Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute

XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 24 settembre 2021

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta
del 24 settembre 2021.

  Amitrano, Ascani, Bergamini, Boschi, Brescia, Brunetta, Carfagna, Carinelli, Casa, Castelli, Cavandoli, Cirielli, Colletti, Colucci, Comaroli, Davide Crippa, D'Arrando, D'Incà, D'Uva, Dadone, Daga, Delmastro Delle Vedove, Luigi Di Maio, Di Stefano, Fassino, Gregorio Fontana, Ilaria Fontana, Franceschini, Frusone, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Gerardi, Giachetti, Giacomoni, Giorgetti, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Lapia, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Maggioni, Magi, Marattin, Molinari, Molteni, Morelli, Mulè, Mura, Nardi, Nesci, Occhiuto, Orlando, Paita, Palazzotto, Parolo, Pastorino, Patassini, Perantoni, Rampelli, Rizzo, Andrea Romano, Rosato, Rotta, Ruocco, Sasso, Scalfarotto, Schullian, Scutellà, Serracchiani, Carlo Sibilia, Silli, Sisto, Spadoni, Speranza, Tabacci, Tasso, Tateo, Testamento, Vignaroli, Zanettin, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 23 settembre 2021 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:

   GAGLIARDI: «Modifica all'articolo 93 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di circolazione dei veicoli immatricolati all'estero di proprietà di lavoratori frontalieri» (3290);

   SCUTELLÀ: «Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di congedo e indennità di maternità e di congedo parentale, nonché agevolazione contributiva per l'assunzione di donne che riprendono l'attività lavorativa dopo la maternità» (3291);

   PAROLO: «Modifiche all'articolo 3 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, in materia di interventi di ristrutturazione edilizia» (3292);

   CIPRINI: «Disposizioni concernenti l'accesso anticipato al trattamento pensionistico e delega al Governo in materia di disciplina previdenziale per i lavoratori che svolgono attività particolarmente gravose e rischiose» (3293).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge ANGIOLA ed altri: «Modifiche all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detrazione delle spese per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale dei conducenti e dei passeggeri di motocicli e ciclomotori» (2293) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Fragomeli e Sangregorio.

  La proposta di legge SARLI ed altri: «Disposizioni per la tutela dei grandi carnivori e la promozione della convivenza con essi» (2966) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Papiro.

  La proposta di legge ASCARI ed altri: «Delega al Governo per l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione affettiva e sessuale nel primo e nel secondo ciclo di istruzione nonché nei corsi di studio universitari» (3100) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Papiro.

  La proposta di legge GRILLO ed altri: «Istituzione del servizio di medicina scolastica nelle scuole di ogni ordine e grado» (3185) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Papiro.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

  Nell'Allegato A ai resoconti della seduta del 15 gennaio 2019, a pagina 5, prima colonna, ventiquattresima riga, deve leggersi: «In data 9 gennaio 2019» e non: «In data 9 dicembre 2018», come stampato.

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative di competenza volte a tutelare i diritti costituzionali dei cittadini in relazione all'utilizzo di impianti di videosorveglianza con sistema di riconoscimento facciale – 2-01330

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   i sistemi di videosorveglianza sono sempre più diffusi nelle nostre città, solo per citare qualche dato nel comune di Milano ci sono 2.174 telecamere con finalità di sicurezza urbana, di cui 1.650 orientabili verticalmente e orizzontalmente e 524 fisse, 1.769 a Roma, 392 a Venezia, 350 a Parma;

   dal 2017 con il decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14 «Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città», convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017, n. 48, lo Stato garantisce un finanziamento annuale per sostenere gli oneri sopportati dai comuni per l'installazione di sistemi di videosorveglianza, previsti nell'ambito dei patti per la sicurezza urbana, sottoscritti da prefetti e sindaci. Si tratta di un intervento statale che vede assegnati 17 milioni di euro nel 2020, suddivisi tra i 287 comuni assegnatari del finanziamento, che diventeranno 27 milioni nel 2021 e 36 milioni nel 2022. A quanto risulta da fonti di stampa, le amministrazioni comunali che hanno richiesto il finanziamento sono state 2.265 dieci volte di più di quelle che l'hanno ottenuto;

   come denunciato di recente da Il Post nell'inchiesta «I sistemi di riconoscimento facciale stanno arrivando nelle città italiane», progetti sono stati approvati a Torino, Como e Udine. A Como l'installazione è stata fermata dall'intervento del Garante per la protezione dei dati personali (provv. 26 febbraio 2020, n. 54, doc. web n. 9309458) che ha ritenuto tra l'altro «che la suddetta raccolta di dati biometrici possa effettuarsi solo in presenza di un'idonea previsione normativa ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 51 del 2018 (Trattamento di categorie particolari di dati personali), che al momento non pare rinvenibile»;

   per contesto, modalità e obiettivi, il progetto del comune di Udine è ritenuto identico a quello di Como. Come riportato nell'interrogazione n. 4-06107, rimasta senza risposta, l'assessore alla sicurezza del comune di Udine, Alessandro Ciani, ha annunciato l'installazione di nuovo sistema di videosorveglianza, con 67 nuove telecamere, che vanno ad aggiungersi alle 75 già presenti in città e 11 sistemi di lettura targhe. La novità di questo intervento è nella volontà di «implementare gli strumenti di video-analisi, come il riconoscimento di mezzi e individui (e un domani il riconoscimento facciale) sulla base di filtri come l'età, il sesso, gli abiti, l'orario, attraverso l'utilizzo di software di analisi forense...» (www.udinetoday.it). Intervistato ora dal Post, l'assessore alla sicurezza, Alessandro Ciani, ha annunciato che i lavori di installazione inizieranno entro la fine dell'anno, che i dati serviranno per le indagini di polizia giudiziaria e per il controllo del territorio in tempo reale, anche durante le manifestazioni, augurandosi che «i problemi di autorizzazione legati alla privacy siano risolti presto»;

   a Torino, invece, è già stato finanziato il progetto Argo, che consiste nell'attivazione di dieci telecamere, che dovrebbero diventare 275, e che permetteranno di identificare in tempo reale le persone. Secondo il comune, questo sistema sarà in grado di prevedere i comportamenti e gli spostamenti di gruppi di persone, come nel caso di manifestazioni o proteste;

   la risoluzione del Parlamento europeo del 20 gennaio 2021 sull'intelligenza artificiale ha invitato la Commissione europea a prendere in considerazione l'introduzione di una moratoria sull'utilizzo di tali sistemi da parte delle autorità dello Stato nei luoghi pubblici, aeroporti ad esempio, e nei locali destinati all'istruzione e all'assistenza sanitaria fino a quando le norme tecniche non saranno considerate pienamente conformi ai diritti fondamentali, i risultati ottenuti non saranno privi di distorsioni e di discriminazioni e non vi saranno rigorose garanzie contro gli utilizzi impropri in grado di assicurare la necessità e la proporzionalità dell'utilizzo di tali tecnologie;

   i Garanti della privacy europei, l'Edps (European data protection supervisor) e l'Edpb (European data protection board) in un parere congiunto del 18 giugno 2021 sulla proposta di regolamento della Commissione europea relativa all'utilizzo dell'AI (artificial intelligence) presentata ad aprile 2021 hanno ribadito la necessità di «un divieto generale di qualsiasi uso dell'IA per il riconoscimento automatico di caratteristiche umane in spazi accessibili al pubblico, come il riconoscimento di volti, andatura, impronte digitali, DNA, voce, sequenze di tasti e altri segnali biometrici comportamentali»;

   è all'esame della Camera dei deputati la proposta di legge «Sospensione dell'installazione e dell'utilizzazione di impianti di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale operanti attraverso l'uso di dati biometrici in luoghi pubblici o aperti al pubblico» (A.C. 3009 Sensi ed altri) –:

   se il Governo non ritenga urgente, anche alla luce di quanto si sta verificando nei comuni italiani, adottare iniziative di competenza per quanto concerne l'installazione di sistemi di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale, operanti attraverso l'uso di dati biometrici, da parte degli enti territoriali (con riferimento a quanto denunciato per Udine) e se non ritenga addirittura opportuna una moratoria in attesa di una migliore definizione della normativa nazionale ed europea in materia a tutela dei diritti costituzionali dei cittadini.
(2-01330) «Sensi, Serracchiani, Fiano, Enrico Borghi, Madia, Braga».


Iniziative normative volte a tutelare le famiglie assegnatarie di alloggi di edilizia residenziale convenzionata ed agevolata, alla luce delle criticità emerse nell'ambito della vicenda giudiziaria riguardante la società Iacp Futura di Pagani, in Campania – 2-01332

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per sapere – premesso che:

   il 6 luglio 2021 è stato depositato reclamo dal comune di Pagani che ha ad oggetto il provvedimento pronunciato dal giudice dell'esecuzione (G.E.) il 21 giugno 2021 per la procedura di esecuzione immobiliare n. 6 del 2020 promossa dalla Banca nazionale del lavoro spa nei confronti del fallimento Iacp Futura s.r.l. (Fall. n. 37 del 2012 Trib. Salerno) per contratto di mutuo garantito da un'ipoteca avente ad oggetto il diritto di superficie sui terreni di proprietà del comune di Pagani;

   l'ente locale aveva chiesto la declaratoria di nullità della procedura ex articolo 1, comma 376, della legge n. 178 del 2020, ovvero la sospensione della procedura esecutiva prevista dal comma 377, anche al fine di consentire di compiere gli accertamenti di cui al comma 378;

   alla istanza il G.E. aveva risposto nei seguenti termini:

    a) con il provvedimento del 24 marzo 2020 aveva onerato le parti di depositare la documentazione ritenuta necessaria al fine di effettuare i controlli di cui ai commi 376 e 378 della legge n. 178 del 2020, rigettando la richiesta di sospendere la procedura ai sensi del comma 377 della predetta legge;

    b) con l'ordinanza ex articolo 569 del codice di procedura civile del 29 marzo 2021 autorizzava la vendita dei beni, rinviando all'udienza del 25 maggio 2021 per la discussione in ordine alle richieste formulate dall'ente comunale;

   il G.E. aveva, su istanza di vari ricorrenti promissari assegnatari prima e poi su istanza del ricorrente, fissato la data del 25 maggio 2021 per lo scrutinio delle emergenze nel provvedimento emesso;

   le richieste di cui all'articolo 1, commi 376-378, della legge n. 178 del 2020 sono state rigettate con provvedimento del 21 giugno 2021, con il quale il G.E. ha preliminarmente ravvisato il difetto di legittimazione a proporre tale istanza da parte di coloro che attualmente occupano gli immobili, in quanto considerati soggetti estranei alla procedura;

   inoltre, il giudice ha ritenuto non doversi applicare nessuna delle disposizioni introdotte con la legge di bilancio n. 178 del 2020 e ciò in forza delle seguenti ragioni:

    a) il comma 376 risulterebbe applicabile alle sole procedure esecutive avviate successivamente all'entrata in vigore della predetta legge n. 178 del 2020, in quanto la procedura esecutiva è stata introdotta nel 2020, ossia quando la «previa» comunicazione circa la pendenza della procedura esecutiva non era ancora prescritta dal legislatore. Inoltre, il giudice ha rilevato che nell'aprile 2021 tali comunicazioni erano state trasmesse dal creditore al comune di Pagani ed alla regione Campania;

    b) il comma 377 non risulterebbe applicabile poiché, nel prevedere che il G.E. debba sospendere la procedura esecutiva al fine di consentire ai soggetti di cui al comma 376 della legge n. 178 del 2020 di intervenire nella procedura al fine di tutelare la finalità sociale degli immobili e sospendere la vendita degli stessi, il legislatore avrebbe introdotto «una sospensione finalizzata ad altra sospensione, evento del tutto inconfigurabile e inconcepibile in tema di sospensione di procedure esecutive»;

    c) al pari del comma 376, anche il comma 378 troverebbe spazio soltanto alle procedure avviate dopo l'entrata in vigore della legge n. 178 del 2020. Inoltre, nel caso di specie non ricorrerebbe l'ipotesi di improcedibilità prevista da tale disposizione, poiché il mutuo fondiario azionato dal creditore procedente sarebbe conforme ai criteri di cui all'articolo 44 della legge n. 457 del 1978, mentre il secondo requisito richiesto dal comma 378 per la declaratoria di improcedibilità (l'iscrizione del creditore nell'elenco banche convenzionate presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili) non sarebbe concretamente applicabile, avendo il Ministero attestato che tale elenco non è stato predisposto;

   trattandosi di immobili realizzati in regime di edilizia residenziale convenzionata ed agevolata, il G.E. avrebbe dovuto sospendere la procedura ex articolo 1, comma 377, della legge n. 178 del 2020, onde «consentire al Comune, proprietario del suolo e alla Regione, erogatrice del finanziamento, di riportare il tutto nei termini e senza incorrere in eventuali decadenze, nelle finalità sociali. Intervento che avrebbe consentito al Comune di recuperare il costo di espropriazione ed alla Regione di recuperare i finanziamenti per la realizzazione dello stesso»;

   si sarebbe dovuta sospendere la procedura anche al fine di verificare la rispondenza del contratto di mutuo fondiario ai criteri di cui all'articolo 44 della legge n. 457 del 1978 e l'inserimento dell'istituto nell'elenco delle banche convenzionate presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. In questo caso il G.E. si sarebbe accorto che la BNL non ha mai stipulato convenzione con il citato Ministero al fine di esercitare il credito fondiario di tipo pubblico nonché che il mutuo azionato dall'istituto di credito non risponde ai criteri di cui all'articolo 44 della legge n. 457 del 1978, non ricorrendo i presupposti per ritenere operante la garanzia dello Stato;

   il caso della «Iacp Futura» srl di Pagani non è l'unico dei casi che stanno evidenziando un problema di applicazione in sede giudiziaria dell'articolo 1, commi 376-379, della legge n. 178 del 2020;

   il risultato è che le famiglie interessate dalla procedura esecutiva sono impropriamente definite occupanti, ma in realtà sono legittime residenti. Gli alloggi di residenza, acquistati per cifre importanti, senza contare il contributo regionale arrivato alle banche, con la procedura esecutiva chiusa sono oggetto di asta pubblica;

   l'unica possibilità rimasta alle famiglie è il diritto di prelazione ovvero, sulle cifre migliori offerte dalla base d'asta, dovranno arrivare dagli assegnatari coperture almeno pari alle cifre stabilite, pagando però molto di più rispetto alle cifre inizialmente stabilite per acquisire la proprietà della casa di residenza –:

   se sia a conoscenza dei fatti citati in premessa o di casi similari che si stanno verificando nel territorio nazionale;

   se non intenda adottare iniziative di competenza, di carattere normativo, volte a salvaguardare migliaia di famiglie assegnatarie di alloggi di edilizia convenzionata o agevolata che hanno diritto alle sospensioni come evidenziato in premessa.
(2-01332) «Fassina, Fornaro».


Iniziative per la riapertura delle discoteche e delle sale da ballo in relazione all'evoluzione del quadro epidemiologico del Covid-19 – 2-01331

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   il 16 settembre 2021, in occasione dell'esame da parte della cabina di regia del monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità, è stata confermata la frenata dell'epidemia da Covid-19 nel nostro Paese: è stato registrato, infatti, un calo dei principali indicatori, con l'Rt nazionale che da 0,92 è sceso a 0,85 e l'incidenza settimanale dei casi ogni 100 mila abitanti che da 60 si è assestato a 54;

   nella settimana 8-14 settembre 2021 è diminuito il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (10.655 contro 13.546 della settimana precedente), la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è rimasta stabile al 33 per cento, è aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46 per cento contro 43 per cento) e, infine, il 21 per cento dei casi è stato diagnosticato attraverso attività di screening, dato in diminuzione rispetto alla settimana precedente;

   anche sulla base dei dati sopra citati il Governo ha deciso di imprimere una svolta decisiva alla campagna vaccinale, estendendo tra l'altro l'obbligo del green pass a tutti i lavoratori pubblici e privati, con la finalità dichiarata espressamente in più occasioni di portare a compimento in breve tempo il processo – attivato lo scorso aprile – di riapertura di tutte le attività economiche e produttive;

   sono state al centro del confronto in cabina di regia anche le discoteche e le sale ballo, unico settore per il quale ancora non è stata fissata una data certa per la ripartenza, la quale sembra sarà valutata nella cabina di regia del 1° ottobre 2021;

   attualmente il settore beneficia delle risorse stanziate per il Fondo per le attività economiche chiuse, istituito ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge «Sostegni» (n. 73 del 2021) con una dotazione di 140 milioni di euro per l'anno 2021, e successivamente il decreto-legge n. 105 del 2021 (cosiddetto green pass) ha disposto che una quota, pari a 20 milioni di euro, del citato Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse sia destinata in via prioritaria alle attività che alla data del 23 luglio 2021 risultano chiuse in conseguenza delle misure di prevenzione alla diffusione dell'epidemia da Covid-19, adottate ai sensi degli articoli 1 e 2 del decreto-legge n. 19 del 2020;

   il 1° settembre 2021 con decreto il Ministro dello sviluppo economico ha attivato il citato fondo da 140 milioni di euro;

   discoteche e sale da ballo sono alcune delle attività che potranno richiedere i contributi a fondo perduto fino a un massimo di 25 mila euro, per ciascun soggetto beneficiario, e a cui è destinata una quota pari a 20 milioni di euro del Fondo istituito dal Ministero;

   l'attivazione del citato Fondo per sostegno delle attività economiche chiuse è stata definita doverosa dallo stesso Governo per il tramite del Ministro dello sviluppo economico il quale, specificando che si tratta di un primo passo per sostenere il settore, non ha escluso la possibilità di un rifinanziamento dello strumento agevolativo;

   il settore delle discoteche e delle sale da ballo ha affrontato e sta affrontando gravissime difficoltà a seguito della crisi pandemica e delle chiusure disposte per contrastare la diffusione del virus Sars-CoV-2 e si è visto negare la riapertura, nonostante abbia sempre dimostrato la massima e fattiva disponibilità all'ipotesi ad esso prospettata – in più riprese – di riaprire con il green pass ed in base a ben definiti protocolli di sicurezza differenziati tra attività all'aperto e quelle al chiuso;

   la scorsa estate gli operatori hanno segnalato il dilagare nel settore di situazioni di non tracciabilità e di abusivismo;

   le perdite economiche subite dal settore sono come ben si può immaginare ingenti dopo ben due anni di sospensione delle attività ed è quindi essenziale, oltre che implementare con tempestività e decisione i necessari strumenti di compensazione, mettere in atto nel contempo gli interventi necessari affinché sia garantita l'apertura in sicurezza al più presto –:

   se trovi conferma la notizia relativa alla preannunciata valutazione sulla riapertura delle discoteche e delle sale da ballo in sede di cabina di regia il prossimo 1° ottobre e alla conseguente ripresa delle relative attività nel prossimo autunno e quali tempestive iniziative di competenza il Governo intenda assumere per garantire una data certa per la ripresa delle citate attività.
(2-01331) «Alemanno, Sut, Carabetta, Chiazzese, Fraccaro, Giarrizzo, Masi, Orrico, Palmisano, Perconti, Scanu, Elisa Tripodi».


Iniziative di competenza per potenziare le attività di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi in Sicilia e per assicurare un sostegno economico alle famiglie e alle imprese danneggiate – 2-01304

D)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:

   nelle raccomandazioni per il 2021 rivolte a regioni e province autonome dettate dal Presidente del Consiglio dei ministri per un efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia e ai rischi che ne conseguono è stata sottolineata l'importanza di un impegno crescente sul piano delle attività di previsione, prevenzione, pianificazione e lotta attiva contro gli incendi boschivi;

   per quanto riguarda le attività di previsione e prevenzione, regioni e province autonome sono chiamate a incentivare l'utilizzo delle informazioni disponibili presso i Centri funzionali decentrati e a favorire, se non ancora prevista, la produzione di un bollettino incendi, così da rafforzare le attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento e allarme, oltre a quelle di spegnimento degli incendi boschivi e di protezione civile ai vari livelli territoriali;

   per quanto riguarda l'attività di pianificazione, le amministrazioni regionali e delle province autonome sono chiamate a provvedere alla revisione annuale del piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi e, assieme alle prefetture, sono invitate a sostenere i sindaci nell'attività di predisposizione e di aggiornamento dei piani comunali e intercomunali di protezione civile e a favorire specifiche intese volte a garantire una efficace cooperazione in caso di eventi particolarmente intensi o nei periodi di maggiore rischio;

   rispetto alla lotta attiva contro gli incendi boschivi, infine, regioni e province autonome sono tenute a modulare le forze di terra e quelle aeree in base alle esigenze del territorio e sono inoltre chiamate a formare gli operatori Aib e a garantire un numero adeguato di direttori delle operazioni di spegnimento;

   nel corso di una recente conferenza stampa sulla situazione incendi, il capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha comunicato che, nel corso del 2021, ci sono state 558 richieste di intervento di concorso aereo per lo spegnimento dei roghi e il 35 per cento di queste richieste è arrivato dalla Sicilia;

   le competenze in materia di incendi boschivi prevedono che la lotta attiva, intendendosi non solo lo spegnimento, ma anche la sorveglianza e l'avvistamento, siano di competenza delle regioni, mentre spetta allo Stato il coordinamento del soccorso aereo quando le regioni non riescono con i propri mezzi a intervenire;

   l'intera Sicilia, da giorni, è interessata da incendi devastanti; in particolare, nel Catanese si sono registrati anche un incendio lungo i versanti ai margini della strada statale 417 e focolai nella fascia jonica, tra San Francesco La Rena e Vaccarizzo: lo stabilimento balneare «Le capannine» è andato distrutto e sono state evacuate duecento persone via mare. La zona maggiormente colpita è stata poi quella tra Fossa Creta, via Palermo e l'Asse dei Servizi, dove diverse famiglie sono state costrette ad abbandonare le case di cui una sessantina risultano distrutte o gravemente danneggiate;

   nel Palermitano è stato colpito al cuore il Parco delle Madonie, uno dei geositi tra i più preziosi dell'isola, con le fiamme che hanno distrutto centinaia di ettari di verde da Polizzi Generosa a Collesano, da Petralia Soprana a Castelbuono, e poi ancora Castronovo di Sicilia, Sclafani Bagni, Casteldaccia, Palazzo Adriano, Monreale, Trappeto, Borgetto e Partinico, fino a devastare, a Piana degli Albanesi, Portella della Ginestra, luogo simbolo della lotta dei lavoratori;

   ed ancora, le fiamme hanno devastato anche il territorio Trapanese, colpendo in modo grave il bosco Scorace e località San Matteo della bellissima Erice, Valderice, Pizzolungo, Alcamo e Marsala, nonché le provincie di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Siracusa e Messina;

   a seguito della richiesta avanzata dalla Regione Siciliana, il Presidente del Consiglio ha firmato, in data 1° agosto 2021, un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale del sistema di protezione civile e il dipartimento sta coordinando l'invio di volontari, delle organizzazioni nazionali e delle colonne mobili regionali, che opereranno a supporto delle attività di spegnimento dei roghi;

   si tratta di episodi che si ripetono periodicamente negli anni e, pertanto, occorrerebbe verificare se le disposizioni contenute nel piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva per la difesa della vegetazione contro gli incendi siano effettivamente osservate;

   gli ultimi devastanti incendi hanno causato un'emergenza ambientale, economica ma anche sociale, considerato l'alto numero di famiglie che ha dovuto abbandonare la propria casa –:

   se il Governo intenda adottare, per quanto di competenza e di concerto con la regione, data la ciclica frequenza con cui avvengono tali eventi, ogni iniziativa utile per potenziare le attività di controllo del territorio e per rafforzare gli strumenti per prevenire e gestire gli incendi boschivi, anche con riferimento alla disponibilità di mezzi e risorse umane, e se intenda assumere iniziative per assicurare un sostegno economico alle famiglie e alle imprese che hanno subito danni da tali ultimi devastanti incendi.
(2-01304) «Cappellani, Raciti, Miceli, Navarra, Bonomo, Buratti, Morani, Morgoni, Prestipino, Lacarra, Carè, Fiano, Delrio, Zan, De Luca, Ceccanti, Orfini, Berlinghieri, Bruno Bossio, Bordo, Gavino Manca, Gribaudo, Incerti, Ubaldo Pagano, Cantini, Rossi, Pellicani, Topo, De Menech, Morassut, Braga, Del Basso De Caro, Mura, Bazoli, Lotti, De Maria, Lepri, Carla Cantone, Ciampi, Zardini, Di Giorgi, Gariglio, Soverini».