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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 9 marzo 2022

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli
nella seduta del 9 marzo 2022.

  Amitrano, Ascani, Baldelli, Barelli, Bergamini, Bianchi, Enrico Borghi, Boschi, Brescia, Brunetta, Butti, Cappellacci, Carfagna, Casa, Castelli, Maurizio Cattoi, Cavandoli, Centemero, Cirielli, Colletti, Colucci, Comaroli, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, Daga, De Maria, Delmastro Delle Vedove, Luigi Di Maio, Di Stasio, Di Stefano, Dieni, Ehm, Fassino, Ferri, Gregorio Fontana, Ilaria Fontana, Franceschini, Frassinetti, Frusone, Galizia, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giachetti, Giacomoni, Giorgetti, Gobbato, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, Lapia, Liuni, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Macina, Maggioni, Magi, Mandelli, Marattin, Marin, Melilli, Migliore, Molinari, Molteni, Morelli, Mulè, Mura, Nardi, Nesci, Occhionero, Orlando, Paita, Palazzotto, Parolo, Pastorino, Perantoni, Rampelli, Ravetto, Rizzo, Romaniello, Rosato, Rotta, Ruocco, Saltamartini, Sasso, Scalfarotto, Schullian, Scoma, Serracchiani, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Speranza, Stumpo, Suriano, Tabacci, Tasso, Vignaroli, Viscomi, Vito, Leda Volpi, Raffaele Volpi, Zanettin, Zoffili.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Amitrano, Ascani, Baldelli, Barelli, Bergamini, Bianchi, Enrico Borghi, Boschi, Brescia, Brunetta, Butti, Carfagna, Casa, Castelli, Maurizio Cattoi, Cavandoli, Centemero, Cirielli, Colletti, Colucci, Comaroli, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, Daga, De Maria, Delmastro Delle Vedove, Luigi Di Maio, Di Stefano, Dieni, Ehm, Fassino, Ferri, Gregorio Fontana, Ilaria Fontana, Franceschini, Frassinetti, Frusone, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giachetti, Giacomoni, Giorgetti, Gobbato, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, Lapia, Liuni, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Macina, Maggioni, Magi, Mandelli, Marattin, Marin, Melilli, Migliore, Molinari, Molteni, Morelli, Mulè, Mura, Nardi, Nesci, Occhionero, Orlando, Paita, Parolo, Pastorino, Perantoni, Rampelli, Ravetto, Rizzo, Romaniello, Rosato, Rotta, Ruocco, Saltamartini, Sasso, Scalfarotto, Schullian, Scoma, Serracchiani, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Speranza, Stumpo, Suriano, Tabacci, Tasso, Vignaroli, Viscomi, Vito, Leda Volpi, Raffaele Volpi, Zanettin, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 8 marzo 2022 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:

   RIZZETTO ed altri: «Introduzione dell'insegnamento, nelle scuole secondarie di secondo grado, del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro» (3508);

   BUBISUTTI ed altri: «Disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell'acquacoltura» (3509);

   LEGNAIOLI: «Agevolazione fiscale per gli interventi di adeguamento degli stabilimenti balneari e delle attività turistico-balneari alle esigenze di accesso e fruizione da parte delle persone con disabilità» (3510);

   UNGARO e MIGLIORE: «Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, e altre disposizioni in materia di cittadinanza» (3511).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di sentenze
della Corte costituzionale.

  Il Presidente della Corte costituzionale, con lettere in data 8 marzo 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 33, quinto comma, della legge 25 maggio 1970, n. 352, copia delle seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali), se non già assegnate alla stessa in sede primaria:

  Sentenza n. 56 del 16 febbraio-8 marzo 2022 (Doc. VII, n. 832),

   con la quale:

    dichiara ammissibile la richiesta di referendum popolare per l'abrogazione del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 (Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell'articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190), richiesta dichiarata legittima con ordinanza del 29 novembre 2021 dall'Ufficio centrale per il referendum, costituito presso la Corte di cassazione:

   alla I Commissione (Affari costituzionali);

  Sentenza n. 57 del 16 febbraio-8 marzo 2022 (Doc. VII, n. 833),

   con la quale:

    dichiara ammissibile la richiesta di referendum popolare per l'abrogazione dell'articolo 274, comma 1, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 447 (Approvazione del codice di procedura penale) e successive modificazioni e integrazioni, limitatamente alle parole: «o della stessa specie di quello per cui si procede. Se il pericolo riguarda la commissione di delitti della stessa specie di quello per cui si procede, le misure di custodia cautelare sono disposte soltanto se trattasi di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni ovvero, in caso di custodia cautelare in carcere, di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni nonché per il delitto di finanziamento illecito dei partiti di cui all'articolo 7 della legge 2 maggio 1974, n. 195 e successive modificazioni», richiesta dichiarata legittima con ordinanza del 29 novembre 2021 dall'Ufficio centrale per il referendum:

   alla II Commissione (Giustizia);

  Sentenza n. 58 del 16 febbraio-8 marzo 2022 (Doc. VII, n. 834),

   con la quale:

    dichiara ammissibile la richiesta di referendum popolare per l'abrogazione delle seguenti disposizioni: articolo 192, comma 6, del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12 (Ordinamento giudiziario), limitatamente alle parole: «, salvo che per tale passaggio esista il parere favorevole del consiglio superiore della magistratura»; articolo 18, comma 3, della legge 4 gennaio 1963, n. 1 (Disposizioni per l'aumento degli organici della Magistratura e per le promozioni); articolo 23, comma 1, del decreto legislativo 30 gennaio 2006, n. 26, recante «Istituzione della Scuola superiore della magistratura, nonché disposizioni in tema di tirocinio e formazione degli uditori giudiziari, aggiornamento professionale e formazione dei magistrati, a norma dell'articolo 1, comma 1, lettera b), della legge 25 luglio 2005, n. 150», limitatamente alle parole: «nonché per il passaggio dalla funzione giudicante a quella requirente e viceversa»; articolo 11, comma 2, del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160, recante «Nuova disciplina dell'accesso in magistratura, nonché in materia di progressione economica e di funzioni dei magistrati, a norma dell'articolo 1, comma 1, lettera a), della legge 25 luglio 2005, n. 150», limitatamente alle parole: «riferita a periodi in cui il magistrato ha svolto funzioni giudicanti o requirenti»; articolo 13 del decreto legislativo n. 160 del 2006, riguardo alla rubrica del medesimo, limitatamente alle parole: «e passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa», e ai commi 1, limitatamente alle parole: «il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti,», 3, 4, 5 e 6; articolo 3, comma 1, del decreto-legge 29 dicembre 2009 n. 193 (Interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario), convertito, con modificazioni, in legge 22 febbraio 2010, n. 24, limitatamente alle parole: «Il trasferimento d'ufficio dei magistrati di cui al primo periodo del presente comma può essere disposto anche in deroga al divieto di passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti e viceversa previsto dall'articolo 13, commi 3 e 4, del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160»; richiesta dichiarata legittima dall'Ufficio centrale per il referendum costituito presso la Corte di cassazione:

   alla II Commissione (Giustizia);

  Sentenza n. 59 del 16 febbraio-8 marzo 2022 (Doc. VII, n. 835),

   con la quale:

    dichiara ammissibile la richiesta di referendum popolare per l'abrogazione del decreto legislativo 27 gennaio 2006, n. 25, recante «Istituzione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e nuova disciplina dei Consigli giudiziari, a norma dell'articolo 1, comma 1, lettera c) della legge 25 luglio 2005 n. 150», limitatamente alle seguenti parti: articolo 8, comma 1, limitatamente alle parole «esclusivamente» e «relative all'esercizio delle competenze di cui all'articolo 7, comma 1, lettera a)»; articolo 16, comma 1, limitatamente alle parole: «esclusivamente» e «relative all'esercizio delle competenze di cui all'articolo 15, comma 1, lettere a), d) ed e)», richiesta dichiarata legittima, con ordinanza pronunciata il 1° dicembre 2021 dall'Ufficio centrale per il referendum, costituito presso la Corte di cassazione:

   alla II Commissione (Giustizia);

  Sentenza n. 60 del 16 febbraio-8 marzo 2022 (Doc. VII, n. 836),

   con la quale:

    dichiara ammissibile la richiesta di referendum popolare per l'abrogazione dell'articolo 25, comma 3, della legge 24 marzo 1958, n. 195 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della Magistratura), nel testo risultante dalle successive modificazioni e integrazioni ad esso apportate, limitatamente alle parole: «unitamente ad una lista di magistrati presentatori non inferiore a venticinque e non superiore a cinquanta. I magistrati presentatori non possono presentare più di una candidatura in ciascuno dei collegi di cui al comma 2 dell'articolo 23, né possono candidarsi a loro volta», dichiarata legittima dall'Ufficio centrale per il referendum, costituito presso la Corte di cassazione, con ordinanza del 29 novembre 2021:

   alla II Commissione (Giustizia).

Trasmissione dal Ministro
dell'economia e delle finanze.

  Il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettera in data 4 marzo 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 27, comma 18-bis, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, la prima relazione sugli effetti prodotti e sui risultati conseguiti dall'applicazione delle disposizioni concernenti il Patrimonio Rilancio, riferita all'anno 2021 (Doc. CCLXIV, n. 1).

  Questa relazione è trasmessa alla VI Commissione (Finanze) e alla X Commissione (Attività produttive).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 7 marzo 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 2, secondo periodo, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, un documento concernente la posizione del Governo nell'ambito della procedura di consultazione pubblica avviata dalla Commissione europea sulla revisione della legislazione dell'Unione europea relativa alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori.

  Questo documento è trasmesso alla XII Commissione (Affari sociali), alla XIII Commissione (Agricoltura) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di progetti di
atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 8 marzo 2022, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Verso un'economia verde, digitale e resiliente: il modello di crescita europeo (COM(2022) 83 final);

   Comunicazione della Commissione al Consiglio – Orientamenti di politica di bilancio per il 2023 (COM(2022) 85 final).

Comunicazione di nomine ministeriali.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 1°, 3, 7 e 8 marzo 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni concernenti il conferimento, ai sensi dei commi 4, 5-bis e 6 del medesimo articolo 19, di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle sottoindicate Commissioni:

   alla II Commissione (Giustizia) le comunicazioni concernenti i seguenti incarichi nell'ambito del Ministero della giustizia:

    al dottor Alessandro Leopizzi, l'incarico di direttore della Direzione generale del personale e della formazione, nell'ambito del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi;

    al professor Davide Galli, l'incarico di responsabile dell'Unità di missione per l'attuazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR);

   alla VIII Commissione (Ambiente) le comunicazioni concernenti i seguenti incarichi nell'ambito del Ministero della transizione ecologica:

    all'ingegnere Silvia Grandi, l'incarico di direttore della Direzione generale economia circolare, nell'ambito del Dipartimento sviluppo sostenibile;

    al dottor Alessandro Modiano, l'incarico di direttore della Direzione generale attività europea ed internazionale, nell'ambito del Dipartimento amministrazione generale, pianificazione e patrimonio naturale;

   alla X Commissione (Attività produttive) le comunicazioni concernenti i seguenti incarichi:

    alla dottoressa Valeria Amendola, l'incarico di direttore della Direzione competitività ed efficienza energetica, nell'ambito del Dipartimento energia del Ministero della transizione ecologica;

    al dottor Maurizio Montemagno, l'incarico di direttore della Direzione generale per la politica industriale, l'innovazione e le piccole e medie imprese del Ministero dello sviluppo economico;

    al dottor Fabio Vitale, l'incarico di direttore della Direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi e sulle società del Ministero dello sviluppo economico;

   alla XIII Commissione (Agricoltura) la comunicazione concernente il seguente incarico nell'ambito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali:

    al dottor Paolo Casalino, l'incarico di direttore dell'Unità di missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Richieste di parere parlamentare
su atti del Governo.

  Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, con lettera in data 2 marzo 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 320, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale recante individuazione dei beneficiari delle risorse per le annualità 2018-2021 e dei residui relativi alle annualità 2014-2017 del Fondo nazionale integrativo per i comuni montani (370).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere il prescritto parere entro l'8 aprile 2022.

  Il Ministro della difesa, con lettera in data 7 marzo 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 42/2021, relativo all'ammodernamento della linea Leopard nelle versioni di supporto dell'Esercito italiano, comprensivo di supporto logistico, corsi formativi, simulatori, materiali ed equipaggiamenti accessori (371).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IV Commissione (Difesa), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 18 aprile 2022. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 29 marzo 2022.

  Il Ministro della difesa, con lettera in data 7 marzo 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 43/2021, relativo al potenziamento della capacità di comando e controllo della Multinational Division South (Divisione Vittorio Veneto) dell'Esercito italiano (372).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IV Commissione (Difesa), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 18 aprile 2022. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 29 marzo 2022.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

TESTO UNIFICATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE: D'INIZIATIVA POPOLARE; ZAN ED ALTRI; CECCONI E MAGI; ROSTAN ED ALTRI; SARLI ED ALTRI; ALESSANDRO PAGANO ED ALTRI; SPORTIELLO ED ALTRI; TRIZZINO: DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MORTE VOLONTARIA MEDICALMENTE ASSISTITA (A.C. 2-1418-1586-1655-1875-1888-2982-3101-A)

A.C. 2-A – Articolo 2

ARTICOLO 2 DEL TESTO UNIFICATO DELLE COMMISSIONI

Art. 2.
(Definizione)

  1. Si intende per morte volontaria medicalmente assistita il decesso cagionato da un atto autonomo con il quale, in esito al percorso disciplinato dalle norme della presente legge, si pone fine alla propria vita in modo volontario, dignitoso e consapevole, con il supporto e sotto il controllo del Servizio sanitario nazionale, secondo le modalità previste dagli articoli 4 e 5.
  2. Tale atto deve essere il risultato di una volontà attuale, libera e consapevole di un soggetto pienamente capace di intendere e di volere.
  3. Le strutture del Servizio sanitario nazionale operano nel rispetto dei seguenti princìpi fondamentali:

   a) tutela della dignità e dell'autonomia del malato;

   b) tutela della qualità della vita fino al suo termine;

   c) adeguato sostegno sanitario, psicologico e socio-assistenziale alla persona malata e alla famiglia.

PROPOSTA EMENDATIVA

EMENDAMENTO SEGNALATO
PER LA VOTAZIONE

ART. 2.
(Definizione)

  Al comma 3, lettera a), sostituire le parole: autonomia del malato con le seguenti: autonomia della persona.
2.102.(Testo riformulato) Noja, Annibali.

(Approvato)

EMENDAMENTI NON SEGNALATI
PER LA VOTAZIONE

ART. 2.

  Sopprimerlo.
*2.4. Parisse, Bologna.

  Sopprimerlo.
*2.11. Lupi.

  Sopprimerlo.
*2.21. Varchi, Maschio, Vinci, Bellucci, Gemmato.

  Al comma 1, dopo la parola: autonomo aggiungere le seguenti: o da un trattamento sanitario.

  Conseguentemente, al medesimo comma, sostituire le parole: sotto il controllo con le seguenti: con l'assistenza.
2.3. Sarli, Benedetti, Ehm, Suriano, Termini, Massimo Enrico Baroni, Siragusa, Fratoianni, Giannone.

  Al comma 1, sopprimere la parola: , dignitoso.
2.103. Colletti.

  Dopo il comma 1, aggiungere i seguenti:

  1-bis. Si intende per patologia irreversibile in fase avanzata una patologia cronica evolutiva per la quale non sia più efficace la terapia del dolore di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b), della legge 15 marzo 2010, n. 38, e per la quale non esistano terapie aventi per obiettivo una stabilizzazione della malattia o un prolungamento significativo della vita.
2.107. Bologna, Parisse.

  Dopo il comma 1, aggiungere i seguenti:

  1-bis. Si intende per patologia con prognosi infausta una malattia con esito letale.
2.108. Bologna, Parisse.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  2. La presente legge disciplina le condizioni per addivenire alle ipotesi di cui al precedente comma, la disciplina del relativo processo medicalizzato, le modalità per l'inclusione di tale processo nel quadro della relazione tra paziente e medico di cui all'articolo 1 della legge 22 dicembre 2017, n. 219, il controllo ex ante sull'effettiva sussistenza della capacità di autodeterminarsi, del carattere libero e informato della scelta espressa e dell'irreversibilità della patologia originante la scelta, le modalità di verifica medica della sussistenza dei presupposti in presenza dei quali una persona possa richiedere l'aiuto del Servizio Sanitario Nazionale, cui è riconosciuta la riserva esclusiva di somministrazione di tali trattamenti, il coinvolgimento in un percorso di cure palliative quale pre-requisito della scelta, nonché il diritto al rispetto della coscienza del personale sanitario coinvolto nella procedura.
2.19. Varchi, Bellucci, Gemmato, Maschio, Vinci.

  Al comma 2, sopprimere la parola: attuale.

  Conseguentemente:

   all'articolo 3, comma 1, dopo le parole: e consapevoli aggiungere le seguenti: , salvo il caso di richiesta da parte del fiduciario indicato secondo le modalità di cui all'articolo 4 della legge 22 dicembre 2017, n. 219 in caso di incapacità sopravvenuta dell'interessato,;

   all'articolo 4, comma 1, aggiungere in fine il seguente periodo: La richiesta può essere fatta dal fiduciario di cui all'articolo 4 della legge 22 dicembre 2017, n. 219 secondo le modalità previste dallo stesso articolo.;

   dopo l'articolo 4, aggiungere il seguente:

Art. 4-bis.
(Modifica della legge 22 dicembre 2017, n. 219, recante norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento)

  1. All'articolo 4 della legge 22 dicembre 2017, n. 219, sono apportate le seguenti modificazioni:

   a) al comma 1, alle parole «trattamenti sanitari» sono premesse le seguenti: «morte volontaria medicalmente assistita, nell'ipotesi in cui egli successivamente venga a trovarsi nelle condizioni che la legge prevede,»;

   b) dopo il comma 1, è aggiunto il seguente:

   «1-bis. La richiesta di accesso alla morte volontaria medicalmente assistita deve essere chiara e inequivoca e non può essere soggetta a condizioni. Essa deve essere accompagnata, a pena di inammissibilità, da un'autodichiarazione, con la quale il richiedente attesta di essersi adeguatamente documentato in ordine ai profili sanitari, etici e umani ad essa relativi. La conferma della richiesta da parte del fiduciario deve essere chiara ed inequivoca, nonché espressa per iscritto».
2.73. Magi, Sarli.

A.C. 2-A – Articolo 3

ARTICOLO 3 DEL TESTO UNIFICATO DELLE COMMISSIONI

Art. 3.
(Presupposti e condizioni)

  1. Può fare richiesta di morte volontaria medicalmente assistita la persona che, al momento della richiesta, abbia raggiunto la maggiore età, sia capace di intendere e di volere e di prendere decisioni libere, attuali e consapevoli, adeguatamente informata, e che sia stata previamente coinvolta in un percorso di cure palliative al fine di alleviare il suo stato di sofferenza e le abbia esplicitamente rifiutate.
  2. Tale persona deve altresì trovarsi nelle seguenti concomitanti condizioni:

   a) essere affetta da una patologia attestata dal medico curante e dal medico specialista che la ha in cura come irreversibile e con prognosi infausta, oppure essere portatrice di una condizione clinica irreversibile, che cagionino sofferenze fisiche e psicologiche che la persona stessa trova assolutamente intollerabili;

   b) essere tenuta in vita da trattamenti sanitari di sostegno vitale, la cui interruzione provocherebbe il decesso del paziente.

PROPOSTE EMENDATIVE

EMENDAMENTI SEGNALATI
PER LA VOTAZIONE

ART. 3.
(Presupposti e condizioni)

  Sopprimerlo.
*3.36. Alessandro Pagano, Turri, Bisa, Di Muro, Marchetti, Morrone, Paolini, Potenti, Tateo, Tomasi.

  Sopprimerlo.
*3.124. Zanettin, Bagnasco, Palmieri, Cristina, Pittalis, Siracusano, Saccani Jotti, Versace, Rossello.

  Al comma 1, sostituire le parole: raggiunto la maggiore di età con le seguenti: età superiore ai i venticinque anni.
3.19. Lupi, Palmieri, Bellucci.

  Al comma 1, sopprimere le parole da: adeguatamente informata fino alla fine del comma.

  Conseguentemente:

   al comma 2, dopo la lettera b) aggiungere la seguente: c) essere stata sottoposta ad un percorso di cure palliative al fine di alleviare il suo stato di sofferenza.;

   all'articolo 5, comma 3, sostituire il secondo periodo con il seguente: Il rapporto deve descrivere dettagliatamente le cure ai sensi della legge 15 marzo 2010 n. 38, praticate ed in corso, nonché la valutazione degli esiti raggiunti.
3.115. Turri, Bisa, Di Muro, Marchetti, Morrone, Paolini, Potenti, Tateo, Tomasi, Alessandro Pagano, Musella.

  Al comma 1, sopprimere le parole da: e che sia stata previamente fino alla fine del comma.
*3.100. Cecconi.

  Al comma 1, sopprimere le parole da: e che sia stata previamente fino alla fine del comma.
*3.101. Trizzino, Sarli, Suriano, Termini, Benedetti, Magi.

  Al comma 1, dopo la parola: previamente aggiungere le seguenti: e obbligatoriamente.
**3.125. Zanettin, Bagnasco, Palmieri, Cristina, Pittalis, Siracusano, Saccani Jotti, Versace, Rossello, Turri, Varchi, Trancassini, Deidda, Alessandro Pagano, Dall'Osso.

  Al comma 1, dopo la parola: previamente aggiungere le seguenti: e obbligatoriamente.
**3.127. Parisse, Bologna, Turri.

  Al comma 1, sostituire le parole: coinvolta in con le seguenti: informata in merito alla possibilità di intraprendere.
3.201. Magi, Sarli.

  Al comma 1, sostituire le parole: coinvolta in con le seguenti: sottoposta a.
3.116. Turri, Bisa, Di Muro, Marchetti, Morrone, Paolini, Potenti, Tateo, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Al comma 1, sopprimere le parole: e le abbia esplicitamente rifiutate.
3.117. Turri, Bisa, Di Muro, Marchetti, Morrone, Paolini, Potenti, Tateo, Tomasi, Alessandro Pagano, Parisse.

  Al comma 1, aggiungere, in fine, le parole: o abbia scelto di interromperle, una volta avviate.

  Conseguentemente, al comma 2, lettera a), sopprimere le parole da: e dal medico fino a: in cura.
3.113. Annibali, Noja, Trizzino.

  Al comma 1, aggiungere, in fine, le parole: o le abbia volontariamente interrotte.
*3.113.(Testo modificato nel corso della seduta) Annibali, Noja, Trizzino.

(Approvato)

  Al comma 1, aggiungere, in fine, le parole: o le abbia volontariamente interrotte.
*3.141. Colletti.

(Approvato)

  Al comma 1, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Le modalità e i contenuti della informazione al paziente sono stabilite con un protocollo nazionale da adottarsi a cura del Ministero della salute.
3.131. Parisse, Bologna, Varchi, Turri, Alessandro Pagano.

  Al comma 2, alinea, sostituire le parole: nelle seguenti concomitanti condizioni con le seguenti: in una delle seguenti condizioni.
*3.104. Colletti, Giannone.

  Al comma 2, alinea, sostituire le parole: nelle seguenti concomitanti condizioni con le seguenti: in una delle seguenti condizioni.
*3.106. Cecconi, Sarli, Trizzino, Magi.

  Al comma 2, lettera a), sostituire le parole da: attestata dal medico fino a: che cagionino con le seguenti: in fase avanzata, attestata dal medico curante e dal medico specialista che lo ha in cura, con decorso mortale irreversibile e a prognosi infausta che cagioni.
3.119. Turri, Bisa, Di Muro, Marchetti, Morrone, Paolini, Potenti, Tateo, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Al comma 2, lettera a), sostituire la parola: curante e con le seguenti: curante o.
3.107. Cecconi, Magi, Sarli, Trizzino.

(Approvato)

  Al comma 2, lettera a), dopo le parole: come irreversibile aggiungere le seguenti: in stato avanzato.
3.121. Turri, Bisa, Di Muro, Marchetti, Morrone, Paolini, Potenti, Tateo, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Al comma 2, lettera a), sostituire le parole da: e con prognosi infausta fino a: che cagionino con le seguenti: che cagioni.
3.53. Varchi, Bellucci, Gemmato, Maschio, Vinci, Turri, Deidda, Ferro, Ciaburro.

  Al comma 2, lettera a), sostituire le parole da: e con prognosi infausta fino a: clinica irreversibile con le seguenti: in stato avanzato e con prognosi infausta prossima alla morte.
3.120. Turri, Bisa, Di Muro, Marchetti, Morrone, Paolini, Potenti, Tateo, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Al comma 2, lettera a), dopo le parole: prognosi infausta aggiungere le seguenti: prossima alla morte.
3.122. Turri, Bisa, Di Muro, Marchetti, Morrone, Paolini, Potenti, Tateo, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Al comma 2, lettera a), sopprimere le parole: oppure essere portatrice di una condizione clinica irreversibile.
*3.12. Bologna, Parisse.

  Al comma 2, lettera a), sopprimere le parole: oppure essere portatrice di una condizione clinica irreversibile.
*3.43. Turri, Bisa, Di Muro, Marchetti, Morrone, Paolini, Potenti, Tateo, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Al comma 2, lettera a), dopo le parole: clinica irreversibile aggiungere le seguenti: e invalidante.
3.132. Colletti.

  Al comma 2, lettera a), sopprimere le parole: che la persona stessa trova.

  Conseguentemente, al medesimo comma, medesima lettera, aggiungere, in fine, le parole: misurate con scale validate per la specifica patologia.
3.123. Turri, Bisa, Di Muro, Marchetti, Morrone, Paolini, Potenti, Tateo, Tomasi, Alessandro Pagano, Baldini.

  Al comma 2, lettera a), aggiungere, in fine, le parole: e che non possono essere alleviate.
3.140. Colletti, Orsini, Bagnasco.

  Al comma 2, sopprimere la lettera b).
3.7. Sarli, Benedetti, Ehm, Suriano, Termini, Massimo Enrico Baroni, Siragusa, Fratoianni, Giannone, Magi, Colletti, Trizzino.

  Al comma 2, lettera b), dopo le parole: di sostegno vitale aggiungere le seguenti: o da trattamenti farmacologici o dipendente dall'assistenza di terzi.
3.110. Termini, Sarli, Benedetti, Ehm, Suriano, Massimo Enrico Baroni, Siragusa, Trizzino, Fratoianni, Giannone, Magi.

  Al comma 2, lettera b), dopo le parole: sostegno vitale aggiungere la seguente: artificiale.
3.15. Bologna, Parisse.

  Al comma 2, dopo la lettera b) aggiungere la seguente:

   c) avere ricevuto un'adeguata informazione in merito alla fruibilità di un alto standard di cure e trattamenti, anche sperimentali, prospettando la riduzione della sofferenza realisticamente ottenibile.
3.20. Lupi.

  Al comma 2, dopo la lettera b) aggiungere la seguente:

   c) essere assistita da uno psicologo.
3.57. Bellucci, Varchi, Gemmato, Maschio, Vinci, Palmieri, Deidda.

  Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

  3. Il coinvolgimento dell'interessato in un procedimento di fine vita ha luogo, anche ai sensi dell'articolo 2 della legge n. 219 del 2017, quando la struttura sanitaria può garantire al paziente un'appropriata terapia del dolore a mezzo dell'erogazione delle prestazioni previste dalla legge 15 marzo 2010, n. 38.
3.58. Bellucci, Varchi, Gemmato, Maschio, Vinci, Deidda, Trancassini, Ciaburro, Turri.

  Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

  3. Si intendono conseguentemente richiamate anche ai fini della presente legge le condizioni e le procedure per l'accesso alle cure palliative di cui alla legge 15 marzo 2010, n. 38, il mancato rispetto delle quali comporta il mancato raggiungimento della condizione di cui al comma 1 del presente articolo.
3.59.(Versione corretta) Bellucci, Varchi, Gemmato, Maschio, Vinci, Turri, Deidda, Trancassini.

EMENDAMENTI NON SEGNALATI
PER LA VOTAZIONE

ART. 3.

  Sopprimerlo.
*3.8. Parisse, Bologna.

  Sopprimerlo.
*3.23. Lupi.

  Sopprimerlo.
*3.63. Varchi, Maschio, Vinci, Bellucci, Gemmato.

  Al comma 1, sopprimere le parole da: e che sia stata previamente fino alla fine del comma.
3.102. Ehm, Massimo Enrico Baroni, Siragusa, Fratoianni, Giannone.

  Al comma 2, alinea, sostituire le parole: nelle seguenti concomitanti condizioni con le seguenti: in una delle seguenti condizioni.
3.5. Termini, Sarli, Benedetti, Ehm, Suriano, Massimo Enrico Baroni, Siragusa, Fratoianni, Giannone.

  Al comma 2, alinea, aggiungere, in fine, le parole: certificate da un medico del Servizio sanitario nazionale.
3.135. Colletti.

  Al comma 2, lettera a), sostituire la parola: curante e con le seguenti: curante o.
*3.108. Trizzino, Suriano.

  Al comma 2, lettera a), sostituire la parola: curante e con le seguenti: curante o.
*3.109. Benedetti, Ehm, Termini, Massimo Enrico Baroni, Siragusa, Fratoianni, Giannone.

  Al comma 2, lettera a), dopo le parole: come irreversibile aggiungere le seguenti: in fase avanzata.
3.13. Bologna, Parisse.

  Al comma 2, lettera a), sostituire le parole da: e con prognosi infausta fino alla fine della lettera, con le seguenti: che conduca a morte certa.
3.21. Lupi.

  Al comma 2, lettera a), sostituire le parole da: e con prognosi infausta fino a: clinica irreversibile con le seguenti: in fase avanzata e con prognosi infausta oppure essere portatrice di una condizione clinica irreversibile e a prognosi infausta a breve termine.
3.129. Parisse, Bologna.

  Al comma 2, lettera a), sopprimere le parole: con prognosi infausta oppure.
3.61. Bellucci, Gemmato, Varchi, Maschio, Vinci.

  Al comma 2, lettera a), sopprimere le parole: oppure essere portatrice di una condizione clinica irreversibile.
3.51. Varchi, Bellucci, Gemmato, Maschio, Vinci.

  Al comma 2, sopprimere la lettera b).
*3.3. Cecconi, Trizzino.

  Al comma 2, sopprimere la lettera b).
*3.133. Colletti.

  Al comma 2, lettera b), dopo le parole: di sostegno vitale aggiungere le seguenti: o da trattamenti farmacologici o dipendente dall'assistenza di terzi.
**3.111. Trizzino.

  Al comma 2, lettera b), dopo le parole: di sostegno vitale aggiungere le seguenti: o da trattamenti farmacologici o dipendente dall'assistenza di terzi.
**3.112. Cecconi.

  Al comma 2, dopo la lettera b) aggiungere la seguente:

   c) sia stata coinvolta in almeno un ciclo di cure palliative di cui alla legge 15 marzo 2010, n. 38 e le abbia rifiutate.

  Conseguentemente, all'articolo 5, comma 3 sostituire le parole da: se la persona è a conoscenza fino a: rete di assistenza con le seguenti: che la persona ha avuto accesso alle cure palliative e che sono in corso.
3.128. Parisse, Bologna.

  Al comma 2, dopo la lettera b) aggiungere la seguente:

   c) si intende per sostegno vitale la ventilazione e la nutrizione artificiale.
3.130. Bologna, Parisse.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative del Governo, in collaborazione con gli enti territoriali, il terzo settore e la società civile, volte a coordinare le iniziative di solidarietà e la gestione dell'accoglienza in relazione alla crisi umanitaria conseguente al conflitto in Ucraina – 3-02801

   SERRACCHIANI, LETTA, AVOSSA, BAZOLI, BENAMATI, BERLINGHIERI, BOCCIA, BOLDRINI, BONOMO, BORDO, CLAUDIO BORGHI, BRAGA, BRUNO BOSSIO, BURATTI, CAMPANA, CANTINI, CARLA CANTONE, CAPPELLANI, CARÈ, CARNEVALI, CASU, CECCANTI, CENNI, CIAGÀ, CIAMPI, CRITELLI, DAL MORO, D'ELIA, DE FILIPPO, DE LUCA, DE MARIA, DE MENECH, DE MICHELI, DEL BASSO DE CARO, DELRIO, DI GIORGI, FASSINO, FIANO, FRAGOMELI, FRAILIS, GARIGLIO, GIORGIS, GRIBAUDO, IANARO, INCERTI, LA MARCA, LACARRA, LATTANZIO, LEPRI, LORENZIN, LOSACCO, LOTTI, MADIA, GAVINO MANCA, MANCINI, MAURI, MELILLI, MICELI, MORANI, MORASSUT, MORGONI, MURA, NARDI, NAVARRA, NITTI, ORFINI, PAGANI, UBALDO PAGANO, PELLICANI, PEZZOPANE, PICCOLI NARDELLI, PINI, PIZZETTI, POLLASTRINI, PRESTIPINO, QUARTAPELLE PROCOPIO, RACITI, RIZZO NERVO, ANDREA ROMANO, ROSSI, ROTTA, SANI, SCHIRÒ, SENSI, SIANI, SOVERINI, TOPO, VAZIO, VERINI, VISCOMI, ZAN e ZARDINI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   dopo meno di due settimane dall'esplosione della guerra in Ucraina, si sta verificando la più grave crisi umanitaria dal secondo dopoguerra, con la fuga di più di un milione e mezzo di cittadini ucraini – quasi 150.000 persone al giorno secondo le stime dell'Onu – che per sfuggire ai bombardamenti e all'avanzata dei tank russi hanno lasciato le loro città e varcato la frontiera ucraina attraverso le frontiere aperte di Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Slovenia;

   sono in maggioranza donne spaventate, in fuga a piedi, nonostante il freddo pungente e la scarsità di acqua potabile, per decine e decine di chilometri, talvolta con qualche anziano al seguito, i pochi averi che sono riuscite a portare via e un gran numero di bambini tenuti per mano o in braccio, mentre secondo le stime Unicef i minori, molti dei quali non accompagnati, rappresenterebbero al momento quasi la metà di tutti i profughi in fuga;

   secondo quanto dichiarato dal Ministero dell'interno, alla giornata del 7 marzo 2022, in Italia sarebbero arrivati più di 17.000 cittadini ucraini, principalmente attraverso la frontiera terrestre al confine sloveno, e sarebbero diretti per lo più a Milano, Roma, Bologna e Napoli, mentre da notizie a mezzo stampa si è appreso che la Protezione civile, alle prese con una situazione completamente inedita, avrebbe affidato ai presidenti di regione l'organizzazione dell'accoglienza, in collaborazione con sindaci, prefetti e la fitta rete del volontariato;

   l'Italia, con circa 250.000 cittadini ucraini regolarmente residenti a fronte degli 800.000 residenti in tutta Europa, non poteva non essere in prima fila nell'accoglienza di questi profughi e sono tantissime le iniziative spontanee di solidarietà partite con grande generosità nel nostro Paese, sia attraverso la raccolta di vestiti, generi alimentari e altri generi di prima necessità da inviare in Ucraina a sostegno della popolazione rimasta in loco, sia attraverso le numerose offerte, anche di singoli cittadini, di ospitalità e aiuto per gli ucraini che giungono in Italia –:

   a fronte della grave crisi umanitaria in atto, quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare per coordinare, in collaborazione con le regioni, gli enti locali, gli enti del terzo settore e la società civile, le innumerevoli iniziative di solidarietà in atto e il grande sforzo di accoglienza diffusa, anche al fine di non disperdere le molteplici energie che si stanno attivando nel Paese, ma, anzi, facendole convergere su soluzioni considerate ottimali nell'interesse innanzitutto dei profughi in arrivo.
(3-02801)


Iniziative volte a prevedere l'accesso ai servizi essenziali per i profughi ucraini presenti sul territorio nazionale – 3-02802

   MUGNAI. —Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   oltre un milione e settecentomila civili, da quando – il 24 febbraio 2022 – la Russia ha invaso l'Ucraina, hanno già lasciato le loro case in cerca di rifugio in altri Paesi; secondo l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati siamo davanti alla «crisi di profughi più veloce in Europa dalla seconda guerra mondiale»; il numero dei profughi in arrivo in Italia cresce ogni giorno: secondo dati del Ministero dell'interno, lunedì 6 marzo 2022 8.608 donne, 1.682 uomini e 6.996 minori, per un totale di 17.286 persone, hanno raggiunto il nostro Paese; si tratta, in prevalenza, di cittadini ucraini che hanno potuto contare su una rete di aiuto familiare; associazioni, volontari, diocesi, regioni, enti locali si sono uniti alla Protezione civile, in uno sforzo straordinario di accoglienza e di soccorso; in Italia si sono moltiplicati i centri di accoglienza straordinaria individuati dalle prefetture in convenzione con cooperative, associazioni e strutture alberghiere; sono stati incrementati i posti disponibili nel Sistema di accoglienza e integrazione per rifugiati a cui potranno accedere anche i cittadini ucraini non richiedenti asilo; molti comuni, con la generosa disponibilità delle famiglie residenti, stanno organizzando in emergenza un'ospitalità diffusa, con la mediazione delle organizzazioni non governative, che mettono in collegamento le offerte abitative con le richieste dei profughi; molti cittadini offrono sistemazione temporanea, ma nonostante la generosa disponibilità non potranno farlo a lungo; è necessario incentivare e sostenere le famiglie che offrono accoglienza;

   l'emergenza non è solo alloggiativa e di sostentamento, ma occorre fornire ai profughi, in tempi brevi, prestazioni sanitarie, servizi scolastici per i minori, voucher per le spese essenziali delle famiglie, corsi di lingue e di formazione professionale, possibilità di lavoro per sostentarsi –:

   se non ritenga di valutare l'opportunità di assumere iniziative di competenza per prevedere per i rifugiati ucraini, sul modello di altri Paesi europei, una modalità amministrativa di accesso ai servizi essenziali nel nostro Paese, in primis quelli sanitari.
(3-02802)


Iniziative di competenza per un aggiornamento degli obiettivi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e per la proroga della sospensione del Patto di stabilità e crescita, in considerazione degli effetti determinati dal conflitto tra Russia e Ucraina – 3-02803

   MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BITONCI, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, CARRARA, CASTIELLO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, DURIGON, FANTUZ, FERRARI, FIORINI, FOGLIANI, LORENZO FONTANA, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GALLI, GASTALDI, GERARDI, GERMANÀ, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LOLINI, EVA LORENZONI, LOSS, LUCCHINI, LUCENTINI, MACCANTI, MAGGIONI, MANZATO, MARCHETTI, MARIANI, MATURI, MICHELI, MINARDO, MORRONE, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLIN, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, PICCHI, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RAVETTO, RIBOLLA, RIXI, SALTAMARTINI, SCOMA, SNIDER, STEFANI, SUTTO, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VIVIANI, RAFFAELE VOLPI, ZANELLA, ZENNARO, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   il conflitto tra Russia e Ucraina, a ridosso di una crisi pandemica non ancora completamente terminata, rischia di mettere in discussione la realizzazione di taluni obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza previsti con lo scopo di rafforzare l'efficienza e la competitività del Paese, favorire l'attrazione degli investimenti;

   sicuramente, tale scenario internazionale potrebbe compromettere la definizione di misure finalizzate a supportare la creazione di filiere nazionali, il processo di miglioramento in chiave sostenibile del sistema economico e l'amministrazione delle risorse a livello decentrato da parte degli enti locali;

   con riferimento, ad esempio, alla missione relativa alla competitività e alla resilienza del sistema produttivo, risulta necessario evitare il rischio di pregiudicare le prospettive di crescita delle attività, con una possibile riduzione al ribasso delle stime del prodotto interno lordo per il 2022: basti pensare ai costi delle utenze di luce e gas ormai diventati proibitivi per molte imprese, al punto da determinare lo spegnimento degli impianti e, quindi, a seguire, l'interruzione delle proprie attività, con conseguenze disastrose sui livelli occupazionali;

   in quest'ottica, la nuova situazione creatasi con il conflitto russo-ucraino e l'aumento dei prezzi dell'energia impongono di ripensare, in termini temporali, gli obiettivi della transizione ecologica;

   il pacchetto di sanzioni economico-finanziarie alla Russia, per quanto condivisibile e necessario, inevitabilmente è destinato ad avere ripercussioni anche sul mercato produttivo italiano ed europeo, sulle catene di approvvigionamento, sui mercati finanziari;

   lo scenario che si prospetta impone un'altra riflessione, ovvero rivalutare la disattivazione della clausola generale di salvaguardia, attivata nel marzo 2020 per far fronte alla crisi economica innescata dalla pandemia da COVID-19;

   un ulteriore aspetto da tenere in considerazione è la solidarietà nell'accoglienza dei profughi ucraini provenienti dalle zone di guerra, cui saranno chiamati molti comuni nel mettere a disposizione servizi e strutture proprie di assistenza sociale: anche in tale contesto, quindi, si ritiene necessario implementare le risorse da destinare agli enti locali per dette esigenze –:

   se intenda farsi promotore, nelle competenti sedi, di un aggiornamento degli obiettivi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e di una proroga della sospensione del Patto di stabilità, in considerazione degli effetti determinati dal conflitto russo-ucraino, nel breve ma anche nel lungo periodo, alla luce di quanto esposto in premessa.
(3-02803)


Iniziative volte a porre in sicurezza gli approvvigionamenti energetici nella prospettiva di una politica energetica organica e differenziata, che tenga in considerazione anche il cosiddetto «nucleare pulito» – 3-02804

   BOSCHI, FREGOLENT, MARCO DI MAIO, UNGARO, BENDINELLI, MORETTO, MOR, OCCHIONERO e VITIELLO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   la domanda di energia elettrica in Italia è soddisfatta dalla produzione per l'89,3 per cento (269 terawattora), mentre il restante 10,7 per cento è coperto dalle importazioni dall'estero, con immissione nella rete italiana (32,2 terawattora);

   riguardo alle fonti, l'energia termoelettrica rappresenta il 66,7 per cento della produzione di energia elettrica, mentre l'energia da fonti rinnovabili si attesta sul 33,7 per cento (idroelettrico 17,6 per cento, fotovoltaico 8,9 per cento, eolico 6,7 per cento);

   l'Italia produce, secondo i dati del Governo del 2021, 3,34 miliardi di metri cubi di gas naturale, meno del 5 per cento del fabbisogno;

   negli anni la produzione di gas è scesa dai 17 miliardi di metri cubi annui del 2000 ai circa 3 miliardi di metri cubi del 2020, a fronte di un consumo che si attesta tra i 70 e i 90 miliardi di metri cubi;

   benché al momento non ci siano interruzioni nelle forniture di gas, l'Italia importa comunque circa il 95 per cento del gas che consuma, di cui oltre il 40 per cento proviene dalla Russia, con un aumento, rispetto a 10 anni fa, di circa il 27 per cento;

   pur atteso che sono stoccati 2,5 miliardi di metri cubi di scorte e che in primavera vi sarà una significativa riduzione dei consumi, la definitiva cessazione delle forniture russe renderebbe difficile l'approvvigionamento del fabbisogno;

   l'Italia avrebbe potuto sfruttare la posizione nel Mediterraneo per proporsi come hub energetico europeo, ma si è scelto di realizzare solo 4 rigassificatori per il fabbisogno italiano, solo parzialmente realizzati;

   un eventuale aumento delle importazioni di gas liquefatto dovrà tener conto delle capacità dei gassificatori presenti sul territorio, del loro ampliamento e della necessità di nuovi impianti;

   anche se il gas rimane un mezzo imprescindibile per affrontare la transizione ed è, quindi, necessario aumentare produzione, capacità di rigassificazione e di portata del gasdotto Tap, bisogna puntare anche su un aumento della produzione di energie rinnovabili, continuando a semplificare le procedure per la realizzazione di progetti on shore e off shore di rinnovabili e investire sullo sviluppo del biometano;

   paiono, inoltre, da non sottovalutare i progressi che la ricerca e alcune importanti imprese, come Eni, stanno compiendo anche nel campo delle tecnologie innovative, compreso il cosiddetto «nucleare pulito», che in pochi anni potrebbero portare ad una forte accelerazione della decarbonizzazione –:

   quali iniziative intenda adottare nell'immediato per porre in sicurezza gli approvvigionamenti energetici e, in prospettiva, quali siano le linee guida per ricostruire una politica energetica nazionale organica e differenziata, anche con riguardo al cosiddetto «nucleare pulito», che ponga al sicuro il Paese da eventuali crisi future in quest'ambito.
(3-02804)


Iniziative urgenti in relazione all'aumento del costo dell'energia e dei prodotti agroalimentari, nonché per una strategia che assicuri in maniera strutturale l'approvvigionamento delle materia prime – 3-02805

   DAVIDE CRIPPA, GAGNARLI, SUT, L'ABBATE, GALLINELLA, CADEDDU, CASSESE, CILLIS, MAGLIONE, ALBERTO MANCA, MARZANA, BILOTTI, PARENTELA, PIGNATONE, ALEMANNO, CARABETTA, CHIAZZESE, FRACCARO, GIARRIZZO, MASI, ORRICO, PALMISANO e PERCONTI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere — premesso che:

   la già critica situazione causata dall'impennata dei prezzi dell'energia e del gas, iniziata nel corso del 2021, è stata ulteriormente aggravata dalla rapida evoluzione geopolitica tra Russia e Ucraina e dalle sanzioni comminate dall'Unione europea e dagli Usa, contribuendo ad agitare i mercati e ad alzare le quotazioni delle materie prime energetiche e agricole provenienti sia direttamente da quei territori sia da altri Paesi;

   il generale aumento e la volatilità dei prezzi delle commodities energetiche si è inevitabilmente riverberata anche in altri settori e, in maniera ancora più diretta, nel settore agroalimentare, sul quale, oltre all'aumento dei costi di produzione e trasporto, incidono i maggiori costi degli imballaggi, il rincaro dei mangimi e dei concimi, colpendo direttamente, oltre alle imprese, anche i cittadini;

   risultano inoltre raddoppiati i costi delle semine per la produzione di grano per effetto dei rincari del gasolio, nonché i costi dei mezzi agricoli, dei fitosanitari e dei fertilizzanti, persino triplicati;

   l'attuale situazione rivela la necessità per il nostro Paese di accelerare verso una maggiore indipendenza energetica, soprattutto per ciò che concerne la necessità di diversificazione degli approvvigionamenti e la rimozione degli ostacoli per la realizzazione di nuovi impianti a fonti rinnovabili, ivi compresa la dipendenza per l'acquisto dei relativi componenti, per il quale l'Italia è completamente dipendente dall'estero;

   un tale contesto sta portando ad un lento ma inesorabile rallentamento dei consumi che, in questa fase di ripresa economica post pandemica, il nostro Paese non può permettersi;

   tutto ciò è sufficiente a delineare il quadro generale della difficile situazione economica in cui versano le imprese e le famiglie; situazione che rende ancora più evidente quanto sia importante per il nostro Paese raggiungere una maggiore autonomia produttiva sia da un punto di vista agricolo che, forse ancora più nettamente, da un punto di vista energetico –:

   quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare per affrontare nell'immediato il generale aumento e la volatilità dei prezzi delle materie prime energetiche e, di conseguenza, di tutti i prodotti agroalimentari, così scongiurando la possibile recessione del Paese che avrebbe gravi ricadute su imprese produttrici e famiglie italiane, e se, di pari passo alle misure emergenziali, intenda dare risposta, in modo strutturale, alle future crisi inerenti alla sicurezza dell'approvvigionamento energetico e alimentare, perseguendo l'obiettivo della sostenibilità ambientale rispettando i tempi e gli obiettivi della transizione ecologica.
(3-02805)


Iniziative, anche in sede europea, per un'accelerazione della realizzazione del cosiddetto Green Deal europeo e dell'obiettivo della sostituzione delle fonti fossili con quelle rinnovabili – 3-02806

   FORNARO, BERSANI, CONTE, DE LORENZO, FASSINA, PALAZZOTTO, PASTORINO, STUMPO e TIMBRO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha acuito la crisi energetica che si era manifestata con notevole aumento dei costi dell'energia che hanno inciso e incideranno direttamente sui redditi delle famiglie e sul sistema delle imprese, nonché aumenteranno la spirale inflativa;

   il Governo, al fine di affrontare in via d'urgenza il possibile deficit energetico derivante dall'eventuale riduzione dell'importazione di gas dalla Russia e, comunque, per ridurre strategicamente la dipendenza da questa, ha opportunamente avviato interlocuzioni e contatti con altri Paesi produttori di gas naturale al fine della diversificazione dei fornitori;

   il Governo da quanto si apprende starebbe anche valutando l'aumento della quota di petrolio e ha disposto con decreto-legge un programma di riavvio di sette centrali a carbone;

   in particolare, quest'ultima decisione, anche nel valore simbolico che può rappresentare, desta la preoccupazione che le risposte alla crisi energetica, acuita dal conflitto in Ucraina e dalle sue conseguenze di medio e lungo periodo, possono contraddire e rallentare la scelta verso un'effettiva transizione ecologica diretta a contrastare i cambiamenti climatici e le loro immani conseguenze ambientali;

   la guerra non fermerà l'orologio climatico che mostra la velocità con la quale il pianeta si sta avvicinando all'aumento di 1,5 gradi centigradi del riscaldamento globale e, pertanto, la crisi energetica deve essere un'occasione per accelerare la riduzione della dipendenza energetica nazionale dalle fonti fossili sino al loro abbandono;

   da quanto si apprende nell'incontro del 7 marzo 2022 tra il Presidente del Consiglio dei ministri Draghi e la Presidente della Commissione europea von der Leyen si sarebbe concordata un'accelerazione mirata del Green deal europeo con massicci investimenti nelle energie rinnovabili, come solare, eolico e idrogeno, confermando che le misure per il clima previste dal «Fit for 55» subiranno anche esse un'accelerazione, almeno nella parte degli incentivi alle rinnovabili;

   è quindi necessario che il Governo, in coerenza con quanto opportunamente sostenuto anche in sede europea, appronti con la massima urgenza un piano straordinario di sostegni e semplificazioni alle produzioni energetiche da rinnovabili, accompagnato da un piano emergenziale straordinario di misure per il risparmio energetico, avendo l'ambizione di accelerare il raggiungimento degli obiettivi del Green deal europeo e dell'autosufficienza energetica –:

   quali urgenti iniziative il Governo intenda adottare, anche in sede europea, per una decisa accelerazione della realizzazione del Green deal europeo e dell'obiettivo della sostituzione delle fonti fossili con quelle rinnovabili e la definizione di un piano straordinario per il risparmio energetico.
(3-02806)


Intendimenti del Governo in ordine a misure di sostegno a famiglie e imprese in relazione alle conseguenze economiche derivanti dalle sanzioni irrogate alla Federazione russa – 3-02807

   LUPI, COLUCCI e TONDO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   l'Italia ha riportato nel 2021 una crescita economica importante stimata in un aumento del prodotto interno lordo del 6,6 per cento rispetto al 2020;

   i numerosi fattori che si sono sovrapposti negli scorsi mesi, dall'aumento dell'inflazione alla carenza di materie prime, ha iniziato a indebolire in modo consistente la crescita del prodotto interno lordo italiano;

   l'Istat, già a inizio febbraio 2022, prima dell'aggressione della Federazione russa ai danni dell'Ucraina, aveva evidenziato come l'inflazione destasse preoccupazione per le sue «conseguenze sociali» e che avrebbe avuto un impatto maggiore sulle famiglie più povere;

   le proiezioni dell'Unione nazionale consumatori, sempre nel mese di febbraio 2022, confermavano l'allarme: con l'inflazione al 4,8 per cento il bilancio della famiglia media italiana avrebbe riportato un costo aggiuntivo di circa 1.389 euro in più rispetto al 2021;

   la guerra scoppiata a causa dell'invasione dell'Ucraina ha aggravato sensibilmente i dati macroeconomici che già prevedevano uno scenario di forte inflazione: da febbraio a marzo 2022, il dato su base annua ha registrato un incremento dello 0,9 per cento, passando dal +4,8 per cento al +5,7 per cento rispetto al 2021;

   a seguito delle conseguenze prodotte dalla guerra in corso, la Commissione europea ha deciso di sospendere il Patto di stabilità e crescita anche per tutto il 2023;

   sono numerosi i settori produttivi italiani colpiti dall'aumento dei costi delle materie prime, a cui si aggiunge un forte incremento dei prezzi del pane – che già a febbraio 2022 registrava un aumento su base annua superiore al 20 per cento – e del gas a seguito della guerra in corso;

   le sanzioni comminate alla Federazione russa hanno avuto un impatto importante su numerose imprese italiane, sia per l'impossibilità di proseguire l'esportazione dal nostro Paese di beni e servizi, sia per i danni risultanti dall'esclusione della Federazione russa dai circuiti finanziari internazionali;

   secondo l'Osservaprezzi carburanti, un osservatorio del Ministero dello sviluppo economico, i prezzi della benzina nella modalità «servito» hanno superato i due euro al litro –:

   se sia in previsione un provvedimento «compensazioni» per nuove risorse che il Governo prevede di stanziare come sostegno per le conseguenze economiche che il nostro Paese – famiglie e imprese – dovrà sopportare a causa delle sanzioni applicate alla Russia e se, sempre in tema di «compensazioni», esistano trattative in corso con l'Unione europea.
(3-02807)


Iniziative, anche in sede europea, per sostenere famiglie e imprese in relazione agli effetti derivanti dal conflitto in Ucraina e dalle sanzioni irrogate alla Federazione russa – 3-02808

   BARELLI, VALENTINI, D'ATTIS e ORSINI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   la tragedia del conflitto in atto in Ucraina investe in pieno l'Italia; fino all'ultimo si è lavorato per una soluzione diplomatica e, quando questa si è rivelata non percorribile, è stata intrapresa la strada delle sanzioni, la più dura per il nostro Paese, perché è esposto in prima linea alle ripercussioni che vanno dall'inflazione agli aumenti del prezzo dell'energia;

   lo shock energetico che imprese e famiglie affrontano da mesi è quindi destinato a durare nel tempo. Prima del conflitto, in Italia, il caro bollette pesava per 22 miliardi di euro a trimestre. Oggi, le stime approssimative parlano di almeno 35 miliardi di euro a trimestre, 105 miliardi di euro da qui a fine 2022;

   le sanzioni penalizzano chi le subisce, ma anche chi le infligge. L'Italia esporta in Russia per 9,8 miliardi di euro. Secondo le prime stime di Confartigianato, le sanzioni contro la Russia ci costeranno 3 miliardi di euro: più colpiti moda (-1,3 miliardi), agroalimentare (-1 miliardo), arredamento (-500 milioni), vino (-350 milioni) e turismo. Il prezzo maggiore sarà pagato dalle piccole e medie imprese dei distretti made in, che esportano, in Russia, beni per 2,2 miliardi di euro. La crescita rischia di tornare sotto l'1 per cento. L'inflazione dell'Unione europea vola al massimo livello degli ultimi due decenni, +5,8 per cento a febbraio 2022, e non è destinata a scendere per via del costante aumento dei prezzi dell'energia, delle derrate alimentari e, più in generale, di tutto l'ampio spettro delle materie prime;

   è necessario, quindi, rassicurare cittadini ed imprese – già fortemente provati dalla pandemia – che temono le conseguenze negative che la guerra e le sanzioni possono avere sull'economia e sulla loro vita;

   per questo, nel corso delle recenti comunicazioni rese dal Governo, il Parlamento ha impegnato l'Esecutivo ad attivarsi, anche in Europa, sostenendo innanzitutto l'ulteriore sospensione del Patto di stabilità e crescita e l'istituzione di un fondo europeo compensativo per gli Stati maggiormente penalizzati dalle sanzioni; la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica hanno poi chiesto al Governo di provvedere a misure di sostegno alle imprese per i maggiori oneri derivanti dall'applicazione di sanzioni e di promuovere l'accesso a nuovi mercati verso cui indirizzare esportazioni e investimenti non allocabili sul mercato russo –:

   quali siano le iniziative in fase di definizione, nonché quelle già intraprese dal Governo, anche in sede europea, al fine di sostenere cittadini e imprese e ridurre il più possibile i danni direttamente e indirettamente causati dal conflitto in Ucraina e dalle sanzioni inflitte alla Russia, per affrontare un'economia di nuovo a rischio recessione e stimolare la domanda interna dell'Unione europea.
(3-02808)


Chiarimenti in ordine alle conseguenze sulla tassazione degli immobili e sulla definizione dei valori Isee derivanti dalla proposta di riforma del catasto dei fabbricati – 3-02809

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, ALBANO, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, DE TOMA, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, GIOVANNI RUSSO, RACHELE SILVESTRI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI, VINCI e ZUCCONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   il disegno di legge delega per la riforma fiscale, all'articolo 6, reca principi e criteri direttivi per la modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e la revisione del catasto dei fabbricati;

   la disposizione in questione sembra preludere all'introduzione di un aggravio di tassazione sui beni immobili, tanto che, nonostante le smentite espresse da parte di alcuni esponenti di Governo, larga parte della maggioranza sta esprimendo una posizione contraria alla nuova mappatura;

   dalle notizie emerse in merito sembrerebbe che le innovazioni introdotte a seguito della legge delega potrebbero essere incentrate sulla modifica dei principi che regolano la classificazione degli immobili, sia con riferimento alla data di costruzione degli edifici, sia con riferimento all'unità di misura impiegata per la determinazione del valore patrimoniale, con il passaggio dal parametro del numero di vani a quello dei metri quadrati di superficie;

   asseritamente, entrambi questi interventi dovrebbero garantire maggiore equità nella determinazione delle rendite e, conseguentemente, nell'imposizione fiscale sugli stessi immobili, ma in realtà la riforma del catasto, nella sua applicazione pratica, potrebbe presentare notevoli criticità e il rischio che queste portino ad un aumento delle tassazioni dirette e indirette sulla casa è molto concreto;

   oltre a un incremento della tassazione diretta sugli immobili, il nuovo censimento degli immobili rischia di avere importanti ripercussioni anche sui valori utili ai fini della dichiarazione Isee, determinando l'esclusione di moltissime persone dall'accesso ai servizi cui la stessa dà la possibilità;

   il documento adottato dalle Commissioni congiunte finanze di Camera e Senato, in esito all'indagine conoscitiva sulla «Riforma dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario» e che avrebbe dovuto fungere da indirizzo al Governo per la predisposizione della legge delega, aveva escluso un aumento dell'imposizione –:

   se ritenga di poter escludere l'aumento della tassazione degli immobili a seguito delle modifiche introdotte al catasto dal provvedimento di cui in premessa, se non ritenga che lo stesso stia determinando già ora un abbassamento dei prezzi e quali iniziative intenda adottare al fine di impedire che la revisione del catasto possa influire sui modelli Isee e, quindi, sull'accesso ai servizi da parte di una vasta platea di cittadini.
(3-02809)