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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 12 giugno 2020

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 12 giugno 2020.

  Amitrano, Ascani, Azzolina, Battelli, Benvenuto, Boccia, Bonafede, Claudio Borghi, Boschi, Brescia, Buffagni, Businarolo, Cancelleri, Carbonaro, Carfagna, Castelli, Cirielli, Colletti, Colucci, Covolo, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, Daga, De Maria, De Micheli, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Di Stefano, Fantuz, Ferraresi, Gregorio Fontana, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Gallinella, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgis, Grande, Grimoldi, Gualtieri, Guerini, Invernizzi, Iovino, L'Abbate, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Maggioni, Mammì, Mauri, Molinari, Morani, Morassut, Morelli, Orrico, Palmisano, Parolo, Rizzo, Rosato, Ruocco, Saltamartini, Scalfarotto, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Speranza, Stumpo, Tofalo, Tomasi, Trano, Traversi, Vignaroli, Villarosa, Raffaele Volpi, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 11 giugno 2020 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   SCHULLIAN ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di indirizzo per la gestione dell'emergenza economico-sociale nazionale» (2539);
   SEGNERI ed altri: «Delega al Governo per la modifica della disciplina sul diritto alla conservazione del posto di lavoro per i lavoratori dipendenti e sull'indennità di malattia per i lavoratori autonomi affetti da patologie oncologiche o altre gravi malattie temporaneamente invalidanti» (2540).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  Le seguenti proposte di legge sono state successivamente sottoscritte dal deputato Luca De Carlo:
   DEIDDA ed altri: «Modifica all'articolo 9 della legge 23 marzo 1983, n. 78, in materia di indennità supplementare per gli incursori e gli operatori subacquei» (1255);
   FRASSINETTI ed altri: «Istituzione del Giorno del ricordo della strage dei piccoli martiri di Gorla» (1278);
   FRASSINETTI ed altri: «Introduzione del comma 220-bis dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, in materia di benefìci per l'assunzione delle donne vittime di violenza di genere» (1458);
   DELMASTRO DELLE VEDOVE ed altri: «Disposizioni per promuovere l'occupazione giovanile e femminile nel settore dei beni culturali» (1473);
   DEIDDA ed altri: «Disposizioni perequative in favore del personale trasferito ai servizi di informazione e di sicurezza, ai sensi dell'articolo 7 della legge 24 ottobre 1977, n. 801, prima del 21 novembre 1980» (1477);
   ZUCCONI ed altri: «Modifica all'articolo 444 del codice di procedura penale, concernente l'esclusione dell'applicazione della pena su richiesta nei procedimenti per violenza domestica, violenza sessuale e atti persecutori» (1620);
   DEIDDA ed altri: «Disposizioni perequative in materia pensionistica in favore dei dipendenti pubblici destinatari del blocco delle retribuzioni disposto dall'articolo 9 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122» (1653);
   CIRIELLI ed altri: «Modifiche al codice di procedura penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, concernenti la soppressione del beneficio della liberazione anticipata del condannato» (1672);
   MOLLICONE ed altri: «Modifica all'articolo 3 del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n. 410, in materia di tutela dei conduttori che versano in condizioni economiche disagiate, nei casi di dismissione di immobili pubblici» (1748);
   CIRIELLI ed altri: «Delega al Governo per l'adozione di norme in materia di stabilizzazione del personale con rapporto di lavoro a tempo determinato nei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico» (1790);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE ZUCCONI ed altri: «Modifica all'articolo 117 della Costituzione, concernente l'attribuzione della materia del turismo e dell'industria alberghiera alla competenza concorrente dello Stato e delle regioni» (1793);
   DEIDDA ed altri: «Modifiche alla legge 29 maggio 1985, n. 294, in materia di indennità per il personale specializzato impiegato in attività di rimozione, disinnesco o distruzione di ordigni esplosivi» (1808);
   MOLLICONE ed altri: «Modifiche all'articolo 57-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, in materia di credito d'imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali» (1809);
   DEIDDA ed altri: «Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, concernenti l'istituzione delle circoscrizioni Sicilia e Sardegna per l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia» (1865);
   MOLLICONE ed altri: «Modifica all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detraibilità delle spese sostenute per l'acquisto di beni e servizi culturali» (1905);
   DEIDDA ed altri: «Modifiche al codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e all'articolo 5 della legge 31 dicembre 2012, n. 244, concernenti il differimento della riduzione delle dotazioni organiche del personale militare delle Forze armate e del personale civile del Ministero della difesa» (1934);
   MOLLICONE ed altri: «Istituzione e disciplina dei consigli aziendali di gestione, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione» (1986);
   CIABURRO ed altri: «Modifica all'articolo 5 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63, in materia di erogazione gratuita del servizio di trasporto scolastico» (2013);
   MOLLICONE ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle connessioni del terrorismo interno e internazionale con la strage di Bologna del 2 agosto 1980 e sulle attività svolte da servizi segreti nazionali e stranieri a tale riguardo» (2067);
   CIABURRO ed altri: «Modifiche al decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, e all'articolo 10 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, in materia di incentivi per gli interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico» (2096);
   CARETTA ed altri: «Modifica all'articolo 19 della legge 11 febbraio 1992, n. 157, in materia di controllo della fauna selvatica» (2138);
   GALANTINO ed altri: «Modifiche all'articolo 452-bis del codice penale e al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di qualificazione e regime sanzionatorio degli illeciti penali ambientali» (2241).

Modifica del titolo di proposte di legge.

  La proposta di legge n. 1966, d'iniziativa del deputato Di Sarno, ha assunto il seguente titolo: «Modifiche alla tabella A allegata all'ordinamento giudiziario, di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, relative alle circoscrizioni dei tribunali di Napoli e di Napoli Nord in Aversa, e alla tabella A allegata alla legge 21 novembre 1991, n. 374, relative agli uffici del giudice di pace di Napoli e di Barra».

Ritiro di proposte di legge.

  In data 11 giugno 2020 il deputato Borghese ha comunicato di ritirare la seguente proposta di legge:
   BORGHESE: «Disposizioni concernenti la tracciabilità delle compravendite di oro e di oggetti preziosi usati e l'estensione delle disposizioni antiriciclaggio nonché istituzione dei registri degli operatori del settore» (2534).

  La proposta di legge sarà pertanto cancellata dall'ordine del giorno.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative volte ad avviare uno studio epidemiologico in relazione all'impatto sulla salute degli impianti per il trattamento dei rifiuti, nonché a promuovere la gestione di prossimità e il riciclo dei rifiuti – 2-00248

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   nel 1999 uno studio condotto in Canada (Goldberg, Siemiatyck e altri) ha confrontato l'incidenza di patologie tumorali nella popolazione maschile residente nei pressi di una discarica a Montreal con quella residente in zone più distanti dall'impianto. La distanza dalla discarica è stata attribuita ad ogni individuo sulla base dell'indirizzo di residenza al momento della diagnosi ed è stato osservato un eccesso di rischio tra gli uomini residenti vicino alla discarica per linfoma non-Hodgkin, tumore dello stomaco, dei reni e del pancreas;
   nel rapporto «Salute della popolazione e gestione dei rifiuti: dati scientifici e opzioni politiche», compilato in occasione del simposio tenuto a Roma il 29 e 30 marzo del 2007 dalla divisione europea della World Health Organization, già si affermava che nonostante i casi studiati siano troppo pochi e siano stati fatti con metodi limitanti, tuttavia si possono ricavare indicazioni circa la correlazione fra residenza vicino ad una discarica e malattie dell'apparato riproduttivo. I dati non sono sufficienti per stabilire un nesso di causalità, ma comunque bisognerebbe tenerne conto;
   in provincia di Bergamo nel 2016 secondo i dati Ats relativi a malformazioni congenite nei comuni impattati da discariche o inceneritori come Boltiere, Chignolo d'Isola, Medolago tali casi rasentano il 10 per cento dei nati, 5 volte più del dato considerato tollerabile da Eurocat, network europeo per lo studio delle malformazioni congenite, a differenza di Calcinate (Bergamo) dove è presente un impianto di compostaggio di oltre 85 mila tonnellate all'anno di organico e verde dove il dato è intorno al 2 per cento;
   nel comune di Sogliano al Rubicone è attiva dal 1994 una discarica per rifiuti non pericolosi, alimentata fino al 2014 dai rifiuti urbani non differenziati e non trattati provenienti dalla Repubblica di San Marino. Da un accesso agli atti, risulta agli interpellanti l'aumento delle esenzioni dal ticket per le malattie croniche cardiovascolari, cerebrovascolari e dell'apparato respiratorio nei comuni limitrofi alla discarica, in particolare nei comuni di Poggio Torriana, Borghi, Roncofreddo, Mercato Saraceno, Novafeltria e Sant'Agata Feltria;
   la valutazione epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente nei pressi delle discariche per i rifiuti urbani del Lazio, eseguita nell'ambito del programma Eras e pubblicata ad aprile del 2013 ha evidenziato un aumento delle malattie dell'apparato respiratorio (compresa la broncopneumopatia cronica ostruttiva, BPCO), dei tumori della pleura e del mieloma multiplo per chi risiede in un raggio di 5 chilometri dalle discariche, nonché indizi per il tumore del colon retto e dell'apparato urinario negli uomini e il tumore della vescica nelle donne. Effetti più marcati sono stati riscontrati per i ricoveri con livelli di ospedalizzazione più elevati per malattie del sistema circolatorio, malattie del sistema respiratorio e tumore della vescica per gli uomini, mentre per le donne si sono osservati livelli di ospedalizzazione più elevati per tumore del pancreas, malattie del sistema circolatorio, malattie polmonari cronico ostruttive e malattie dell'apparato urinario;
   a pagina 355 del rapporto si afferma che «l'analisi dei ricoveri dei bambini mostra un eccesso di ospedalizzazione generale (+13 per cento), soprattutto per malattie dell'apparato respiratorio (+16 per cento), se si confrontano i bambini residenti nelle immediate vicinanze dalle discariche (0-1 Km) con quelli delle fasce più distanti (3-5 Km). Gli eccessi osservati si riscontrano principalmente tra i bambini residenti a Civitavecchia, Albano Laziale e Guidonia»;
   il progetto «Sorveglianza epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente intorno agli impianti di trattamento dei rifiuti (SESPIR)» ha valutato l'impatto sulla salute della popolazione residente in prossimità degli impianti di smaltimento di rifiuti solidi urbani. Sono stati considerati gli inceneritori, le discariche e gli impianti di trattamento meccanico biologico in cinque regioni italiane (Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia);
   per lo scenario di base sono stati stimati 1-2 casi annui di tumore attribuibili agli impianti, 26 casi l'anno di esiti negativi della gravidanza (incluso basso peso alla nascita e malformazioni), 102 persone con sintomi respiratori, e circa 1.000 persone affette da fastidio provocato dalle emissioni odorigene degli impianti. Tali stime annuali si traducono in 2.725 anni di vita con disabilità (DALYs) stimati per l'intero periodo;
   attualmente in Italia non esiste uno studio epidemiologico su scala nazionale per verificare, quantificare e qualificare la correlazione fra impianti di gestione dei rifiuti e patologie croniche, decessi, malformazioni ed esiti negativi alla nascita in generale;
   va considerata l'importanza di promuovere la diffusione di dati epidemiologici anche mediante programmi di educazione civica nelle scuole in tema di prevenzione, riutilizzo e riciclo –:
   se i Ministri interpellati intendano avviare uno studio epidemiologico sistematico a livello nazionale per verificare, quantificare e qualificare la correlazione fra specifici impianti di gestione dei rifiuti e patologie croniche, decessi, malformazioni ed esiti negativi alla nascita in generale;
   se intendano promuovere, anche con la diffusione di dati e l'educazione civica, la gestione di prossimità dei rifiuti e il recupero dei materiali ai sensi dell'articolo 195 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
(2-00248) «Zolezzi, Daga, Deiana, D'Ippolito, Federico, Ilaria Fontana, Licatini, Alberto Manca, Maraia, Ricciardi, Rospi, Terzoni, Traversi, Varrica, Vianello, Vignaroli, Ermellino, Faro, Flati, Forciniti, Frate, Frusone, Gagnarli, Galantino, Gallinella, Gallo, Giannone, Giarrizzo, Giuliano, Giuliodori, Grande, Grimaldi, Gubitosa, Invidia, Iorio, Iovino, L'Abbate, Lattanzio, Lombardo, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Macina, Maglione, Maniero, Manzo, Mariani».


Iniziative volte a garantire la piena operatività dell'aeroporto di Crotone-Sant'Anna, anche con riferimento ai collegamenti con la capitale – 2-00830

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   il sistema aeroportuale calabrese consta di tre aeroporti di cui due d'interesse nazionale, Reggio Calabria e Crotone, e uno internazionale Lamezia Terme, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 201 del 2015;
   l'aeroporto Crotone-Sant'Anna, noto anche come «Aeroporto Pitagora» ha un bacino di utenza che comprende gli abitanti della provincia di Crotone, della fascia jonica del basso jonio Cosentino fino a Soverato in provincia di Catanzaro;
   la gestione dello scalo Pitagorico è passata alla società Aeroportuale Calabrese — S.a.cal. s.p.a. nell'estate del 2017, società unica che gestisce anche gli altri scali regionali. Nel 2019 sono transitati a Crotone circa 170 mila passeggeri, un numero ridotto rispetto a quello degli anni precedenti, quando si è arrivati a oltre 275 mila passeggeri annui (2015);
   diversamente dalla fascia tirrenica, la fascia ionica calabrese, ed in particolare il territorio del crotonese, sono serviti da una unica strada statale (SS106) ad una sola carreggiata obsoleta e pericolosa e da una ferrovia a binario unico, attualmente non totalmente usufruibile per lavori in corso da più di un anno, fermi, in forza di un provvedimento della competente Soprintendenza archeologica;
   l'isolamento della città di Crotone e di tutto il comprensorio si ripercuote in maniera drammatica sull'economia del territorio, danneggiando gravemente le già poche attività produttive, nonché tutto il comparto turistico. L'aeroporto S. Anna di Crotone rappresenta quindi l'unica infrastruttura in grado di garantire un minimo di mobilità e di collegamento con il resto del Paese;
   tuttavia, diverse evidenze rendono manifesto il disinteresse delle autorità competenti nei riguardi dello scalo crotonese, ivi compresa la S.a.cal. s.p.a. evidenze dietro le quali si cela, a giudizio degli interpellanti, un tentativo di spostare il relativo traffico in particolare sullo scalo di Lamezia:
    a) nonostante l’iter per la sua installazione sia iniziato nel 2010, l'aeroporto Pitagorico ancora non dispone del sistema elettronico di atterraggio strumentale (Ils) da utilizzare in caso di scarsa visibilità. La relativa strumentazione è installata, ma non è collaudata. Ancora non è stato effettuato l'adeguamento del sistema luminoso che consente agli aeromobili di mantenere la corretta altitudine nel sentiero di discesa (Papi). Occorre il rifacimento segnaletica orizzontale. Si tratta di attività di competenza di Enav. In assenza di queste azioni la pista presenta una penalizzazione di 168 metri e in condizioni meteorologiche avverse non è possibile l'atterraggio, con conseguente dirottamento su Lamezia Terme;
    b) l'operatività dello scalo è limitata dalle 8:00 alle 19:00 e solo con un preavviso di almeno 48 ore, precludendo qualsiasi volo sanitario ed emergenziale;
    c) il carburante per aeromobili è presente a giorni alterni e per un lungo periodo gli aeromobili in partenza da Crotone hanno dovuto fare sosta a Lamezia per il rifornimento, perché non era possibile farlo nello scalo Pitagorico a causa di un ritardo nell'affidamento del servizio da parte di S.a.cal. a una ditta specializzata. È necessario assicurare che tale inconveniente non si ripeta;
    d) si sono registrate carenze igienico-sanitarie presso il distaccamento dei vigili del fuoco e non solo, costringendo il comando stesso a denunciare pubblicamente l'accaduto e di fatto precludendo qualsiasi tipo di volo nei giorni scorsi, a causa di un contratto scaduto tra la S.a.cal. e la ditta di pulizie appaltatrice;
    e) in tre anni non si è registrato nessun incremento di voli, quanto piuttosto una riduzione di quelli già esistenti in inverno, riducendo il giornaliero da Bergamo a tre volte alla settimana, la soppressione di quello da Pisa, senza considerare che non vi è nessun collegamento con Roma indispensabile e fortemente richiesto dal territorio come punto strategico per qualsiasi altra destinazione;
    f) non è chiaro come si intendano utilizzare i fondi residui della vecchia continuità territoriale non spesi, che assommano a circa 3,8 milioni di euro. Quanto alla nuova continuità territoriale non si hanno notizie della procedura avviata dal Ministro precedente e finanziata con 9 milioni di euro per le tratte da/per Crotone, Roma, Torino e Venezia;
   con tali risorse ci sarebbe la possibilità di affidare direttamente ad Alitalia un volo Crotone-Roma giornaliero. Inoltre, la stessa Alitalia potrebbe coprire altre tratte richieste da più parti, quali Bologna e Milano. Giova ricordare che il volo per Norimberga (Germania) aveva fatto registrare fin dal suo esordio un lusinghiero riempimento, tanto che la compagnia aerea Ryanair aveva messo in vendita i biglietti per la stagione estiva 2020 prima del COVID-19;
   l'aeroporto nella situazione odierna ha in programma per questa stagione estiva solo 3 voli settimanali di linea con Bergamo effettuati dalla compagnia aerea Ryanair (che ha tagliato a causa del COVID-19 oltre l'80 per cento dei voli per Crotone). Tale situazione mette a serio rischio la regolare apertura e operatività della struttura crotonese, sancendo una sorta di chiusura di fatto, con l'effetto di dirottare i pochi voli in essere sullo scalo Lametino;
   il 19 maggio 2020 Ministro interpellato ha fatto riferimento «all'investimento che, con il nuovo piano degli aeroporti, sarà fatto sugli aeroporti calabresi...»; inoltre ha dichiarato «... dare identità anche all'aeroporto di Crotone per me è importante per rispondere in maniera integrata a questo pezzo della Calabria. Dobbiamo dare (...) un futuro, una missione (...) ho avviato la fase di studio per ipotizzare la continuità territoriale anche in Calabria sul fronte aereo (...)» –:
   quali iniziative di competenza intenda adottare, a fronte delle problematiche esposte in premessa, al fine di garantire la piena operatività dell'aeroporto di Crotone-Sant'Anna anche intervenendo nei confronti degli enti di volo Enac ed Enav, nonché nei confronti della S.a.cal. s.p.a., affinché sia assicurato il pieno rispetto delle condizioni poste dalla convenzione che le affida, per 30 anni, la gestione;
   se non ritenga opportuno, al fine di assicurare immediatamente la continuità territoriale, adottare iniziative per procedere all'assegnazione diretta del servizio come già accaduto in altri casi, garantendo almeno un volo giornaliero di andata e ritorno per Roma, in considerazione dell'importanza che lo scalo crotonese riveste per tutti i cittadini, le attività economiche e il turismo della fascia ionica calabrese.
(2-00830) «Torromino, Occhiuto».


Iniziative a favore del mercato immobiliare e del settore delle costruzioni, con particolare riferimento alla revisione della disciplina urbanistica ed edilizia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente – 2-00821

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   tra i settori economico-produttivi che ancora oggi risentono della grave crisi iniziata nel 2007-2008, si trova il settore dell'edilizia, ancora alle prese con una situazione di grande difficoltà;
   l'edilizia in Italia continua a soffrire, con inevitabili ricadute negative su tutto il sistema Paese, considerando che essa è uno dei comparti trainanti. Nel 2017, il comparto dell'edilizia ha prodotto il 4,5 per cento del valore aggiunto italiano e ha rappresentato il 6,1 per cento dell'occupazione;
   la difficoltà a superare la crisi di questi anni riguarda anche il già costruito, ossia lo stesso mercato immobiliare che è sostanzialmente fermo da troppi anni. Sono diminuite le compravendite, così come l'invenduto, e i prezzi di mercato degli immobili, sostanzialmente fermi in tutti questi anni, stanno lì a dimostrare come anche questo comparto viva una profonda difficoltà;
   a tutto questo, si aggiungono ora le conseguenze della pandemia in atto nel nostro Paese, conseguenze sanitarie drammatiche che avranno effetti pesantissimi sull'economia mondiale e del nostro Paese;
   un recente lavoro dell'Osservatorio Immobiliare di Nomisma ha prospettato un probabile calo delle compravendite residenziali tra le 40 mila e le 110 mila unità rispetto alle 603 mila vendite del 2019, che in termini di fatturato significano da 9 a 20 miliardi di euro in meno di volumi nel 2020;
   nel triennio che ci aspetta, riguardo al settore residenziale, Nomisma prevede una perdita tra 54,5 e 113 miliardi di euro di fatturato, a seconda dello scenario che si concretizzerà. Quasi certamente l'Italia andrà in deflazione: una doccia fredda, dunque, quando il mercato sembrava aver ormai imboccato la via della ripresa con un fatturato stimabile in 98,3 miliardi di euro nel 2019;
   la casa comincia a pagare il conto dell'emergenza coronavirus. La serrata imposta dall'epidemia si fa sentire su un settore da cui dipendono un quinto del prodotto interno lordo e mezzo milione di addetti;
   la stessa situazione critica riguarda il settore dell'edilizia e delle costruzioni. Molte imprese di costruzioni, già in difficoltà, sono ora sempre più a rischio di fallimento. Si parla di un settore quale quello delle costruzioni, che con tutta la filiera (dai produttori dei materiali all'immobiliare), rappresenta ben il 22 per cento del prodotto interno lordo italiano;
   è indispensabile quindi che vengano messe in atto tutte quelle misure di semplificazione e di sostegno fiscale, che consentano di sostenere sia il settore immobiliare che quello dell'edilizia. Tra le numerose suddette misure di sostegno, si evidenzia in particolare la necessità:
    a) di mettere a regime ed estendere ai proprietari di qualunque immobile, a prescindere dalla sua destinazione d'uso, i benefici fiscali conseguenti a interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus);
    b) di mettere a regime la detrazione «potenziata» per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di adeguamento antisismico;
    c) di prevedere in forma stabile la possibilità di usufruire della cedolare secca del 10 per cento per qualunque tipo di immobile in locazione, a prescindere dalla sua destinazione d'uso;
    d) di prevedere l'esenzione da Imu e Tasi per le unità immobiliari di categoria catastale C1 (negozi e botteghe) e quelle strumentali utilizzate nell'esercizio dell'attività imprenditoriale, per le quali non risultino essere stati registrati contratti di locazione da almeno due anni, prevedendo forme di compensazione per gli enti locali in virtù del conseguente minor gettito;
    e) di mettere a regime dei benefici fiscali legati al «sismabonus»;
    f) di favorire gli interventi di riqualificazione e di rigenerazione urbana nelle aree già totalmente edificate, consentendo l'applicazione dei limiti di distanza tra i fabbricati previsti dal decreto ministeriale 1444/1968 solo alle zone C (nuova edificazione), escludendo le zone A e B (centri storici e altre zone);
    g) di disporre quantomeno una proroga del bonus facciate fino al 2021: il blocco delle assemblee condominiali, reso necessario dall'emergenza coronavirus, sta infatti rallentando l’iter della detrazione fiscale, che consente di effettuare lavori importanti in molti immobili degradati;
    h) di prevedere tempi più brevi e il silenzio/assenso relativamente all'autorizzazione del soprintendente riguardo all'esecuzione di lavori su beni culturali;
    i) di prevedere, in generale, un processo significativo di semplificazione delle norme edilizie e urbanistiche, anche attraverso la formazione di un unico «codice urbano nazionale» –:
   quali efficaci e mirate iniziative si intendano adottare per sostenere e rilanciare il mercato immobiliare e il settore delle costruzioni, anche prevedendo le misure di semplificazione e di sostegno fiscale indicate in premessa;
   se non si ritenga necessario adottare iniziative normative per una revisione della disciplina urbanistica ed edilizia, al fine di una sua maggiore semplificazione, e per accelerare la riqualificazione e il riuso del patrimonio edilizio esistente.
(2-00821) «Mazzetti, Cattaneo, Pettarin, D'Ettore, Anna Lisa Baroni, Baratto, Brunetta, Caon, Cappellacci, Carrara, Cassinelli, Cortelazzo, Cristina, Della Frera, Fasano, Fascina, Fatuzzo, Fitzgerald Nissoli, Giacometto, Giacomoni, Mandelli, Martino, Musella, Napoli, Occhiuto, Perego Di Cremnago, Polidori, Polverini, Porchietto, Prestigiacomo, Ripani, Torromino, Valentini, Zanettin, Zangrillo».