, Tabacci, Tasso, Tateo, Testamento, Valentini, Vignaroli, Viscomi, Leda Volpi, Zanettin, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 31 marzo 2022 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa della deputata:

   MARROCCO: «Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche» (3548).

  Sarà stampata e distribuita.

Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali)

  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE GAGLIARDI ed altri: «Modifica all'articolo 32 della Costituzione, in materia di tutela dell'attività sportiva come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività» (3536) Parere della VII Commissione;

   II Commissione (Giustizia)

  BRAMBILLA: «Modifiche al codice civile e altre disposizioni per la tutela degli animali nonché in materia di animali familiari» (927) Parere delle Commissioni I, V, VIII, IX, X, XII, XIII, XIV e Commissione parlamentare per le questioni regionali;

   VII Commissione (Cultura)

  S. 1228. – LA PIETRA ed altri: «Modifiche all'articolo 2 della legge 20 dicembre 2012, n. 238, per il sostegno e la valorizzazione del Pistoia Blues Festival e per la realizzazione del Festival Internazionale Time in Jazz» (Approvata dal Senato) (3546) Parere delle Commissioni I e V;

   XIII Commissione (Agricoltura)

  BRAMBILLA: «Divieto di detenzione degli animali marini nei centri zoologici acquatici e nei delfinari e disposizioni per la loro riconversione» (27) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, VIII, X, XI, XII, XIV e Commissione parlamentare per le questioni regionali;

  BRAMBILLA: «Disposizioni per la protezione degli animali durante il trasporto per la macellazione» (406) Parere delle Commissioni I, V, IX, XII, XIV e Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dal Ministero dell'interno.

  Il Ministero dell'interno, con lettera del 29 marzo 2022, ha trasmesso la nota relativa all'attuazione data, per la parte di propria competenza, rispettivamente all'ordine del giorno TIRAMANI n. 9/3374/42, concernente il contrasto all'immigrazione irregolare e l'implementazione di tutte le misure sanitarie necessarie ad arginare il rischio di propagazione in Italia della variante omicron del virus Covid-19, e DELMASTRO DELLE VEDOVE n. 9/3374/47 sull'opportunità di predisporre specifici piani di inserimento sociale dei cittadini afghani che hanno collaborato con il contingente italiano e dei loro parenti, accolti dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 1° dicembre 2021.

  La suddetta nota è a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare ed è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) competente per materia.

Annunzio di progetti
di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 31 marzo 2022, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 909/2014 per quanto riguarda la disciplina di regolamento, la prestazione di servizi transfrontalieri, la cooperazione in materia di vigilanza, la prestazione di servizi accessori di tipo bancario e i requisiti per i depositari centrali di titoli di paesi terzi (COM(2022) 120 final), corredata dal relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della relazione sulla valutazione d'impatto (SWD(2022) 76 final), che è assegnata in sede primaria alla VI Commissione (Finanze);

   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione e l'applicazione dell'accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione tra l'Unione europea e il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord 1° gennaio – 31 dicembre (COM(2022) 126 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e X (Attività produttive);

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2017/1938 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente misure volte a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di gas e il regolamento (CE) n. 715/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle condizioni di accesso alle reti di trasporto del gas naturale (COM(2022) 135 final), corredata dal relativo allegato (COM(2022) 135 final – Annex 1), che è assegnata in sede primaria alla X Commissione (Attività produttive);

   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per quanto riguarda la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell'informazione (COM(2022) 143 final), corredata dal relativo allegato (COM(2022) 143 final – Annex) e dal relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della relazione sulla valutazione d'impatto (SWD(2022) 86 final), che è assegnata in sede primaria alla X Commissione (Attività produttive). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 31 marzo 2022;

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica dei regolamenti (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 223/2014 per quanto riguarda l'aumento del prefinanziamento a titolo delle risorse REACT-EU (COM(2022) 145 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 31 marzo 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha inoltre richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:

   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità e che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 (COM(2022) 71 final);

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla sicurezza delle informazioni nelle istituzioni, negli organi e negli organismi dell'Unione (COM(2022) 119 final).

Richiesta di parere parlamentare
su atti del Governo.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 1° aprile 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 22 aprile 2021, n. 53, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2019/1152 relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell'Unione europea (377).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XI Commissione (Lavoro) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro l'11 maggio 2022. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 21 aprile 2022.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative volte a definire un quadro regolatorio per la promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili – 2-01470

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della transizione ecologica, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:

   alla luce degli indirizzi governativi emersi nelle ultime settimane, l'attuale situazione di crisi energetica, acuita dal conflitto in Ucraina, potrebbe richiedere, temporaneamente, la riattivazione e l'utilizzo delle sette centrali a carbone presenti in Italia, le stesse centrali che avrebbero dovuto essere dismesse o convertite entro il 2025 per spostare la politica energetica su una traiettoria in linea con gli obiettivi della transizione ecologica e del Green Deal;

   come dichiarato dal Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, nell'ambito dell'informativa urgente alla Camera dei deputati sulla crisi ucraina e le possibili conseguenze delle sanzioni comminate alla Russia, «potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali mancanze nell'immediato»;

   le sette centrali a carbone presenti in Italia sono distribuite tra Sardegna, Lazio, Puglia, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Di queste due fanno riferimento al gruppo Ep produzione e all'azienda A2a e cinque all'Enel. L'unica spenta è la centrale termoelettrica Eugenio Montale di La Spezia, con una capacità di 682 megawatt, i cui impianti per la produzione di energia dalla combustione del carbone sono stati messi a riposo a dicembre 2021. Una chiusura parziale è stata invece avviata per la centrale «Andrea Palladio» di Fusina, nel comune di Venezia, con una capacità di 976 megawatt e per la centrale termoelettrica Federico II a Brindisi, con capacità di 2640 megawatt installati, considerata tra le più grandi d'Europa e la seconda più grande d'Italia e per cui è in corso un progetto di riconversione;

   le altre due centrali in capo all'Enel sono invece pienamente operative. In particolare, la Centrale Torrevaldaliga Nord, situata nel Lazio, estesa su un'area di 975 mila metri quadrati, con capacità di 1980 megawatt e la centrale Grazia Deledda di Portovesme, collocata in Sardegna, con una potenza di 480 megawatt. Sempre in Sardegna l'impianto di Fiume Santo, vicino a Porto Torres, vede attualmente in funzione due gruppi a carbone con una potenza netta di circa 600 megawatt. Nel comune di Monfalcone, in provincia di Gorizia la produzione di energia elettrica avviene nella centrale termoelettrica A2a con una potenza installata di 336 megawatt;

   con l'accordo di Parigi, i Paesi di tutto il mondo si sono impegnati a limitare il riscaldamento globale a 2 gradi centigradi, facendo il possibile per limitarlo a 1,5 gradi centigradi, rispetto ai livelli preindustriali. Per raggiungere questo obiettivo, l'Unione europea attraverso lo European Green Deal ha definito nuovi obiettivi energetici e climatici estremamente ambiziosi che richiederanno la riduzione dei gas climalteranti (Green House gases, GHG) al 55 per cento nel 2030 e alla neutralità climatica nel 2050;

   l'Italia è stato uno dei Paesi pionieri e promotori delle politiche di decarbonizzazione, con numerose misure che hanno stimolato investimenti importanti nell'ambito delle politiche a favore dello sviluppo delle energie da fonte rinnovabile e dell'efficienza energetica;

   nel periodo 1990-2019, le emissioni totali di gas serra in Italia si sono ridotte del 19 per cento, passando da 519 Mt CO2eq a 418 Mt CO2eq. Di queste le emissioni del settore delle industrie energetiche rappresentano circa il 22 per cento, quelle delle industrie manifatturiere il 12 per cento con riferimento ai consumi energetici e l'8 per cento con riferimento ai processi industriali, quelle dei trasporti il 25 per cento, mentre quelle del settore civile (residenziale, servizi e consumi energetici agricoltura) rappresentano il 19 per cento circa;

   la riduzione delle emissioni rappresenta un risultato importante, ma ancora lontano dagli obiettivi del 2030 e del 2050 per raggiungere i nuovi target del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pniec) in corso di aggiornamento. La missione 2 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, intitolata «Rivoluzione verde e transizione ecologica», persegue, nell'ambito della componente 2, la finalità di contribuire al raggiungimento degli obiettivi strategici di decarbonizzazione attraverso cinque linee di riforme e investimenti, la prima delle quali, «Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile», ha come obiettivo l'incremento della quota di energie rinnovabili;

   come emerge dagli interventi previsti nella suddetta componente 2, l'attuale obiettivo intermedio italiano per il 2030 è pari al 30 per cento dei consumi finali, rispetto al 20 per cento stimato preliminarmente per il 2020. Per raggiungere tale obiettivo l'Italia può fare leva sull'abbondanza di risorsa rinnovabile a disposizione e su tecnologie prevalentemente mature, in particolare: sbloccando il potenziale di impianti utility scale, in molti casi già competitivi in termini di costo rispetto alle fonti fossili ma che richiedono in primis riforme dei meccanismi autorizzativi e delle regole di mercato per raggiungere il pieno potenziale, e valorizzando lo sviluppo di opportunità agrovoltaiche; accelerando lo sviluppo di comunità energetiche e sistemi distribuiti di piccola taglia, particolarmente rilevanti in un Paese che sconta molte limitazioni nella disponibilità e utilizzo di grandi terreni ai fini energetici; incoraggiando lo sviluppo di soluzioni innovative, incluse soluzioni integrate e offshore; rafforzando lo sviluppo del biometano;

   in questa fase delicata, dunque, puntare sulla riattivazione delle centrali a carbone significherebbe compiere scelte in controtendenza rispetto agli obiettivi fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, oltre che esporre la popolazione a reali ed attuali pericoli per la salute –:

   quali siano le tempistiche di emanazione dei decreti attuativi previsti dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, di attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili e quali ulteriori iniziative intenda assumere il Governo per definire un quadro regolatorio che permetta di accelerare l'installazione degli impianti a fonti rinnovabili e promuovere lo sviluppo di comunità energetiche e di soluzioni innovative che consentano di soddisfare il fabbisogno energetico nazionale in linea con gli obbiettivi fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
(2-01470) «Maraia, Federico, Deiana, Di Lauro, Terzoni, Varrica, Alemanno, Daga, D'Ippolito, Micillo, Traversi, Zolezzi».


Iniziative di competenza per la manutenzione e messa in sicurezza delle zone boschive della regione Calabria colpite da gravi incendi nell'estate 2021 – 2-01471

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della transizione ecologica, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   quasi il 37 per cento del territorio italiano è rappresentato da boschi, ma, a fronte di questo dato positivo, i numeri dicono che l'Italia è purtroppo anche il primo Paese in Europa e tra i Paesi del Mediterraneo in cui bruciano più boschi, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno;

   l'estate del 2021 ha visto concentrarsi in poco tempo una sequenza terribile di incendi devastanti che hanno colpito tante aree del nostro Paese, che ha rappresentato la peggiore stagione di incendi da trent'anni a questa parte. Il 12 per cento del patrimonio forestale è stato interessato dalle fiamme e sono stati oltre 150 mila gli ettari di bosco andati a fuoco dall'inizio del 2021. Dal 15 giugno al 30 settembre 2021 ci sono stati quasi 80 mila interventi su incendi boschivi. Si tratta di numeri mai registrati prima;

   una tale devastazione ha prodotto un danno enorme al nostro patrimonio boschivo e alla biodiversità, tanto da indurre il Governo a deliberare per sei mesi lo stato di emergenza proprio in conseguenza dell'eccezionale diffusione di questi incendi, che hanno interessato, in particolare, le regioni Calabria, Molise, Sardegna e Sicilia;

   gli incendi boschivi dell'estate 2021 hanno posto in evidenza la necessità di potenziare e aggiornare la legge quadro sugli incendi boschivi del 2000, per avere una normativa nazionale in grado di rispondere efficacemente e prevenire il fenomeno degli incendi, che tanta distruzione produce al patrimonio forestale e alla biodiversità. Proprio per dare una risposta a queste esigenze, il Governo è quindi intervenuto con il decreto-legge n. 120 del 2021, una sorta di provvedimento quadro in materia di incendi boschivi, puntando sulla prevenzione e sul potenziamento della normativa esistente in materia e nel pieno rispetto delle competenze delle regioni e degli enti locali;

   come detto, la Calabria è stata una delle regioni italiane più colpite dall'ondata di incendi dell'estate 2021. Si è arrivati a contare anche 250 incendi appiccati in una sola giornata;

   da qui la determinazione da parte della giunta calabrese di impegnare molte più risorse finanziarie per prevenire e mettere in campo azioni mirate di contrasto agli incendi e a protezione del patrimonio forestale;

   il Parco nazionale dell'Aspromonte è stato istituito con decreto del Presidente della Repubblica del 14 gennaio 1994 e, con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 7 dicembre 2016, è stato approvato il relativo regolamento;

   il Parco nazionale dell'Aspromonte è inserito nel territorio di 37 comuni, tutti in provincia di Reggio Calabria. Tra i suddetti comuni è ricompreso anche quello di San Lorenzo, il cui territorio nel luglio del 2012 era già stato interessato da un incendio di vaste dimensioni che ha distrutto diversi ettari di pino laricio, i cui resti giacciono ancora ammucchiati tra le sterpaglie, dopo quasi nove anni, col pericolo che un altro incendio possa distruggere completamente il rimanente bosco, con un disastro ambientale di incalcolabili proporzioni;

   è incomprensibile che un patrimonio boschivo di oltre 900 ettari, che, tra l'altro, ha sempre costituito una consistente risorsa economica per il comune di San Lorenzo, venga messo in serio pericolo dalla mancata pulizia del sottobosco e dalla non applicazione del taglio programmato con successiva riforestazione;

   proprio per sollecitare un intervento del Ministero della transizione ecologica su questa specifica problematica, è stata presentata alla Camera un'interrogazione a risposta immediata in Commissione (n. 5-05756). Nella sua risposta del 14 aprile 2021, il Governo, per il tramite della Sottosegretaria per la transizione ecologica, ha ricordato come, per gli aspetti di gestione forestale, il regolamento del Parco nazionale dell'Aspromonte, approvato con decreto n. 378 del 7 dicembre 2016 dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, disciplina in generale l'esercizio delle attività consentite entro il territorio del Parco nazionale dell'Aspromonte, inclusa la difesa dagli incendi boschivi. E, con riguardo ai temi posti dall'interrogazione, «il Ministero provvederà ad interessare l'Ente parco e il reparto del Comando unità forestali ambientali e agroalimentari (Cufa) al fine di ricevere, nel più breve tempo possibile, le opportune informazioni sulla problematica in questione»;

   peraltro, gli incendi boschivi dell'agosto 2021 hanno interessato pesantemente, oltre al comune di San Lorenzo, che ha provocato la morte di due persone, anche i comuni di Roccaforte del Greco e di Bagaladi, con conseguenze pesantissime per il patrimonio boschivo e per lo stesso settore agricolo e le imprese del territorio –:

   quali iniziative di competenza siano state avviate dal Governo al fine di sostenere il tessuto produttivo dei territori dei comuni di San Lorenzo, Roccaforte del Greco e Bagaladi, coinvolti nei devastanti incendi del 2021;

   quali iniziative di competenza si intendano avviare per garantire gli interventi di manutenzione del sottobosco al fine di prevenire il grave rischio di incendi, con particolare riguardo al patrimonio boschivo del comune di San Lorenzo, che versa in buona parte in stato di incuria e di sostanziale abbandono con conseguente rischio di incendi;

   con riguardo a quanto dichiarato dal Governo in risposta all'interrogazione di cui in premessa, quali siano le indicazioni ottenute dall'Ente parco e dal reparto del Comando unità forestali ambientali e agroalimentari (Cufa), in merito alla richiesta di «informazioni sulla problematica in questione» sollecitate dal Ministero riguardo alle criticità sopra evidenziate relative al territorio del comune di San Lorenzo.
(2-01471) «Maria Tripodi, Cannizzaro, Gentile, Torromino, Cortelazzo, Versace, D'Attis».