Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute

XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 9 gennaio 2019

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 9 gennaio 2019.

  Benvenuto, Bitonci, Bonafede, Claudio Borghi, Brescia, Buffagni, Caiata, Cancelleri, Cardinale, Carfagna, Castelli, Castiello, Ciprini, Cirielli, Colletti, Colucci, Cominardi, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Fantinati, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Lorenzo Fontana, Formentini, Fraccaro, Frusone, Fusacchia, Galli, Gallinella, Gallo, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giachetti, Giorgetti, Grande, Grillo, Grimoldi, Guerini, Guidesi, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Lorenzin, Losacco, Lupi, Micillo, Molinari, Molteni, Morelli, Picchi, Rampelli, Rixi, Rizzo, Rosato, Ruocco, Schullian, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Tofalo, Vacca, Valente, Vignaroli, Villarosa, Raffaele Volpi, Zoffili.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Battelli, Benvenuto, Bitonci, Bonafede, Claudio Borghi, Brescia, Buffagni, Caiata, Cancelleri, Cardinale, Carfagna, Castelli, Castiello, Ciprini, Cirielli, Colletti, Colucci, Cominardi, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Fantinati, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Lorenzo Fontana, Formentini, Fraccaro, Frusone, Fusacchia, Galli, Gallinella, Gallo, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giachetti, Giorgetti, Grande, Grillo, Grimoldi, Guerini, Guidesi, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Lorenzin, Losacco, Lupi, Micillo, Molinari, Molteni, Morelli, Picchi, Rampelli, Rixi, Rizzo, Rosato, Ruocco, Schullian, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Tofalo, Vacca, Valente, Vignaroli, Villarosa, Raffaele Volpi, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 2 gennaio 2019 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa del deputato:
   BIGNAMI: «Modifica all'articolo 91 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, in materia di casi di esclusione dal patrocinio a spese dello Stato nel processo penale» (1484).

  In data 8 gennaio 2019 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa dei deputati:
   BIGNAMI ed altri: «Disposizioni in materia di elezione diretta del presidente della provincia e dei consiglieri provinciali e di funzioni fondamentali delle province, nonché deleghe al Governo per il riordino delle province, la disciplina della loro autonomia finanziaria e la rideterminazione delle funzioni delle prefetture-uffici territoriali del Governo» (1487).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di proposte di legge d'iniziativa popolare.

  In data 4 gennaio 2019 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge:

  PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Insegnamento di educazione alla cittadinanza come materia autonoma con voto, nei curricula scolastici di ogni ordine e grado» (1485).

  Sarà stampata, previo accertamento della regolarità delle firme dei presentatori, ai sensi della legge 25 maggio 1970, n. 352, e distribuita.

Annunzio di disegni di legge.

  In data 8 gennaio 2019 è stato presentato alla Presidenza il seguente disegno di legge:

  dal Presidente del Consiglio dei ministri e dal Ministro dell'economia e delle finanze:

  «Conversione in legge del decreto-legge 8 gennaio 2019, n. 1, recante misure urgenti a sostegno della Banca Carige S.p.a. – Cassa di risparmio di Genova e Imperia» (1486).

  Sarà stampato e distribuito.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge costituzionale D'UVA ed altri: «Modifica all'articolo 71 della Costituzione in materia di iniziativa legislativa popolare» (1173) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Scerra.

  La proposta di legge GELMINI ed altri: «Riduzione dell'imposta sul reddito delle società per gli enti senza scopo di lucro e gli istituti autonomi per le case popolari» (1482) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Delrio, Fornaro, Lollobrigida, Lupi e Schullian.

Modifica del titolo di proposte di legge.

  La proposta di legge n. 1266, d'iniziativa dei deputati SPERANZA ed altri, ha assunto il seguente titolo: «Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e altre disposizioni concernenti la vigilanza e la sicurezza sul lavoro nonché prevenzione e assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali».

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
   II Commissione (Giustizia):
  MELONI ed altri: «Modifiche all'articolo 52 del codice penale in materia di legittima difesa» (1303) Parere delle Commissioni I e X;
   VI Commissione (Finanze):
  GELMINI ed altri: «Riduzione dell'imposta sul reddito delle società per gli enti senza scopo di lucro e gli istituti autonomi per le case popolari» (1482) Parere delle Commissioni I, II, V, VII, VIII, XII e XIV;
   VII Commissione (Cultura):
  PICCOLI NARDELLI ed altri: «Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura» (478) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII, X, XI, XII e XIV;
   XI Commissione (Lavoro):
  SPERANZA ed altri: «Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e altre disposizioni concernenti la vigilanza e la sicurezza sul lavoro nonché prevenzione e assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali» (1266) Parere delle Commissioni I, II, V, X, XII e XIV.

Sentenze della Corte costituzionale.

  La Corte costituzionale ha depositato in cancelleria le seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali), se non già assegnate alla stessa in sede primaria:

  Sentenza n. 239 del 25 ottobre – 21 dicembre 2018 (Doc. VII, n. 178),
   con la quale:
    dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 21, primo comma, numeri 1-bis) e 2), e dell'articolo 22 della legge 24 gennaio 1979, n. 18 (Elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia), nel testo risultante a seguito delle modifiche operate dall'articolo 1 della legge 20 febbraio 2009, n. 10 (Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, concernente l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia), sollevate dal Consiglio di Stato, sezione quinta, in riferimento agli articoli 1, secondo comma, 3 e 48, secondo comma, della Costituzione:
   alla I Commissione (Affari costituzionali);

  Sentenza n. 240 del 20 novembre – 21 dicembre 2018 (Doc. VII, n. 179),
   con la quale:
    dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 55, comma 2, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli articoli 8 e 21 della legge 6 febbraio 1996, n. 52), sollevate dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio in riferimento agli articoli 3 e 117, primo comma, della Costituzione, quest'ultimo in relazione all'articolo 4 del Protocollo addizionale n. 7 alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU), adottato a Strasburgo il 22 novembre 1984, ratificato e reso esecutivo con la legge 9 aprile 1990, n. 98:
   alla VI Commissione (Finanze);

  Sentenza n. 241 del 21 novembre – 21 dicembre 2018 (Doc. VII, n. 180),
   con la quale:
    dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 22, comma 1, della legge della Regione autonoma Valle d'Aosta 22 dicembre 2017, n. 23 (Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale per il triennio 2018/2020), promosse, in riferimento agli articoli 2 e 3 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4 (Statuto speciale per la Valle d'Aosta) e agli articoli 3, 97, 117, secondo comma, lettera l), e terzo comma, della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri:
   alla XI Commissione (Lavoro);

  Sentenza n. 248 del 23 ottobre – 27 dicembre 2018 (Doc. VII, n. 184),
   con la quale:
    dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 10, comma 4-ter, del decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368 (Attuazione della direttiva 1999/70/CE relativa all'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato concluso dall'UNICE, dal CEEP e dal CES), e dell'articolo 36, commi 5, 5-ter e 5-quater, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), sollevate, in riferimento, nel complesso, agli articoli 3, 4, 24, 35, primo comma, 97, quarto comma, 101, secondo comma, 104, primo comma, 111, secondo comma, e 117, primo comma, della Costituzione, in relazione alla clausola 4, punto 1, e alla clausola 5, punti 1 e 2, dell'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all'accordo quadro CES, UNICE e CEP sul lavoro a tempo determinato, e all'articolo 4, paragrafo 3, del Trattato sull'Unione europea, dal Tribunale ordinario di Foggia, in funzione di giudice del lavoro:
   alla XI Commissione (Lavoro);

  Sentenza n. 250 del 21 novembre – 27 dicembre 2018 (Doc. VII, n. 186),
   con la quale:
    dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale degli articoli 676, comma 1, e 679, comma 1, del codice di procedura penale, sollevata, in riferimento all'articolo 3 della Costituzione, dal Magistrato di sorveglianza di Napoli;
    dichiara non fondate, nei sensi di cui in motivazione, le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 231, secondo comma, del codice penale, sollevate, in riferimento agli articoli 13, primo e secondo comma, e 24, secondo comma, della Costituzione, dal Magistrato di sorveglianza di Napoli:
   alla II Commissione (Giustizia).

  La Corte costituzionale ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia delle seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali), se non già assegnate alla stessa in sede primaria:

  in data 21 dicembre 2018, Sentenza n. 238 del 5 – 21 dicembre 2018 (Doc. VII, n. 177),
   con la quale:
    dichiara l'illegittimità costituzionale degli articoli 23, 26, commi 3 e 4, primo periodo, nel testo originario e in quello sostituito dall'articolo 73, comma 2, della legge della Regione Basilicata 29 giugno 2018, n. 11 (Collegato alla legge di stabilità regionale 2018), 30, comma 2, e 33 della legge della Regione Basilicata 24 luglio 2017, n. 19 (Collegato alla legge di stabilità regionale 2017);
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 23 della legge della Regione Basilicata 30 dicembre 2017, n. 39 (Disposizioni in materia di scadenza di termini legislativi e nei vari settori di intervento della Regione Basilicata), come modificato dall'articolo 1 della legge della Regione Basilicata 29 gennaio 2018, n. 1 (Modifica ed integrazione all'articolo 23 della legge regionale 30 dicembre 2017, n. 39);
    dichiara la manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale dell'articolo 45 della legge della Regione Basilicata n. 19 del 2017, promossa, in riferimento all'articolo 117, secondo comma, lettera h), della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri;
    dichiara estinto il processo limitatamente alla questione di legittimità costituzionale dell'articolo 26, comma 2, della legge della Regione Basilicata n. 19 del 2017, promossa, in riferimento all'articolo 117, terzo comma, della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri:
   alla XII Commissione (Affari sociali);

  in data 27 dicembre 2018, Sentenza n. 245 del 6 novembre – 27 dicembre 2018 (Doc. VII, n. 181),
   con la quale:
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 5, comma 2, della legge della Regione Abruzzo 1o agosto 2017, n. 40 (Disposizioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Destinazioni d'uso e contenimento dell'uso del suolo, modifiche alla legge regionale n. 96 del 2000 ed ulteriori disposizioni), nella parte in cui, dopo la parola «idrogeologico», non prevede le parole «e, in ogni caso, ove in contrasto con le previsioni dei piani di bacino»;
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 7 della legge della Regione Abruzzo n. 40 del 2017;
    dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 4, comma 4, della legge della Regione Abruzzo n. 40 del 2017, promosse, in riferimento all'articolo 117, secondo comma, lettera s), e terzo comma, della Costituzione, dal Presidente del Consiglio dei ministri:
   alla VIII Commissione (Ambiente);

  in data 27 dicembre 2018, Sentenza n. 246 del 6 novembre – 27 dicembre 2018 (Doc. VII, n. 182),
   con la quale:
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge della Regione Abruzzo 4 settembre 2017, n. 51 (Impresa Abruzzo competitività – sviluppo – territorio);
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 6, comma 6, della legge della Regione Abruzzo n. 51 del 2017, nella parte in cui fa riferimento ai «procedimenti di cui ai commi 1 e 5», anziché ai soli «procedimenti di cui al comma 5»;
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 6, lettere a) e b), della legge della Regione Abruzzo n. 51 del 2017, nella parte in cui non rinvia all'articolo 2, comma 7, della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), al fine di individuare il termine relativo alla produzione dei documenti integrativi;
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 6, lettera b), della legge della Regione Abruzzo n. 51 del 2017, nella parte in cui non rinvia all'articolo 17-bis della legge n. 241 del 1990;
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 7, della legge della Regione Abruzzo n. 51 del 2017;
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 8, lettera c), della legge della Regione Abruzzo n. 51 del 2017, nella parte in cui non prevede la possibilità di adottare un provvedimento di rigetto nel caso di diniego assoluto;
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 9, della legge della Regione Abruzzo n. 51 del 2017, nella parte in cui non rinvia all'articolo 20, comma 4, della legge n. 241 del 1990;
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 8, comma 2, della legge della Regione Abruzzo n. 51 del 2017, nella parte in cui non esclude dal suo ambito di applicazione le irregolarità riscontrate in sede di verifica delle condizioni dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA);
    dichiara non fondata, nei termini di cui in motivazione, la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 6, lettera b), della legge della Regione Abruzzo n. 51 del 2017, promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri, in riferimento all'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione, in relazione all'articolo 14-bis della legge n. 241 del 1990:
   alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive);

  in data 27 dicembre 2018, Sentenza n. 247 del 21 novembre – 27 dicembre 2018 (Doc. VII, n. 183),
   con la quale:
    dichiara l'illegittimità costituzionale della legge della Regione Molise 24 ottobre 2017, n. 16 (Disposizioni regionali in materia di disturbi dello spettro autistico e disturbi pervasivi dello sviluppo)
   alla XII Commissione (Affari sociali);
  in data 27 dicembre 2018, Sentenza n. 249 del 5 – 27 dicembre 2018 (Doc. VII, n. 185), con la quale:
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 2 della legge della Regione Lombardia 12 dicembre 2017, n. 33, recante «Evoluzione del Sistema Socio-Sanitario Lombardo: modifiche al Titolo III» Disciplina dei rapporti tra la Regione e le Università della Lombardia con facoltà di medicina e chirurgia per lo svolgimento di attività assistenziali, formative e di ricerca» della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità)», nella parte in cui non prevede che la Regione effettua una prima verifica al termine del primo triennio di sperimentazione, al fine di individuare eventuali interventi correttivi, anche in collaborazione con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
    dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 1, lettera b), della legge della Regione Lombardia n. 33 del 2017, nella parte in cui sostituisce l'articolo 33, comma 3, della legge della Regione Lombardia 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità), promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri, in riferimento all'articolo 117, terzo comma, della Costituzione;
dichiara non fondata, nei sensi di cui in motivazione, la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 1, lettera b), della legge della Regione Lombardia n. 33 del 2017, nella parte in cui modifica l'articolo 34, comma 2, lettera c), della legge della Regione Lombardia n. 33 del 2009, promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri, in riferimento all'articolo 117, terzo comma, della Costituzione:
   alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 21 dicembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto nazionale di studi sul Rinascimento (INSR), per l'esercizio 2017, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 93).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 24 dicembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Fondazione Casa Buonarroti, per l'esercizio 2017, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 94).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 24 dicembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria Fondazione Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM), per l'esercizio 2017, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 95).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 27 dicembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Poste italiane Spa, per l'esercizio 2017, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 96).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla IX Commissione (Trasporti).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 27 dicembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), per l'esercizio 2017, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 97).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla XI Commissione (Lavoro).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 27 dicembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), per l'esercizio 2017, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 98).

  Questi documenti sono trasmessi alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 27 dicembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, per l'esercizio 2017, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 99).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla X Commissione (Attività produttive).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 3 gennaio 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di ENAV Spa, per l'esercizio 2017, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 100).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla IX Commissione (Trasporti).

Trasmissione dal Ministro dell'interno.

  Il Ministro dell'interno, con lettera in data 20 dicembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 113 della legge 1o aprile 1981, n. 121, dell'articolo 109 del codice di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, e dell'articolo 3, comma 3, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, la relazione sull'attività delle Forze di polizia, sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata, riferita all'anno 2017 (Doc. XXXVIII, n. 1).

  Questa relazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla II Commissione (Giustizia).

Trasmissione dal Ministro della difesa.

  Il Ministro della difesa, con lettera in data 24 dicembre 2018, ha trasmesso copia della nota aggiuntiva allo stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno 2019, prevista dall'articolo 12, comma 1, lettera c), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.

  Questo documento è trasmesso alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, con lettera in data 2 gennaio 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 5, comma 3, lettera a-bis), della legge 23 agosto 1988, n. 400, la relazione sullo stato di esecuzione delle pronunce della Corte europea dei diritti dell'uomo nei confronti dello Stato italiano, riferita all'anno 2017 (Doc. LXXXIV, n. 1).

  Questa relazione è trasmessa alle Commissioni I (Affari costituzionali), II (Giustizia), III (Affari esteri), VII (Cultura), VIII (Ambiente) e XI (Lavoro).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea

  La Commissione europea, in data 4 e 8 gennaio 2019, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni riguardante il riesame e l'aggiornamento del secondo piano di attuazione dell'Unione europea a norma dell'articolo 8, paragrafo 4, del regolamento n. 850/2004 relativo agli inquinanti organici persistenti (COM(2018) 848 final), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente);
   Proposte di decisione del Consiglio relative rispettivamente alla conclusione, a nome dell'Unione europea e dei suoi Stati membri, nonché alla firma, a nome dell'Unione europea e dei suoi Stati membri, del protocollo all'accordo di cooperazione relativo a un sistema globale di navigazione satellitare civile (GNSS) tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Corea, dall'altra, per tener conto dell'adesione della Repubblica di Bulgaria, della Repubblica di Croazia e della Romania all'Unione europea (COM(2018) 853 final e COM(2018) 854 final), corredate dai rispettivi allegati (COM(2018) 853 final – Annex e COM(2018) 854 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a norme comuni per garantire una connettività di base del trasporto aereo in relazione al recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall'Unione (COM(2018) 893 final), che è assegnata in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 9 gennaio 2019;
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a determinati aspetti della sicurezza aerea in relazione al recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall'Unione (COM(2018) 894 final), corredata dal relativo allegato (COM(2018) 894 final – Annex) che è assegnata in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 9 gennaio 2019;
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme comuni che garantiscono i collegamenti di base per il trasporto di merci su strada in relazione al recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall'Unione (COM(2018) 895 final), che è assegnata in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 9 gennaio 2019.
   La proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio inteso a consentire la continuazione dei programmi di cooperazione territoriale PEACE IV (Irlanda-Regno Unito) e Regno Unito-Irlanda (Irlanda-Irlanda del Nord-Scozia) nel contesto del recesso del Regno Unito dall'Unione europea (COM(2018) 892 final), già trasmessa dalla Commissione europea e assegnata, in data 29 dicembre 2018, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla III Commissione (Affari esteri), con il parere della XIV (Politiche dell'Unione europea), è altresì assegnata alla medesima XIV Commissione ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 3 gennaio 2019.

Trasmissione dall'Autorità nazionale anticorruzione.

  Il Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, con lettera in data 3 gennaio 2019, ha trasmesso la segnalazione n. 6 del 2018, adottata con delibera n. 1143 del 2018, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, lettera g), della legge 6 novembre 2012, n. 190, concernente gli obblighi di trasmissione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione (articolo 1, commi 5 e 8, della legge 6 novembre 2012, n. 190) e il termine per la trasmissione e la pubblicazione della relazione annuale del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (articolo 1, comma 14, della legge 6 novembre 2012, n. 190).

  Questo documento è trasmesso alla I Commissione (Affari costituzionali).

  Il Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, con lettera in data 3 gennaio 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 213, comma 3, lettere c) e d), del codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, la segnalazione n. 7 del 2018, adottata con delibera n. 1170 del 2018, concernente l'obbligo di uso dei mezzi di comunicazione elettronici di cui agli articoli 40 e 52 del codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.

  Questo documento è trasmesso alla VIII Commissione (Ambiente).

Richieste di parere parlamentare su proposta di nomina.

  Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 19 dicembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del generale di corpo d'Armata Antonio Ricciardi a presidente dell'Ente parco nazionale del Circeo (14).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VIII Commissione (Ambiente).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, con lettera in data 28 dicembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del professor Domenico Parisi a presidente dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL) (15).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XI Commissione (Lavoro).

Richieste di parere parlamentare su atti del Governo.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, con lettera in data 2 gennaio 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 25 ottobre 2017, n. 163, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2016/1919 sull'ammissione al patrocinio a spese dello Stato per indagati e imputati nell'ambito di procedimenti penali e per le persone ricercate nell'ambito di procedimenti di esecuzione del mandato di arresto europeo (62).

  Questa richiesta, in data 4 gennaio 2019, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla II Commissione (Giustizia) nonché, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio) e, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea). Le Commissioni dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 13 febbraio 2019.

  Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 19 dicembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno 2018, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (63).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VIII Commissione (Ambiente), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 29 gennaio 2019.

  Il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, con lettera in data 20 dicembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, e dell'articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo per l'anno 2018, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (64).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XIII Commissione (Agricoltura), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 29 gennaio 2019.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Chiarimenti in ordine ad informazioni richieste sui componenti non di diritto del Consiglio superiore di sanità precedentemente alla loro revoca – 3-00411

   ROTTA, DELRIO, GRIBAUDO, ENRICO BORGHI, CARNEVALI, DE MARIA, FIANO, LEPRI, MORANI, PEZZOPANE, VISCOMI, MARTINA, SENSI, PAITA, FREGOLENT, MORGONI, SCHIRÒ, UNGARO, RIZZO NERVO, MADIA, SIANI, BERLINGHIERI, QUARTAPELLE PROCOPIO, CANTINI, BRAGA, SCALFAROTTO, SERRACCHIANI, PINI, MORETTO, PICCOLI NARDELLI, ZARDINI, DAL MORO, GADDA, BRUNO BOSSIO, BENAMATI, ROSSI, GAVINO MANCA, MIGLIORE, MARCO DI MAIO, ANNIBALI, NAVARRA e DE FILIPPO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   da notizie apparse sugli organi di stampa, sembrerebbe che il prematuro allontanamento dei trenta membri del Consiglio superiore di sanità, organismo di primo livello scientifico che annovera scienziati di chiara fama come il farmacologo Silvio Garattini, il genetista Bruno Dallapiccola, l'endocrinologo Andrea Lenzi, sia stato preceduto da un’«inchiesta» ordinata dalla Ministra interrogata sui precedenti politici dei suoi componenti;
   tale istruttoria non sarebbe stata realizzata per valutare le qualità professionali dei componenti dell'organismo, ma gli eventuali trascorsi politici dei nominati e financo dei loro parenti e sarebbe stata determinante per definire le sorti professionali dei membri che sono stati rimossi dall'incarico per fare spazio ad «altre personalità meritevoli»;
   il documento raccoglierebbe un’«inchiesta» sui membri del Consiglio superiore di sanità: in particolare, sarebbero stati segnalati il vicepresidente del Consiglio superiore, Adelfio Elio Cardinale, professore di radiologia all'Università di Palermo, «colpevole» perché sposato «con Magistrato Palma» e cioè Anna Maria Palma, già procuratore a Palermo e Caltanissetta; il professor Francesco Bove, docente di anatomia umana a La Sapienza di Roma, «colpevole» di essere iscritto all'ordine dei giornalisti; il professor Placido Bramanti, ordinario di scienze mediche applicate all'Università di Messina, «colpevole» di essere stato candidato alle amministrative in Sicilia; il professor Antonio Colombo, luminare della cardiologia che ha lavorato negli ospedali di Stamford e della Columbia University, «colpevole» di essere uno dei medici che ha operato Berlusconi; la professoressa Gabriella Fabbrocini, dipartimento di medicina clinica e chirurgica della Federico II di Napoli, «colpevole» di essere stata candidata alle ultime politiche, e il dottor Giuseppe Segreto, medicina generale, «colpevole» di essere stato deputato per la Regione siciliana del Psi dal 2001 al 2006;
   l’«inchiesta» sarebbe stata selettiva e l'epurazione avrebbe dovuto riguardare solo i sei membri indicati; tuttavia, il regolamento non lo avrebbe consentito e si è preferito revocare tutti i componenti. In tal senso, la Ministra interrogata ha dichiarato: «Sono sicura che alcuni componenti potranno essere nuovamente nominati, di certo non i vertici»;
   la Ministra interrogata ha spiegato che ha solo chiesto qualche informazione sugli ex membri del Consiglio: «ho chiesto una verifica sulle precedenti nomine. Serve nuova linfa, coinvolgere personalità rimaste ai margini» –:
   se il fine dell'indagine fosse quello di valutare gli orientamenti politici e non le qualità professionali dei componenti del Consiglio superiore di sanità e se i suoi esiti abbiano influenzato la scelta di revocare i componenti dell'organismo due anni prima della scadenza. (3-00411)


Iniziative volte a modificare la legge n. 157 del 1992 al fine di implementare i poteri delle regioni in ordine ai piani di caccia finalizzati al contenimento delle specie per le quali si rendono necessarie operazioni di controllo numerico, anche con l'ausilio di operatori volontari opportunamente formati – 3-00412

   MOLINARI, VIVIANI, ZOFFILI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, FANTUZ, FERRARI, FOGLIANI, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GASTALDI, GERARDI, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LATINI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LO MONTE, LOCATELLI, LOLINI, EVA LORENZONI, LUCCHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MARCHETTI, MATURI, MORELLI, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RIBOLLA, SALTAMARTINI, SASSO, STEFANI, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VINCI, ZICCHIERI, ZIELLO e ZORDAN.— Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   l'incidente mortale avvenuto nella notte del 3 gennaio 2019 sull'autostrada A1, causato da un gruppo di cinghiali che ha attraversato la carreggiata, ha portato nuovamente al centro del dibattito politico la problematica relativa alla gestione e al contenimento della fauna selvatica;
   come sottolineato dal gruppo parlamentare della Lega, in un precedente atto di sindacato ispettivo, i cinghiali sono anche una delle cause della peste suina africana, che sta sempre più dilagando in Europa e che rischia di accrescere il pericolo di un arrivo in Italia dell'infezione in qualsiasi momento;
   il numero dei cinghiali presenti in Italia ha ormai superato abbondantemente il milione di esemplari, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città. I cinghiali rappresentano un grave pericolo e l'aumento dei danni, delle aggressioni e degli incidenti sono il risultato di un'incontrollata proliferazione di questa specie. Gli animali selvatici distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti stradali, per un totale di danni stimato in quasi 100 milioni di euro all'anno;
   eventuali abbattimenti programmati della specie potrebbero rappresentare un contenimento più efficace del cinghiale e un'ulteriore prevenzione contro la peste suina africana;
   la legge n. 157 del 1992 non è più adeguata a rispondere con efficacia alle attuali esigenze gestionali del patrimonio faunistico del Paese, profondamente mutato a causa di un ampio incremento soprattutto di determinati ungulati come il cinghiale;
   in accordo con le regioni, si potrebbero valutare possibili modifiche alla legge n. 157 del 1992, prevedendo la figura dell'operatore volontario, ossia un cacciatore formato a seguito di appositi corsi di formazione, che a titolo volontario fornisca supporto nell'effettuazione del contenimento numerico della fauna selvatica, oggi in capo solo agli agenti dipendenti da province e città metropolitane;
   è necessario garantire la sicurezza alle persone, nelle campagne e nei centri abitati, oltre ovviamente ai campi e ai raccolti, frutto del lavoro di migliaia di agricoltori –:
   se non ravvisi la necessità di adottare le iniziative di competenza volte a modificare la vetusta legge n. 157 del 1992 per ampliare le possibilità delle regioni di attuare forme e piani di contenimento e di caccia efficaci, prevedendo l'ausilio di figure volontarie opportunamente formate ed abilitate allo scopo di facilitare il contenimento delle specie per le quali si rendono necessarie operazioni di controllo numerico. (3-00412)


Iniziative urgenti volte a rimediare alle criticità prodotte dall'entrata in vigore dell'obbligo della fatturazione elettronica, nonché finalizzate alla rimozione dell'attuale direttore dell'Agenzia delle entrate – 3-00413

   BIGNAMI, GIACOMONI, GELMINI, OCCHIUTO, MARTINO, BARATTO, BENIGNI, CATTANEO, ANGELUCCI, SPENA e BOND. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   dal 1o gennaio 2019 è entrato in vigore l'obbligo della fatturazione elettronica tra privati e, come da tempo denunciato da Forza Italia e oggi ribadito dalla stampa nazionale, l'esordio di tale misura si è rivelato un disastro;
   voci critiche si sono levate da molteplici categorie professionali. Il presidente dell'Associazione dei commercialisti ha evidenziato numerose segnalazioni di utenti che, collegandosi al portale dell'Agenzia delle entrate, hanno visualizzato il messaggio «Il sistema non è al momento disponibile, ci scusiamo per l'inconveniente e si prega di riprovare più tardi». Anche il Codacons ha stigmatizzato il caos fiscale dovuto all'avvio della fatturazione elettronica, annunciando un esposto per interruzione di pubblico servizio;
   del resto non può considerarsi ammissibile che migliaia di persone non riescano a caricare le fatture, perché ciò significa che se bisogna mandare le fatture queste non arrivano a destinazione, chi deve pagare non paga perché, semplicemente, non gli arriva la fattura E se c’è chi non paga evidentemente c’è anche chi non incassa e a sua volta questo non può pagare i fornitori: un fatto di eccezionale gravità rispetto al quale il Governo deve dare delle risposte immediate;
   nei giorni scorsi l'Agenzia delle entrate, con un proprio comunicato, ha di fatto negato l'accaduto, nonostante il malfunzionamento che ha colpito la piattaforma web dedicata alla fatturazione elettronica sia sotto gli occhi di tutti e non vi sia stata alcuna tutela minima degli utenti;
   sono mesi che Forza Italia ha lanciato l'allarme per i disagi che questa innovazione avrebbe potuto determinare per migliaia di operatori Iva, imprenditori, artigiani, professionisti, coltivatori. La fatturazione elettronica, peraltro, oltre a creare un'ulteriore complicazione burocratica e un aumento dei costi per chi lavora (si calcola che ogni fattura elettronica avrà un costo di mercato minimo di 40 centesimi, con un aggravio complessivo per le imprese e i professionisti tra i 400 e i 600 milioni di euro), rischia di diventare una sorta di «grande fratello», una telecamera accesa 24 ore su 24 sulla vita professionale e privata di imprese e professionisti, senza sortire alcun effetto positivo ai fini dell'emersione del nero –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere per rimediare immediatamente ai problemi creati dall'entrata in vigore del suddetto obbligo, ponendo in essere ogni atto di competenza finalizzato alla rimozione del generale della Guardia di finanza, Antonio Maggiore, dall'incarico di direttore dell'Agenzia delle entrate.
(3-00413)


Posizione del Governo in merito all'intervento pubblico a favore delle banche in crisi, alla luce di recenti deliberazioni del Consiglio dei ministri relative a Banca Carige – 3-00414

   LUPI, COLUCCI, TONDO e SANGREGORIO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   come si legge ne Il Corriere della Sera dell'8 gennaio 2019, «con un decreto-legge approvato ieri sera in un Consiglio dei ministri straordinario convocato d'urgenza (...) Il Ministero dell'economia e delle finanze garantirà le nuove emissioni obbligazionarie di Carige ma anche finanziamenti erogati discrezionalmente dalla Banca d'Italia alla banca ligure (...) il decreto-legge appronta gli strumenti per consentire di accedere alla ricapitalizzazione precauzionale ovvero al salvataggio da parte dello Stato come è avvenuto col Monte dei Paschi di Siena»;
   il 27 ottobre 2018 il Vice Presidente del Consiglio dei ministri Di Maio diceva: «Siamo vicini alle banche ma non ci metto un euro degli italiani. Ce ne abbiamo già messi troppi in questi anni» –:
   quale sia la posizione reale del Governo in materia di intervento pubblico nel salvataggio delle banche, prevedendo nelle ipotesi di salvataggio pubblico anche interventi di nazionalizzazione delle banche.
(3-00414)


Intendimenti del Governo in merito alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale preventivamente al perfezionamento dell'intesa relativa all'autonomia differenziata per le regioni Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna – 3-00415

   CONTE e FORNARO. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 116 della Costituzione prevede che «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia (...) possono essere attribuite ad altre regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della regione interessata, sentiti gli enti locali, nel rispetto dei principi di cui all'articolo 119. La legge è approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di intesa fra lo Stato e la regione interessata»;
   nella seduta del 21 dicembre 2018, il Consiglio dei ministri ha preso atto delle intese concernenti l'autonomia differenziata e ha fissato il relativo percorso di attuazione, come richiesto da Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna;
   nella medesima seduta è stato delineato il percorso per il completamento delle intese istruttorie entro il 15 gennaio 2019 e la definizione della proposta entro il 15 febbraio 2019;
   secondo una nota dello Svimez, le richieste di autonomia avanzate dalle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, «in assenza di riforme costituzionali», potrebbero innescare «un percorso verso un sistema confederale, nel quale alcune regioni si fanno Stato, cristallizzando diritti di cittadinanza diversi in aree del Paese differenti», mettendo così a rischio l'unità nazionale;
   l'articolo 117 della Costituzione, alla lettera m), stabilisce che lo Stato ha legislazione esclusiva sulla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali da garantire sul territorio nazionale; dal 2001 si è in attesa di fissarli;
   nel Mezzogiorno d'Italia si registra, rispetto al Centro-Nord, una diffusione delle disuguaglianze ai più alti livelli d'Europa;
   il reddito pro capite del Sud ammonta a circa il 56-57 per cento di quello del Nord; rispetto al 2008 al Sud si sono persi 510 mila posti, mentre gli occupati delle regioni del Centro-Nord sono aumentati di 242 mila unità;
   al Sud la percentuale delle persone a rischio povertà è al 33,8 per cento, rispetto al 13,8 del Centro-Nord;
   l'articolo 3, secondo comma, della Costituzione impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto l'eguaglianza dei cittadini –:
   se non sia costituzionalmente doveroso e politicamente equo che il Governo proceda prima alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e alla loro realizzazione su tutto il territorio nazionale (principio di uguaglianza) e poi all'approvazione del progetto di autonomia differenziata (progetto federale), allo scopo di consentire a tutte le regioni, in particolare a quelle del Sud, di concorrere alla pari all'unità nazionale e allo sviluppo della loro autonomia. (3-00415)


Chiarimenti in merito ai contenuti della proposta di intesa volta a concedere condizioni particolari di autonomia alle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, nell'ottica di garantire un'uniforme erogazione dei servizi essenziali sul territorio nazionale – 3-00416

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, BUCALO, FERRO, GEMMATO, VARCHI, ACQUAROLI, BELLUCCI, BUTTI, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, CROSETTO, LUCA DE CARLO, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FIDANZA, FOTI, FRASSINETTI, LUCASELLI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI e ZUCCONI. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:
   il 15 febbraio 2019 è previsto l'incontro tra il Governo e le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna volto a formalizzare l'intesa in merito alla maggiore autonomia da concedere alle stesse regioni, sulla base di un modello di regionalismo differenziato;
   l'incontro si propone il completamento del percorso formalmente avviato in data 28 febbraio 2018 con la firma di tre accordi preliminari all'intesa per la concessione di «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia», ai sensi dell'articolo 116, comma terzo, della Costituzione;
   in base all'accordo previsto alle tre regioni sarà riconosciuta ampia autonomia in materia di politiche attive del lavoro, di istruzione, di salute, di mobilità, di rispetto alla tutela dell'ambiente e dell'ecosistema e nei rapporti internazionali con l'Unione europea;
   l'accordo, inoltre, potrebbe prevedere che tali regioni possano trattenere sui propri territori fino al 90 per cento dei residui fiscali, come richiesto dal Veneto;
   tale ipotesi rischia di risolversi in un grave danno per le regioni economicamente più deboli perché andrebbe a sottrarre risorse al fondo di perequazione, minando il principio solidaristico posto a base dell'unità nazionale;
   la formalizzazione dell'intesa comporterà la formazione di una commissione Stato-regione che determinerà «le modalità per l'attribuzione delle risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie»;
   stante il divario già esistente tra le regioni meridionali e quelle settentrionali d'Italia, la formalizzazione delle intese e l'assegnazione delle risorse, in particolar modo di quelle a valere sui fondi finalizzati allo sviluppo infrastrutturale del Paese, rischiano di determinare ulteriori pesanti squilibri a danno del Sud Italia –:
   quali siano i contenuti dell'intesa che sarà sottoposta alle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna nell'incontro del 15 febbraio 2019 e quali iniziative intenda assumere per scongiurare il rischio che l'autonomia concessa danneggi le altre regioni e, in particolare, l'erogazione dei servizi essenziali ai cittadini ivi residenti. (3-00416)


Iniziative volte a garantire la tutela degli utenti in relazione all'aggiornamento delle tariffe autostradali – 3-00417

   SCAGLIUSI, BARBUTO, BARZOTTI, LUCIANO CANTONE, CARINELLI, DE GIROLAMO, DE LORENZIS, FICARA, GRIPPA, LIUZZI, MARINO, RAFFA, PAOLO NICOLÒ ROMANO, SERRITELLA, SPESSOTTO e TERMINI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il pedaggio autostradale è l'importo che l'utente paga per l'utilizzo dell'autostrada ed è commisurato alla lunghezza del percorso compiuto. Le disposizioni vigenti prevedono variabili standardizzate per la determinazione del pedaggio, al fine di escludere autonomia o discrezionalità nella quantificazione della tariffa di partenza di ciascun periodo regolatorio e negli aggiornamenti annuali;
   l'aggiornamento annuale delle tariffe autostradali, che è sempre avvenuto dal 1o gennaio di ogni anno, è eseguito in osservanza dei regimi tariffari stabiliti dalla normativa, nonché dagli atti convenzionali firmati tra lo Stato e i concessionari;
   è in atto una vera e propria rivoluzione in tema di rapporti tra lo Stato e le società concessionarie autostradali, iniziato con la XVIII legislatura, declinato dapprima nel decreto-legge recante «Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze», in particolare sotto il profilo della vigilanza sui concessionari e i nuovi poteri dell'Autorità di regolazione dei trasporti;
   le importanti modifiche in corso nei rapporti tra lo Stato e i concessionari autostradali vedono, da ultimo, una novità proprio sul fronte degli aumenti annuali delle tariffe autostradali attraverso i decreti interministeriali firmati il 31 dicembre 2018;
   con l'emanazione dei decreti interministeriali del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 31 dicembre 2018 sono stati sterilizzati gli aumenti sui 2.860 chilometri della rete gestita da Autostrade per l'Italia, nonché sull'Autobrennero, sulla Brescia-Padova, sulle Autovie venete, sulla Torino-Milano, sulla Torino-Piacenza e sulla Torino-Ivrea, sull'Asti-Cuneo, sulle Autostrade siciliane e quelle meridionali: si tratterebbe, dunque, di un blocco agli aumenti annuali sul 90 per cento della rete autostradale corrispondente a 5.208 chilometri sui 5.868 chilometri complessivi di rete –:
   quali iniziative intenda assumere nel prossimo futuro nell'ambito dei rapporti tra soggetto concedente pubblico e società concessionarie per garantire il riequilibrio tra le attività di gestione della rete autostradale e la tutela degli utenti.
(3-00417)


PROPOSTA DI LEGGE: S. 659 – D'INIZIATIVA DEL SENATORE PETROCELLI: RATIFICA ED ESECUZIONE DELL'ACCORDO DI COOPERAZIONE CULTURALE E DI ISTRUZIONE TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E IL GOVERNO DEL MONTENEGRO, FATTO A ROMA IL 15 APRILE 2014 (APPROVATA DAL SENATO) (A.C. 1389)

A.C. 1389 – Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SUL TESTO DEL PROVVEDIMENTO

Sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE FAVOREVOLE

A.C. 1389 – Articolo 1

ARTICOLO 1 DELLA PROPOSTA DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 1.
(Autorizzazione alla ratifica)

  1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare l'Accordo di cooperazione culturale e di istruzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Montenegro, fatto a Roma il 15 aprile 2014.

A.C. 1389 – Articolo 2

ARTICOLO 2 DELLA PROPOSTA DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 2.
(Ordine di esecuzione)

  1. Piena e intera esecuzione è data all'Accordo di cui all'articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto disposto dall'articolo 16 del medesimo Accordo.

A.C. 1389 – Articolo 3

ARTICOLO 3 DELLA PROPOSTA DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 3.
(Disposizioni finanziarie)

  1. Per le finalità dell'Accordo di cui all'articolo 1, relativamente agli articoli 2, 3, 4, 5, 6, 7, 11, 12, 14 e 15, è autorizzata la spesa di 160.000 euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 e di 163.760 euro a decorrere dall'anno 2020.
  2. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 160.000 euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 e a 163.760 euro a decorrere dall'anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2018-2020, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2018, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
  3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

A.C. 1389 – Articolo 4

ARTICOLO 4 DELLA PROPOSTA DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 4.
(Clausola di invarianza finanziaria)

  1. Dalle disposizioni dell'Accordo di cui all'articolo 1, ad esclusione degli articoli 2, 3, 4, 5, 6, 7, 11, 12, 14 e 15 dell'Accordo medesimo, non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  2. Agli eventuali oneri relativi all'articolo 17 dell'Accordo di cui all'articolo 1 si farà fronte con apposito provvedimento legislativo.

A.C. 1389 – Articolo 5

ARTICOLO 5 DELLA PROPOSTA DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 5.
(Entrata in vigore)

  1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

PROPOSTA DI LEGGE: S. 676 – D'INIZIATIVA DEL SENATORE PETROCELLI: RATIFICA ED ESECUZIONE DELL'ACCORDO DI COOPERAZIONE CULTURALE, SCIENTIFICA E TECNOLOGICA FRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA ED IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA POPOLARE DEMOCRATICA DEL LAOS, FATTO A BANGKOK IL 17 FEBBRAIO 2003 (APPROVATA DAL SENATO) (A.C. 1390)

A.C. 1390 – Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SUL TESTO DEL PROVVEDIMENTO

Sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE FAVOREVOLE

A.C. 1390 – Articolo 1

ARTICOLO 1 DELLA PROPOSTA DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 1.
(Autorizzazione alla ratifica)

  1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare l'Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica popolare democratica del Laos, fatto a Bangkok il 17 febbraio 2003.

A.C. 1390 – Articolo 2

ARTICOLO 2 DELLA PROPOSTA DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 2.
(Ordine di esecuzione)

  1. Piena ed intera esecuzione è data all'Accordo di cui all'articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto disposto dall'articolo 12 dell'Accordo medesimo.

A.C. 1390 – Articolo 3

ARTICOLO 3 DELLA PROPOSTA DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 3.
(Disposizioni finanziarie)

  1. Per le finalità dell'Accordo di cui all'articolo 1, relativamente agli articoli 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10, è autorizzata la spesa di 220.000 euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 e di 249.190 euro a decorrere dall'anno 2020.
  2. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 220.000 euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 e a 249.190 euro a decorrere dall'anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2018-2020, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2018, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
  3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

A.C. 1390 – Articolo 4

ARTICOLO 4 DELLA PROPOSTA DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 4.
(Clausola di invarianza finanziaria)

  1. Dalle disposizioni dell'Accordo di cui all'articolo 1, ad esclusione degli articoli da 2 a 10 dell'Accordo medesimo, non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

A.C. 1390 – Articolo 5

ARTICOLO 5 DELLA PROPOSTA DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 5.
(Entrata in vigore)

  1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

DISEGNO DI LEGGE: S. 772 – RATIFICA ED ESECUZIONE DELL'ACCORDO TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E IL GOVERNO DEL GIAPPONE CONCERNENTE IL TRASFERIMENTO DI EQUIPAGGIAMENTI E DI TECNOLOGIA DI DIFESA, FATTO A TOKYO IL 22 MAGGIO 2017 (APPROVATO DAL SENATO) (A.C. 1391)

A.C. 1391 – Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SUL TESTO DEL PROVVEDIMENTO

Sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE FAVOREVOLE

A.C. 1391 – Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 1.
(Autorizzazione alla ratifica)

  1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare l'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Giappone concernente il trasferimento di equipaggiamenti e di tecnologia di difesa, fatto a Tokyo il 22 maggio 2017.

A.C. 1391 – Articolo 2

ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 2.
(Ordine di esecuzione)

  1. Piena ed intera esecuzione è data all'Accordo di cui all'articolo 1 a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto disposto dall'articolo 7 dell'Accordo stesso.

A.C. 1391 – Articolo 3

ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 3.
(Disposizioni finanziarie)

  1. All'onere derivante dall'articolo 2 dell'Accordo di cui all'articolo 1, pari a euro 4.529 annui ad anni alterni, a decorrere dall'anno 2018, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2018-2020, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2018, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
  2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

A.C. 1391 – Articolo 4

ARTICOLO 4 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 4.
(Clausola di invarianza finanziaria)

  1. Dalle disposizioni dell'Accordo di cui all'articolo 1, ad esclusione degli oneri previsti dall'articolo 3, non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  2. Agli eventuali oneri derivanti dall'articolo 7, comma 2, dell'Accordo di cui all'articolo 1 si fa fronte con apposito provvedimento legislativo.

A.C. 1391 – Articolo 5

ARTICOLO 5 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 5.
(Entrata in vigore)

  1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.