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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Martedì 24 settembre 2019

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME: DDL N. 2017 E DDL N. 2018; PDL DI RATIFICA NN. 1814 E 1815; DDL DI RATIFICA NN. 1640, 1641, 1767, 1770 E 1850

Ddl n. 2017 – Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2018 e Ddl n. 2018– Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019

Tempo complessivo: 14 ore, di cui:
• Discussione generale congiunta: 8 ore;
• Seguito dell'esame: 6 ore.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatore 20 minuti 15 minuti
Governo 15 minuti 15 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 10 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 20 minuti 58 minuti
(con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 5 ore e 55 minuti 4 ore e 12 minuti
 MoVimento 5 Stelle 34 minuti 39 minuti
 Lega – Salvini premier 1 ora e 20 minuti 57 minuti
 Forza Italia –
 Berlusconi presidente
1 ora e 10 minuti 50 minuti
 Partito Democratico 32 minuti 24 minuti
 Fratelli d'Italia 44 minuti 32 minuti
 Italia Viva 31 minuti 15 minuti
 Liberi e Uguali 30 minuti 14 minuti
 Misto: 34 minuti 21 minuti
  CAMBIAMO! – 10 Volte Meglio 12 minuti 7 minuti
  Minoranze Linguistiche 6 minuti 4 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI 6 minuti 4 minuti
  +Europa-Centro Democratico 5 minuti 3 minuti
  MAIE-Movimento Associativo
  Italiani all'Estero
5 minuti 3 minuti

Pdl di ratifica nn. 1814 e 1815

Tempo complessivo: 2 ore, per ciascuna proposta di legge di ratifica.

Relatore 5 minuti
Governo 5 minuti
Richiami al Regolamento 5 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 15 minuti

(con il limite massimo di 3 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)

Gruppi 1 ora e 25 minuti
 MoVimento 5 Stelle 19 minuti
 Lega – Salvini premier 13 minuti
 Forza Italia – Berlusconi presidente 12 minuti
 Partito Democratico 11 minuti
 Fratelli d'Italia 7 minuti
 Italia Viva 7 minuti
 Liberi e Uguali 6 minuti
 Misto: 10 minuti
  CAMBIAMO! – 10 Volte Meglio 2 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI 2 minuti
  +Europa-Centro Democratico 2 minuti
  MAIE-Movimento Associativo
  Italiani all'Estero
2 minuti

Ddl di ratifica nn. 1640, 1641, 1767, 1770 e 1850

Tempo complessivo: 2 ore, per ciascun disegno di legge di ratifica.

Relatore 5 minuti
Governo 5 minuti
Richiami al Regolamento 5 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 16 minuti

(con il limite massimo di 3 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)

Gruppi 1 ora e 24 minuti
 MoVimento 5 Stelle 12 minuti
 Lega – Salvini premier 18 minuti
 Forza Italia – Berlusconi presidente 16 minuti
 Partito Democratico 8 minuti
 Fratelli d'Italia 10 minuti
 Italia Viva 5 minuti
 Liberi e Uguali 5 minuti
 Misto: 10 minuti
  CAMBIAMO! – 10 Volte Meglio 2 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI 2 minuti
  +Europa-Centro Democratico 2 minuti
  MAIE-Movimento Associativo
  Italiani all'Estero
2 minuti

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 24 settembre 2019.

  Amitrano, Ascani, Azzolina, Battelli, Benvenuto, Boccia, Bonafede, Claudio Borghi, Brescia, Buffagni, Businarolo, Carfagna, Castelli, Cirielli, Colletti, Colucci, Corneli, D'Incà, D'Uva, Dadone, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Di Stefano, Dieni, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Formentini, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Gallinella, Gallo, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgis, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, L'Abbate, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Maniero, Marzana, Mauri, Molinari, Morassut, Morelli, Orrico, Parolo, Perconti, Perego Di Cremnago, Rampelli, Ravetto, Rizzo, Romaniello, Rosato, Ruocco, Paolo Russo, Saltamartini, Scalfarotto, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Speranza, Tofalo, Traversi, Valentini, Vignaroli, Villarosa, Leda Volpi, Zoffili.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Amitrano, Ascani, Azzolina, Battelli, Benvenuto, Boccia, Bonafede, Claudio Borghi, Brescia, Buffagni, Businarolo, Carfagna, Castelli, Cirielli, Colletti, Colucci, Corneli, D'Incà, D'Uva, Dadone, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Di Stefano, Dieni, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Formentini, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Gallinella, Gallo, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgis, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, L'Abbate, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Maniero, Marzana, Mauri, Molinari, Morassut, Morelli, Orrico, Parolo, Perconti, Perego Di Cremnago, Rampelli, Ravetto, Rizzo, Romaniello, Rosato, Ruocco, Paolo Russo, Saltamartini, Scalfarotto, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Speranza, Tofalo, Traversi, Valentini, Vignaroli, Villarosa, Leda Volpi, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 18 settembre 2019 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   COMAROLI: «Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche» (2098);
   SALTAMARTINI ed altri: «Disciplina delle attività di estetista, di onicotecnico e di tatuatore» (2099).

  In data 23 settembre 2019 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa del deputato:
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE MISITI: «Modifica dell'articolo 99 della Costituzione, concernente la soppressione del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e l'istituzione del Consiglio economico e sociale per la democrazia diretta» (2101).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di disegni di legge.

  In data 21 settembre 2019 è stato presentato alla Presidenza il seguente disegno di legge:
   dal Presidente del Consiglio dei ministri:
    «Conversione in legge del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, recante disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica» (2100).

  Sarà stampato e distribuito.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge DEIDDA ed altri: «Modifica all'articolo 9 della legge 23 marzo 1983, n. 78, in materia di indennità supplementare per gli incursori e gli operatori subacquei» (1255) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Rotelli.

  La proposta di legge DEIDDA ed altri: «Modifica degli articoli 2, 3 e 4 della legge 4 luglio 2005, n. 123, recante norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia» (1444) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Rotelli.

  La proposta di legge DEIDDA ed altri: «Disposizioni perequative in favore del personale trasferito ai servizi di informazione e di sicurezza, ai sensi dell'articolo 7 della legge 24 ottobre 1977, n. 801, prima del 21 novembre 1980» (1477) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Rotelli.

  La proposta di legge LUCA DE CARLO ed altri: «Delega al Governo per l'istituzione di un corpo specialistico di polizia ambientale a ordinamento civile» (1610) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Rotelli.

  La proposta di legge ZUCCONI ed altri: «Modifica all'articolo 444 del codice di procedura penale, concernente l'esclusione dell'applicazione della pena su richiesta nei procedimenti per violenza domestica, violenza sessuale e atti persecutori» (1620) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Rotelli.

  La proposta di legge DEIDDA ed altri: «Disposizioni perequative in materia pensionistica in favore dei dipendenti pubblici destinatari del blocco delle retribuzioni disposto dall'articolo 9 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122» (1653) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Rotelli.

  La proposta di legge GELMINI ed altri: «Misure a sostegno della partecipazione delle donne al mercato del lavoro e per la conciliazione delle esigenze di vita e di lavoro» (1675) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Bagnasco, Anna Lisa Baroni, Calabria, Cappellacci, Cassinelli, D'Attis, D'Ettore, Fatuzzo, Labriola, Marin, Mazzetti, Milanato, Minardo, Musella, Napoli, Novelli, Palmieri, Pittalis, Porchietto, Ravetto, Ripani, Rossello, Rosso, Rotondi, Ruffino, Saccani Jotti, Sarro, Scoma, Squeri, Maria Tripodi, Zanella e Zangrillo.

  La proposta di legge OSNATO ed altri: «Disposizioni per la tutela dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni da violenze e minacce nello svolgimento del servizio» (1713) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Rotelli.

  La proposta di legge costituzionale ZUCCONI ed altri: «Modifica all'articolo 117 della Costituzione, concernente l'attribuzione della materia del turismo e dell'industria alberghiera alla competenza concorrente dello Stato e delle regioni» (1793) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Rotelli.

  La proposta di legge DEIDDA ed altri: «Modifiche alla legge 29 maggio 1985, n. 294, in materia di indennità per il personale specializzato impiegato in attività di rimozione, disinnesco o distruzione di ordigni esplosivi» (1808) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Rotelli.

  La proposta di legge CASA ed altri: «Disposizioni per la prevenzione e la cura della nomofobia» (1840) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Deiana.

  La proposta di legge DEIDDA ed altri: «Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, concernenti l'istituzione delle circoscrizioni Sicilia e Sardegna per l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia» (1865) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Rotelli.

  La proposta di legge DEIDDA ed altri: «Modifiche al codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e all'articolo 5 della legge 31 dicembre 2012, n. 244, concernenti il differimento della riduzione delle dotazioni organiche del personale militare delle Forze armate e del personale civile del Ministero della difesa» (1934) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Caretta e Rotelli.

  La proposta di legge LUCA DE CARLO ed altri: «Modifiche all'articolo 71 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di validità dell'elezione del sindaco e del consiglio comunale nei comuni fino a 15.000 abitanti, e alla legge 7 aprile 2014, n. 56, in materia di mandato del sindaco nei comuni fino a 5.000 abitanti» (1936) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Rotelli.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:  

   I Commissione (Affari costituzionali):
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE MORELLI ed altri: «Modifica all'articolo 22 della Costituzione, in materia di tutela del diritto all'identità, anche digitale, della persona» (2016) Parere delle Commissioni II e IX.

   III Commissione (Affari esteri):
  «Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica orientale dell'Uruguay per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, con Protocollo, fatta a Montevideo il 1o marzo 2019» (1962) Parere delle Commissioni I, V, VI e XIV;
  «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica democratica federale di Etiopia sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto ad Addis Abeba il 10 aprile 2019» (1999) Parere delle Commissioni I, II, IV, V e X;
  SIRAGUSA ed altri: «Istituzione della Giornata nazionale degli italiani all'estero» (2008) Parere delle Commissioni I, V, VII e X.

   VI Commissione (Finanze):
  MOLLICONE ed altri: «Modifica all'articolo 3 del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n. 410, in materia di tutela dei conduttori che versano in condizioni economiche disagiate, nei casi di dismissione di immobili pubblici» (1748) Parere delle Commissioni I, II, V, VIII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XII;
  MOLLICONE ed altri: «Modifica all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detraibilità delle spese sostenute per l'acquisto di beni e servizi culturali» (1905) Parere delle Commissioni I, V e VII.

   VIII Commissione (Ambiente):
  LICATINI ed altri: «Modifica all'articolo 36 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, in materia di istituzione dell'area marina protetta del golfo di Capo Zafferano» (1970) Parere delle Commissioni I, V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   XI Commissione (Lavoro):
  POLVERINI: «Modifiche al decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, in materia di lavoro a tempo determinato e di disciplina della somministrazione di lavoro, nonché al decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, in materia di incentivi per l'assunzione dei beneficiari del reddito di cittadinanza e di accesso delle lavoratrici autonome al trattamento pensionistico anticipato» (1948) Parere delle Commissioni I, V, X e XIV.

Trasmissione dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 6 agosto 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 4, della legge 12 giugno 1990, n. 146, copia dell'ordinanza del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti n. 190 T del 23 luglio, relativa agli scioperi programmati per il 26 luglio 2019 da alcune categorie di personale del settore del trasporto aereo.

  Questa ordinanza è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti) e alla XI Commissione (Lavoro).

Annunzio di sentenze della Corte Costituzionale.

  La Corte Costituzionale, in data 25 luglio 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia della seguente sentenza che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, è inviata alla V Commissione (Bilancio), nonché alla I Commissione (Affari costituzionali), se non già assegnata alla stessa in sede primaria:
  in data 25 luglio 2019, Sentenza n. 205 del 21 maggio – 25 luglio 2019 (Doc. VII, n. 335),
   con la quale:
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 9, comma 6, della legge della Regione siciliana 10 luglio 2018, n. 10 (Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2018. Legge di stabilità regionale. Stralcio I);
    dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 9, comma 6, della legge della Regione siciliana n. 10 del 2018, promosse dal Presidente del Consiglio dei ministri, in riferimento agli articoli 14 e 17 del regio decreto-legge 15 maggio 1946, n. 455 (Approvazione dello statuto della Regione siciliana):
   alla V Commissione (Bilancio).

  La Corte Costituzionale ha depositato in cancelleria le seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali), se non già assegnate alla stessa in sede primaria:
  Sentenza n. 206 del 4 giugno – 25 luglio 2019 (Doc. VII, n. 336),
   con la quale:
    dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 44, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 (Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria), convertito, con modificazioni, nella legge 6 agosto 2008, n. 133, dell'articolo 2, comma 62, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010)», dell'articolo 2, comma 1, del decreto-legge 18 maggio 2012, n. 63 (Disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale), convertito, con modificazioni, nella legge 16 luglio 2012, n. 103, sollevate, in riferimento agli articoli 3 (principio di ragionevolezza), 21 e 97 della Costituzione, dal Tribunale ordinario di Catania;
    dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 44, comma 1, del decreto-legge n. 112 del 2008, come convertito, dell'articolo 2, comma 62, della legge n. 191 del 2009, dell'articolo 2, comma 1, del decreto-legge n. 63 del 2012, come convertito, sollevate, in riferimento agli articoli 2, 3 (principio di uguaglianza), 21, 41, secondo comma, della Costituzione, e al principio della tutela dell'affidamento negli atti dello Stato, anche in relazione all'articolo 117, primo comma, della Costituzione, dal Tribunale ordinario di Catania:
   alla VII Commissione (Cultura);

  Sentenza n. 208 del 3 – 26 luglio 2019 (Doc. VII, n. 337),
   con la quale:
    dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 34, comma 2, lettera a), della legge della Regione Emilia-Romagna 21 ottobre 2004, n. 23 (Vigilanza e controllo dell'attività edilizia ed applicazione della normativa statale di cui all'articolo 32 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modifiche, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326), sollevata, in riferimento all'articolo 3, primo comma, della Costituzione, dal Consiglio di Stato:
   alla VIII Commissione (Ambiente);

  Sentenza n. 212 del 3 luglio – 12 settembre 2019 (Doc. VII, n. 338),
   con la quale:
    dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 33, comma 1, della legge 25 novembre 1971, n. 1096 (Disciplina dell'attività sementiera), come sostituito dall'articolo 3, comma 2, lettera c), della legge 3 febbraio 2011, n. 4 (Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari), sollevate, in riferimento agli articoli 3, 27, terzo comma, e 97 della Costituzione, dal Giudice di pace di Pisa:
   alla II Commissione (Giustizia).

Trasmissione dal Ministro della giustizia.

  Il Ministro della giustizia, con lettera in data 11 settembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 15, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2019/2104, avviata, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per violazione del diritto dell'Unione europea in relazione alla direttiva 2012/29/UE, concernente norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato.

  Questa relazione è trasmessa alla II Commissione (Giustizia) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Il Ministro della giustizia, con lettera in data 11 settembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 15, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2019/2130, avviata, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per violazione del diritto dell'Unione europea in relazione alla direttiva 2014/57/UE, relativa alle sanzioni penali in caso di abuso di mercato.

  Questa relazione è trasmessa alla II Commissione (Giustizia), alla VI Commissione (Finanze) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Il Ministro della giustizia, con lettera in data 13 settembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 37, comma 16, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, la relazione sullo stato delle spese di giustizia, aggiornata al 30 aprile 2019 (Doc. XCV, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla II Commissione (Giustizia) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 18 settembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (rifusione) (COM(2019) 331 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti.

  Questa relazione è trasmessa alla VII Commissione (Cultura), alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 20 e 23 settembre 2019, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - Attuazione del terzo programma d'azione dell'Unione in materia di salute del 2016 (COM(2019) 365 final), che è assegnata in sede primaria alla XII Commissione (Affari sociali);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che dovrà essere assunta a nome dell'Unione europea nel comitato per le regole in materia di origine istituito dall'accordo relativo alle regole in materia di origine (OMC-GATT 1994), allegato all'atto finale firmato a Marrakech il 15 aprile 1994 (COM(2019) 424 final), corredata dal relativo allegato (COM(2019) 424 final - Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che dovrà essere assunta, a nome dell'Unione europea, nel comitato di associazione istituito dall'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e il Regno del Marocco, dall'altra, sullo scambio di informazioni al fine di valutare l'impatto dell'accordo in forma di scambio di lettere che modifica tale accordo (COM(2019) 432 final), corredata dal relativo allegato (COM(2019) 432 final - Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - Risultati della valutazione intermedia del programma ISA2 (COM(2019) 615 final), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 19 settembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Nell'ambito di tali documenti, il Governo ha richiamato l'attenzione sulla relazione della Commissione sull'applicazione, nel 2018, del regolamento (CE) n. 1049/2001 relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione (COM(2019) 356 final), che è assegnata in sede primaria alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:

   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Corte dei conti – Conti annuali consolidati dell'Unione europea – Esercizio 2018 (COM(2019) 316 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulla valutazione del quadro per la cooperazione tra le unità di informazione finanziaria (COM(2019) 371 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'interconnessione dei meccanismi nazionali centralizzati automatici (registri centrali o sistemi elettronici centrali di reperimento dei dati) degli Stati membri relativi ai conti bancari (COM(2019) 372 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sul vertice sull'azione per il clima 2019 ospitato a New York dal Segretario generale delle Nazioni Unite (COM(2019) 412 final);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione alla terza riunione della conferenza delle parti della convenzione di Minamata sul mercurio in relazione all'adozione di una decisione che stabilisce soglie per i rifiuti di mercurio in conformità all'articolo 11, paragrafo 2, della convenzione (COM(2019) 413 final);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione alla terza riunione della conferenza delle parti della convenzione di Minamata sul mercurio in relazione all'adozione di una decisione sull'eliminazione progressiva dell'amalgama dentale e che modifica l'allegato A della convenzione (COM(2019) 414 final).

Comunicazione di nomine ministeriali.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 16 settembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni concernenti il conferimento, ai sensi del comma 4 del medesimo articolo 19, di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle Commissioni sottoindicate:
   alla V Commissione (Bilancio) la comunicazione concernente il seguente incarico nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze:

   al dottor Cosimo Giuseppe Tolone, l'incarico di direzione dell'Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero per i beni e le attività culturali, nell'ambito del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
   alla VII Commissione (Cultura) la comunicazione concernente il seguente incarico nell'ambito del Ministero per i beni e le attività culturali:

   al dottor Nicola Borrelli, l'incarico ad interim di direttore della Direzione generale Arte e architettura contemporanee e periferie urbane.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

  Nell'Allegato A al resoconto della seduta del 18 settembre 2019, a pagina 5, prima colonna, ventisettesima riga, la parola: «X» deve intendersi sostituita dalla seguente: «XI».

  Nell'Allegato A al resoconto della seduta del 18 settembre 2019, a pagina 8, prima colonna, alle righe decima e undicesima, le parole: «Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta» si intendono sostituite dalle seguenti: «Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri».

INTERPELLANZA E INTERROGAZIONI

Iniziative per la piena efficienza del servizio di elisoccorso del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, con particolare riferimento alle criticità riscontrate nella regione Liguria – 3-00787

A) Interrogazione

   RIZZONE. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   da fonti di stampa nazionale si apprende della situazione di persistente criticità inerente al servizio di elisoccorso dei vigili del fuoco;
   in particolare, su 76 aeromobili disponibili a livello nazionale solo 31 risultano in condizioni di volare, mentre gli altri sono in stato di manutenzione, non risultando pertanto garantito il soccorso tecnico urgente in gran parte del territorio italiano;
   al reparto dei vigili del fuoco di Genova, dove si utilizza una convenzione con la regione Liguria per svolgere il servizio, lo stesso dovrebbe essere garantito da elicotteri specifici con caratteristiche prestazionali definite dalla convenzione stessa;
   a quanto risulta all'interrogante, al reparto di Genova sono presenti tre elicotteri assegnati tipo AB412 EP e, quindi, con le caratteristiche corrette e le prestazioni operative adeguate a rispondere alle necessità dettate dalla convenzione con la regione Liguria. Due elicotteri sono attualmente in manutenzione programmata e il terzo è stato fermato, si presume per opportune verifiche, in data 11 giugno 2019;
   tanto per comprendere la gravità della situazione della Liguria, se domani dovesse servire un servizio di elisoccorso, non ci sarebbe la possibilità di effettuarlo, considerato il tempo necessario a ultimare la manutenzione dei tre elicotteri che si stima in un minimo di 15 giorni;
   si sta parlando di servizi di urgenza che non sono garantiti come dovrebbero sul territorio e che mettono a dura prova il personale dei vigili del fuoco, spesso costretto a non poter rispondere alle richieste di soccorso –:
   se sia a conoscenza di quanto descritto;
   quali iniziative intenda mettere in atto per garantire una maggiore efficienza del servizio di elisoccorso e la copertura adeguata dei territori che attualmente si trovano in maggiore difficoltà. (3-00787)


Orientamenti in merito alla realizzazione della centrale di compressione del gas della società Snam a Sulmona, in provincia de L'Aquila – 3-00815

B) Interrogazione

   PEZZOPANE. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   da fonti giornalistiche si apprende dell'ultimo «no» pronunciato dal competente tribunale amministrativo regionale in risposta al ricorso contro la realizzazione della centrale di compressione (Snam) che dovrebbe sorgere a Sulmona, in provincia dell'Aquila, in località Case Pente, a servizio della tratta di metanodotto, Brindisi-Minerbio;
   dopo il «no» al ricorso presentato dalla regione Abruzzo, il tribunale amministrativo regionale ha respinto anche il ricorso presentato dal comune di Sulmona;
   suddetto ricorso avverso alla realizzazione della centrale di compressione era sostenuto anche dai comuni di Anversa degli Abruzzi, Campo di Giove, Cansano, Cocullo, Corfinio, Goriano Sicoli, Pacentro, Pettorano Sul Gizio, Pratola Peligna, Prezza, Raiano, Roccacasale e Vittorito;
   per il tribunale amministrativo regionale nessuna delle diverse argomentazioni presentate dall'avvocato del comune di Sulmona sono risultate essere pertinenti e di qui il respingimento del ricorso;
   i reiterati ricorsi sono finalizzati alla delocalizzazione di un'opera – il gasdotto Snam-Rete adriatica e la relativa centrale di decompressione a Sulmona – che non comporta alcun vantaggio per il territorio interessato e si ritiene comunque poco sicura per le popolazioni;
   si tratta per gli enti locali e anche per l'interrogante di un'opera pericolosa, perché interessa, tra l'altro, territori, purtroppo, ad altissimo rischio sismico;
   si evidenzia come il suddetto gasdotto attraversi, inoltre parchi nazionali, riserve naturali, aree d'interesse comunitario –:
   quali siano gli orientamenti del Governo in relazione a questa opera e se intenda dare precisa indicazione di delocalizzare il tracciato o se intenda far andare avanti l'attuale procedura, nonostante la netta contrarietà delle comunità locali;
   se il Governo non intenda porre in essere, per quanto di competenza, in tempi rapidissimi, iniziative di confronto con tutti i soggetti interessati, considerato che Snam sta attivando le prime azioni di realizzazione dell'infrastruttura energetica. (3-00815)


Iniziative di competenza per verificare l'impatto ambientale e sanitario dello stabilimento della società Italiana Coke sito nel comune di Cairo Montenotte, in provincia di Savona – 3-00969

C) Interrogazione

   RIZZONE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   l’Italiana Coke srl sita nel comune di Cairo Montenotte è un'impresa con un impianto ricompreso al punto 3.1. «cokerie (distillazione a secco del carbone)» dell'allegato IV al titolo II del decreto legislativo n. 152 del 2006. Produce il coke della distillazione (riscaldamento a temperature elevate) a secco (in assenza di ossigeno che ne provocherebbe la combustione) di particolari carboni fossili. La cokeria lavora a ciclo continuo 24 ore su 24, con impianti in esercizio 365 giorni all'anno;
   l'area dove è situata è, altresì, ricompresa al punto 4.3.6 del decreto ministeriale del 30 marzo 2015, ovvero tra quelle aree di superamento degli standard della qualità dell'aria;
   già nel 2009 ne «Il libro bianco sull'inquinamento atmosferico dalle attività produttive in Italia» Legambiente denunciava il forte impatto ambientale dell'industria sul territorio;
   successivamente, molti articoli di stampa anche pubblicati in rete hanno evidenziato l'emissione di oltre un milione di tonnellate di anidride carbonica provenienti dalla combustione del coke lavorato dall’Italiana Coke srl: due volte e mezzo le emissioni pro capite della popolazione di Savona, 70 mila abitanti;
   nell'ultimo intervento di Legambiente nel mese di marzo 2018 si denunciava il funzionamento dell'impianto grazie a una sorta di «condono industriale», visto che l'impianto va avanti ancora grazie a un'autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla provincia del 2010 e che è in corso di rinnovo, ma non è mai stata soggetta a valutazione di impatto ambientale;
   nel febbraio 2018 la Asl2 regione Liguria, tramite la sua unità di ricerca epidemiologica dell'Ospedale San Martino di Genova, ha pubblicato l'indagine «Epidemiologia descrittiva della mortalità e delle dimissioni ospedaliere nei comuni di Altare, Cairo Montenotte, Carcare, Cosseria e Dego, Asl2 regione Liguria». Nella stessa si fa riferimento al superamento dei limiti di emissioni in atmosfera di benzene da parte dell’Italiana Coke srl e si mette in evidenza l'aumento delle patologie tumorali e leucemiche nel comune di Cairo Montenotte; nel contempo, nelle conclusioni si legge: «Per quanto concerne la parte chimica, Piccardo et al. avevano messo a fuoco i livelli di inquinamento atmosferico da composti organici volatili (VOC) nel comune di Cairo M nel periodo 03/2011-02/2012, evidenziando una concentrazione media annuale di benzene (11.1 g/m3) più alta del valore limite stabilito dalla legge (5 g/m3), nel sito di campionamento di Bragno, cioè nelle vicinanze dell'impianto industriale Italiana Coke. La IARC (Tabella 1) classifica il benzene come composto cancerogeno per il sistema emolinfopoietico, in grado cioè di indurre leucemie e probabilmente linfomi». E ancora nella stessa indagine si rileva: «Con particolare cura deve essere trattata la frequenza di malattie emolinfopoietiche che, sebbene in tutta la Val Bormida non si comporti in modo difforme da quella regionale, in alcune aree (Cairo M, Altare), soprattutto per i linfomi, mostra un eccesso degno di nota»;
   va tenuto conto degli esiti dell'indagine epidemiologica e delle denunce continue di associazioni, comitati e cittadini del territorio per il forte impatto dell’Italiana Coke srl sulla salute e sull'ambiente –:
   se siano a conoscenza di quanto descritto;
   se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare abbia valutato la possibilità di promuovere una verifica del Comando carabinieri per la tutela ambientale;
   se i Ministri interrogati intendano adottare iniziative, per quanto di competenza e con il coinvolgimento degli enti locali, per attivare un tavolo di confronto in relazione agli esiti dell'indagine epidemiologica e ai possibili interventi sul territorio. (3-00969)


Elementi in ordine all'attuazione delle linee guida per l'educazione alimentare redatte dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca nel 2015 e iniziative per un loro eventuale aggiornamento – 2-00306

D) Interpellanza

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
   le «Linee guida MIUR 2015 per l'educazione alimentare» evidenziano che:
    a) l'educazione alimentare ha tra i propri fini il generale miglioramento dello stato di benessere degli individui, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari, l'eliminazione dei comportamenti alimentari non soddisfacenti, l'utilizzazione di manipolazioni più igieniche di cibo e di acqua, un efficiente utilizzo delle risorse alimentari e un uso corretto delle materie prime;
    b) un'alimentazione sana non deve solo rispettare le necessità qualitative e quantitative dell'organismo, ma deve armonizzarsi con la sfera psicologica e di relazione dell'individuo; la finalità dell'educazione alimentare si persegue con il raggiungimento di alcuni obiettivi significativi per la salute e il benessere della popolazione scolastica, già nel breve e medio periodo;
    c) è necessario collocare l'atto del mangiare nella sua dimensione più propria, ovvero un atto complesso che non coinvolge soltanto gli aspetti della fisiologia, ma è determinato anche da fattori di tipo psicologico, sociale e culturale in senso lato. Come conseguenza ogni programma di educazione alimentare si deve comporre di contributi, spunti ed esperienze dirette, tali da consentire all'insegnante e al formatore d'impostare un'esperienza integrata con i programmi e con gli obiettivi didattici delle diverse aree e materie;
   sono indicate delle linee progettuali da seguire per attivare nelle scuole iniziative formative e didattiche in tema di educazione alimentare, tra le quali: prevedere momenti di informazione e di formazione specifici, disciplinari e interdisciplinari, tesi a garantire il coinvolgimento di tutte le risorse necessarie con il coinvolgimento delle famiglie in tutte le fasi delle attività, anche alla luce del patto di corresponsabilità educativa; un approccio interdisciplinare nel quale ogni disciplina sarà chiamata a contribuire all'organizzazione e all'ampliamento delle conoscenze e abilità necessarie e utili all'esercizio dell'educazione alimentare scolastica; il coinvolgimento degli studenti – di ogni età, ordine e grado – secondo modalità che inquadrino la diversità come risorsa e non quale limite;
   le linee guida prevedono inoltre:
    a) il contributo e il coordinamento offerto dalle amministrazioni pubbliche, dagli enti locali, dalle camere di commercio industria e artigianato e da tutti i soggetti potenzialmente utili allo sviluppo dell'attività e al raggiungimento degli obiettivi educativi, comprese le fondazioni e le imprese sociali;
    c) l'inserimento nel piano dell'offerta formativa della scuola, a garanzia di una piena assunzione di responsabilità, condivisione e continuità, di attività didattiche in tema di educazione alimentare;
    d) il pieno coinvolgimento delle famiglie e di tutti i soggetti di riferimento operanti nel territorio, quali la ristorazione, specialmente quella scolastica, gli enti locali, le aziende produttrici, le associazioni di categoria, il mondo della distribuzione e i circuiti della comunicazione, al fine di realizzare attività efficaci di educazione alimentare –:
   se e come le linee guida del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 2015 per l'educazione alimentare siano state implementate dalle scuole di ogni ordine e grado e se sia stato attivato un sistema di monitoraggio da parte del suddetto Ministero in merito;
   se, alla luce dei risultati conseguiti, non ritenga opportuno procedere ad un loro aggiornamento, includendo il momento del pasto e della mensa scolastica come fattore imprescindibile per la piena realizzazione degli obiettivi posti dalle linee guida e della rilevanza del setting esperienziale degli alunni.
(2-00306) «Elvira Savino».


Iniziative per l'inserimento dei temi relativi alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere nella programmazione scolastica e universitaria – 3-00811

E) Interrogazione

   ASCARI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   la relazione del 6 febbraio 2018 sull'attività svolta dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, della XVII legislatura tratta dell'ambito scolastico e universitario;
   come dichiarato in sede di audizioni da parte della presidente dell'associazione Telefono rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, «la violenza nei confronti delle donne ha origini culturali; per questo è necessario un intervento organico sui nostri giovani. Non si possono fare interventi a pioggia nelle scuole senza organizzare un piano organico e di ampio respiro che ci consenta di strutturare percorsi di formazione sulla differenza di genere, sulla parità e sul rispetto reciproco»;
   un ruolo importante, in questo sistema, deve essere svolto dal corpo docente e per questo è importante partire dai contenuti della formazione del personale docente stesso; inoltre, è necessario che i docenti siano formati per riconoscere e affrontare le dinamiche violente nelle giovani coppie: secondo ricerche, il 16 per cento delle ragazze nelle scuole secondarie di secondo grado ha subito violenze psicologiche e comportamenti di controllo da parte del partner, il 14 per cento ha vissuto molestie o violenze sessuali nella coppia, il 13 per cento ha subito violenza fisica;
   secondo l'Istat, il 10 per cento delle donne vittime di violenze sessuali ha subito tali violenze prima dei 16 anni, nella fascia d'età dell'obbligo scolastico;
   l'articolo 14 della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, nota come Convenzione di Istanbul, tratta dell'educazione, prescrivendo azioni «per includere nei programmi scolastici di ogni ordine e grado dei materiali didattici su temi quali la parità tra i sessi, i ruoli di genere non stereotipati, il reciproco rispetto, la soluzione non violenta dei conflitti nei rapporti interpersonali, la violenza contro le donne basata sul genere e il diritto all'integrità personale, appropriati al livello cognitivo degli allievi»;
   ancora oggi i libri di testo scolastico riportano contenuti stereotipati che incidono negativamente sulla formazione degli alunni con riferimento alla violenza di genere;
   anche nell'ambito universitario si possono riscontrare problematiche simili, inclusi casi di violenza, sia con riguardo al personale universitario che agli studenti;
   l'università è anche l'ambito ove si formano professionalità che, una volta inserite nel mondo del lavoro, per caratteristiche proprie della professione, dovranno confrontarsi con casi di violenza di genere: avvocati, infermieri, medici, assistenti sociali, psicologi e altri –:
   quali iniziative di competenza intenda intraprendere al fine di includere all'interno dei programmi scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, tenuto conto del livello cognitivo degli alunni e degli studenti, i temi dell'educazione alla legalità, del diritto all'integrità personale, dell'identità di genere e del contrasto della violenza di genere, nonché altre attività volte a prevenire il fenomeno e riconoscerlo all'interno dell'ambito scolastico, anche formando specificatamente il corpo docente;
   quali iniziative di competenza intenda intraprendere, con il contributo delle associazioni degli editori di libri di testo scolastici, al fine di promuovere la trattazione corretta delle questioni di genere in ambito scolastico ed evitare la trattazione della figura femminile in maniera stereotipata;
   quali iniziative intenda intraprendere, anche d'intesa con i rappresentanti dei rettori, dei docenti e degli studenti universitari, al fine di promuovere l'inserimento dello studio di questioni di genere all'interno delle classi di laurea, con particolare attenzione a quelle che formano professionalità che per loro natura si dovranno confrontare con il fenomeno della violenza di genere;
   quali siano le attività in corso promosse o realizzate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca in tema di contrasto alla violenza di genere e quali ulteriori iniziative di competenza intenda intraprendere in merito.
(3-00811)