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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Giovedì 7 marzo 2019

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME: PDL N. 395

Pdl n. 395 – Accesso aperto all'informazione scientifica

Tempo complessivo: 12 ore, di cui:
• Discussione sulle linee generali: 6 ore;
• Seguito dell'esame: 6 ore.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatore 20 minuti 15 minuti
Governo 15 minuti 15 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 30 minuti
Interventi a titolo personale 53 minuti 50 minuti
(con il limite massimo di 10 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 22 minuti 4 ore
 MoVimento 5 Stelle 49 minuti 57 minuti
 Lega – Salvini premier 40 minuti 40 minuti
 Partito Democratico 39 minuti 39 minuti
 Forza Italia – Berlusconi
 presidente
39 minuti 38 minuti
 Fratelli d'Italia 33 minuti 25 minuti
 Liberi e Uguali 31 minuti 20 minuti
 Misto: 31 minuti 21 minuti
  Civica Popolare-AP-PSI-Area
  Civica
7 minuti 5 minuti
  Minoranze Linguistiche 7 minuti 5 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI 7 minuti 5 minuti
  +Europa-Centro Democratico 5 minuti 3 minuti
  MAIE-Movimento Associativo
  Italiani all'Estero
5 minuti 3 minuti

TESTO AGGIORNATO ALL'11 MARZO 2019

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli
nella seduta del 7 marzo 2019.

  Amitrano, Aresta, Battelli, Benvenuto, Bitonci, Bonafede, Borghese, Claudio Borghi, Boschi, Buffagni, Campana, Carfagna, Castelli, Castiello, Cirielli, Colletti, Colucci, Comencini, Cominardi, Corneli, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Daga, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Fantinati, Fassino, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Lorenzo Fontana, Fraccaro, Frusone, Galli, Gallinella, Gallo, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgetti, Grande, Grillo, Grimoldi, Guerini, Guidesi, Invernizzi, Licatini, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Lorenzin, Losacco, Lupi, Manzato, Micillo, Molinari, Molteni, Morelli, Morrone, Orsini, Patassini, Picchi, Polverini, Rampelli, Rixi, Rizzo, Rosato, Ruocco, Saltamartini, Schullian, Scoma, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Spessotto, Tofalo, Vacca, Valente, Vignaroli, Villarosa, Raffaele Volpi, Zoffili.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Amitrano, Aresta, Battelli, Benvenuto, Bitonci, Bonafede, Borghese, Claudio Borghi, Boschi, Buffagni, Campana, Carfagna, Castelli, Castiello, Cirielli, Colletti, Colucci, Comencini, Cominardi, Corneli, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Daga, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Fantinati, Fassino, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Lorenzo Fontana, Fraccaro, Frusone, Galli, Gallinella, Gallo, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgetti, Grande, Grillo, Grimoldi, Guerini, Guidesi, Invernizzi, Licatini, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Lorenzin, Losacco, Lupi, Manzato, Micillo, Molinari, Molteni, Morelli, Morrone, Orsini, Patassini, Picchi, Polverini, Rixi, Rizzo, Rosato, Ruocco, Saltamartini, Schullian, Scoma, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Spessotto, Tofalo, Vacca, Valente, Vignaroli, Villarosa, Raffaele Volpi, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 6 marzo 2019 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa del deputato:
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE CECCANTI: «Modifica dell'articolo 58 della Costituzione, concernente l'uniformazione dei requisiti di elettorato attivo e passivo per le elezioni del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati» (1647).

  Sarà stampata e distribuita.

Annunzio di disegni di legge.

  In data 6 marzo 2019 è stato presentato alla Presidenza il seguente disegno di legge:
   dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale:

  «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo rafforzato di partenariato e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Kazakhstan, dall'altra, con allegati, fatto ad Astana il 21 dicembre 2015» (1648).

  Sarà stampato e distribuito.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge GALLO: «Modifiche all'articolo 4 del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, in materia di accesso aperto all'informazione scientifica» (395) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Acunzo, Azzolina, Bella, Belotti, Carbonaro, Casa, Colmellere, Fogliani, Furgiuele, Latini, Mariani, Marzana, Melicchio, Nitti, Patelli, Racchella, Sasso, Testamento, Torto, Tuzi e Villani.

  La proposta di legge GOLINELLI ed altri: «Istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino» (622) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Pettazzi.

  La proposta di legge DE LORENZIS ed altri: «Disposizioni per la promozione dell'utilizzo condiviso di veicoli privati (car sharing)» (859) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Sut.

  La proposta di legge LIUZZI ed altri: «Disposizioni in materia di svolgimento contemporaneo di tutte le consultazioni elettorali in un unico giorno dell'anno e di durata degli organi elettivi regionali» (1194) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Sut.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   II Commissione (Giustizia):
  BIGNAMI: «Delega al Governo per l'introduzione di norme in materia di repressione della pratica dell'accattonaggio» (1167) Parere delle Commissioni I, V, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   VI Commissione (Finanze):  
  CENTEMERO ed altri: «Disposizioni per la riduzione dell'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto relativa ai beni e servizi essenziali per la prima infanzia, la disabilità e la non autosufficienza» (1133) Parere delle Commissioni I, V, IX, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  ROSSELLO ed altri: «Modifiche agli articoli 147-ter e 148 del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, in materia di equilibrio tra i sessi negli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati» (1481) Parere delle Commissioni I e II.

   VIII Commissione (Ambiente):  
  FASSINA: «Istituzione del Fondo nazionale per interventi di manutenzione straordinaria degli immobili degli enti gestori dell'edilizia residenziale pubblica» (660) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   X Commissione (Attività produttive):  
  NARDI ed altri: «Istituzione del marchio geografico di tutela del marmo di Carrara e dei prodotti con esso realizzati» (1007) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   XI Commissione (Lavoro):  
  BRESCIA: «Disposizioni in materia di permessi lavorativi retribuiti per lo svolgimento delle funzioni di tutore di minori» (1202) Parere delle Commissioni I, II, V, X e XII;
  SERRACCHIANI ed altri: «Disposizioni concernenti i benefici previdenziali in favore dei lavoratori che sono stati esposti all'amianto e i termini per l'accesso ai medesimi benefici» (1297) Parere delle Commissioni I, V, X e XII.

   XII Commissione (Affari sociali):  
  MULÈ ed altri: «Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero» (1188) Parere delle Commissioni I, V, IX e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  SERRACCHIANI ed altri: «Rideterminazione della prestazione assistenziale in favore dei malati di mesotelioma di origine non professionale o degli eredi per gli anni 2019 e 2020 nonché integrazione delle prestazioni erogate negli anni dal 2015 al 2018» (1296) Parere delle Commissioni I, V, XI e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   Commissioni riunite VII (Cultura) e XI (Lavoro):  
  UNGARO: «Istituzione e disciplina del tirocinio curricolare per l'orientamento e la formazione dei giovani» (1063) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Annunzio di proposte di modificazione al Regolamento.

  In data odierna sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di modificazioni al Regolamento d'iniziativa dei deputati:
   SCHULLIAN: «Articolo 14: Sostituzione della denominazione Gruppo Misto con quella di Gruppo Composito». (Doc. II, n. 7);
   INVIDIA e AMITRANO: «Articolo 22: Istituzione della XV Commissione permanente – Infrastrutture e Innovazioni digitali» (Doc. II, n. 8).

  Saranno pubblicate e trasmesse alla Giunta per il Regolamento.

Trasmissione dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

  Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera in data 6 marzo 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, della legge 18 giugno 1998, n. 194, la relazione concernente l'andamento del processo di liberalizzazione e di privatizzazione del trasporto aereo, riferita al primo semestre del 2018 (Doc. LXXI, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 5 marzo 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le seguenti relazioni concernenti progetti di atti dell'Unione europea, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:
   relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2015/757 per tenere debitamente conto del sistema globale di rilevazione dei dati sul consumo di combustibile delle navi (COM(2019) 38 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla VIII Commissione (Ambiente) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse destinate alla dotazione specifica per l'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile (COM(2019) 55 final) – alla XI Commissione (Lavoro) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione di delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, in data 5 marzo 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, un nuovo testo della delibera CIPE n. 47/2018 del 25 ottobre 2018, concernente «Approvazione progetto definitivo SS n. 398 »Val di Cornia« – Bretella di collegamento tra l'Autostrada tirrenica A12 e il porto di Piombino – Lotto 7, tratto 1 – Svincolo di Geodetica-Gagno (ex Autostrada A12 Rosignano-Civitavecchia, Lotto 7 – Bretella di Piombino)», che sostituisce quello di cui è già stato dato annuncio nell'allegato A ai resoconti della seduta del 1o marzo 2019.

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente).

  La Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, in data 5 e 6 marzo 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, le seguenti delibere CIPE, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:
   n. 42/2018 del 25 ottobre 2018, concernente «Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443 del 2001). Asse viario Marche-Umbria e quadrilatero di penetrazione interna. Maxilotto n. 2-sublotto 1.1: SS 76 “della Val d'Esino”, tratti Fossano di Vico-Cancelli e Albacina-Serra San Quirico. Approvazione variante n. 6» – alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente);
   n. 84/2018 del 28 novembre 2018, concernente «Approvazione, ai sensi della delibera del CIPE n. 51/2016 e successive integrazioni, di operazioni di sostegno all’export nel settore della cantieristica ai fini della concessione della garanzia dello Stato con applicazione del “limite speciale”» – alla V Commissione (Bilancio), alla IX Commissione (Trasporti) e alla X (Attività produttive).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 6 marzo 2019, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla III Commissione (Affari esteri), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare, a nome dell'Unione europea, nell'ambito della riunione delle parti dell'accordo di pesca per l'Oceano Indiano meridionale (SIOFA) e che abroga la decisione 9767/17 (COM(2019) 96 final), corredata dai relativi allegati (COM(2019) 96 final – Annexes 1 to 2);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare, a nome dell'Unione europea, nell'ambito dell'Organizzazione regionale di gestione della pesca per il Pacifico meridionale e che abroga la decisione 9784/17 (COM(2019) 97 final), corredata dai relativi allegati (COM(2019) 97 final – Annexes 1 to 2);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea nell'ambito della Commissione per il tonno dell'Oceano Indiano e che abroga la decisione 9398/1/14 REV 1 (COM(2019) 98 final), corredata dai relativi allegati (COM(2019) 98 final – Annexes 1 to 2);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare, a nome dell'Unione europea, nell'ambito dell'Organizzazione per la pesca nell'Atlantico sud-orientale e che abroga la decisione 10127/14 (COM(2019) 99 final), corredata dai relativi allegati (COM(2019) 99 final – Annexes 1 to 2);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare, a nome dell'Unione europea, nell'ambito dell'Organizzazione per la conservazione del salmone dell'Atlantico settentrionale (NASCO) e che abroga la decisione 9450/1/14 REV 1 (COM(2019) 103 final), corredata dai relativi allegati (COM(2019) 103 final – Annexes 1 to 2);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare, a nome dell'Unione europea, nell'ambito della Commissione per la pesca nell'Atlantico nord-orientale e che abroga la decisione 9451/1/14 REV 1 (COM(2019) 104 final), corredata dai relativi allegati (COM(2019) 104 final – Annexes 1 to 2).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

PROPOSTA DI LEGGE: S. 510 – D'INIZIATIVA DEI SENATORI: GIARRUSSO ED ALTRI: MODIFICA DELL'ARTICOLO 416-TER DEL CODICE PENALE IN MATERIA DI VOTO DI SCAMBIO POLITICO-MAFIOSO (APPROVATA DAL SENATO) (A.C. 1302-A) E ABBINATA PROPOSTA DI LEGGE: COLLETTI ED ALTRI (A.C. 766)

A.C. 1302-A – Articolo unico

ARTICOLO UNICO DELLA PROPOSTA DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE

Art. 1.

  1. L'articolo 416-ter del codice penale è sostituito dal seguente:
   «Art. 416-ter. – (Scambio elettorale politico-mafioso). – Chiunque accetta, direttamente o a mezzo di intermediari, la promessa di procurare voti da parte di soggetti appartenenti alle associazioni di cui all'articolo 416-bis o mediante le modalità di cui al terzo comma dell'articolo 416-bis in cambio dell'erogazione o della promessa di erogazione di denaro o di qualunque altra utilità o in cambio della disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze dell'associazione mafiosa è punito con la pena stabilita nel primo comma dell'articolo 416-bis.
  La stessa pena si applica a chi promette di procurare voti nei casi di cui al primo comma.
  Se colui che ha accettato la promessa di voti, a seguito dell'accordo di cui al primo comma, è risultato eletto nella relativa consultazione elettorale, si applica la pena prevista dal primo comma dell'articolo 416-bis aumentata della metà.
  In caso di condanna per i reati di cui al presente articolo, consegue sempre l'interdizione perpetua dai pubblici uffici».

PROPOSTE EMENDATIVE

ART. 1.

  Al comma 1, capoverso art. 416-ter, primo comma, sopprimere la parola: qualunque.
1. 174. Costa, Bartolozzi, Sarro, Siracusano, Sisto.

  Al comma 1, capoverso art. 416-ter, primo comma, sopprimere le parole da: o in cambio fino a: dell'associazione mafiosa.
*1. 16. Bordo, Bazoli, Verini, Annibali, Miceli, Ferri, Vazio, Morani.

  Al comma 1, capoverso art. 416-ter, primo comma, sopprimere le parole da: o in cambio fino a: dell'associazione mafiosa.
*1. 175. Costa, Bartolozzi, Sarro, Siracusano, Sisto.

  Al comma 1, capoverso art. 416-ter, primo comma, sostituire le parole: la pena stabilita nel primo comma dell'articolo 416-bis con le seguenti: la reclusione da sei a dodici anni.
**1. 18. Bazoli, Bordo, Verini, Miceli, Ferri, Morani, Vazio, Annibali.

  Al comma 1, capoverso art. 416-ter, primo comma, sostituire le parole: la pena stabilita nel primo comma dell'articolo 416-bis con le seguenti: la reclusione da sei a dodici anni.
**1. 176. Costa, Bartolozzi, Sarro, Siracusano, Sisto.

  Al comma 1, capoverso art. 416-ter, dopo il primo comma, aggiungere il seguente:
  Ai fini del presente articolo è considerato appartenente alle associazioni di tipo mafioso non solo chi ne fa parte, ma anche colui che, pur non essendone formalmente appartenente, agisca con metodo mafioso, o sia comunque portatore di volontà dell'associazione stessa o di parte di essa.
1. 153. Delmastro Delle Vedove, Donzelli.

  Al comma 1, capoverso art. 416-ter, secondo comma, dopo le parole: a chi promette aggiungere le seguenti:, direttamente o a mezzo di intermediari,.
1. 170. Perantoni.
(Approvato)

  Al comma 1, capoverso articolo 416-ter, sopprimere il terzo comma.
*1. 22. Costa, Bartolozzi, Sarro, Siracusano, Sisto.

  Al comma 1, capoverso articolo 416-ter, sopprimere il terzo comma.
*1. 100. Conte.

  Al comma 1, capoverso art. 416-ter, sostituire il terzo comma, con il seguente: Qualora sia data esecuzione, anche parziale, all'accordo di cui ai commi precedenti, la pena di cui al primo comma è aumentata fino alla metà.
1. 23. Colletti.

  Al comma 1, capoverso art. 416-ter, terzo comma, sostituire le parole: della metà con le seguenti: fino alla metà.
1. 24. Colletti.

A.C. 1302-A – Ordini del giorno

ORDINI DEL GIORNO

   La Camera,
   premesso che,
    il presente provvedimento reca iniziative volte ad incidere sul reato di scambio elettorale politico-mafioso;
    per quanto riguarda i reati di grave allarme sociale, l'articolo 408 del codice di procedura penale prevede che l'avviso della richiesta di archiviazione della notizia di reato sia in ogni caso notificato, a cura del pubblico ministero, alla persona offesa;
    tuttavia, risulta allo scrivente che alcuni vertici di autorità inquirenti intervengono sulla polizia giudiziaria per suggerire l'inserimento di una clausola con la quale gli interessati rinunciano preventivamente al diritto di essere informati sulle richieste di archiviazione dei fatti denunciati;
    occorre un monitoraggio attento su questo tipo di «pratiche», onde evitare una prassi che, anche se volta ad alleggerire l'eccessivo carico di lavoro che oggi grava sugli uffici, si pone di fatto in contrasto con una specifica previsione del codice di procedura penale, nonché contro l'interesse dei cittadini, i quali rischiano inconsapevolmente di privarsi di un loro diritto,

impegna il Governo

a monitorare con attenzione la presenza di eventuali azioni da parte delle autorità inquirenti volte a prevedere iniziative che inducono alla rinuncia del diritto di essere informati sulle richieste di archiviazione, con particolare riferimento ai reati di grave allarme sociale.
9/1302-A/1Costa.


   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo unico del provvedimento all'esame dell'Aula, come modificato dalla Commissione Giustizia, punisce con la reclusione da 10 a 15 anni (stessa pena prevista per l'associazione mafiosa dall'articolo 416-bis, primo comma, del codice penale) l'accettazione, diretta o a mezzo di intermediari, della promessa del sostegno elettorale in cambio della erogazione di denaro, di qualunque altra utilità o della disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze dell'associazione criminale;
    durante l'esame in Commissione Giustizia è stato approvato un solo emendamento (1.8 Salafia) che ha eliminato la consapevolezza del soggetto attivo, quindi il candidato, dell'effettiva appartenenza ad un'associazione mafiosa da parte del promittente dei voti. In questo modo è stata modificata la struttura del reato di scambio politico-mafioso in modo che esso si perfezioni tramite l'accettazione diretta o indiretta, tramite intermediari, della promessa di voti da parte di soggetti appartenenti ad un'associazione mafiosa o che agiscono con modalità intimidatorie a prescindere dalla consapevolezza di tale appartenenza da parte del candidato;
    appare dunque evidente come attraverso l'espungimento dal testo in esame di ogni riferimento alla consapevolezza della appartenenza all'associazione mafiosa del concorrente nel reato, il candidato impegnato in campagne elettorali «porta a porta» rischierebbe il coinvolgimento in indagini ed in procedimenti penali anche in assenza di una condotta dolosa,

impegna il Governo

ad adottare le opportune iniziative normative al fine di prevedere l'abrogazione dell'istituto della preferenza da tutte le competizioni elettorali sostituendola con il sistema delle liste bloccate.
9/1302-A/2Zanettin.


   La Camera,
   premesso che:
    nella scorsa legislatura con la legge che ha introdotto l'articolo 416-ter abbiamo predisposto un importante strumento per contrastare le infiltrazioni mafiose nel tessuto vivo della società e delle istituzioni, prevedendo che chi scende a patti con organizzazioni mafiose per farsi sostenere in una competizione elettorale viene punito non solo quando vi sia scambio di denaro, ma anche a fronte di qualsiasi altra utilità riguardo appalti, posti di lavoro, abusi edilizi, aggiustamenti di processi;
    si tratta di una norma sulla quale la giurisprudenza ha raggiunto un approccio ampiamente consolidato, il che evidenzia l'inutilità della proposta di legge in esame, se il suo unico scopo è quello di cristallizzare un'interpretazione ormai assodata da parte della giurisprudenza;
    irragionevole e inefficace appare tra le altre considerazioni l'incremento «draconiano» delle pene perseguito dal Governo e dalla maggioranza: l'aumento delle pene c’è già stato: il nuovo 416-ter è stato introdotto dal Partito Democratico in Parlamento nella scorsa legislatura e le pene, che inizialmente prevedevano la reclusione da 4 a 10 anni, sono state portate da 6 a 12 anni con la riforma del processo penale voluta dal nostro Governo,

impegna il Governo

nell'ambito delle sue proprie prerogative ad effettuare un monitoraggio sin dall'entrata in vigore della nuova legge in merito all'impatto delle nuove norme con particolare attenzione al rilievo processuale che verrà dato all'elemento della consapevolezza dell'appartenenza all'associazione mafiosa da parte del candidato che chiede i voti, nuovo requisito introdotto dalla normativa in esame.
9/1302-A/3Bazoli.


INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative di competenza in ordine alla effettiva situazione degli impianti di depurazione delle acque reflue nella regione Basilicata – 2-00291

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   con delibera n. 2492 del 23 dicembre 2002 della Giunta regionale della Basilicata è stata avviata la progettazione delle opere di adeguamento della rete di collettamento fognario e del depuratore a servizio dell'abitato di Genzano di Lucania (Potenza);
   a partire dal 2009 alcuni proprietari di terreni di Contrada Pago in agro di Genzano di Lucania (Potenza) hanno cominciato a lamentare la presenza di forti odori causati dalla rottura di una condotta fognaria che sversava i liquami ai margini delle loro proprietà, causando anche alcuni smottamenti e lo sversamento delle acque reflue nei canali e nei terreni coltivati;
   la direttiva 1991/271/CEE del 21 maggio 1991 sul trattamento e sullo scarico delle acque reflue urbane ha come primo obiettivo la protezione degli ecosistemi acquatici al fine di prevenire danni alla salute pubblica;
   la Commissione europea con una lettera del 28 marzo 2014 metteva in mora l'Italia avviando la procedura di infrazione n. 2014/2059 relativamente a 114 impianti dei quali ben 41, situati nella regione Basilicata, risultavano non conformi all'articolo 4 della direttiva 91/271/CEE, poiché tutto il carico generato non riceveva un adeguato trattamento secondario;
   in data 16 dicembre 2014, il consigliere del MoVimento 5 Stelle Gianni Perrino presentava, sulla vicenda, un'interrogazione a risposta orale indirizzata al presidente del Consiglio regionale della Basilicata;
   in data 9 marzo 2015 il Dipartimento ambiente e territorio della regione Basilicata rispondeva alla suddetta interrogazione ed elencava i 27 agglomerati rimasti a forte criticità e tra questi figurava anche l'impianto di Genzano di Lucania, per il quale, grazie all'accordo di programma quadro, venivano stanziati fondi regionali per euro 3.197.000, prevedendo la fine dei lavori per il 21 agosto 2016 ed il relativo collaudo dell'opera per il 17 febbraio 2017;
   in data 13 aprile 2015 è stata inoltrata una richiesta di accesso agli atti amministrativi ad «Acquedotto Lucano» (gestore del servizio idrico integrato della regione, quindi della rete fognaria e dell'impianto di trattamento dei reflui ai sensi della convenzione di gestione stipulata tra Aato Basilicata e Acquedotto Lucano Spa), ma, a questa richiesta, «Acquedotto Lucano» non ha mai dato risposta;
   durante tutti questi anni i cittadini, a più riprese, hanno tentato di sensibilizzare gli enti preposti, tra cui il comune di Genzano di Lucania, in merito all'inquinamento ambientale in atto ed alla conseguente esposizione della popolazione per causa della parziale depurazione delle acque reflue e, a distanza di 16 anni dal primo provvedimento regionale che avrebbe dovuto porvi rimedio, purtroppo ad oggi ancora non è stato fatto nulla di concreto –:
   se il Ministro interpellato intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, per acquisire un quadro dettagliato sulla situazione effettiva dei 21 impianti di depurazione delle acque reflue, tra i quali figura anche quello del comune di Genzano di Lucania;
   se intenda, visto il lungo lasso di tempo trascorso, promuovere, per quanto di competenza, anche per il tramite del comando carabinieri per la tutela dell'ambiente, controlli delle acque di strato e dei terreni interessati dagli sversamenti.
(2-00291) «Cillis, Rospi, Ilaria Fontana, Daga, Deiana, D'Ippolito, Federico, Licatini, Alberto Manca, Maraia, Ricciardi, Terzoni, Traversi, Varrica, Vianello, Vignaroli, Zolezzi, Caso, Cassese, Cataldi, Chiazzese, Cimino, Ciprini, Colletti, Corda, Cubeddu, Currò, Sabrina De Carlo, De Giorgi, De Girolamo».


Chiarimenti e iniziative di competenza in merito alle prospettive di realizzazione del nuovo polo ospedaliero noto come Parco della salute di Torino, anche con riferimento al rispetto dei livelli essenziali di assistenza – 2-00293

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   l'azienda ospedaliera universitaria Città della salute e della scienza di Torino attualmente è un'unica grande azienda sanitaria nata dalla fusione di quattro presìdi ospedalieri: San Giovanni Battista (Molinette), Sant'Anna, Regina Margherita e Cto. Al suo interno sono occupati circa 10 mila dipendenti ed è dotata di poco più di 2.200 posti letto;
   nello studio di fattibilità aggiornato con la delibera della giunta regionale (dgr) 24 luglio 2017, n. 5-5391, «Approvazione dello “Studio di fattibilità” del Parco della salute, della ricerca e dell'innovazione di Torino», e ripreso nello studio di fattibilità di luglio 2018, i posti letto del nuovo Psri sarebbero pari a 1.040 di cui 70 tecnici più 450 posti letto nell'ospedale Cto-Uso riconvertito;
   la stima dei posti letto necessari è stata ottenuta applicando un semplice quanto ottimistico tasso di riempimento dei posti letto stessi, pari all'86 per cento contro una media attuale di circa il 70 per cento;
   il Regina Margherita, con la presenza di tutte le specialità mediche, chirurgiche e diagnostiche, è centro di riferimento per neonati, bambini e adolescenti per le patologie più complesse, rare e croniche; inoltre, fornisce prestazioni di alta specializzazione pediatrica ed è diventato con gli anni sempre più polo d'eccellenza specialistico ed attrattivo per pazienti di tutta l'Italia;
   il Sant'Anna è specializzato sui problemi legati alle fasi riproduttive della donna, alla gravidanza e al parto e su quelli relativi alle patologie della sfera genitale femminile e della mammella. Alle circa 7.000 donne l'anno che partoriscono in questo ospedale viene garantita un'assistenza altamente specialistica e qualificata; inoltre, rappresenta un centro di eccellenza per la ginecologia, la neonatologia e conta il centro soccorso violenza sessuale che costituisce un modello innovativo di organizzazione per garantire un'appropriata assistenza alle donne vittime di violenza sessuale, cercando di dare una risposta tecnico-professionale e relazionale sul piano psico-socio-sanitario nella fase di emergenza/pronto soccorso e negli interventi di continuità assistenziale attraverso un'organizzazione di servizi in rete ospedale e territorio;
   nei due presidi suddetti le associazioni di volontariato presenti svolgono un ruolo importante di aiuto e sostegno ai bimbi e donne ricoverati;
   il Cto ospita la più grande unità spinale unipolare (Usu) d'Italia, una fra le più grandi d'Europa, sede del trattamento riabilitativo delle persone con lesione del midollo spinale e svolge una funzione sovrazonale per pazienti mielolesi a valenza regionale;
   tutte le eccellenze dell'attuale Città della salute comportano una mobilità attiva dalle altre regioni d'Italia che compensa almeno in parte il dato in crescita della mobilità passiva dalle province periferiche verso la Lombardia e la Liguria;
   nell'ultima programmazione sanitaria avvenuta con delibera della Giunta regionale 1-600 del novembre 2014 si è prevista una riduzione di oltre 2.200 posti letto su tutta la regione, comprensivi di posti letto per acuti e post acuzie, pubblici e privati, passando da 17.700 a 15.464 e nella stessa delibera della Giunta regionale per l'azienda ospedaliera universitaria Città della salute si prevedono 1.821 posti letto;
   sarebbe auspicabile, come richiesto a gran voce dai cittadini, dagli operatori e dai sindacati, aumentare il numero dei posti letto complessivamente, rivedendo la parte di calcolo basata sul semplice incremento del tasso di occupazione dei posti letto, arrivando ad un minimo di 1.821 posti letto come da delibera della giunta regionale 1-600 del novembre 2014 succitato;
   sarebbe altresì utile aumentare il numero di posti letto afferenti all'area materno-infantile, realizzando un « building» o «policlinico» separato che mantenga le specificità e le eccellenze mediche e chirurgiche pediatriche del Regina Margherita;
   inoltre, sarebbe necessario aumentare il numero di posti letto afferenti all'area ortopedica, realizzando un « building» o «policlinico» separato, mantenendo le specificità ed eccellenze ortopediche-traumatologiche, nonché dell'unità spinale e del centro grandi ustionati e prevedere dipartimenti e non «percorsi» strutturalmente separati per l'emergenza-urgenza: dell'adulto, dell'oftalmologia, dell'area pediatrica, di ostetricia e ginecologia;
   con deliberazione 118/2019 del 31 gennaio 2019 è stata avviata con determina a contrarre la procedura di gara, mediante dialogo competitivo, per l'affidamento del contratto partenariato pubblico-privato, ai sensi del combinato disposto degli articoli 181 e 183 del decreto legislativo n. 50 del 2016, per la realizzazione del polo della sanità e della formazione clinica e del polo della ricerca – (lotto 1);
   il valore stimato della concessione al netto dell'Iva è pari a euro 934.750.000. Tale valore, stimato in base al metodo di calcolo di cui all'articolo 167 del decreto legislativo n. 50 del 2016, include: il corrispettivo annuale della concessione moltiplicato per 25 anni (di 806.000.000 euro) e il contributo pubblico (di 119.500.000 euro) per un totale di 925.500.000 euro; la stima dei ricavi derivanti dallo sfruttamento delle aree commerciali 9.250.000 euro;
   il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 maggio 2018, n. 76, «Regolamento recante modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico», definisce il dibattito pubblico come il processo di informazione, partecipazione e confronto pubblico sull'opportunità, sulle soluzioni progettuali di opere;
   secondo tale decreto del Presidente del Consiglio dei ministri il dibattito pubblico può essere indetto ai sensi del comma 3, articolo 3, lettera a), dalla Presidenza del Consiglio dei ministri o dei Ministeri direttamente interessati alla realizzazione dell'opera;
   l'opera è strategica per la città di Torino e si ribadisce la volontà di tutta la collettività per la realizzazione del nuovo polo ospedaliero –:
   se per il Parco della salute, della scienza e dell'innovazione di Torino, alla luce dei dati e delle considerazioni esposti in premessa, sia assicurato il rispetto dei livelli essenziali di assistenza, alla luce della richiamata diminuzione del numero dei posti letto;
   se ci siano le condizioni per avviare, ai sensi dell'articolo 22 del decreto-legge n. 50 del 2016, e come previsto dall'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 76 del 10 maggio 2018, il dibattito pubblico sulle opere, parallelamente all’iter già avviato.
(2-00293) «D'Arrando, Serritella, Costanzo, Massimo Enrico Baroni, Bologna, Lapia, Lorefice, Mammì, Menga, Nappi, Nesci, Provenza, Sapia, Sarli, Sportiello, Trizzino, Troiano, Leda Volpi, Acunzo, Adelizzi, Alemanno, Amitrano, Angiola, Aresta, Ascari, Azzolina, Barbuto, Battelli, Bella, Berardini».


Chiarimenti circa l'importo complessivo delle sanzioni pecuniarie versate dall'Italia per le condanne irrogate dalla Corte di giustizia dell'Unione europea e iniziative di competenza volte ad ottemperare a tali sentenze – 2-00271

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   la Corte di giustizia dell'Unione europea ha condannato l'Italia il 17 novembre 2011, in merito alla causa C-496/09, poiché non ha adottato tutte le misure necessarie per conformarsi alla sentenza 10 aprile 2004, causa C-99/02, Commissione/Italia, relativa al regime di aiuti concessi dall'Italia per interventi a favore dell'occupazione, dichiarati illegittimi ed incompatibili con il mercato comune, venendo meno agli obblighi che incombono sul Paese in forza di tale decisione e dell'articolo 228, n. 1, del trattato CE;
   il 2 dicembre 2014 la stessa Corte ha condannato l'Italia nella causa C-196/13 per 200 discariche non bonificate, prevedendo come sanzione una multa forfettaria di 40 milioni di euro e una multa semestrale proporzionale alle discariche ancora non bonificate;
   il 16 luglio 2015 ha condannato l'Italia nella causa C-653/13 per non aver adottato tutte le misure necessarie all'esecuzione della sentenza Commissione/Italia (C-297/08) sull'emergenza rifiuti in Campania, comminando una multa giornaliera di 120.000 euro per ciascun giorno di ritardo nell'attuazione delle misure necessarie e una multa forfettaria di 20 milioni di euro;
   il 17 settembre 2015 la Corte ha condannato l'Italia nella causa C-367/14, perché ha ritenuto che le riduzioni e/o sgravi dagli oneri sociali concessi tra il 1995 e il 1997 a una serie di imprese del territorio insulare di Venezia e Chioggia costituivano aiuti di Stato incompatibili con il mercato comune; a seguito della sentenza il nostro Paese ha versato una somma forfettaria di 30 milioni di euro e dovrà versare una penalità di 12 milioni di euro per ogni semestre di ritardo nel recupero degli aiuti;
   il 31 maggio 2018 la Corte ha condannato l'Italia nella causa C-251/17 per aver omesso di adottare le disposizioni necessarie per garantire che diversi agglomerati situati nel territorio italiano fossero provvisti di reti fognarie per la raccolta e/o di trattamento delle acque reflue urbane conformi alle prescrizioni dell'articolo 3, dell'articolo 4, paragrafi 1 e 3, nonché dell'articolo 10 della direttiva 91/271; per tali motivi la Corte ha stabilito che: 1) la Repubblica italiana, non avendo adottato tutte le misure necessarie per l'esecuzione della sentenza del 19 luglio 2012, Commissione/Italia (C565/10), è venuta meno agli obblighi che le incombono in forza dell'articolo 260, paragrafo 1, TFUE; 2) nel caso in cui l'inadempimento constatato al punto 1 persista al giorno della pronuncia della sentenza, la Repubblica italiana è condannata a pagare alla Commissione europea una penalità di 30.112.500 euro per ciascun semestre di ritardo nell'attuazione delle misure necessarie per ottemperare alla sentenza del 19 luglio 2012 già citata, a partire dalla data della pronuncia della sentenza e fino all'esecuzione integrale della medesima, penalità il cui importo effettivo deve essere calcolato alla fine di ciascun periodo di sei mesi riducendo l'importo complessivo di una quota corrispondente alla percentuale che rappresenta il numero di abitanti equivalenti degli agglomerati i cui sistemi di raccolta e di trattamento delle acque reflue urbane sono stati resi conformi con quanto statuito dalla citata sentenza in rapporto al numero di abitanti degli agglomerati che non dispongono di tali sistemi al giorno della pronuncia; 3) la Repubblica italiana, inoltre, è condannata a pagare alla Commissione una somma forfettaria di 25 milioni di euro –:
   quale sia l'importo complessivo delle sanzioni pecuniarie che l'Italia ha dovuto versare in ragione delle condanne irrogate dalla Corte di giustizia ai sensi dell'articolo 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e quali iniziative il Governo stia mettendo in campo per ottemperare a tali sentenze.
(2-00271) «Magi, Schullian».