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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 19 settembre 2018

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME: MOZIONI NN. 1-00030, 1-00032 E 1-00036

Mozione n. 1-00030– Iniziative in relazione al prospettato riconoscimento della cittadinanza austriaca ai cittadini italiani di lingua tedesca e ladina residenti in Alto Adige

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).

Governo 25 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 59 minuti
(con il limite massimo di 11 minuti per ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 21 minuti
 MoVimento 5 Stelle 1 ora e 3 minuti
 Lega – Salvini premier 44 minuti
 Partito Democratico 42 minuti
 Forza Italia – Berlusconi presidente 40 minuti
 Fratelli d'Italia 26 minuti
 Liberi e Uguali 23 minuti
 Misto: 23 minuti
  MAIE-Movimento Associativo Italiani all'Estero 8 minuti
  Civica Popolare-AP-PSI-Area Civica 4 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI 4 minuti
  +Europa-Centro Democratico 3 minuti

(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l'illustrazione della mozione.

Mozione n. 1-00032– Iniziative per Roma Capitale

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).

Governo 25 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 59 minuti
(con il limite massimo di 11 minuti per ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 21 minuti
 MoVimento 5 Stelle 1 ora e 3 minuti
 Lega – Salvini premier 44 minuti
 Partito Democratico 42 minuti
 Forza Italia – Berlusconi presidente 40 minuti
 Fratelli d'Italia 26 minuti
 Liberi e Uguali 23 minuti
 Misto: 23 minuti
  MAIE-Movimento Associativo Italiani all'Estero 8 minuti
  Civica Popolare-AP-PSI-Area Civica 4 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI 4 minuti
  +Europa-Centro Democratico 3 minuti

(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l'illustrazione della mozione.

Mozione n. 1-00036 - Posizione da sostenere in sede europea circa l'applicazione nei confronti dell'Ungheria dell'articolo 7, paragrafo 1 del trattato UE, in relazione alla risoluzione adottata dal Parlamento europeo

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).

Governo 25 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 59 minuti
(con il limite massimo di 11 minuti per ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 21 minuti
 MoVimento 5 Stelle 1 ora e 3 minuti
 Lega – Salvini premier 44 minuti
 Partito Democratico 42 minuti
 Forza Italia – Berlusconi presidente 40 minuti
 Fratelli d'Italia 26 minuti
 Liberi e Uguali 23 minuti
 Misto: 23 minuti
  MAIE-Movimento Associativo Italiani all'Estero 8 minuti
  Civica Popolare-AP-PSI-Area Civica 4 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI 4 minuti
  +Europa-Centro Democratico 3 minuti

(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l'illustrazione della mozione.

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 19 settembre 2018.

  Ascari, Bagnasco, Battelli, Benvenuto, Bitonci, Bonafede, Braga, Claudio Borghi, Brescia, Buffagni, Cardinale, Carfagna, Carinelli, Castelli, Castiello, Ciprini, Cirielli, Cominardi, Covolo, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Del Re, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Fantinati, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Lorenzo Fontana, Fraccaro, Fugatti, Gagliardi, Galizia, Galli, Gallinella, Gallo, Garavaglia, Gava, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgetti, Grande, Grillo, Guerini, Guidesi, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Lorenzin, Losacco, Lucchini, Lupi, Maccanti, Manzato, Micillo, Molinari, Molteni, Morelli, Morrone, Muroni, Paita, Pastorino, Picchi, Plangger, Raffa, Rampelli, Rixi, Rizzo, Rosato, Rotelli, Ruocco, Saltamartini, Scoma, Carlo Sibilia, Spadafora, Spadoni, Tasso, Tofalo, Trancassini, Traversi, Vacca, Valbusa, Valente, Villarosa, Raffaele Volpi.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Ascari, Bagnasco, Battelli, Benvenuto, Bitonci, Bonafede, Claudio Borghi, Braga, Brescia, Buffagni, Caiata, Cardinale, Carfagna, Carinelli, Castelli, Castiello, Ciprini, Cirielli, Cominardi, Covolo, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Del Re, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Fantinati, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Lorenzo Fontana, Fraccaro, Fugatti, Gagliardi, Galizia, Galli, Gallinella, Gallo, Garavaglia, Gava, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgetti, Grande, Grillo, Guerini, Guidesi, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Lorenzin, Losacco, Lucchini, Lupi, Maccanti, Manzato, Micillo, Molinari, Molteni, Morelli, Morrone, Muroni, Paita, Pastorino, Picchi, Plangger, Raffa, Rampelli, Rixi, Rizzo, Rosato, Rotelli, Ruocco, Saltamartini, Scoma, Carlo Sibilia, Spadafora, Spadoni, Tasso, Tateo, Tofalo, Trancassini, Traversi, Vacca, Valbusa, Valente, Villarosa, Raffaele Volpi.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 18 settembre 2018 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa dei deputati:
   LUPI ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie» (1169).

  Sarà stampata e distribuita.

Assegnazione di un progetto di legge a Commissione in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, il seguente progetto di legge è assegnato, in sede referente, alla sottoindicata Commissione permanente:
   VI Commissione (Finanze):
  RUOCCO ed altri: «Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale» (1074) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, VIII, IX, X (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), XI, XII e XIV.

Trasmissione dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, con lettera in data 14 settembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 131 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, la relazione sui dati relativi allo stato delle tossicodipendenze in Italia, riferita all'anno 2017 (Doc. XXX, n. 1).

  Questa relazione è trasmessa alla II Commissione (Giustizia) e alla XII Commissione (Affari sociali).

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, con lettera in data 14 settembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 9 del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 7 febbraio 2011, n. 26, le relazioni sullo stato di avanzamento degli interventi per alloggi e residenze per studenti universitari oggetto di cofinanziamento, riferite all'anno 2017, relative, rispettivamente, al III e IV bando.

  Questa documentazione è trasmessa alla VII Commissione (Cultura).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 17 settembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le seguenti relazioni concernenti progetti di atti dell'Unione europea:
   relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 767/2008, il regolamento (CE) n. 810/2009, il regolamento (UE) 2017/2226, il regolamento (UE) 2016/399, il regolamento (UE) 2018/XX [regolamento sull'interoperabilità] e la decisione 2004/512/CE, e che abroga la decisione 2008/633/GAI del Consiglio (COM(2018) 302 final) – alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (COM(2018) 460 final) – alla III Commissione (Affari esteri) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di risoluzioni del Parlamento europeo.

  Il Parlamento europeo ha trasmesso le seguenti risoluzioni, approvate nella tornata dal 2 al 5 luglio 2018, che sono assegnate, ai sensi dell'articolo 125, comma 1, del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, nonché, per il parere, alla III Commissione (Affari esteri) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), se non già assegnate alle stesse in sede primaria:
   Risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa, volto a sostenere la competitività e la capacità di innovazione dell'industria europea della difesa (Doc. XII, n. 103) – alle Commissioni riunite IV (Difesa) e X (Attività produttive);
   Risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche integrate sulle aziende agricole e che abroga i regolamenti (CE) n. 1166/2008 e (UE) n. 1337/2011 (Doc. XII, n. 104) – alla XIII Commissione (Agricoltura);
   Risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che abroga il regolamento (UE) n. 256/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sulla comunicazione alla Commissione di progetti di investimento nelle infrastrutture per l'energia nell'Unione europea (Doc. XII, n. 105) – alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive);
   Risoluzione legislativa sulla proposta modificata di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 904/2010 per quanto riguarda misure di rafforzamento della cooperazione amministrativa in materia di imposta sul valore aggiunto (Doc. XII, n. 106) – alla VI Commissione (Finanze);
   Risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio che modifica l'atto relativo all'elezione dei membri del Parlamento europeo a suffragio universale diretto, allegato alla decisione 76/787/CECA, CEE, Euratom del Consiglio del 20 settembre 1976 (Doc. XII, n. 107) – alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XIV (Politiche dell'Unione europea);
   Risoluzione legislativa sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 1999/62/CE, relativa alla tassazione a carico di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada per l'uso di alcune infrastrutture, per quanto riguarda determinate disposizioni concernenti le tasse sugli autoveicoli 1976 (Doc. XII, n. 108) – alla VIII Commissione (Ambiente);
   Risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2016/794 ai fini dell'istituzione di un sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS) (Doc. XII, n. 109) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio sulla conclusione, a nome dell'Unione, dell'accordo di cooperazione tra l'Unione europea e l'Agenzia per la sicurezza della navigazione aerea in Africa e Madagascar (ASECNA) relativo allo sviluppo della navigazione satellitare e alla fornitura dei servizi associati nella zona di competenza di ASECNA a beneficio dell'aviazione civile (Doc. XII, n. 110) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa alla proroga dell'accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra la Comunità europea e il governo degli Stati Uniti d'America (Doc. XII, n. 111) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione sul ruolo delle città nel quadro istituzionale dell'Unione (Doc. XII, n. 112) – alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XIV (Politiche dell'Unione europea);
   Risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea, dell'accordo di partenariato globale e rafforzato tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica d'Armenia, dall'altra (Doc. XII, n. 113) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione non legislativa sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea, dell'accordo di partenariato globale e rafforzato tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica d'Armenia, dall'altra (Doc. XII, n. 114) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione di un accordo di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica dell'Iraq, dall'altra (Doc. XII, n. 115) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS) e che modifica i regolamenti (UE) n. 515/2014, (UE) 2016/399, (UE) 2016/794 e (UE) 2016/1624 (Doc. XII, n. 116) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che modifica il regolamento (CE) n. 2012/2002, i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1305/2013, (UE) n. 1306/2013, (UE) n. 1307/2013, (UE) n. 1308/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014, (UE) n. 652/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio e la decisione n. 541/2014/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (Doc. XII, n. 117) – alla V Commissione (Bilancio);
   Risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, che modifica il regolamento (CE) n. 1987/2006 e la decisione 2007/533/GAI del Consiglio e che abroga il regolamento (UE) n. 1077/2011 (Doc. XII, n. 118) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Risoluzione non legislativa sul progetto di decisione del Consiglio relativo alla conclusione di un accordo di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica dell'Iraq, dall'altra (Doc. XII, n. 119) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo in forma di scambio di lettere tra l'Unione europea e la Nuova Zelanda, a norma dell'articolo XXIV, paragrafo 6, e dell'articolo XXVIII dell'accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio (GATT) del 1994, sulla modifica di concessioni nell'elenco della Repubblica di Croazia nel quadro della sua adesione all'Unione europea (Doc. XII, n. 120) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione concernente la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio rettificativo n. 2/2018 dell'Unione europea per l'esercizio 2018 che iscrive l'eccedenza dell'esercizio 2017 (Doc. XII, n. 121) – alla V Commissione (Bilancio);
   Risoluzione concernente la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio rettificativo n. 3/2018 dell'Unione europea per l'esercizio 2018, sezione III – Commissione: proroga dello strumento per i rifugiati in Turchia (Doc. XII, n. 122) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione verso una strategia esterna dell'Unione europea contro i matrimoni precoci e forzati – prossime tappe (Doc. XII, n. 123) – alle Commissioni riunite II (Giustizia) e XII (Affari sociali);
   Risoluzione sulla crisi politica in Moldova a seguito dell'annullamento delle elezioni del sindaco di Chi Sinău (Doc. XII, n. 124) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione sul Burundi (Doc. XII, n. 125) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione su orientamenti destinati agli Stati membri per prevenire la configurazione come reato dell'assistenza umanitaria (Doc. XII, n. 126) – alla II Commissione (Giustizia);
   Risoluzione sull'adeguatezza della protezione offerta dallo scudo UE-USA per la privacy (Doc. XII, n. 127) – alle Commissioni riunite II (Giustizia) e III (Affari esteri);
   Risoluzione recante raccomandazioni alla Commissione concernenti uno statuto per le imprese sociali e solidali (Doc. XII, n. 128) – alla XII Commissione (Affari sociali).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 18 settembre 2018, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE, Euratom) n. 1141/2014 per quanto riguarda la procedura di verifica relativa alle violazioni delle norme in materia di protezione dei dati personali nel contesto delle elezioni del Parlamento europeo – Contributo della Commissione europea all'incontro dei leader di Salisburgo del 19-20 settembre 2018 (COM(2018) 636 final), che è assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XIV (Politiche dell'Unione europea).

  La proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Centro europeo di competenza industriale, tecnologica e di ricerca sulla cibersicurezza e la rete dei centri nazionali di coordinamento – Contributo della Commissione europea per la riunione dei leader del 19-20 settembre 2018 a Salisburgo (COM(2018) 630 final) e la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla soppressione dei cambi stagionali dell'ora e che abroga la direttiva 2000/84/CE (COM(2018) 639 final), già trasmesse dalla Commissione europea e assegnate, in data 13 settembre 2018, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, rispettivamente alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e IX (Trasporti) e alla I Commissione (Affari costituzionali), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), sono altresì assegnate alla medesima XIV Commissione ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre, per ciascuna di tali proposte, dal 18 settembre 2018.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 18 settembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Corte dei conti – Relazione annuale per il 2017 sulla gestione e il rendimento del bilancio dell'Unione europea (COM(2018) 457 final – Part 1/2 e Part 2/2);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulla valutazione di Europeana e i suoi sviluppi futuri (COM(2018) 612 final);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV) (COM(2018) 626 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Undicesima relazione finanziaria della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sul funzionamento del Fondo europeo agricolo di garanzia – Esercizio 2017 (COM(2018) 628 final);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Centro europeo di competenza industriale, tecnologica e di ricerca sulla cibersicurezza e la rete dei centri nazionali di coordinamento – Contributo della Commissione europea per la riunione dei leader del 19-20 settembre 2018 a Salisburgo (COM(2018) 630 final);
   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla soppressione dei cambi stagionali dell'ora e che abroga la direttiva 2000/84/CE (COM(2018) 639 final).

Comunicazione di nomine ministeriali.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 10 settembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, la comunicazione concernente il conferimento al dottor Carmine di Nuzzo, ai sensi del comma 10 del medesimo articolo 19, dell'incarico di livello dirigenziale generale di ispettore generale capo dell'Ispettorato generale per l'informatizzazione della contabilità di Stato, nell'ambito del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze.

  Questa comunicazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 10 e 17 settembre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni concernenti la revoca di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle Commissioni sottoindicate:

  alla III Commissione (Affari esteri) la comunicazione concernente la revoca del seguente incarico nell'ambito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale:
   revoca dell'incarico, conferito al dottor Sergio Ferdinandi, di consigliere ministeriale per consulenza, ricerca, studio e coordinamento in materia giuridica, amministrativa e di bilancio presso la Direzione generale per le risorse e l'innovazione;

  alla V Commissione (Bilancio) la comunicazione concernente la revoca del seguente incarico nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze:
   revoca dell'incarico, conferito alla dottoressa Valeria Vaccaro, di direttore della Direzione del personale, nell'ambito del Dipartimento dell'amministrazione generale, del personale e dei servizi;

  alla VI Commissione (Finanze) la comunicazione concernente la revoca del seguente incarico nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze:
   revoca dell'incarico, conferito al dottor Alessandro Rivera, di direttore della Direzione IV – Sistema bancario e finanziario, affari legali, nell'ambito del Dipartimento del tesoro.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative volte al riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale a medici e personale sanitario, anche in relazione a numerosi episodi di violenza nei loro confronti occorsi presso strutture sanitarie – 3-00177

   ROSTAN e FORNARO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   in Italia si registrano numerosi atti di violenza nei confronti di medici e personale sanitario che sono di carattere sia verbale ma, purtroppo, anche di carattere fisico, aggressioni che derivano spesso da deficit organizzativi e da non adeguata tutela dei lavoratori nei luoghi di lavoro;
   sindacati e associazioni di categoria denunciano con sempre maggiore forza come gli atti di violenza stiano avendo un aumento esponenziale preoccupante;
   la Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) ed il sindacato Nursind, ad agosto 2018, hanno reso noto che su oltre tremila aggressioni l'anno solo 1.200 vengono regolarmente denunciate;
   l'Anaao Assomed ha reso noti i dati derivanti da indagine condotta su 1.280 soggetti interni al personale medico e sanitario, dai quali risulta che il 65 per cento degli intervistati ha risposto di essere stato vittima di aggressioni, di questi il 66,19 per cento riferisce di aggressioni verbali mentre il 33,8 per cento di aggressioni fisiche;
   le aree sanitarie dove si registrano i maggiori casi rispetto al totale delle aggressioni sono: psichiatria con il 34,12 per cento, pronto soccorso con il 20,26 per cento, medicina interna con il 7,46 per cento;
   che il fenomeno delle aggressioni sia sottostimato lo si deduce anche dal dato che il 70 per cento del campione ha riferito di essere stato, a sua volta, testimone di aggressioni verso il personale sanitario;
   un'altra indagine statistica condotta sui dati Inail 2018 calcola che in media nel nostro Paese si verificano tre episodi di violenza al giorno ai danni di personale medico e sanitario nell'esercizio delle sue funzioni;
   si rende quindi urgente, tra le altre iniziative per affrontare efficacemente le aggressioni violente nei confronti del personale sanitario e garantire la sicurezza nelle strutture sanitarie, prevedere che al personale sanitario sia riconosciuta la qualifica di pubblico ufficiale, prevedendo che l'azione penale si avvii d'ufficio e non a seguito di denuncia di parte;
   il 6 settembre 2018 la Conferenza Stato-regioni ha espresso il parere sullo schema di disegno di legge recante disposizioni in materie di sicurezza di esercenti le professioni sanitarie, testo che non risulta ancora assegnato al fine dell'avvio dell’iter di discussione unitamente alle proposte di legge in materia –:
   se non ritenga necessario adottare, senza indugio, iniziative legislative finalizzate al riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale a medici e personale sanitario nell'esercizio delle loro funzioni.
(3-00177)


Chiarimenti in merito al rapporto di lavoro del nuovo direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco, con particolare riferimento all'applicazione del tetto retributivo – 3-00178

   D'ARRANDO, MASSIMO ENRICO BARONI, BOLOGNA, LAPIA, LOREFICE, MAMMÌ, MENGA, NAPPI, NESCI, PROVENZA, SAPIA, SARLI, SPORTIELLO, TRIZZINO, TROIANO e LEDA VOLPI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   in meno di due mesi dalla pubblicazione dell'avviso per la manifestazione di interesse per la carica del direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco, si è conclusa la procedura di valutazione dei curricula degli esperti che hanno risposto alla richiesta e in data 13 settembre 2018 la Conferenza Stato-regioni ha espresso l'assenso sulla proposta del Ministro interrogato del dottor Luca Li Bassi per la nomina a direttore generale della medesima agenzia;
   nella XVII legislatura, oltre che da atti di sindacato ispettivo presentati in Parlamento, anche da notizie di stampa, era emersa la questione relativa alla retribuzione del direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco, ente pubblico non economico, dotato di autonomia organizzativa, patrimoniale, finanziaria e gestionale;
   il direttore generale è il legale rappresentante dell'agenzia, al quale competono le funzioni di gestione nonché la direzione di tutte le attività della medesima; il trattamento giuridico del direttore generale è disciplinato con un contratto di lavoro di diritto privato stipulato con il Ministro della salute;
   con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 marzo 2012, in attuazione dell'articolo 23-ter del decreto-legge n. 201 del 2011, si definisce il trattamento economico annuo omnicomprensivo di chiunque riceva a carico delle finanze pubbliche emolumenti o retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni, stabilendo come parametro massimo di riferimento il trattamento economico del primo presidente della Corte di cassazione;
   l'ambito soggettivo di applicazione della citata disposizione è stato, poi, esteso dall'articolo 1, comma 471, della legge n. 147 del 2013 a chiunque riceva a carico delle finanze pubbliche retribuzioni o emolumenti comunque denominati in ragione di rapporti di lavoro subordinato o autonomo intercorrenti con le autorità amministrative indipendenti, con gli enti pubblici economici e con le pubbliche amministrazioni; il comma 472 dello stesso articolo ha poi esteso tali limiti retributivi anche agli emolumenti dei componenti degli organi di amministrazione, direzione e controllo delle autorità amministrative indipendenti e delle amministrazioni pubbliche;
   in passato, si era posta la questione se nel «tetto retributivo» del direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco rientrassero anche ulteriori emolumenti ricevuti per specifici incarichi, come, ad esempio, quelli svolti presso il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Ema –:
   se, fermo restando l'obbligo del «tetto retributivo», il rapporto di lavoro del nuovo direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco sarà esclusivo, con conseguente divieto di svolgere altre attività professionali, pubbliche o private, anche occasionali. (3-00178)


Iniziative volte a modificare il sistema di allerta relativo agli stupefacenti, al fine di garantire una corretta informazione e favorire la prevenzione – 3-00179

   PINI, DE FILIPPO, GRIBAUDO, CARNEVALI, CAMPANA, UBALDO PAGANO, RIZZO NERVO, SCHIRÒ, SIANI, ENRICO BORGHI e FIANO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   nell'aprile del 2017 a Milano si è verificata la prima overdose certificata di fentanyl che ha ucciso un uomo di 39 anni. Questa sostanza è un oppioide sintetico nato negli anni ’60, usato come antidolorifico in ambiente clinico per i malati terminali o per chi soffre di gravi patologie ed è dalle 50 alle 100 volte più potente della morfina. Anche una minima dose può essere letale;
   si è diffuso come droga a partire dagli Stati Uniti dove la US drug enforcement administration ha lanciato negli ultimi anni diversi allarmi. In America la crisi degli oppiacei è stata dichiarata emergenza sanitaria nazionale nell'ottobre 2017. Solo nel 2017 il 60 per cento dei decessi per overdose negli Usa sono stati causati dal fentalyn, tant’è che la polizia ha ormai l'obbligo di portare dietro uno spray nasale a base di naloxone, un antidoto alla sostanza;
   la dipendenza da analgesici avrebbe fatto impennare anche il numero di nascite di bambini con astinenza neonatale;
   in Europa la prima allerta sul fentanyl lanciata dall'Osservatorio europeo su droghe e tossicodipendenze è del 2013;
   l'Istituto superiore di sanità ha avuto solo il 5 settembre 2018 il report relativo al caso di overdose di Milano. Ma le cause del decesso erano note già da mesi, come testimonia un articolo scientifico scritto il 18 giugno 2018, con analisi effettuate all'Università di Milano, e pubblicato sulla rivista Dta. Per questo ritardo, solo dal 12 settembre 2018, per conto del dipartimento antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, l'Istituto superiore di sanità ha lanciato l'allerta di livello 3, il massimo, per avvisare chi si occupa per motivi professionali di droghe, riguardo a condizioni di rischio di gravi danni della salute;
   nel nostro Paese, unico in Europa, è proibito fare informazione e pubblicità — anche via web – agli utenti riguardo alla diffusione e alla pericolosità delle sostanze stupefacenti, in particolare per quello che riguarda le nuove sostanze. In Italia è ancora vietata anche la pubblicità, anche via web, degli allarmi che raggiungono operatori sanitari e forze di polizia –:
   se non si ritenga opportuno cambiare il sistema di allerta, visto che una corretta informazione potrebbe salvate numerose vite umane, soprattutto i più giovani, e favorire la prevenzione. (3-00179)


Elementi in ordine all'attuazione della cosiddetta alternanza scuola-lavoro e iniziative relative all'efficacia di tale istituto – 3-00180

   FUSACCHIA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   la legge n. 107 del 2015 ha introdotto l'alternanza scuola-lavoro obbligatoria e curriculare come strumento di conoscenza, già nel corso degli studi, del mondo del lavoro e in generale del mondo «fuori dalla scuola» anche per gli studenti dei licei;
   in fase di attuazione, le scuole non sono state accompagnate adeguatamente, in ragione principalmente del limitato personale a disposizione del Ministero, anche nella sua articolazione territoriale, portando così ad esperienze di alternanza molto diverse in tutto il Paese, con casi da un lato di eccellenza e dall'altro di scarsissimo valore educativo;
   esiste il rischio che, invece di intervenire per rivedere i limiti e le eventuali distorsioni, l'alternanza diventi oggetto di scontro ideologico e finisca per essere rimossa dall'esperienza formativa degli studenti, con grave danno per la funzione della scuola di sviluppare nei giovani senso critico e conoscenza diretta del mondo anche prima del termine degli studi;
   il Ministro interrogato ha già espresso in più occasioni l'intenzione di limitare l'alternanza scuola-lavoro nei percorsi degli studenti e un primo intervento a riguardo è stato introdotto nel decreto cosiddetto «mille proroghe» che prevede il rinvio di un anno del valore dell'alternanza ai fini della valutazione finale degli studenti –:
   quale monitoraggio e mappatura complessiva delle esperienze di alternanza scuola-lavoro e di conseguenza quale bilancio dettagliato di questi primi anni di attuazione il Ministro interrogato abbia condotto o comunque avuto a disposizione per poter maturare un giudizio non ideologico sul ruolo attuale dell'alternanza e, di conseguenza, sugli interventi necessari per migliorare e aumentare l'impatto a beneficio degli studenti. (3-00180)


Orientamenti del Governo in ordine all'alternanza scuola-lavoro ed ai relativi effetti nell'ambito dell'esame di Stato – 3-00181

   APREA, GELMINI, CASCIELLO, MARIN, MARROCCO, PALMIERI e SACCANI JOTTI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   il Governo è intervenuto a prorogare l'obbligo di illustrazione della relazione sull'esperienza di alternanza scuola-lavoro, maturata nell'ultimo triennio, durante lo svolgimento dell'esame di Stato;
   questa decisione del Governo interviene nello svolgimento di un processo di qualificazione del percorso formativo con un alto valore di orientamento personalizzato, senza che vi sia stato su questo alcun preavviso alle scuole, configurandosi così come una scelta più ideologica che istituzionale;
   l'alternanza scuola-lavoro ha rappresentato, fin dalla legge n. 53 del 2003, una forte innovazione didattica, che ha impegnato e impegna progettualità e risorse pubbliche e che richiederebbe, per essere migliorata, rapporti, monitoraggi, misurazioni di efficacia, indicatori di successo e/o di criticità, al fine di riflettere soprattutto sulle buone pratiche;
   la generalizzazione dell'alternanza scuola-lavoro per il triennio conclusivo della scuola superiore, introdotta con legge n. 107 del 2015, ha comportato il coinvolgimento e la messa a disposizione di risorse finanziarie, strutturali e professionali del mondo imprenditoriale, associativo e degli enti pubblici e privati, che insieme alle scuola hanno elaborato e realizzato percorsi di alternanza;
   l'alternanza scuola-lavoro è presente in tutti i sistemi scolastici più avanzati dei Paesi dell'Ocse, ma soprattutto è la modalità che consente al 95 per cento degli studenti europei di trovare la prima occupazione, contrastando fenomeni di prolungata inattività lavorativa post diploma o post laurea;
   sarebbe oltremodo rischioso riprodurre gerarchie nei percorsi scolastici superiori che richiamano il ’900, dal momento che la circolarità degli studi formali e informali deve diventare patrimonio sia dei percorsi tecnico-scientifici che dei percorsi più propriamente formali, e quindi liceali;
   l'anno scolastico è già iniziato e le istituzioni scolastiche hanno già adottato progetti di alternanza scuola-lavoro rivolti ai propri studenti o ulteriori fasi di avanzamento degli stessi –:
   se, e quando, il Ministro interrogato intenda comunicare alle istituzioni scolastiche la decisione di modificare l'esame di Stato per il corrente anno scolastico, a prescindere dai tempi dell'approvazione del «decreto milleproroghe», e se questo avverrà con indicazioni alle scuole dei punti di forza e di criticità già emersi in questi primi anni di esperienze di alternanza scuola-lavoro attraverso dati statistici e fattuali in possesso del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al fine di prevederne un nuovo rilancio soprattutto guardando alle best practice diffuse sul territorio nazionale, o se viceversa il Governo intenda disinvestire sul piano delle ore destinate all'alternanza scuola-lavoro e dei finanziamenti connessi, determinando una pericolosa retromarcia nella proposta didattica nazionale soprattutto con riferimento alle leve per il superamento dell'autoreferenzialità del sistema e per l'occupazione giovanile.
(3-00181)


Iniziative con riguardo all'esame di idoneità per i minori in regime di istruzione parentale – 3-00182

   MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, FANTUZ, FERRARI, FOGLIANI, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GASTALDI, GERARDI, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LATINI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LO MONTE, LOCATELLI, LOLINI, EVA LORENZONI, LUCCHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MARCHETTI, MATURI, MORELLI, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RIBOLLA, SALTAMARTINI, SASSO, SEGNANA, STEFANI, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VINCI, VIVIANI, ZANOTELLI, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   sulla base di una circolare del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, i genitori che intendono avvalersi di quella che ormai viene denominata «istruzione parentale», al fine di garantire l'assolvimento dell'obbligo di istruzione, sono tenuti a presentare specifica dichiarazione, che, dopo l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 62 del 2017, deve essere presentata al dirigente scolastico del territorio di residenza, dimostrando di possedere le competenze tecniche e i mezzi materiali per provvedere, in proprio o mediante frequenza di una istituzione non statale non paritaria, all'istruzione dell'alunno;
   sulla base di tale dichiarazione, precisa la circolare, il dirigente dell'istituzione scolastica prende atto che l'assolvimento dell'obbligo di istruzione viene effettuato mediante l'istruzione parentale, comunicando, altresì, ai genitori che, prima dell'inizio delle lezioni del successivo anno scolastico, l'alunno dovrà sostenere il prescritto esame di idoneità alla classe successiva;
   di contro gli studenti stranieri, che intendono proseguire gli studi presso istituzioni scolastiche italiane e che siano ancora in età, secondo l'ordinamento scolastico italiano, di obbligo scolastico, vengono iscritti alla classe corrispondente all'età anagrafica, salvo che il collegio docenti deliberi diversamente tenendo conto:
    a) dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica;
    b) dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno;
    c) del corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza;
    d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno;
   tutto questo per rilevare che si è al paradosso che, mentre ai minori in regime di istruzione parentale viene richiesto un esame di idoneità per l'inserimento nella classe corrispondente, i minori stranieri vengono inseriti di diritto, senza alcun accertamento dei prerequisiti nella corrispondente classe anagrafica, con evidente e inspiegabile svantaggio per i primi, che non hanno da superare nemmeno l'ostacolo della barriera linguistica –:
   quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato riguardo all'educazione parentale per eliminare quella che appare un'evidente discriminazione di trattamento, attuata da anni e confermata anche dal decreto legislativo n. 62 del 2017. (3-00182)


Iniziative volte a disciplinare le graduatorie ad esaurimento in relazione alla sentenza n. 11 del 2017 dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, riguardante i titolari di diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 – 3-00183

   MOLLICONE, LOLLOBRIGIDA, RAMPELLI, BUCALO, CIABURRO, FRASSINETTI, ACQUAROLI, BELLUCCI, BUTTI, CARETTA, CIRIELLI, CROSETTO, DEIDDA, LUCA DE CARLO, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FIDANZA, FOTI, GEMMATO, LUCASELLI, MASCHIO, MELONI, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   la VI sezione del Consiglio di Stato, con ordinanza n. 364 del 2016, ha disposto la remissione all'Adunanza plenaria del medesimo Consiglio della sola questione relativa all'iscrizione nelle graduatorie ad esaurimento dei titolari di diploma magistrale «conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002»;
   l'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, chiamata a pronunciarsi in merito alla questione della riapertura delle graduatorie ad esaurimento per i possessori di diploma magistrale, con la sentenza n. 11 del 2017 ha dichiarato tale diploma quale titolo abilitante all'insegnamento, ma non all'inserimento nelle ex graduatorie permanenti, ora graduatorie ad esaurimento, a causa del ricorso tardivo;
   prima di tale pronuncia circa tremila docenti avevano ottenuto una sentenza di merito favorevole dallo stesso Consiglio di Stato e altri duemila avevano ottenuto lo stesso parere favorevole dal giudice del lavoro senza che l'Avvocatura dello Stato appellasse, anche in seguito alla pronuncia dell'Adunanza plenaria, rendendo di fatto tali sentenze emesse passate in giudicato e quindi definitive;
   si è quindi venuta a creare una palese diseguaglianza all'interno della medesima categoria, che con lo stesso titolo si trova spaccata da pronunce giurisprudenziali differenti dovute al parere dell'Adunanza plenaria;
   la situazione come attualmente configurata, soprattutto per i settemila docenti immessi in ruolo con «clausola rescissoria», in assenza di un tempestivo intervento è destinata a trasformarsi in un licenziamento di massa –:
   se non ritenga di adottare iniziative di competenza volte a configurare le tre fasce delle graduatorie ad esaurimento in base ai seguenti parametri: prima fascia diplomati magistrali vincitori e idonei del concorso del 1999, abilitati DM85, laureati in Scienza della formazione primaria vecchio ordinamento entro l'anno 2007; seconda fascia diplomati magistrali in possesso di tre anni di servizio e laureati in Scienza della formazione primaria in possesso di tre anni di servizio; terza fascia diplomati magistrali e laureati in Scienza della formazione primaria senza servizio che potranno passare in seconda fascia una volta maturati i trentasei mesi.
(3-00183)