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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 4 settembre 2020

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 4 settembre 2020.

  Amitrano, Ascani, Azzolina, Battelli, Boccia, Bonafede, Boschi, Brescia, Buffagni, Cancelleri, Carbonaro, Carfagna, Casa, Castelli, Cirielli, Colletti, Colucci, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, Daga, De Micheli, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Fantuz, Fassino, Ferraresi, Gregorio Fontana, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Fusacchia, Gallinella, Gelmini, Giachetti, Giacomoni, Giorgis, Grimoldi, Gualtieri, Guerini, Invernizzi, L'Abbate, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Maggioni, Marattin, Mauri, Melilli, Molinari, Morani, Morassut, Nardi, Orrico, Palmisano, Parolo, Pastorino, Perantoni, Rizzo, Rosato, Ruocco, Scalfarotto, Serracchiani, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Tateo, Tofalo, Tomasi, Traversi, Vignaroli, Villarosa, Zoffili.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge MAMMÌ ed altri: «Disposizioni in materia di procreazione medicalmente assistita e di prevenzione, diagnosi e cura dell'infertilità femminile e maschile» (1906) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Parentela.

  La proposta di legge TERMINI ed altri: «Disposizioni per l'inclusione sociale delle persone con disabilità sensoriale mediante la rimozione delle barriere alla comunicazione e all'informazione» (2612) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Parentela.

Trasmissione dal Presidente del Senato.

  Il Presidente del Senato, con lettera in data 4 agosto 2020, ha comunicato che la 9a Commissione (Agricoltura) del Senato ha approvato, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento del Senato, una risoluzione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce disposizioni transitorie relative al sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) nell'anno 2021 e che modifica i regolamenti (UE) n. 228/2013, (UE) n. 229/2013 e (UE) n. 1308/2013 per quanto riguarda le risorse e la loro distribuzione nell'anno 2021 e i regolamenti (UE) n. 1305/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1307/2013 per quanto riguarda le loro risorse e la loro applicabilità nell'anno 2021 (COM(2019) 581 final) (atto Senato Doc. XVIII, n. 19).

  Questa risoluzione è trasmessa alla XIII Commissione (Agricoltura) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.

  Il Presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL), con lettera in data 6 agosto 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 12 della legge 30 dicembre 1986, n. 936, un documento, approvato dall'assemblea del CNEL nella seduta del 27 maggio 2020, concernente osservazioni e proposte relative alla Convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro n. 144/1976 sulle consultazioni tripartite e sulla sua attuazione in Italia.

  Questo documento è trasmesso alla III Commissione (Affari esteri) e alla XI Commissione (Lavoro).

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Corte dei conti, con lettera in data 5 agosto 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 15/2020 del 14 luglio-4 agosto 2020, con la quale la Sezione delle autonomie ha approvato la relazione concernente lo stato di attuazione del Piano triennale per l'informatica 2017-2019 negli enti territoriali.

  Questo documento è trasmesso alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

  Il Presidente della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, con lettera in data 6 agosto 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 7/2020 del 29 maggio-20 luglio 2020, con la quale la Sezione stessa ha approvato la relazione concernente il ricorso ai contratti di disponibilità nel quadro della nuova disciplina di efficientamento delle Amministrazioni nonché il documento «Io Quaderno sulla contrattualistica: i contratti di disponibilità e rassegna di alcuni istituti contrattuali».

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente).

  Il Presidente della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, con lettera in data 10 agosto 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 9/2020 del 2 luglio-3 agosto 2020, con la quale la Sezione stessa ha approvato la relazione concernente i fondi per il sostegno all'abitazione in locazione per le categorie sociali deboli (2014-2020).

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente).

  Il Presidente della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, con lettera in data 11 agosto 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 10/2020 del 30 luglio-10 agosto 2020, con la quale la Sezione stessa ha approvato il rapporto semplificato concernente l'organizzazione e il funzionamento dell'Amministrazione metrica.

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla X Commissione (Attività produttive).

  Il Presidente della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, con lettera in data 12 agosto 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 11/2020 del 9 luglio-11 agosto 2020, con la quale la Sezione stessa ha approvato la relazione concernente l'Amministrazione degli archivi notarili.

  Questo documento è trasmesso alla II Commissione (Giustizia) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Ministro della salute.

  Il Ministero della salute, con lettera in data 28 luglio 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 42, comma 2-bis, del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 26, la relazione sullo stato delle procedure di sperimentazione autorizzate per le ricerche sulle sostanze d'abuso, anche al fine di evidenziare le tipologie di sostanze che possono essere oggetto di programmi di ricerca alternativi e sostitutivi della sperimentazione animale (Doc. XXVII, n. 16).

  Questa relazione è trasmessa alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissione dal Ministro per i rapporti con il Parlamento.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 4 agosto 2020, ha comunicato, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, concernente la procedura d'informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell'informazione, che il Governo, con notifica 2020/0453/I, ha attivato la predetta procedura in ordine al progetto di regola tecnica concernente il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali recante modifica dell'allegato 6 «Prodotti ad azione specifica» del decreto legislativo 29 aprile 2010, n. 75, recante riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti.

  Questa comunicazione è trasmessa alla XIII Commissione (Agricoltura).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 4 agosto 2020, ha comunicato, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, concernente la procedura d'informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell'informazione, che il Governo, con notifica 2020/0477/I, ha attivato la predetta procedura in ordine al progetto di regola tecnica concernente la procedura di utilizzo del logo «QS Qualità Sicura garantita» della Regione Siciliana.

  Questa comunicazione è trasmessa alla XIII Commissione (Agricoltura).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 7 agosto 2020, ha comunicato, ai sensi dell'articolo 9-bis, comma 7, della legge 21 giugno 1986, n. 317, concernente la procedura d'informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi della società dell'informazione, le osservazioni della Commissione europea sul progetto di regola tecnica, di cui alla notifica 2020/0299/I, relativo ai progetti di disciplinare della Regione Puglia di produzione di fico, fragola, funghi coltivati e prodotti a base di latte di bufala del regime di qualità regionale «Prodotti di qualità».

  Questa comunicazione è trasmessa alla XIII Commissione (Agricoltura).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 7 agosto 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 29, comma 3, del codice di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, in materia di partecipazione del Servizio nazionale di protezione civile agli interventi di emergenza in ambito internazionale e al meccanismo unionale di protezione civile, la comunicazione del capo del Dipartimento della protezione civile concernente l'invio di materiale nel territorio della Repubblica del Libano, in relazione alle gravi esplosioni che hanno colpito la città di Beirut il 4 agosto 2020.

  Questa comunicazione è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri) e alla VIII Commissione (Ambiente).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettere in data 11 agosto 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 25 febbraio 1999, n. 66, le seguenti relazioni d'inchiesta dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo:
   relazione d'inchiesta concernente l'incidente occorso a un aeromobile in località Monte Rua, Preturo (L'Aquila) il 9 agosto 2019;
   relazione d'inchiesta concernente l'incidente occorso a un aeromobile in località Cuvio (Varese) il 12 agosto 2017;
   relazione d'inchiesta concernente gli incidenti occorsi ad aeromobili in località varie il 6 ottobre 2019, il 24 maggio 2020, il 20 luglio 2019 e il 7 giugno 2012;
   relazione d'inchiesta concernente l'incidente occorso a un aeromobile in località Arbizzano di Negrar (Verona), in data 31 gennaio 2018.

  Questi documenti sono trasmessi alla IX Commissione (Trasporti).

Trasmissione dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

  Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 12 agosto 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 15, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2020/2111, avviata, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per non corretto recepimento dell'articolo 12, paragrafo 1, prima frase, della direttiva 2004/35/CE sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale.

  Questa relazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dal Ministro dell'economia e delle finanze.

  Il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettera in data 28 agosto 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 4, comma 2, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, la relazione sull'attività di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, nonché il rapporto annuale sull'attività svolta dall'Unità di informazione finanziaria (UIF) della Banca d'Italia, riferiti all'anno 2018 (Doc. CLX, n. 2).

  Questa documentazione è trasmessa alla II Commissione (Giustizia) e alla VI Commissione (Finanze).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 30 luglio e 21 agosto 2020, ha trasmesso le seguenti relazioni concernenti il seguito dato dal Governo agli indirizzi definiti dalle Camere in merito a progetti di atti dell'Unione europea o atti preordinati alla formulazione degli stessi:
   relazione concernente il seguito del documento finale della III Commissione (Affari esteri) della Camera (atto Camera Doc. XVIII, n. 17) sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla fornitura di assistenza macrofinanziaria ai paesi partner dell'allargamento e del vicinato nel contesto della crisi della pandemia di Covid-19 (COM(2020) 163 final);
   relazione concernente il seguito del documento finale della III Commissione (Affari esteri) della Camera (atto Camera Doc. XVIII, n. 20) sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2017/1601 che istituisce il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile (EFSD), la garanzia dell'EFSD e il Fondo di garanzia dell'EFSD (COM(2020) 407 final).

  Questi documenti sono trasmessi alla III Commissione (Affari esteri) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 30 luglio, 24 agosto e 1o settembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le seguenti relazioni concernenti progetti di atti dell'Unione europea, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:
   relazione concernente la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce misure di gestione, conservazione e controllo applicabili nella zona della convenzione per il rafforzamento della commissione interamericana per i tonnidi tropicali e che modifica il regolamento (UE) n. 520/2007 del Consiglio (COM(2020) 308 final) – alla XIII Commissione (Agricoltura);
   relazione concernente la proposta di direttiva del Consiglio recante modifica della direttiva 2011/16/UE del Consiglio relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale (COM(2020) 314 final) – alla VI Commissione (Finanze) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   relazione concernente la proposta di decisione del Consiglio che autorizza la Francia ad applicare un'aliquota ridotta di determinate imposte indirette sul rum «tradizionale» prodotto in Guadalupa, nella Guyana francese, in Martinica e nella Riunione (COM(2020) 332 final) – alla VI Commissione (Finanze) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   relazione concernente la proposta di decisione del Consiglio relativa al regime d'imposta AIEM applicabile nelle Isole Canarie (COM(2020) 355 final) – alla VI Commissione (Finanze) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che autorizza la Francia a negoziare un accordo che integra il vigente trattato bilaterale con il Regno Unito relativo alla costruzione e all'esercizio del collegamento fisso sotto la Manica da parte di concessionari privati (COM (2020) 622 final) – alla III Commissione (Affari esteri).

Trasmissione dall'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione.

  Il Direttore dell'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN), con lettera in data 7 agosto 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, lettera h), del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 45, la prima relazione sulle attività svolte dall'ISIN e sullo stato della sicurezza nucleare nel territorio nazionale, aggiornata al 31 dicembre 2019 (Doc. CCLVIII, n. 1).

  Questa relazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente) e alla X Commissione (Attività produttive).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 3 settembre 2020, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Corte dei conti – Conti annuali del Fondo europeo di sviluppo 2019 (COM(2020) 290 final), che è assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla III Commissione (Affari esteri), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dal Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna.

  La Presidente del Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna, con lettera in data 4 agosto 2020, ha trasmesso un voto, approvato dal medesimo Consiglio regionale il 23 luglio 2020, volto a sostenere i progetti di modifica degli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale e di identità di genere.

  Questo documento è trasmesso alla II Commissione (Giustizia).

  La Presidente del Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna, con lettera in data 4 agosto 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 24, comma 3, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, il testo di una delibera della Giunta regionale recante le osservazioni della Regione Emilia-Romagna sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regolamento (UE) 2018/1999 (Legge europea sul clima) (COM(2020) 80 final).

  Questo documento è trasmesso alla VIII Commissione (Ambiente) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dalla Regione Valle d'Aosta.

  La Presidenza della Regione Valle d'Aosta, con lettera in data 24 agosto 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 70, comma 4, della legge della Regione Valle d'Aosta 7 dicembre 1998, n. 54, la deliberazione della Giunta regionale di scioglimento del Consiglio comunale di Courmayeur.

  Questa documentazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Trasmissione dal Garante del contribuente per la Toscana.

  Il Garante del contribuente per la Toscana, con lettera in data 10 agosto 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 13, comma 13-bis, della legge 27 luglio 2000, n. 212, la relazione sullo stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale in Toscana, riferita all'anno 2019.

  Questa relazione è trasmessa alla VI Commissione (Finanze).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

  Nell’Allegato A ai resoconti della seduta del 9 luglio 2020, a pagina 140, seconda colonna, dopo l'undicesima riga, devono intendersi ripetute le righe dalla trentasettesima della prima colonna di pagina 139 fino alla predetta undicesima riga della seconda colonna di pagina 140 con l'aggiunta della dicitura, in coda: «(Testo modificato in corso di seduta)» e l'inserimento, dopo le parole: «impegna il Governo:», del capoverso: «a valutare l'opportunità di:» nonché con la soppressione, all'inizio di ciascuno dei due capoversi successivi, della parola: «ad».

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative, anche in sede europea, per l'invio di aiuti umanitari in Libano e per il sostegno al processo di ricostruzione di Beirut, a seguito della violenta esplosione avvenuta il 4 agosto 2020 – 2-00907

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per sapere – premesso che:
   martedì 4 agosto 2020 è avvenuta al porto di Beirut, in Libano, una tremenda esplosione che ha causato oltre 150 morti, 5 mila feriti e almeno 300 mila sfollati, di cui, secondo Save the Children, oltre 100.000 sono bambini che hanno perso le proprie case e tutto quello che avevano;
   ancora non è stato chiarito cosa abbia causato il disastro: il Premier libanese ha annunciato un'inchiesta che si focalizzerà sulle 2.750 tonnellate di nitrato d'ammonio, un fertilizzante usato anche come componente negli esplosivi minerari, che, dal 2013, era immagazzinato negli hangar del porto, lasciato da una nave sequestrata. Per il momento, il Governo avrebbe messo agli arresti domiciliari i funzionari responsabili dei magazzini e della sicurezza del porto, in attesa che l'inchiesta faccia il suo corso;
   intanto, anche i quattro ex Primi ministri libanesi hanno chiesto in una dichiarazione congiunta che si apra una inchiesta, ma presieduta da una commissione d'inchiesta internazionale, per appurare le cause delle due gigantesche esplosioni. I quattro ex Capi di Governo, Saad Hariri, Najib Miqati, Fouad Saniora e Tammam Salam, affermano che la città di Beirut, dopo avere «sofferto per oltre quattro decenni per una catena infinita di distruzioni e abusi, è colpita da una catastrofe che poteva essere evitata se non fosse stato per l'assenza di leadership». Per questo ritengono necessario chiedere alle Nazioni Unite o alla Lega Araba di formare una commissione d'inchiesta internazionale araba, composta da giudici e investigatori «che siano professionali e imparziali per scoprire le circostanze e le cause della catastrofe». «Allo stesso tempo – si aggiunge nella dichiarazione – gli ex Primi ministri fanno appello a tutte le agenzie del porto perché lavorino insieme per preservare la scena del crimine e assicurare che non sia inquinata»;
   l'esplosione non poteva avvenire in un momento peggiore; di fatto, la città è già in grande difficoltà per la pandemia da Coronavirus: gli ospedali – già al pieno delle loro capacità e in parte danneggiati nell'esplosione – sono stati inondati di feriti. Le autorità hanno dichiarato Beirut una «città disastrata» ed è stato decretato lo stato d'emergenza per due settimane, che non è escluso che possa essere esteso;
   fortunatamente, la solidarietà internazionale non sta mancando e da tutto il mondo stanno arrivando aiuti e progetti per aiutare il Libano. Anche l'Unione europea sta cercando in queste ore le modalità migliori per sostenere il processo di ricostruzione del Paese: Ursula Von der Leyen ha sottolineato la possibile mobilitazione di esperti e attrezzature per aiutare a valutare l'entità del danno e gestire sostanze pericolose come l'amianto e altre sostanze chimiche. Questo può essere importante per le strutture civili, ma anche per la riabilitazione del porto di Beirut. Si è inoltre esplorata la possibilità «di rafforzare le relazioni commerciali in questo momento difficile, in particolare sotto forma di ulteriore agevolazione commerciale e doganale preferenziale»;
   la priorità immediata è l'aiuto, il sostegno alla popolazione senza condizioni, ma a questa dovrà seguire un sostegno integrato e trasversale da parte di tutta la comunità internazionale per evitare il collasso dell'intero Paese e di conseguenza un ulteriore e preoccupante squilibrio all'interno dell'intera regione. Difatti, si è fortemente consapevoli della grande importanza che il Libano ricopre per la stabilità dell'intera regione del Mediterraneo e della necessità di preservarla;
   l'Italia ha inviato 8,5 tonnellate di aiuti verso il Libano, – meno di quello che sta facendo la Norvegia o persino la piccola Tunisia, in difficoltà in questi giorni – insieme a una squadra di vigili del fuoco. Ma si deve fare di più, per non tradire il nostro impegno e la nostra presenza storica in Libano. Nel 2006 fu un'iniziativa italiana – la proposta di Prodi e D'Alema di iniziare una missione di interposizione – a pacificare il Libano allora in guerra con Israele. È tuttora italiano il maggiore contingente militare della missione Unifil, così come ne è italiana la sua guida. In Libano non ci sono solo i soldati italiani; in questi minuti gli operatori delle tante organizzazioni non governative italiane presenti a Beirut si stanno facendo in quattro per portare aiuto alla popolazione della città, duramente colpita. L'Italia può, anzi deve, svolgere un ruolo di mediazione e presenza, come ha sempre ben fatto –:
   se il Ministro interpellato non ritenga di:
    a) promuovere una missione politica di alto livello per manifestare la solidarietà alle autorità libanesi e discutere con loro di piani per la ricostruzione;
    b) chiedere alla Commissione europea di elaborare un piano per la ricostruzione di Beirut e di coordinare gli aiuti degli Stati membri;
    c) adottare iniziative per stanziare immediatamente risorse di emergenza per aiutare la popolazione civile sfollata, bisognosa di cure mediche e di aiuti alimentari;
    d) riunire un tavolo con le organizzazioni non governative, gli enti locali, la Croce rossa italiana per programmare con loro le azioni di emergenza che l'Italia può mettere in campo da subito con il Libano.
(2-00907) «Fiano, Quartapelle Procopio, Boldrini, La Marca, Andrea Romano, Schirò, Berlinghieri».


Intendimenti in merito alla candidatura di una città italiana come sede del Tribunale unificato dei brevetti – 2-00913; 2-00916

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro per gli affari europei, per sapere – premesso che:
   il 10 settembre 2020 si riuniranno i rappresentanti dei Paesi europei per decidere quale città prenderà il posto di Londra come sede per il Tribunale europeo dei brevetti, dopo l'ufficializzazione della Brexit;
   da notizie a mezzo stampa, al momento le uniche candidature pervenute sui tavoli europei sono quelle di Parigi e Amsterdam, mentre l'Italia non ha ancora attivato le procedure per una candidatura;
   secondo le ultime stime riportate da Il Sole 24 ore, la sede del tribunale rappresenterebbe, potenzialmente, un'occasione di indotto consistente per il nostro Paese, di circa 300 milioni di euro all'anno. A questo si aggiungerebbero i guadagni anche di attività collaterali, come quelle degli studi legali specializzati, dei politecnici o dei poli universitari specializzati. L'Italia, inoltre, avrebbe buone chance di spuntarla sugli altri più accreditati nomi in lizza, Parigi e Amsterdam, in quanto il nostro Paese «è uno dei primi in Europa per numero di brevetti registrati». Inoltre, la capitale francese ospita già la Corte centrale, mentre nei Paesi Bassi si trova già l'Agenzia europea per il farmaco (Ema);
   a inizio agosto 2020 gli esponenti della maggioranza avrebbero inviato una lettera al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, per chiedere che venga presa «una decisione rapida e condivisa da parte del Governo, in tempo utile per ufficializzare la candidatura prima della riunione del Comitato del 10 settembre 2020»;
   l'auspicio di tutti è che la decisione del Governo italiano in merito a quale città candidare sia basata solo su fattori oggettivi, di sostenibilità infrastrutturale e di capacità logistiche ed economiche della città stessa;
   le città di Torino e di Milano hanno manifestato interesse a ospitare la sede del Tribunale europeo dei brevetti;
   Milano si sta già preparando ad ospitare la sede secondaria del tribunale unificato dei brevetti, già assegnata;
   a tal proposito, Milano e la Lombardia avevano fatto sentire la loro voce in una lettera inviata prima di Ferragosto al Presidente del Consiglio dei ministri, firmata congiuntamente dallo stesso presidente della regione Lombardia Fontana, dal sindaco Beppe Sala, dal presidente della camera di commercio Carlo Sangalli, da quello di Assolombarda, Alessandro Spada, e da Diana Bracco, presidente del cluster tecnologico nazionale Alisei: «Dal momento che l'Italia è uno dei Paesi membri con il maggior numero di brevetti registrati, appare conseguente che la divisione centrale venga ospitata nel nostro Paese e che il Governo proponga con convinzione la città di Milano quale sede più adatta». Il perché è presto spiegato: «Milano è una delle città europee più innovative: delle 4.456 richieste di brevetto presentate dall'Italia presso lo European patent office 2019, il 21 per cento proviene da qui, 940, e si arriva al 34 per cento, 1.493, considerando la Lombardia, la quale ha registrato un tasso di crescita del 20 per cento rispetto al 2014, risultato che supera quello della Baviera»;
   inoltre, l'amministratore delegato di Arexpo ha messo a disposizione uno spazio di Mind, il distretto dell'innovazione e della ricerca che sta sorgendo sul milione di metri quadrati di Expo, per ospitare la sede del tribunale europeo dei brevetti e che, vista l'affinità delle materie, permetterebbe un link logistico facile e apprezzabile. In Mind sarà, difatti, presente tutta la filiera della ricerca e dell'innovazione, le facoltà scientifiche dell'Università statale, l’Human technopole, che è l'istituto di ricerca più importante d'Italia, la ricerca applicata del nuovo Galeazzi e la ricerca privata con già più di 90 aziende che hanno chiesto di insediarsi nell'area;
   sono in corso contatti tra Torino e Milano per verificare la possibilità di una candidatura comune –:
   se il Governo abbia intenzione di sostenere la candidatura di una città italiana per la sede del Tribunale europeo dei brevetti in vista della riunione del 10 settembre 2020 e, in caso affermativo, quale città italiana vorrà sostenere e per quali ragioni.
(2-00913) «Berlinghieri, Quartapelle Procopio, Fiano, De Luca, Ciampi, Bruno Bossio, Serracchiani, Boldrini, Benamati, Bonomo, Pellicani, Piccoli Nardelli, Soverini, Lacarra, Frailis, Carla Cantone, Di Giorgi».


   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro per gli affari europei, per sapere – premesso che:
   nell'ambito dell'iniziativa comunitaria di disciplina unificata per i brevetti, che porterà al deposito di un brevetto unitario per 26 Paesi europei, la difesa dei titoli di proprietà intellettuale sarà in capo al Tribunale unificato dei brevetti – Tub (Unified patent court, Upc), articolato in Court of first instance, con sede centrale a Parigi, e sedi tematiche a Londra e Monaco, Court of appeal, localizzata in Lussemburgo, Arbitration and mediation center, con sedi individuate a Lubiana e Lisbona;
   visto il periodo di transizione della Brexit (fino al 31 dicembre 2020) e tenuto conto dell'incertezza sulla partecipazione del Regno Unito alla disciplina del brevetto unificato, è stato avviato il percorso di ricollocazione della sede tematica della Court of first instance inizialmente prevista a Londra: il 10 settembre 2020 si riuniranno i rappresentanti dei Paesi europei per decidere quale città prenderà il posto di Londra come sede per il Tribunale europeo dei brevetti, dopo l'ufficializzazione della Brexit;
   da notizie a mezzo stampa, al momento le uniche candidature pervenute sui tavoli europei sarebbero quelle di Parigi e Amsterdam;
   il consiglio comunale di Torino, il 25 novembre 2019, ha approvato la mozione n. 52 a sostegno della candidatura della città come sede tematica del Tribunale unificato dei brevetti, richiamandone il ruolo «naturale» in virtù della storica tradizione di servizi legali e gestionali per la proprietà intellettuale, di cui Torino è la capitale italiana;
   secondo l'ultimo report fornito dall’European patent office, per il quinto anno consecutivo l'Italia ha registrato nel 2019 un aumento delle richieste per il deposito dei brevetti, con un totale di 4.456 domande; il nostro Paese ha fatto registrare una crescita pari all'1,2 per cento sopra la media degli altri Paesi europei dello 0,9 per cento, con una spiccata specializzazione nel settore dell'ingegneria meccanica, nel quale Torino ha rappresentato e rappresenta tuttora l'area italiana più attiva; questa tendenza è incoraggiante, ma la vera posta in gioco è la capacità di trasferire la ricerca e l'innovazione al mercato grazie all'avvicinamento dei «generatori di conoscenza» all'impresa e in questo percorso diventano chiave le attività contrattuali, legali e giuridiche associate ai temi dei brevetti: il Tribunale unificato dei brevetti non è, infatti, l'istituzione presso cui si «depositano i brevetti», ma il luogo in cui si attuano le scelte giuridiche associate alle conflittualità legate alla valorizzazione e al mercato;
   l'Accademia delle scienze di Torino, fondata nel 1757, fu la prima istituzione nel nostro Paese a guardare con attenzione all'innovazione come fattore abilitante di conoscenza e la prima a concedere «privilegi industriali» secondo le valutazioni di apposite commissioni di scienziati;
   Torino ospitò inoltre il primo Ufficio italiano brevetti e marchi, diventando sede del più antico agente di sviluppo territoriale, operando come facilitatore di invenzioni, marchi, design, ingegno, creatività e favorendo il trasferimento tecnologico al mercato di tutto ciò che ha reso il nostro Paese un simbolo riconosciuto nel mondo;
   Torino ospita oggi i più importanti studi nazionali di brevetti, a partire dal gruppo Jacobacci&partners e dallo studio Torta, storiche realtà torinesi che sono oggi considerate tra i più riconosciuti ed apprezzati operatori a livello europeo, ed è sede di importanti centri di ricerca e innovazione privati (quali TLab, Gm, Fca product development e Crf, Innovation center Intesa) e pubblici (Politecnico, Università degli studi, Fondazione Isi) e di importanti organizzazioni sovranazionali (Fondazione europea per la formazione professionale, International training centre dell'Organizzazione internazionale del lavoro, United Nations system staff college, United Nations interregional crime and justice research institute);
   Torino dispone di numerosi spazi pubblici, di cui alcuni in zone centrali, idonei ad ospitare la sede del Tribunale unificato dei brevetti, oltre a numerosi edifici dismessi da riqualificare; si è dotata di ampie strutture ricettive ed alberghiere, un efficiente sistema metropolitano di trasporti, collegamenti aerei e ferroviari di facile accessibilità, un parco di strutture espositive e congressuali moderne e capienti;
   i prezzi delle case (-38 per cento in rapporto a Milano e Roma) e degli affitti (-33 per cento e -38 per cento, rispettivamente, rispetto a Roma e Milano) rivelano la capacità di offrire condizioni accomodanti che sono in parte motivate da una più ampia disponibilità di spazi, se si considera che Torino mostra una quota di assorbimento del settore residenziale pari al 70 per cento, contro il 90 per cento di Milano e l'84,2 per cento di Roma;
   Torino, che per oltre un secolo è stata una delle più importanti città industriali e manifatturiere italiane, negli ultimi due decenni ha diversificato le proprie vocazioni: rimane riferimento italiano per la meccanica (prima provincia italiana per esportazioni nel comparto, con un aumento del 51 per cento negli ultimi dieci anni rispetto al +41,2 per cento nazionale), ma è oggi anche città di terziario, importante piazza bancaria e assicurativa, fucina di ricerca e sviluppo, centro di eccellenza per il trasferimento tecnologico grazie anche al suo polo universitario di altissimo profilo; vanta un tribunale civile che non solo primeggia su scala nazionale, ma è riconosciuto a livello internazionale per la sua velocità ed efficienza nella riduzione delle cause pendenti e per il tasso di conferma in appello delle sentenze di primo grado;
   per la prima volta nella sua storia, quest'anno il Politecnico di Torino è entrato nel primo quartile delle 1.600 università mappate dall'indagine QS World university rankings per i progressi fatti registrare in reputazione accademica, internazionalizzazione degli studenti, qualità della ricerca e reputazione in ambito industriale;
   l'eccellenza in questo ramo ha le sue radici nella prestigiosa scuola torinese di proprietà intellettuale, che ha ospitato diverse generazioni di accademici illustri, sapendo costruire alleanze con prestigiose istituzioni, come illustrano le partnership che il dipartimento giuridico dell'Università di Torino ha costruito con il Wipo e il già citato Itcilo, che ha dato vita al master in intellectual property organizzato annualmente a Torino, e con il Politecnico, che ha portato alla nascita del centro Nexa –:
   se il Governo intenda sostenere la candidatura di Torino per la sede del Tribunale unificato dei brevetti in vista della riunione del 10 settembre 2020 del Comitato dei Paesi dell'Unione europea che dovrà prendere una decisione in tale ambito e se intenda chiarire, sia in caso affermativo che negativo, per quali ragioni.
(2-00916) «Carabetta, Serritella, D'Arrando, Costanzo, Paolo Nicolò Romano, Alemanno, Sut, Galizia».


Iniziative per garantire l'erogazione dei servizi essenziali delle sedi diplomatico-consolari nell'attuale fase di emergenza sanitaria – 2-00915

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro dell'istruzione, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   almeno una ventina di sedi consolari e di ambasciata, tra tutte quelle nelle quali il personale ha manifestato casi di contagio per COVID-19, sono state chiuse al pubblico, con interruzione dei servizi erogati ad personam;
   tra queste risulterebbero: l'ambasciata d'Italia a Belgrado, le ambasciate d'Italia a Città del Messico, Doha, Abidjan, Caracas, La Paz, Tashkent, Bogotà, San José, Manila e i consolati generali di Miami, di Buenos Aires, di Recife. Colpita anche la sede della rappresentanza Onu a New York;
   le pur necessarie precauzioni e misure di turnazione e distanziamento non sono state evidentemente sufficienti a mettere al sicuro il personale in servizio, al quale peraltro vanno espresse gratitudine e solidarietà per il lavoro svolto in condizioni di evidente rischio e difficoltà;
   i criteri di turnazione adottati nei mesi passati hanno comportato, d'altro canto, una limitazione pressoché generalizzata nel flusso di erogazione dei servizi ai nostri connazionali, già di per sé inadeguato a soddisfare le esigenze ordinarie;
   un settore nel quale si sono particolarmente evidenziate le conseguenze della pandemia è quello strategico della promozione della lingua e della cultura italiane nel mondo, che, in alcune situazioni, ha dovuto registrare limitazioni nello svolgimento delle lezioni, non sempre compensate dalla didattica a distanza e in cui non sono ancora state superate le disfunzioni palesatesi nella destinazione del personale scolastico all'estero;
   sono in corso le operazioni collegate all'esercizio del voto per il referendum confermativo sulla legge costituzionale di riduzione del numero dei parlamentari ed ulteriori rallentamenti o omissioni, eventualmente intrecciati con particolari situazioni locali dovute all'incidenza del COVID-19, potrebbero incidere sulla partecipazione al voto e sullo stesso diritto degli elettori, anche a causa di una ritardata e parziale campagna informativa sviluppata intorno alle implicazioni del quesito referendario;
   si rileva inoltre che, da qualche anno, sono stati avviati progetti di digitalizzazione di alcuni servizi essenziali delle sedi diplomatico-consolari che andrebbero adeguati alla situazione di emergenza sanitaria che si è venuta a determinare e implementati –:
   quali urgenti iniziative intenda assumere il Governo per conciliare l'esigenza di tutela del personale in servizio nelle sedi consolari e di ambasciata con la continuità nell'erogazione dei servizi essenziali ai nostri connazionali e con il rispetto del diritto dell'elettore ad esprimere in modo informato e consapevole il suo voto;
   se non intendano adottare iniziative volte a reinquadrare la situazione venutasi a creare nel campo della promozione della lingua e della cultura italiane nel mondo, tradizionale leva strategica della proiezione globale del Paese, in un piano straordinario di intervento che preveda anche di affidare al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale il compito di predisporre le graduatorie per l'invio del personale scolastico all'estero e di procedere all'assegnazione nelle previste destinazioni;
   se dalla presente situazione il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale non abbia tratto incentivo ad accelerare e meglio articolare il programma di sviluppo dei servizi digitali della rete diplomatico-consolare ed eventualmente con quali cadenze temporali e modalità di realizzazione.
(2-00915) «Schirò, La Marca, Enrico Borghi».