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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 12 marzo 2021

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 12 marzo 2021.

  Amitrano, Ascani, Bergamini, Boschi, Brescia, Brunetta, Campana, Carfagna, Casa, Castelli, Chiazzese, Cirielli, Coin, Colletti, Colucci, Comaroli, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, Daga, De Carlo, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Fassino, Gregorio Fontana, Ilaria Fontana, Formentini, Franceschini, Frusone, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gelmini, Germanà, Giachetti, Giacomoni, Giorgetti, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, Lacarra, Liuni, Lorefice, Losacco, Macina, Maggioni, Marattin, Molinari, Molteni, Morelli, Mulè, Nardi, Nesci, Occhiuto, Orlando, Paita, Palazzotto, Pallini, Parolo, Perantoni, Rampelli, Ribolla, Rizzo, Rosato, Rotta, Ruocco, Sasso, Scalfarotto, Serracchiani, Carlo Sibilia, Sisto, Spadoni, Speranza, Tabacci, Varchi, Vignaroli, Raffaele Volpi, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 11 marzo 2021 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE MORASSUT ed altri: «Modifiche agli articoli 114, 131 e 132 della Costituzione, concernenti l'istituzione della regione di Roma capitale della Repubblica» (2938);
   MAGI: «Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di imputabilità e di misure alternative alla detenzione per le persone con disabilità psicosociale» (2939);
   LO MONTE: «Introduzione dell'insegnamento delle lingue orientali nella scuola primaria» (2940);
   LO MONTE: «Disposizioni concernenti l'utilizzazione di energie rinnovabili nelle infrastrutture pubbliche per la viabilità» (2941).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge RACCHELLA: «Istituzione dell'Albo nazionale dei restauratori di beni culturali e disposizioni in materia di determinazione dei compensi per le prestazioni professionali» (2852) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Vanessa Cattoi.

  La proposta di legge DURIGON ed altri: «Modifiche all'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e altre disposizioni in materia di accesso anticipato al trattamento pensionistico» (2855) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Vanessa Cattoi.

  La proposta di legge BITONCI ed altri: «Modifica alla tariffa allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, in materia di soppressione dell'imposta di bollo sugli estratti conto dei rapporti regolati in conto corrente o conto corrente postale e sui rendiconti dei libretti di risparmio, anche postali» (2857) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Vanessa Cattoi.

Ritiro di proposte di legge.

  In data 11 marzo 2021 la deputata Meloni ha comunicato, anche a nome dei cofirmatari, di ritirare la seguente proposta di legge:
   MELONI ed altri: «Norme per la trasparenza e la parità di trattamento nella gestione e diffusione di informazioni e notizie di rilevanza sociale e politica sulle piattaforme digitali e sulle reti sociali telematiche» (2057).

  La proposta di legge sarà pertanto cancellata dall'ordine del giorno.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali)
  DE ANGELIS ed altri: «Disposizioni sull'ordinamento della città di Roma, capitale della Repubblica» (2923) Parere delle Commissioni V e Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  FRANCESCO SILVESTRI ed altri: «Disposizioni in materia di conferimento di poteri speciali alla città di Roma, capitale della Repubblica» (2931) Parere delle Commissioni V, VIII, IX, XI e Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   XI Commissione (Lavoro)
  BARZOTTI ed altri: «Modifica all'articolo 2 della legge 29 maggio 1982, n. 297, in materia di tutela dei crediti per retribuzioni, indennità e contributi previdenziali dei lavoratori nei casi di mancato accertamento del passivo fallimentare per previsione di insufficiente realizzo» (2848) Parere delle Commissioni I, II, V e XIV.

Trasmissione dal Ministro per i rapporti con il Parlamento.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 8 marzo 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 25 febbraio 1999, n. 66, la relazione d'inchiesta dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo concernente l'incidente occorso a un aeromobile in località Cimadolmo (Treviso) il 15 agosto 2018.

  Questo documento è trasmesso alla IX Commissione (Trasporti).

Trasmissione dal Ministero della difesa.

  Il Ministero della difesa ha trasmesso un decreto ministeriale recante variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, autorizzate, in data 1o marzo 2021, ai sensi dell'articolo 33, comma 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

  Questo decreto è trasmesso alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Ministero dell'interno.

  Il Ministero dell'interno ha trasmesso decreti ministeriali recanti variazioni di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, di pertinenza del centro di responsabilità «Vigili del fuoco, soccorso pubblico e difesa civile», autorizzate, nel corso dell'anno 2020, ai sensi dell'articolo 33, commi 4 e 4-quinquies, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

  Questi decreti sono trasmessi alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 11 marzo 2021, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Proposta di decisione del Consiglio relativa al regime dei «dazi di mare» nelle regioni ultraperiferiche francesi e recante modifica della decisione n. 940/2014/UE (COM(2021) 95 final), corredata dai relativi allegati (COM(2021) 95 final – Annexes 1 to 2), che è assegnata in sede primaria alla VI Commissione (Finanze);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce misure di gestione, conservazione e controllo applicabili nella zona di competenza della Commissione per il tonno dell'Oceano Indiano (IOTC) e che modifica i regolamenti (CE) n. 1936/2001, (CE) n. 1984/2003 e (CE) n. 520/2007 del Consiglio (COM(2021) 113 final), corredata dai relativi allegati (COM(2021) 113 final – Annexes 1 to 6), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che dovrà essere assunta a nome dell'Unione europea per quanto riguarda la decisione prevista dei partecipanti all'accordo sui crediti all'esportazione che beneficiano di sostegno pubblico (COM(2021) 114 final), corredata dal relativo allegato (COM(2021) 114 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che dovrà essere assunta a nome dell'Unione europea nel Comitato europeo per l'elaborazione di norme per la navigazione interna e nella Commissione centrale per la navigazione sul Reno sull'adozione di norme per i servizi armonizzati d'informazione fluviale (COM(2021) 116 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 11 marzo 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio volta a rafforzare l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza delle retribuzioni e meccanismi esecutivi (COM(2021) 93 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Un'Unione dell'uguaglianza: strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 (COM(2021) 101 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali (COM(2021) 102 final).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Elementi in ordine ai lavori della Commissione ministeriale istituita per la valutazione delle proposte progettuali volte alla realizzazione di uno stabile attraversamento dello Stretto di Messina, anche in relazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza – 2-01114

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per sapere – premesso che:
   nel mese di settembre 2020, l'ormai ex Ministro delle infrastrutture e trasporti, Paola De Micheli, ha istituito una Commissione, presso il proprio Ministero, per individuare il mezzo migliore attraverso cui collegare la Sicilia alla Calabria;
   il collegamento è un tassello significativo non solo per due regioni del Mezzogiorno, Calabria e Sicilia, ma per l'intero Paese. È un progetto chiave, capace di dare nuova centralità al Sud nel contesto del Mediterraneo e dell'Europa;
   per la realizzazione del Ponte sullo Stretto esiste già un progetto definitivo, cantierabile, in grado di mobilitare un quantitativo enorme di risorse, e di creare migliaia di posti di lavoro; il Ponte segnerebbe una nuova era, e sarebbe una svolta anche da punto di vista eco-sostenibile: verrebbero, infatti, ridotte dell'80 per cento le emissioni di CO2 di navi traghetto e aerei, offrendo come modalità primaria di trasporto l'alta velocità ferroviaria, che non sarebbe realizzabile senza il necessario collegamento tra le due sponde dello Stretto;
   inoltre, il Ponte sullo Stretto permetterebbe di intercettare il traffico merci che, dal canale di Suez, oggi si dirige verso Gibilterra per puntare sui porti del Nord Europa, e sarebbe fondamentale per rilanciare il turismo nel Mezzogiorno e nel Paese;
   tuttavia, i lavori della Commissione sembrano procedere a rilento, in attesa dell'acquisizione dello studio trasportistico, della valutazione economica e della valutazione ingegneristica; già il 27 ottobre 2020 il gruppo Forza Italia, nell'ambito della discussione della mozione concernente iniziative per la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina, aveva inizialmente accettato la richiesta di rinvio della votazione della stessa (la mozione è stata poi votata il 4 novembre 2020), perché la suddetta Commissione ministeriale avrebbe dovuto chiudere le proprie valutazioni il 30 ottobre, per poi vedere slittare di mese in mese la conclusione definitiva dei lavori;
   di recente il neo Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini ha dichiarato di «aspettare gli esiti della valutazione da parte della Commissione» prima di pronunciarsi rispetto all’«attraversamento stabile dello Stretto di Messina» –:
   se il Ministro interpellato intenda fornire informazioni relative allo stato dei lavori della task force ministeriale e se intenda adottare le necessarie iniziative di competenza per indicare il termine entro cui i lavori della stessa andranno conclusi, anche alla luce delle prossime e urgenti decisioni relative ai progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
(2-01114) «Siracusano, Prestigiacomo, Bartolozzi, Occhiuto».


Iniziative a favore dei fucilieri di Marina, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, in relazione alle restrizioni imposte dalla Corte suprema di Nuova Delhi, alla luce del riconoscimento della giurisdizione italiana sulla vicenda – 2-01107

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro della difesa, per sapere – premesso che:
   il 15 febbraio 2012, al largo delle coste indiane del Kerala, nel Mar Arabico, la petroliera battente bandiera italiana Enrica Lexie ha incrociato un'imbarcazione non identificata, che procedeva nella sua direzione senza rispettare l'alt intimato dai segnali luminosi del mercantile italiano, che rappresentano un codice di comunicazione tra navi, necessario per identificarsi a distanza in quelle acque ad alto rischio di pirateria;
   l'area rientrava in una delle zone ad alto rischio pirateria, individuata già nel 2011 dall’International Transport Workers Federation (Itf), e quindi in acque internazionali direttamente confinanti con le acque territoriali indiane;
   nelle aree ad alto rischio di pirateria i mercantili sono invitati ad adottare le misure di autoprotezione raccomandate dall'Imo (International Maritime Organization). Nel corso dell'episodio i militari del reggimento San Marco imbarcati sulla Enrica Lexie, con compiti anti-pirateria, hanno esploso alcuni colpi di avvertimento per mettere in fuga l'imbarcazione sospetta;
   successivamente il peschereccio indiano St. Anthony, con undici uomini di equipaggio, rientrava nel porto di Kochi (sulla medesima costa del Kerala), con due marittimi uccisi da diversi colpi di arma da fuoco;
   le autorità del Kerala invitavano, con un pretesto, la Enrica Lexie a rientrare a Kochi e procedevano all'arresto di due marò del reggimento San Marco, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, accusandoli di aver ucciso i due pescatori. Il 19 febbraio 2012 i due fucilieri di Marina vengono consegnati alla giustizia indiana con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani su un peschereccio, scambiati per due pirati al largo della costa del Kerala, nel sud dell'India. Dopo l'uccisione dei due pescatori indiani, qualche giorno dopo il fermo dei due militari italiani, il tribunale di Kollam dispone il loro trasferimento nel carcere ordinario di Trivandrum. Ne escono solo il 30 maggio quando l'Alta Corte del Kerala concede ai due fucilieri la libertà su cauzione di dieci milioni di rupie (143.000 euro) stabilendo l'obbligo di firma quotidiano che impedisce loro di allontanarsi dalla zona di competenza del commissariato locale;
   ai due fucilieri viene anche ritirato il passaporto. Solo a dicembre del 2012, qualche giorno prima di Natale, il Governo italiano riesce a ottenere dall'Alta Corte del Kerala un permesso di due settimane per i due militari italiani che consente loro di trascorrere le festività in Italia con l'obbligo di tornare in India alla scadenza del permesso. Tornano quindi a casa il 22 dicembre e vengono interrogati dal procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo;
   il 3 gennaio 2013, alla scadenza del permesso, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone tornano in India, per poi rientrare ancora in Italia alla fine di febbraio, quando ai due fucilieri viene dato un permesso di quattro settimane in occasione delle elezioni politiche;
   la posizione del Governo italiano è, inizialmente, quella di non rimandare i due fucilieri in India, ma la Presidenza del Consiglio dei ministri annuncia invece successivamente che i fucilieri sarebbero tornati nel Paese asiatico. L'allora Ministro degli affari esteri Giulio Terzi annuncia quindi in Parlamento le proprie dimissioni irrevocabili in polemica con la decisione del Governo di rimandare i marò in India. Il 16 dicembre del 2014 arriva il «no» della Corte Suprema indiana alle istanze presentate dai marò, anche per quanto riguarda il possibile rientro in Italia di Girone. Dopo mesi di schermaglie politiche e diplomatiche, il Governo italiano decide, il 26 giugno del 2015, di attivare la procedura di arbitrato internazionale di fronte all'impossibilità di arrivare a una soluzione negoziale con l'India. L'Italia chiede di consentire la permanenza di Latorre in Italia (nel frattempo tornato nel nostro Paese per alcuni problemi di salute) e il rientro in patria di Girone durante l’iter della procedura arbitrale. Il 2 maggio 2016 il Tribunale arbitrale dispone che anche Girone faccia rientro in Italia fino alla conclusione del procedimento arbitrale;
   Italia e India, dopo una lunga fase di scontro politico e giudiziario, hanno deciso di comune accordo di ricorrere al Tribunale dell'Aja, perché decidesse a chi spettava la giurisdizione. I due Paesi si erano di conseguenza impegnati a svolgere il processo una volta attribuito a una delle due parti;
   a luglio 2020 il Tribunale internazionale dell'Aja ha preso la sua decisione assegnando il processo all'Italia. Ma l'Italia dovrà pagare i danni alle famiglie dei due pescatori uccisi e al capitano del peschereccio bersagliato al largo del Kerala il 15 febbraio del 2012. I giudici internazionali riconoscono «l'immunità funzionale» dei fucilieri di Marina per l'incidente: all'India viene quindi precluso l'esercizio della propria giurisdizione, certificando che i due militari erano funzionari dello Stato italiano, impegnati nell'esercizio delle loro funzioni;
   a questo punto quindi secondo il Tribunale de L'Aja l'Italia dovrà far ripartire il procedimento penale aperto a suo tempo dalla procura della Repubblica di Roma;
   dopo anni di lunghe battaglie numerose sono state le reazioni positive da parte della politica italiana tutta alla conclusione della lunga agonia che ha visto il riconoscimento della giurisdizione italiana nei confronti dei due Marò;
   recentemente è trascorso il nono anniversario dell'incidente navale nelle acque del Kerala che ha generato la contesa internazionale tra Italia e India e a distanza di sette mesi dal provvedimento arbitrale del Tribunale dell'Aja che ha conferito la giurisdizione sulla vicenda dell'Enrica Lexie all'Italia i due militari sono ancora sottoposti alle restrizioni previste dalle disposizioni della Corte suprema di Nuova Delhi non ancora decadute –:
   quali iniziative intendano adottare al fine di adoperarsi, nelle sedi competenti, con ogni mezzo, per sollevare i due militari dalle suddette restrizioni cui sono ancora sottoposti e chiudere definitivamente questa annosa vicenda.
(2-01107) «Deidda, Lollobrigida, Foti, Ferro, Albano, Bellucci, Bignami, Bucalo, Butti, Caiata, Caretta, Ciaburro, Cirielli, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Frassinetti, Galantino, Gemmato, Lucaselli, Mantovani, Maschio, Meloni, Mollicone, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rizzetto, Rotelli, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Vinci, Zucconi».


Iniziative volte alla vaccinazione del personale scolastico e universitario docente e non docente, indipendentemente dalla residenza o dal luogo di svolgimento del servizio – 2-01115

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell'istruzione, il Ministro dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
   il Ministro della salute ha presentato il 2 dicembre 2020 al Parlamento le linee guida del piano strategico per la vaccinazione anti-Sars-CoV-2/Covid-19, di cui al decreto 2 gennaio 2021, elaborato dal Ministero della salute, dal Commissario straordinario per l'emergenza, dall'Istituto superiore di sanità, dall'Agenas e dall'Aifa;
   come previsto dal piano stesso, è stato successivamente pubblicato il documento che aggiorna le categorie e l'ordine di priorità per quanto riguarda le varie fasi della campagna vaccinale contro il Covid-19 in base all'evoluzione delle conoscenze e alle informazioni sui vaccini disponibili;
   il piano strategico dell'Italia per la vaccinazione anti Sars-CoV-2/Covid-19, basandosi sul dettato costituzionale ed ispirandosi ai valori e principi di equità, reciprocità, legittimità, protezione, promozione della salute e del benessere, riconosce che, nella fase iniziale di disponibilità limitata di vaccini contro il Covid-19, è necessario definire delle priorità in modo chiaro e trasparente, tenendo conto delle raccomandazioni internazionali ed europee;
   il documento individua altresì come categorie prioritarie, gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale e gli ospiti dei presidi residenziali per anziani, gli anziani over 80, le persone dai 60 ai 79 anni, la popolazione con almeno una comorbilità cronica e riporta inoltre che, con l'aumento delle dosi di vaccino disponibili, si inizierà a vaccinare anche altre categorie di popolazione tra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali, quali anzitutto gli insegnanti ed il personale scolastico, le forze dell'ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità;
   il piano vaccinale anti-Covid, che ha preso dunque il via ufficialmente il 27 dicembre 2020, è stato strutturato su tre fasi ed all'interno della terza fase, iniziata già il 18 febbraio 2021, è stata prevista la somministrazione del vaccino anche al personale scolastico e universitario docente e non docente, nell'ottica di assicurare, oltre alla sicurezza degli stessi, anche quella di migliaia di studenti;
   nei giorni scorsi purtroppo è venuto alla luce un grave problema che urge risolvere, ovvero che i docenti non residenti non possono accedere al vaccino, in quanto il piano vaccinale è regionale ed ogni regione stabilisce tempistiche e modalità, per la somministrazione delle dosi di vaccino;
   è prioritario che la questione sia risolta proprio per assicurare quei valori e quei principi che, ancorché costituzionalmente garantiti, se non osservati scrupolosamente in questa fase, rischiano di mettere in pericolo molte vite umane;
   le regioni hanno, d'altronde, già fatto presente al Governo che il problema non è più rinviabile, chiedendo la possibilità di garantire la vaccinazione a tutti gli insegnanti indipendentemente dalla regione in cui prestano servizio (seduta 21 febbraio 2021, Conferenza delle regioni, documento 21/24/CR2/CoV19);
   è necessario dunque un accordo tra le regioni, che garantisca regole uguali su tutto il territorio nazionale, affinché tutti gli afferenti a queste categorie particolarmente esposte al contagio, a prescindere da dove vivono o da dove lavorano, possano accedere ai vaccini, secondo quanto stabilito dal piano del Ministero della salute –:
   quali iniziative i Ministri interpellati intendano adottare in merito alla grave problematica, affinché tutto il personale scolastico e universitario docente e non docente possa essere vaccinato indipendentemente dalla residenza o dal luogo in cui presta servizio.
(2-01115) «Paxia, Schullian, Termini, Berardini, Sarli, Nardi, Menga, Scanu, Papiro, Sodano, Raffa, Testamento, Suriano, Corda».


Chiarimenti e iniziative di competenza in ordine alla nomina del dirigente generale del Dipartimento tutela della salute della regione Calabria, alla luce del regime di commissariamento per l'attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario regionale – 2-01128

D)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   con la deliberazione della giunta regionale del 29 giugno 2020, n. 161, il dottor Francesco Bevere è stato nominato nuovo dirigente generale del dipartimento tutela della salute della regione Calabria;
   l'atto di conferimento dell'incarico evidenzierebbe, secondo gli interpellanti, un profilo di illegittimità, riconducibile all'eccesso di potere posto in essere dalla giunta regionale, alla quale resta precluso, in regime di commissariamento per l'attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario regionale, l'esercizio del potere di nomina degli organi gestionali degli enti del servizio sanitario regionale e del dipartimento tutela della salute;
   la regione Calabria, ai sensi dell'articolo 120, secondo comma, della Costituzione e dell'articolo 8, comma 1, della legge n. 131 del 2003, già assoggettata alla disciplina del Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario regionale, ai sensi dell'articolo 1, comma 180, della legge n. 311 del 2004 e della deliberazione della giunta regionale n. 97 del 12 febbraio 2010, è stata sottoposta all'istituto del commissariamento, ai sensi del predetto articolo 120, secondo comma, della Costituzione, come modificato dalla novella legislativa recata dalla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, del citato articolo 8, comma 1, della legge 5 giugno 2003, n. 131, dell'articolo 4, commi 1 e 2, del decreto-legge 1o ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222, e successive modificazioni ed integrazioni, dell'articolo 2, commi 80, 83, 84, 84-bis, 88, 88-bis, 95, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, e successive modificazioni ed integrazioni;
   detto commissariamento prevede l'interruzione temporanea degli ordinari poteri gestionali delle regioni (giunta regionale; presidente della giunta regionale) in materia sanitaria, previsti dall'articolo 117, terzo comma, della Costituzione, con il trasferimento, in capo al commissario ad acta, di tutti i poteri di natura normativa, amministrativa, organizzativa e gestionale, i quali, per tutta la durata del regime commissariale, sono posti al riparo da ogni interferenza degli ordinari organi di gestione delle regioni, ai sensi dello stesso articolo 120, comma 2, della Costituzione, nonché dell'articolo 2, comma 83, della legge n. 191 del 2009 e delle sentenze della Corte costituzionale, n. 14/2017 e n. 199/2018, fatta eccezione, in ogni caso, per le prerogative di natura legislativa di secondo livello, riservate ai consigli regionali dall'articolo 121 della Costituzione;
   l'articolo 120, secondo comma, della Costituzione attribuisce al Governo un fondamentale potere sostitutivo nei riguardi degli organi degli enti territoriali, per la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali di governo, nonché per la salvaguardia dell'unità giuridica della Repubblica;
   a conferma delle disposizioni che disciplinano l'istituto normativo del commissariamento sono intervenute le sentenze del Consiglio di Stato – sezione terza – n. 2151/2015 e n. 4059/2016, in ragione delle quali alle regioni «resta precluso, in via temporanea, l'esercizio delle funzioni amministrative delle procedure attinenti alle competenze sanitarie», le quali sono assegnate, in via sostitutiva, al Commissario;
   la fonte normativa di attuazione di quanto previsto dall'articolo 120, secondo comma, della Costituzione, è data oltre che dall'articolo 8, comma 1, della legge n. 131 del 2003, anche dall'articolo 4, comma 2, del decreto-legge n. 159 del 2007, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 222 del 2007 e dall'articolo 2, comma 83, della legge n. 191 del 2009, che recita testualmente: «(...) decadono, sempre in via automatica, i direttori generali, amministrativi e sanitari del servizio sanitario regionale, nonché dell'assessorato regionale competente», intendendosi, nel contesto, ad avviso degli interpellanti, anche il dirigente generale del dipartimento tutela della salute e applicandosi, nella fattispecie, il principio giuridico del « simul stabunt, simul cadent»;
   oltretutto, in qualità di dirigente generale, il dottor Francesco Bevere – di cui si è occupata la trasmissione televisiva «Non è l'Arena», a proposito dell'acquisto di nuovi arredi negli uffici regionali – ha voluto il proprio segretario al di fuori dell'organico regionale, con costi aggiuntivi a carico dei contribuenti, e ha costituito, con proprio decreto, n. 11226 del 3 novembre 2020, un comitato tecnico-scientifico che, secondo gli interpellanti, si è rivelato inutile ed improduttivo, leggendo i relativi verbali di attività pubblicati sul portale web della regione Calabria;
   il dipartimento predetto versa, nella pandemia in atto, in condizione di grave difficoltà organizzativa ed in carenza di dotazione organica, soprattutto nel settore autorizzazioni e accreditamenti, come si evince dalla ormai nota vicenda del Sant'Anna Hospital di Catanzaro, che peraltro, in sede giudiziaria, ad avviso degli interpellanti, rischia di determinare un pesante esborso della regione a favore della stessa clinica, mentre analogo pericolo si prospetta per pratiche pendenti presso lo stesso dipartimento, riguardanti altre strutture private –:
   se non ritengano urgente, sulla scorta di quanto riportato in premessa, verificare la situazione riassunta anche per il tramite di ispettori ministeriali e adottare le iniziative di competenza in via consequenziale.
(2-01128) «Sapia, Schullian».


Iniziative di competenza volte a prevenire e contrastare la diffusione, in particolare tramite piattaforme multimediali e applicazioni di messaggistica, di «giochi» o «sfide della morte», a tutela dei minori – 2-01092

E)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   i «giochi» o sfide della morte sono fenomeni nati in Russia ma diffusi velocemente in Francia, Gran Bretagna, Brasile ed in Italia;
   tali giochi praticati ancor prima dell'avvento della rete, oggi sono molto sviluppati anche on line, e i giovani della cosiddetta «generazione Z» per ottenere « like», popolarità ed approvazione si espongono a pericoli e al rischio della propria vita;
   un «curatore» della sfida adesca le proprie «vittime» invitandole a partecipare al «gioco» attraverso l'utilizzo di uno smartphone o un pc, fissa macabre e terribili regole che includono incisioni fisiche profonde, punizioni, visualizzazioni di video di suicidi, di morti violente, sfida alle altezze ed infine indica una data, la data della morte del giocatore;
   la morte dei partecipanti non sarebbe percepita come un terribile effetto collaterale di un gioco pericoloso online, ma il suo scopo ultimo;
   chi arriverebbe alla fine del gioco sarebbe celebrato dagli altri membri della comunità come un eroe e chi partecipa al «gioco» non deve dire nulla ai genitori né lasciare tracce in giro;
   il sistema sarebbe finalizzato a condizionare le menti e la morte è l'unica soluzione per porre fine al gioco che nel frattempo si è trasformato in un incubo;
   queste sfide, come testimoniano fatti di cronaca recente, sono sempre più diffuse e hanno mietuto numerose vittime anche in Italia. Proprio perciò, il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto il blocco per gli account dei social «per i quali non sia stata accertata con sicurezza l'età anagrafica»;
   i social network hanno amplificato i rischi che questi «giochi» provocano nei giovani che sono sempre alla ricerca di approvazione da parte dei coetanei;
   spesso i ragazzi che fanno ricorso a queste pratiche estreme cercano una fuga dalla realtà, per evitare di andare a scuola, sfuggire ai litigi con i propri compagni e alle incomprensioni con i genitori; tutte situazioni che possono suscitare in loro ansia, paura e angoscia, senza rendersi conto dei drammatici esiti;
   per limitare la diffusione del fenomeno che ha già causato troppe giovani vittime, bisogna mettere in campo delle regole rigide e ferme quali:
    1) il gestore del social media e delle varie applicazioni di messaggistica multi-piattaforma, per l'iscrizione ai propri siti da parte di soggetti minorenni, deve essere tenuto ad acquisire telematicamente il documento d'identità e il codice fiscale del minore e del genitore o soggetto esercente la responsabilità del minore;
    2) lo stesso gestore deve altresì garantire:
     a) che non sia possibile inviare alcuna messaggistica in forma anonima ovvero senza che sia possibile individuare l'autore del messaggio;
     b) il blocco di avvisi pubblicitari con contenuti non appropriati per i soggetti minorenni e la diffusione di parental control;
     c) che sia sempre possibile bloccare immediatamente una persona che non esercita un comportamento corretto ancorché punibile all'interno delle varie applicazioni che consentono il dialogo tra soggetti, quali ad esempio Instagram, Facebook, LinkedIn, Twitter, YouTube, Pinterest, Snapchat, Tik Tok ed altri ancora (Abuse control);
   gli adolescenti sono molto più suscettibili a questo tipo di sollecitazioni esterne, e dunque ci obbligano a non sottovalutare la pericolosità di questi fenomeni –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se essi corrispondano al vero;
   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare, sia in ottica preventiva che repressiva, per la tutela delle giovani generazioni.
(2-01092) «Nappi, Villani, Sportiello, Baldino, Alaimo, Brescia, Bilotti, Maurizio Cattoi, Corneli, D'Ambrosio, De Carlo, Dieni, Forciniti, Macina, Parisse, Francesco Silvestri, Suriano, Elisa Tripodi, Massimo Enrico Baroni, D'Arrando, Ianaro, Lorefice, Mammì, Menga, Nesci, Provenza, Ruggiero, Sapia, Sarli, Iovino, Gabriele Lorenzoni, Maglione, Manzo, Mariani, Martinciglio, Marzana, Melicchio, Migliorino, Misiti, Olgiati, Pallini, Parentela, Pignatone, Raduzzi, Ricciardi, Romaniello, Roberto Rossini, Giovanni Russo, Saitta, Salafia, Sarti, Scutellà, Segneri, Grippa, Paxia».


Iniziative di competenza volte ad assicurare l'effettiva istituzione della Zes Sardegna e la sua piena operatività – 2-01123

F)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per il sud e la coesione territoriale, il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   con deliberazione n. 57/17 del 21 novembre 2018 la regione autonoma della Sardegna ha approvato la proposta di piano di sviluppo strategico e i relativi allegati – in attuazione dell'articolo 4 del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123, – finalizzato all'istituzione della Zona economica speciale della Sardegna;
   la proposta della Zes è stata pensata come una rete portuale su tutto il perimetro costiero integrata con le zone franche doganali intercluse già in attivazione, come stabilito dall'articolo 1 del decreto legislativo n. 75 del 1998 e di cui alle deliberazioni della giunta regionale nn. 21/3 e 21/5 del 15 aprile 2018;
   in base alle suindicate deliberazioni, le citate zone franche doganali sono state già «zonizzate», ricomprendendo i porti di Cagliari, Portovesme, Oristano, Porto Torres, Olbia e Arbatax;
   come evidenziato nella citata delibera n. 57/2018, l'elaborazione della proposta di piano di sviluppo strategico ha visto una intensa attività di raccordo e di collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali interessati: in particolare, si segnala il fattivo contributo dell'Autorità sistema portuale del Mar di Sardegna, l'attività di coordinamento svolta dall'unità di progetto per il coordinamento tecnico della programmazione unitaria e dagli assessorati dell'industria, degli enti locali e dei trasporti, e l'articolata fase di consultazione delle amministrazioni locali interessate territorialmente dal processo di perimetrazione delle aree retroportuali dei Consorzi industriali di Cagliari, Portovesme, Oristano, Porto Torres, Olbia e Tortoli, da inserire nella Zes, rispetto alla superficie massima pari a 2.770 ettari, assegnata alla regione Sardegna (Allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2018, n. 12);
   le aree così individuate sono conformi ai requisiti di cui all'articolo 3, comma 2, del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 12 del 2018, che prevede che la Zes sia composta da aree portuali, retroportuali, anche di carattere produttivo e aeroportuale, piattaforme logistiche e interposti, con espressa esclusione delle zone residenziali;
   con la deliberazione n. 57/17 del 21 novembre 2018 veniva altresì individuato nel Comitato di indirizzo di cui all'articolo 4 del citato decreto-legge n. 91 del 2019, composto dal presidente dell'autorità portuale, che lo presiede, da un rappresentante della regione, da un rappresentante del Consiglio dei ministri e da un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l'organismo che svolge le attività di indirizzo strategico previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 12 del 2018, nel rispetto del piano di sviluppo strategico e degli ambiti di competenza della regione e delle amministrazioni locali coinvolte;
   successivamente all'approvazione del piano di sviluppo strategico, sono pervenute alla regione autonoma della Sardegna, da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, una serie di richieste di integrazione che la regione ha prontamente fornito;
   nel novembre del 2019, nel definire «una priorità» la costituzione della Zona economica speciale della Sardegna, l'allora Ministro per il Sud e la coesione territoriale, Provenzano, ha rilevato come, alla conclusione del relativo iter di istituzione della Zes Sardegna, mancasse solo il parere del Ministero dell'economia e delle finanze;
   in tale contesto, secondo notizie di stampa, lo stesso Provenzano avrebbe espresso perplessità sull'allargamento delle aree ricadenti nella Zes oltre i porti;
   ad oggi, il citato parere non risulta pervenuto e l’iter dell'istituzione della Zes Sardegna risulta purtroppo ben lontano dall'essere perfezionato –:
   se il Ministro per il Sud e la coesione territoriale condivida le perplessità a suo tempo espresse attraverso gli organi di stampa dall'allora Ministro Provenzano sull'allargamento oltre i porti delle aree ricadenti nella Zes Sardegna e quale sia altrimenti il suo orientamento in proposito;
   quali urgenti iniziative – per quanto di competenza – i Ministri interpellati intendano adottare per garantire l'effettiva istituzione della Zes Sardegna e la sua piena operatività.
(2-01123) «Scanu, Cadeddu, Alemanno, Carabetta, Chiazzese, Giarrizzo, Masi, Orrico, Perconti, Sut, Barbuto, Luciano Cantone, Carinelli, De Lorenzis, Ficara, Grippa, Marino, Raffa, Scagliusi, Serritella, Davide Aiello, Amitrano, Barzotti, Ciprini, Cominardi, Cubeddu, Invidia, Pallini, Segneri, Tripiedi, Tucci».