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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 20 luglio 2018

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 20 luglio 2018.

  Battelli, Benvenuto, Bitonci, Bonafede, Claudio Borghi, Brescia, Buffagni, Cancelleri, Carfagna, Carinelli, Castelli, Castiello, Cirielli, Colucci, Cominardi, Davide Crippa, D'Uva, De Micheli, Del Re, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Fantinati, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Lorenzo Fontana, Fraccaro, Fugatti, Galizia, Galli, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gelmini, Giorgetti, Grande, Grillo, Guidesi, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Manzato, Micillo, Molteni, Morelli, Morrone, Pastorino, Rampelli, Rixi, Ruocco, Carlo Sibilia, Spadafora, Spadoni, Tofalo, Vacca, Valbusa, Valente, Villarosa, Raffaele Volpi.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 19 luglio 2018 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   ELVIRA SAVINO e D'ATTIS: «Conferimento del titolo di “città già capitale d'Italia” alla città di Brindisi» (954);
   ELVIRA SAVINO: «Introduzione degli articoli 572-bis e 572-ter del codice penale, concernenti il reato di imposizione di una dieta alimentare priva di elementi essenziali per la crescita a un minore di anni sedici» (955);
   ELVIRA SAVINO: «Disposizioni per la tutela della certezza degli investimenti privati nelle opere di rilevanza nazionale o regionale» (956);
   ELVIRA SAVINO: «Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, in materia di tutela del contribuente e delle attività economiche, interessi di mora, dilazione del pagamento e limiti al pignoramento e all'espropriazione immobiliare» (957);
   ELVIRA SAVINO: «Introduzione dell'articolo 3-bis del codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, di cui al decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79, in materia di rimozione degli ostacoli alla fruizione dei servizi turistici» (958);
   ELVIRA SAVINO: «Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernenti l'indennità di maternità e l'introduzione del congedo di paternità obbligatorio» (959);
   ELVIRA SAVINO: «Modifica alla legge 25 giugno 2003, n. 155, in materia di distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale» (960);
   ELVIRA SAVINO: «Disposizioni in favore delle famiglie dei minori affetti da patologie ematologiche pediatriche e neoplasie infantili» (961);
   ELVIRA SAVINO: «Istituzione della Giornata nazionale della donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche» (962);
   ELVIRA SAVINO: «Istituzione della figura dell'educatore al benessere sessuale per le persone disabili» (963);
   ELVIRA SAVINO: «Disciplina dei cimiteri per animali di affezione» (964);
   BENEDETTI: «Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione, cessione e consumo della cannabis e dei suoi derivati» (965);
   PALAZZOTTO ed altri: «Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e alla legge 17 luglio 1942, n. 907, in materia di monopolio della cannabis e dei suoi derivati» (966);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE BIANCOFIORE ed altri: «Modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige per l'adeguamento ai princìpi dell'Unione europea e per la garanzia della parità dei diritti dei gruppi linguistici italiano, tedesco e ladino» (967).

  Saranno stampate e distribuite.

Trasmissioni dal Senato.

  In data 19 luglio 2018 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza la seguente proposta di legge:
   S. 604. – Senatori ROMEO e PATUANELLI: «Proroga del termine per l'esercizio della delega per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale, di cui alla legge 6 giugno 2016, n. 106» (approvata dal Senato) (968).

  Sarà stampata e distribuita.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  Le seguenti proposte di legge sono state successivamente sottoscritte dal deputato Parentela:
   GALLINELLA: «Legge quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo» (178);
   GALLINELLA e GAGNARLI: «Modifiche agli articoli 517-quater e 518 del codice penale e agli articoli 51 e 275 del codice di procedura penale, in materia di contraffazione di indicazioni geografiche e denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari» (180);
   GALLINELLA e GAGNARLI: «Modifiche all'articolo 4 della legge 3 febbraio 2011, n. 4, in materia di etichettatura dei prodotti alimentari» (182);
   GALLINELLA e GAGNARLI: «Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta, a chilometro zero o utile e di qualità» (183).

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alla sottoindicata Commissione permanente:

   XII Commissione (Affari sociali):
  BRAMBILLA: «Disposizioni per la tutela del benessere degli animali di affezione» (97) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, IX, XIII e XIV;
  S. 604. – Senatori ROMEO e PATUANELLI: «Proroga del termine per l'esercizio della delega per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale, di cui alla legge 6 giugno 2016, n. 106» (Approvata dal Senato) (968) Parere delle Commissioni I e V.

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 19 luglio 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito, per gli esercizi dal 2014, 2015 e 2016, sulla gestione finanziaria dei seguenti Enti parco nazionali: d'Abruzzo, Lazio e Molise; dell'Alta Murgia; dell'Appennino Lucano – Val d'Agri – Lagonegrese; dell'Appennino Tosco-Emiliano; dell'Arcipelago de La Maddalena; dell'Arcipelago toscano; dell'Asinara; dell'Aspromonte; del Cilento, Vallo di Diano e Alburni; delle Cinque Terre; del Circeo; delle Dolomiti bellunesi; delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna; del Gargano; del Gran Paradiso; del Gran Sasso e Monti della Laga; della Maiella; dei Monti Sibillini; del Pollino; della Sila; dello Stelvio; della Val Grande; del Vesuvio. Alla determinazione sono allegati i documenti rimessi dagli enti ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 46).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione di delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, in data 17 luglio 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, le seguenti delibere CIPE, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:
   n. 81/2017 del 22 dicembre 2017, concernente «Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443 del 2001). Linea AV/AC Milano-Genova: terzo valico dei Giovi – Autorizzazione all'utilizzo dei fondi per la realizzazione del “Progetto condiviso di sviluppo del territorio piemontese”, inclusa la prima fase, di cui al protocollo di intesa del 12 settembre 2016 e dell’addendum del 22 maggio 2017» – alla V Commissione (Bilancio), alla VIII Commissione (Ambiente) e alla IX Commissione (Trasporti);
   n. 82/2017 del 22 dicembre 2017, concernente «Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443 del 2001). Linea alta velocità/alta capacità (AV/AC) Milano-Genova: terzo valico dei Giovi. Approvazione variante al progetto definitivo dell'interconnessione di novi ligure alternativa allo shunt e autorizzazione del quinto lotto costruttivo» – alla V Commissione (Bilancio), alla VIII Commissione (Ambiente) e alla IX Commissione (Trasporti);
   n. 105/2017 del 22 dicembre 2017, concernente «Fondo sviluppo e coesione 2014-2020: piano di investimenti per la diffusione della banda ultra larga (delibere n. 65 del 2015, n. 6 del 2016 e n. 71 del 2017) – Individuazione misure e modalità attuative per sostenere lo sviluppo di beni e servizi di nuova generazione» – alla V Commissione (Bilancio), alla IX Commissione (Trasporti) e alla X Commissione (Attività produttive);
   n. 7/2018 del 28 febbraio 2018, concernente «Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443 del 2001). Accessibilità Malpensa: collegamento tra la strada provinciale ex strada statale (SS) 11 “Padana Superiore” a Magenta e la tangenziale ovest di Milano con variante di Abbiategrasso e adeguamento in sede del tratto della SS 494 “Vigevanese” Abbiategrasso-Vigevano fino al Ponte sul fiume Ticino. Primo stralcio da Magenta a Vigevano, tratta A e tratta C – Approvazione del progetto definitivo» – alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente);
   n. 14/2018 del 28 febbraio 2018, concernente «Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 – Addendum piano operativo imprese e competitività (articolo 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190 del 2014)» – alla V Commissione (Bilancio) e alla X Commissione (Attività produttive);
   n. 26/2018 del 28 febbraio 2018, concernente «Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 – Ridefinizione del quadro finanziario e programmatorio complessivo» – alla V Commissione (Bilancio);
   n. 31/2018 del 21 marzo 2018, concernente «Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 – Presa d'atto degli esiti della cabina di regia del 16 marzo 2018 relativi a piani operativi e interventi approvati con le delibere n. 10, n. 11, n. 14, n. 15 e n. 18 del 28 febbraio 2018 e al quadro di ripartizione del Fondo tra aree tematiche di interesse approvato con delibera n. 26 del 28 febbraio 2018» – alla V Commissione (Bilancio).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 19 luglio 2018, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Progetto di bilancio rettificativo n. 5 del bilancio generale 2018 – Cancellazione della riserva connessa al sostegno alla Turchia a titolo dello strumento di assistenza preadesione (IPA II), rafforzamento dello strumento europeo di vicinato (ENI) e degli aiuti umanitari per ulteriori azioni urgenti e modifica della tabella dell'organico dell'Agenzia esecutiva per l'innovazione e le reti (INEA) nell'ambito dell'iniziativa WiFi4EU (COM(2018) 537 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che dovrà essere assunta a nome dell'Unione europea nella riunione dei partecipanti all'accordo sui crediti all'esportazione che beneficiano di sostegno pubblico (COM(2018) 542 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 19 luglio 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1206/2001 del Consiglio, del 28 maggio 2001, relativo alla cooperazione fra le autorità giudiziarie degli Stati membri nel settore dell'assunzione delle prove in materia civile o commerciale (COM(2018) 378 final);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1393/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla notificazione e alla comunicazione negli Stati membri degli atti giudiziari ed extragiudiziali in materia civile o commerciale («notificazione o comunicazione degli atti») (COM(2018) 379 final);
   Proposte di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituiscono rispettivamente un quadro per l'interoperabilità tra i sistemi di informazione dell'Unione europea (frontiere e visti) e che modifica la decisione 2004/512/CE del Consiglio, il regolamento (CE) n. 767/2008, la decisione 2008/633/GAI del Consiglio, il regolamento (UE) 2016/399, il regolamento (UE) 2017/2226, il regolamento (UE) 2018/XX [regolamento ETIAS], il regolamento (UE) 2018/XX [regolamento sul SIS nel settore delle verifiche di frontiera] e il regolamento (UE) 2018/XX [regolamento eu-LISA] (COM(2018) 478 final);
   Proposte di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituiscono rispettivamente un quadro per l'interoperabilità tra i sistemi di informazione dell'Unione europea (frontiere e visti) e che modifica la decisione 2004/512/CE del Consiglio, il regolamento (CE) n. 767/2008, la decisione 2008/633/GAI del Consiglio, il regolamento (UE) 2016/399, il regolamento (UE) 2017/2226, il regolamento (UE) 2018/XX [regolamento ETIAS], il regolamento (UE) 2018/XX [regolamento sul SIS nel settore delle verifiche di frontiera] e il regolamento (UE) 2018/XX [regolamento eu-LISA] (COM(2018) 478 final) e un quadro per l'interoperabilità tra i sistemi di informazione dell'Unione europea (cooperazione giudiziaria e di polizia, asilo e migrazione) e che modifica il regolamento (UE) 2018/XX [regolamento Eurodac], il regolamento (UE) 2018/XX [regolamento sul SIS nel settore dell'attività di contrasto], il regolamento (UE) 2018/XX [regolamento ECRIS-TCN] e il regolamento (UE) 2018/XX [regolamento eu-LISA] (COM(2018) 480 final).

Trasmissione dalla Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

  La Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, con lettere in data 12 luglio 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 13, comma 1, lettera n), della legge 12 giugno 1990, n. 146, le seguenti delibere della medesima Commissione:
   delibera n. 18/218 del 5 luglio 2018, concernente la valutazione di idoneità dell'Accordo nazionale per la regolamentazione del diritto di sciopero nell'area della Medicina generale;
   delibera n. 18/220 del 5 luglio 2018, concernente la valutazione di idoneità dell'Accordo nazionale per la regolamentazione del diritto di sciopero nell'area della Pediatria di libera scelta.

  Questi documenti sono trasmessi alla XI Commissione (Lavoro) e alla XII Commissione (Affari sociali).

Comunicazioni di nomine ministeriali.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 18 luglio 2018, ha dato comunicazione del conferimento dell'incarico di Capo del Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri al consigliere Ferruccio Sepe.

  Questa comunicazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla VII Commissione (Cultura).

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 18 luglio 2018, ha dato comunicazione del conferimento dei seguenti incarichi nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri:
   alla dottoressa Sabrina Bono, l'incarico di Capo dell'Ufficio del Segretario generale;
   al consigliere Giuseppe Renna, l'incarico di Capo del Dipartimento per i rapporti con il Parlamento.

  Questa comunicazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative di competenza volte ad assicurare la conclusione dei lavori relativi al sistema Mose – 2-00047

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   il Consorzio Venezia Nuova opera, costituito da imprese di costruzione italiane, cooperative e imprese locali, è il concessionario del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – ex magistrato alle acque di Venezia, ora provveditorato interregionale per le opere pubbliche del Triveneto – per la realizzazione degli interventi per la salvaguardia di Venezia e della laguna veneta di competenza dello Stato, in attuazione della legge speciale n. 798 del 1984;
   il Consorzio Venezia Nuova opera, in qualità di soggetto attuatore, attraverso lo strumento delle convenzioni (contratti stipulati con l'Amministrazione concedente) sulla base di un piano generale degli interventi definito dal «Comitatone», ex articolo 4 della legge n. 798 del 1984;
   a seguito delle vicende giudiziarie del giugno 2014 con l'arresto per corruzione degli allora vertici del Consorzio Venezia Nuova, dal 1o dicembre 2014 sono stati nominati amministratori straordinari del consorzio Venezia Nuova il dottor Luigi Magistro (in carica fino al 4 maggio 2017) e il professore ingegnere Francesco Ossola, mentre il 27 aprile 2015 è stato nominato anche l'avvocato Giuseppe Fiengo;
   l'amministrazione straordinaria si è concentrata sui profili tecnici dell'opera al duplice scopo di individuare, rimuovere e prevenire eventuali criticità tecnico-esecutive e di verificare eventuali ipotesi di riduzione dei costi residui dell'opera;
   nel febbraio 2018 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e l'Anac hanno nominato un gruppo di lavoro interistituzionale formato dal generale della finanza Cristiano Zaccagnini, dal segretario generale presso la prefettura di Roma Michelangelo Lo Monaco e il capo dipartimento per i trasporti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Alberto Chiovelli, al fine di «acquisire elementi informativi e valutazioni sulla gestione dei finanziamenti stanziati per la realizzazione degli interventi per la salvaguardia della laguna Venezia»;
   ad oggi i lavori del sistema Mose hanno raggiunto un avanzamento pari al 90 per cento dell'intera opera e sono già stati stanziati tutti i 5,7 miliardi di euro necessari alla realizzazione dei lavori;
   sulla base di quanto sostenuto dal provveditorato alle opere pubbliche del Triveneto il completamento delle barriere è previsto per il 31 dicembre 2018, mentre la consegna definitiva dell'intero sistema di opere è programmata per il 31 dicembre 2021;
   nel 2018 sono partiti anche i lavori preliminari per la messa in sicurezza dalle maree della piazza San Marco alla quota di +110 centimetri sul livello medio marino, quota prevista convenzionalmente per la messa in funzione del sistema Mose;
   pur se con un meccanismo dilatorio, sono stati stanziati complessivamente, per il completamento del sistema Mose circa 221 milioni di euro ed entro l'anno 2018 dovrebbero essere avviati circa 40 progetti da parte delle imprese consorziate;
   a regime, la gestione del Mose costerà circa 80 milioni di euro l'anno di cui circa 30 per i costi delle utenze per il funzionamento del Sistema, tra i 15 e 20 il costo annuo del personale, 30-40 per la manutenzione vera e propria che dovrà comprendere anche gli interventi sull'ambiente lagunare che a regime impatteranno finanziariamente circa 15 milioni di euro l'anno;
   nell'aprile 2018 alcune imprese del Consorzio Venezia Nuova, come Mantovani, Condotte, Grandi Lavori Fincosit, hanno scritto al presidente dell'Anac, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al prefetto di Roma, denunciando la fase di stallo relativa all'avanzamento dei lavori;
   tra le criticità evidenziate nella missiva vi sarebbe la mancata consultazione dei commissari straordinari con le varie imprese circa questioni di tipo economico e tecnico, circostanza che avrebbe dato origine a rilevanti contenziosi economici non risolti che avrebbero di fatto rallentato fino a paralizzare lo stato di avanzamento dell'opera;
   le principali imprese del Consorzio Venezia Nuova (Mantovani, Condotte, Grandi Lavori Fincosit e Kostruttiva) attraversano da tempo una grave crisi che ha comportato anche pesanti tagli occupazionali. Inoltre, il rallentamento dei lavori e dei pagamenti dei cantieri del sistema Mose, come più volte evidenziato da Ance Veneto, ha colpito duramente le imprese medio-piccole che lavorano in subappalto, mettendo a rischio centinaia di posti e la sopravvivenza stessa delle aziende;
   come denunciato dalla stampa locale e anche dallo stesso provveditore alle opere pubbliche del Triveneto, Roberto Linetti, i cantieri alle bocche di porto sono di fatto fermi da quasi un anno. Alcuni cantieri sono abbandonati e le opere già realizzate, non essendo soggette ad alcuna manutenzione sono esposte a fenomeni di deterioramento, alla corrosione dei materiali e a tutte le criticità derivate da un sistema delicato che vive sott'acqua. Inoltre, si apprende dalla stampa, in base a una perizia commissionata dai commissari del Consorzio, che la tenuta dei cassoni sott'acqua sarebbe a rischio a causa di fessurazioni;
   i commissari del Consorzio Fiengo e Ossola, attraverso la stampa, hanno presentato un nuovo cronoprogramma dei lavori (3 luglio 2018), secondo cui «l'importo complessivo delle attività ancora da realizzare ammonta a circa 800 milioni» e risulta subito necessario un finanziamento per 210 milioni di euro circa. Un piano però di fatto smentito, sempre sulla stampa, il giorno seguente dal provveditore Roberto Linetti, che chiede di accelerare i lavori prioritari e alcune progettazioni, e di «razionalizzare l'attività per evitare ridondanze e sprechi» –:
   se il Ministro interpellato sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se, per quanto di competenza, intenda assicurare che i lavori si concluderanno entro dicembre 2018 e che l'opera sarà avviata definitivamente nel dicembre 2021, con la necessaria copertura finanziaria, anche a fronte della variazione di cifre che da anni ruota intorno al sistema Mose che non trova convergenze di vedute fra i commissari del Consorzio e lo stesso provveditore alle opere pubbliche del Triveneto;
   quale sia la reale condizione delle opere realizzate e se siano state definitivamente risolte le questioni relative ai pagamenti degli stati di avanzamento lavori che non pochi problemi hanno creato nel rapporto con le imprese realizzatrici, e quale sia l'esito dell'attività del gruppo di lavoro interistituzionale tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Anac, creato per dirimere il nodo dei finanziamenti e far ripartire i cantieri del sistema Mose;
   come il Governo intenda procedere, per quanto di competenza, per avviare la gestione dell'opera, se con un'autorità pubblica partecipata dallo Stato e dagli enti locali o attraverso altre forme strutturate, in considerazione, anche, dell'auspicabile partecipazione del gestore, così individuato, nel triennio di primo avviamento del sistema Mose.
(2-00047) «Pellicani, Braga, Carla Cantone, Carè, Ciampi, Fragomeli, Fusacchia, Gariglio, Mancini, Pezzopane, Andrea Romano, Sensi, Serracchiani, Critelli, D'Alessandro, De Luca, Del Basso De Caro, Di Giorgi, Marco Di Maio, Fassino, Mauri, Morani, Morassut, Moretto, Morgoni, Muroni, Paita, Tabacci, Topo, Zardini, Cenni, Ungaro, Benamati, Ceccanti, Marattin, Prestipino, Rossi, Gavino Manca, Mor».


Elementi ed iniziative in ordine alla tutela dei diritti dei passeggeri relativi a tutte le modalità di trasporto, anche in considerazione della stagione turistica in corso – 2-00054

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   nel corso del fine settimana appena trascorso, come segnalato dal quotidiano il Giornale, pubblicato il 16 luglio 2018, a pagina 4, all'aeroporto di Milano Malpensa si è registrata la cancellazione di tre voli: due della compagnia EasyJet diretti a Lisbona e Copenaghen e uno della compagnia Royal Air Marco diretto a Casablanca, che hanno interessato complessivamente novecento passeggeri;
   secondo quanto sostenuto dalle stesse compagnie, si sarebbe trattato del malore di un pilota e di un equipaggio che, avendo superato le ore di volo consentite, non è stato autorizzato per ragioni di sicurezza a volare;
   risulta che l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) abbia già disposto l'attivazione di un'indagine in merito al fine di rilevare se le compagnie aeree coinvolte abbiano rispettato il regolamento comunitario n. 261 dell'11 febbraio 2004 che dispone misure a tutela dei passeggeri del trasporto aereo;
   nello stesso fine settimana circa trecento persone sono rimaste bloccate nella notte tra sabato e domenica al porto di Brindisi in attesa che partisse il traghetto Prince della European seaways diretto a Corfù e di ritorno dall'isola greca. Ai passeggeri è stato permesso di partire solo nella giornata di domenica 15 luglio dopo essere stati «riprotetti» su una nave della compagnia Grimaldi Lines;
   secondo quanto comunicato dalla compagnia greca European seaways ai passeggeri, nel corso della giornata di sabato 14 luglio, si sarebbe trattato di un guasto meccanico «irrisorio e quindi risolvibile» per cui agli stessi è stato chiesto di attendere presso l'area del porto interno di Brindisi;
   secondo quanto riportato sul quotidiano on-line Gazzetta del Mezzogiorno, l'associazione degli operatori portuali salentini (Ops) avrebbe segnalato che il traghetto della compagnia ellenica non avrebbe avuto «le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità di controllo», richiamando che «il mancato arrivo del primo viaggio di linea della nave (...) ha causato enormi disagi ai passeggeri prenotati e soprattutto perdita di credibilità al porto di Brindisi (...). Riteniamo che sia irresponsabile – è detto ancora – accettare prenotazioni prima di aver ottenuto i permessi necessari a svolgere un servizio di linea» proseguono gli operatori che denunciano che anche nel porto «i servizi ai passeggeri e mezzi sono quasi inesistenti come inesistente è la presenza costante del personale dell'autorità in porto dopo gli orari di ufficio»;
   con riguardo ai diritti dei passeggeri nelle varie modalità di trasporto si richiamano: in ambito aereo, il già citato regolamento (CE) n. 261/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 febbraio 2004, che istituisce regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato e che abroga il regolamento (CEE) n. 295/91; in ambito marittimo, il più recente regolamento (UE) n. 1177/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, relativo ai diritti dei passeggeri che viaggiano via mare e per vie navigabili interne e che modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004; mentre, per completezza si richiama, con riferimento al trasporto ferroviario, il regolamento (CE) n. 1371/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2007, relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario;
   stando al Quinto rapporto annuale (2018) dell'Autorità di regolazione dei trasporti (Art) con riguardo al trasporto navale il 33 per cento dei reclami e delle segnalazioni riguarda ritardi (29 per cento) e cancellazioni (4 per cento); basti pensare che nel solo 2017 si sono registrate oltre 340 tra segnalazioni e reclami;
   nonostante i regolamenti europei rechino misure che, in linea di principio, appaiono effettivamente volte a tutelare e garantire il diritto dei passeggeri e dei cittadini utenti, dalle notizie di cronaca, e in considerazione che si è soltanto alle porte della stagione turistica e di viaggio, ciò che si rileva è invece uno scollamento tra la disciplina e quello a cui in realtà sono assoggettate le compagnie di trasporto. Più di tutto tale scollamento sembra registrarsi tra il diritto formale e quello sostanziale dei passeggeri che rappresentano di fatto il soggetto «debole» nel rapporto con il vettore –:
   se il Ministro interpellato sia a conoscenza di quanto illustrato in premessa e se, nei casi specifici, abbia avuto modo di ricevere ulteriori informazioni da parte dell'Enac, riguardo al caso dei voli cancellati dall'aeroporto di Milano Malpensa, e da parte delle autorità competenti relativamente al caso della tratta Brindisi-Corfù cancellata;
   se il Ministro interpellato, nei limiti della propria competenza, intenda adottare iniziative urgenti, in considerazione dell'imminente periodo turistico e di viaggi estivi, al fine di meglio garantire e tutelare il diritto sostanziale dei passeggeri, con particolare attenzione all'organizzazione e alla pianificazione da parte delle compagnie delle partenze e degli arrivi, nonché delle condizioni degli equipaggi e di eventuali e più tempestive misure di trasporto alternativo e riprotezione da garantire ai passeggeri;
   se il Ministro interpellato non intenda promuovere, nelle sedi competenti, ivi compresa quella europea, nonché attraverso l'istituzione di tavoli di confronto con le compagnie di trasporto, idonee iniziative al fine di aggiornare e adeguare i regolamenti europei per definire un sistema di tutela del diritto dei cittadini utenti del trasporto nelle varie modalità.
(2-00054) «Mulè, Baldelli, Occhiuto, Gagliardi, Fiorini, Sisto, Versace, Tartaglione, Pella, Ripani, Silli, D'Attis, Sozzani, Napoli, Rosso, Porchietto, Marin, Cattaneo, Benigni, Minardo, Bartolozzi, Germanà, Marrocco, Battilocchio, Bignami, Scoma, Vietina, Zangrillo, Maria Tripodi, Pedrazzini, Zanella, Bergamini».


Iniziative di competenza volte a salvaguardare i livelli produttivi ed occupazionali degli stabilimenti dell'azienda Mercatone Uno – 2-00022

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
   il gruppo Mercatone Uno, presente sul territorio nazionale con numerosi stabilimenti, è in amministrazione straordinaria dal 2 aprile 2015. I circa 3000 dipendenti, secondo quanto emerge da fonti stampa, sono attualmente in cassa integrazione;
   in data 18 maggio 2018 è stata autorizzata dal Ministero dello sviluppo economico «la vendita dei compendi aziendali di Mercatone Uno in amministrazione straordinaria, come da istanza di aggiudicazione presentata dai Commissari Straordinari, a conclusione di una lunga e complessa procedura di vendita, che ha fatto seguito al ricevimento di sette offerte vincolanti d'acquisto». L'esito della «dismissione dei compendi aziendali – viene osservato in un a nota ufficiale – consentirà la continuità aziendale e il mantenimento di adeguati livelli occupazionali»;
   in data 21 maggio 2018 i commissari straordinari di Mercatone Uno hanno illustrato in una riunione al Ministero dello sviluppo economico i contenuti dell'autorizzazione ministeriale all'aggiudicazione dei compendi aziendali relativa a 68 punti vendita, sui 74 oggetto del bando di cessione. Oltre ai 59 punti vendita attivi, sono oggetto dell'aggiudicazione anche 9 punti vendita attualmente chiusi. Sono due gli acquirenti individuati a conclusione della procedura di vendita. Shernon Holding acquisirà 55 punti vendita, oltre al marchio, alla logistica e alla sede, mentre altri 13 punti di vendita saranno acquisiti da Cosmo, gruppo nazionale operante con il marchio «Globo». L'esito della procedura di vendita permetterà secondo i commissari la «continuità aziendale e la salvaguardia di oltre 2.000 posti di lavoro»;
   i commissari straordinari hanno espresso soddisfazione per la soluzione individuata in un contesto molto complesso che consentirà al gruppo Mercatone Uno di superare la grave crisi che ne aveva determinato l'insolvenza, scongiurando, così il fallimento. A seguito dell'incontro verrà dato avvio alle procedure di consultazione sindacale, al cui esito positivo è subordinata la definitiva cessione dei compendi aziendali;
   il 22 maggio 2018 le associazioni sindacali hanno reso noto che le «garanzie sull'occupazione offerte dai commissari straordinari riguarderebbero 2063 dipendenti su 2745 complessivamente riferiti agli attuali punti vendita». Per i sindacati quindi per «circa 1000 lavoratori attualmente alle dipendenze del Gruppo Mercatone Uno si profila la prospettiva della disoccupazione»;
   oltre infatti ai 6 punti vendita esclusi dall'aggiudicazione, emergerebbero infatti forti perplessità in particolare sui 13 stabilimenti che non manterranno il brand «Mercatone Uno»;
   nei punti vendita acquisiti dal marchio «Globo» gli impegni occupazionali garantiti dalla concessionaria nel prossimo biennio produrranno una sensibile riduzione degli attuali livelli occupazionali ed il ricorso massiccio al part-time;
   secondo indiscrezioni sui media tali stabilimenti dovrebbero inoltre mutare radicalmente il core business con la notevole perdita di professionalità e competenze acquisite dai lavoratori negli anni;
   i punti vendita acquisiti dal marchio «Globo» sono quelli ubicati nelle seguenti località:
    a) Altopascio (provincia di Lucca);
    b) Biella;
    c) Castelfranco Veneto (provincia di Treviso);
    d) Colle Val d'Elsa (provincia di Siena);
    e) Genova;
    f) Lucca;
    g) Misterbianco (provincia di Catania);
    h) Palermo;
    i) Parma;
    l) Pieve Fissiraga (provincia di Lodi);
    m) Tavernerio (provincia di Como);
    n) Castelfranco Emilia (provincia di Modena);
    o) Cerasolo di Coriano (provincia di Rimini);
   i lavoratori degli stabilimenti sopracitati hanno già attuato scioperi e forme di protesta, mentre gli enti territoriali interessati hanno sollecitato regioni, ministeri e istituzioni competenti a mettere in campo iniziative urgenti ed efficaci per salvaguardare professionalità e livelli occupazionali;
   lunedì 28 maggio 2018 nel punto vendita di Colle Val d'Elsa, in conseguenza di una messa in vendita promozionale di tutta la merce al 70 per cento, con probabile intento di svuotamento dei magazzini, i dipendenti, preoccupati anche per la mancanza di informazioni in merito, hanno attuato un'immediata mobilitazione e risultano tuttora in sciopero a tutela del loro posto di lavoro –:
   quale siano, al di là dei numeri resi noti al tavolo presso il Ministero dello sviluppo economico, lo stato della trattativa e della vendita dei compendi aziendali citati in premessa e le garanzie di rispetto dei profili professionali in un quadro di possibile mutamento merceologico delle attività;
   se i piani industriali dei soggetti acquirenti, ed in particolare del gruppo Cosmo Spa, consentiranno la continuità degli attuali livelli occupazionali, delle competenze e delle professionalità acquisite, e quali margini esistano per rivedere ed accrescere le ipotesi di riassunzione;
   quali iniziative urgenti intenda assumere il Governo, anche di concerto con le amministrazioni locali e regionali interessate, al fine di sostenere il reddito e la ricollocazione occupazionale dei dipendenti che verrebbero messi in mobilità con la chiusura della procedura di amministrazione straordinaria del gruppo Mercatone Uno.
(2-00022) «Cenni, Nardi, De Maria, Marco Di Maio, Morani, Fiano, Pellicani, Rotta, D'Alessandro, Siani, Moretto, Enrico Borghi, Cantini, Nobili, Ermini, Vazio, Serracchiani, Ciampi, Mauri, Bonomo, Sensi, Paita, De Menech, Carnevali, Rossi, Bruno Bossio, Critelli, Boccia, Andrea Romano, Pini, De Luca, Ubaldo Pagano, Carla Cantone, Quartapelle Procopio, Di Giorgi, Prestipino, Miceli, Del Barba, Gribaudo, Braga, Romina Mura, Benamati, Annibali, Berlinghieri, Incerti, Losacco, Noja, Rizzo Nervo, Verini, Viscomi, Pezzopane, Navarra».


Intendimenti del Governo in merito al futuro dell'Ilva di Taranto, con particolare riferimento alla tutela dei lavoratori e alle necessarie bonifiche ambientali – 2-00055

D)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
   i commissari straordinari dell'Ilva di Taranto, facendo leva su una clausola del contratto, hanno spostato al 15 settembre 2018 la scadenza per la chiusura dell'operazione di vendita inizialmente fissata al 30 giugno. La scelta dei commissari è motivata con «l'opportunità di rendere ulteriormente disponibile uno spazio di confronto al servizio del raggiungimento dell'accordo sindacale». In realtà detto slittamento, oltre a consentire l'eventuale raggiungimento dell'intesa tra l'acquirente ArcelorMittal e Fiom-Fim-Uilm, consentirà ulteriore tempo al Governo per approfondire il dossier Ilva;
   già agli inizi del mese di giugno 2017 l'allora Governo in carica aveva reso noto che fosse stato firmato il decreto che autorizzava i commissari straordinari dell'Ilva a procedere all'aggiudicazione degli asset del gruppo Ilva ad Am Investco facendo leva su di un piano industriale competitivo. La cordata avrebbe garantito un investimento complessivo di 2,4 miliardi di euro per rilanciare la produttività, una parte per il risanamento ambientale della fabbrica, e una parte per investimenti per l'ammodernamento;
   sempre nel giugno 2017, il Governo pro tempore incaricò i commissari straordinari di negoziare con ArcelorMittal un contratto di vendita che definisse e adeguasse alcuni aspetti dei piani presentati originariamente dal gruppo. Dopodiché sono iniziate trattative e negoziati tra sindacati e azienda al fine di raggiungere un accordo relativo ai 14 mila dipendenti;
   di fronte ad una situazione di stallo nelle trattative già da qualche tempo, tra gli attori dell'intera vicenda erano circolate varie ipotesi: da una parte, si sarebbe immaginata già una proroga dell'amministrazione straordinaria per altri due o tre mesi, stanziando nuove risorse ad hoc e, dall'altra, più estrema, che l'azienda acquirente avesse potuto subentrare ai commissari già a partire dal 1o luglio 2018 anche senza aver raggiunto gli accordi necessari con le parti sociali;
   pur se molti operatori considerano tale slittamento un modo equilibrato per permettere ai sindacati e alla Mittal di chiudere l'accordo sull'occupazione, tutta la comunità tarantina si chiede con preoccupazione quali siano le conseguenze dell'allungamento della gestione dei commissari;
   gli operai e le rappresentanze sindacali hanno chiesto un incontro urgente al Ministero dello sviluppo economico per discutere sulla situazione dello stabilimento siderurgico. In caso contrario, avrebbero provveduto ad «autoconvocazione del consiglio di fabbrica presso il ministero»;
   inoltre, i sindacati ritengono che durante il lasso di tempo fino a settembre sia fondamentale che gli interventi di carattere ambientale, già iniziati da Ilva, possano continuare come pianificati: si tratterebbe dei progetti per la copertura dei parchi minerari, dei nastri trasportatori e il rifacimento delle cokerie;
   giova ricordare che con il decreto Ilva varato a fine anno 2016 si è previsto che l'azione dell'amministrazione straordinaria proseguirà anche nei prossimi anni occupandosi degli investimenti relativi al risanamento ambientale al di fuori dell'area perimetrale dello stabilimento e, per effetto della cessione ed in base al piano ambientale della cordata vincitrice, l'attività dei commissari proseguirà fino al 2023;
   con l'ultima pubblicazione dell'aggiornamento del registro dei tumori di Taranto riguardante il periodo 2006-2011, si sono confermati i dati relativi alla criticità dello stato di salute della provincia di Taranto rispetto al pool Sud dei registri tumori;
   lo stesso Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Sergio Costa, in questi giorni ha dichiarato che «Concordo sul fatto che bisogna fare un salto di qualità nella tutela ambientale dell'Ilva. Perché quanto finora previsto secondo me è troppo poco, auspico che si possa fare di più. E noi siamo qui per vigilare su quel di più» –:
   quali siano gli intendimenti del Governo in merito al futuro dell'impianto siderurgico tarantino;
   quali iniziative si intendano adottare al fine di garantire e individuare modi e tempi celeri per i pagamenti venuti in scadenza nei confronti delle imprese dell'indotto;
   se non si intenda prevedere la partecipazione ai tavoli di contrattazione in corso tra Governo, istituzioni e sindacati, in merito al futuro dei dipendenti, anche dei rappresentanti delle aziende dell'indotto;
   quali iniziative si intendano adottare per fermare i continui incidenti all'interno dello stabilimento siderurgico, che mettono costantemente a repentaglio la sicurezza e la vita stessa dei lavoratori;
   quali iniziative concrete si intendano ulteriormente adottare per gestire al meglio i probabili esuberi dei lavoratori dello stabilimento siderurgico;
   quali iniziative si intendano intraprendere per garantire la piena attuazione degli interventi ambientali, la bonifica dei suoli, del corpo idrico e delle acque anche marine, a tutela della salute pubblica e dell'ambiente;
   come il nuovo progetto approvato per il recupero ambientale dei parchi minerari dell'Ilva, che sembrerebbe sensibilmente depotenziato sotto il profilo delle risorse a tal fine impiegate, possa garantire le bonifiche ambientali così come stabilito, e quali risultati concreti si pensi che si possano raggiungere realizzando un progetto così ridimensionato negli investimenti.
(2-00055) «Labriola, Gelmini, Occhiuto, D'Attis, Polverini, Polidori, Cortelazzo».


Elementi e iniziative di competenza in ordine alla diffusione di informazioni, riguardanti possibili interventi pubblici, da cui possano derivare fenomeni di speculazione finanziaria – 2-00052

E)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   nelle settimane precedenti la formazione del Governo i mercati finanziari italiani hanno registrato forti variabilità dei corsi azionari e del mercato obbligazionario dei titoli di Stato, tali da determinare una distruzione di valore dei titoli per circa 400 miliardi di euro, per due terzi detenuti dai cittadini italiani;
   l'aggravio in termini di interessi sui titoli di Stato emessi a maggio 2018 è stato di circa 144 milioni di euro annui per la durata della vita dei titoli emessi, pari alla differenza tra il rendimento delle nuove emissioni e quello a cui erano stati collocati i titoli precedentemente all'instabilità finanziaria;
   il 29 maggio 2018 il rendimento dei titoli di Stato a dieci anni è salito al 3,16 per cento dall'1,95 segnato prima dell'inizio delle turbolenze finanziarie; nello stesso giorno lo spread, il differenziale fra il rendimento dei titoli decennali tedeschi e italiani, è salito a oltre 300 punti base, dai 122 punti del 30 aprile;
   la volatilità dei mercati sarebbe attribuibile, a giudizio di commentatori del settore, all'incremento della percezione del rischio-Paese legato, oltre che alla lunga instabilità politica successiva alle elezioni, a talune azzardate affermazioni e al tenore della bozza del contratto per il Governo del cambiamento, pubblicata il 15 maggio dal sito HuffingtonPost;
   nella bozza di documento era prevista l'introduzione di «specifiche procedure tecniche di natura economica e giuridica» che consentissero ai singoli Stati di «recedere dall'Unione monetaria, e quindi di recuperare la sovranità monetaria» e si ipotizzava la richiesta alla Banca centrale europea (Bce) di operare una cancellazione di 250 miliardi di euro di debito italiano;
   i contenuti della bozza avrebbero dunque destabilizzato la fiducia degli investitori, innescando una «tempesta finanziaria» tale da assicurare performance molto positive per quegli speculatori che hanno scommesso al ribasso sui titoli pubblici italiani;
   emblematico e particolarmente opaco è il caso del fondo AH di Alan Howard, che avrebbe registrato un incremento di valore del 36,7 per cento nel solo mese di maggio 2018, a fronte di rendimenti nettamente inferiori (0,18 per cento) realizzati negli ultimi cinque anni;
   da dichiarazioni rese pubblicamente dal presidente Nava, la Consob potrebbe aprire un'indagine in merito a ipotesi di reati di abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato di cui agli articoli 184 e 185 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58;
   l'idoneità dei comunicati diffusi al pubblico, indipendentemente dalle concrete reazioni del mercato, a provocare una sensibile alterazione del prezzo degli strumenti finanziari è stata, del resto, sanzionata in più di un'occasione dagli organi giudiziari;
   ulteriori turbolenze finanziarie si sono verificate con riferimento alla banca Monte dei Paschi (MPS): alcune asserzioni del presidente della V Commissione (Bilancio) della Camera dei deputati, Claudio Borghi, che indicavano impropriamente la necessità di una nuova governance e «(...) di intento abbastanza condiviso (...)» – da Movimento 5 Stelle e Lega – di ripensare alla mission della banca (Ansa 17 maggio 2018), insieme alle indicazioni fornite nella versione definitiva del contratto di Governo, hanno prodotto la caduta del corso del titolo in borsa superiore al 10 per cento e la ripetuta sospensione per eccesso di ribasso;
   la crisi di fiducia che ha oggetto Monte dei Paschi di Siena può potenzialmente danneggiare soprattutto i piccoli azionisti, nonché i contribuenti che in ultima analisi hanno fornito le risorse per la ricapitalizzazione dell'istituto;
   appare legittimo, ad avviso degli interpellanti, il dubbio che membri del Governo o personalità politiche ad esso collegate possano aver preventivamente e riservatamente rivelato le informazioni citate in premessa a soggetti che ne abbiano tratto profitto o qualsivoglia vantaggio –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
   come intenda in ogni caso intervenire, per quanto di competenza, per assicurare la necessaria prudenza nella diffusione di informazioni riguardanti eventuali interventi pubblici forieri di fenomeni speculativi, al fine di preservare gli equilibri di finanza pubblica, la stabilità del sistema finanziario nazionale e la tutela del risparmio.
(2-00052) «Vazio, Marattin, Martina, Padoan, Bazoli, Berlinghieri, Boccia, Bordo, Enrico Borghi, Campana, Cantini, De Filippo, Del Barba, Del Basso De Caro, Marco Di Maio, Ferri, Fiano, Fragomeli, Fregolent, Gadda, Giachetti, Giorgis, Gribaudo, La Marca, Lacarra, Lepri, Librandi, Gavino Manca, Melilli, Miceli, Morani, Nobili, Ubaldo Pagano, Paita, Pezzopane, Pizzetti, Pollastrini, Quartapelle Procopio, Raciti, Rizzo Nervo, Rotta, Schirò, Serracchiani, Siani, Viscomi».


Iniziative di competenza volte ad autorizzare l'utilizzo in deroga di fitosanitari a base di cloropicrina, alla luce dell'esigenza di assicurare la competitività dei produttori nazionali nei mercati europei dell'ortofrutta – 2-00056

F)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, per sapere – premesso che:
   il Ministero della salute, con decreto emanato il 6 giugno 2017, recante «Autorizzazione in deroga per situazioni di emergenza fitosanitaria per l'impiego prima della semina o trapianto sulle colture fragola, fiori recisi, lattughe, insalate ed erbe fresche e pomodoro, per il controllo dei parassiti del suolo, ai sensi dell'articolo 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009, del prodotto fitosanitario TRIPICRIN 2017, contenente la sostanza attiva Cloropicrina», ha autorizzato, conformemente a quanto dispone la normativa unionale, l'immissione in commercio, per un periodo di 120 giorni, del prodotto fitosanitario Tripicrin 2017 a base della sostanza attiva cloropicrina, per l'impiego prima della semina o trapianto, contro i parassiti del suolo per le colture fragola vivai, fragola produzione, fiori recisi, lattughe, insalate ed erbe fresche e pomodoro;
   il suddetto decreto riporta in allegato un'etichetta comprensiva delle indicazioni circa la composizione del prodotto e le sue condizioni di utilizzo e stabilisce i periodi di impiego come di seguito: «A partire dalla data del presente decreto e per 120 giorni per l'impiego su lattughe, insalate ed erbe fresche, fiori recisi e fragola in produzione. Dal 1o agosto 2017 al 28 novembre 2017 per l'impiego su fragola in vivai. Dal 1o luglio 2017 al 28 ottobre 2017 per l'impiego su pomodoro»;
   a quanto si evince da un articolo pubblicato in data 16 luglio 2018 dalla testata on-line Corriere Ortofrutticolo.it, il coordinatore del Comitato di prodotto fragola istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Francesco Nicodemo, ha affermato che: «La fragolicoltura italiana – dopo gli altissimi livelli di specializzazione raggiunti negli ultimi decenni – rischia il collasso se il Ministero della salute non concederà, senza ulteriori indugi, nei prossimi giorni, la deroga per gli usi eccezionali consentiti della cloropicrina, principio attivo essenziale per assicurare i livelli produttivi necessari per poter lealmente competere con gli altri Paesi europei produttori di fragole che hanno invece già dato il via libera, come ogni anno, all'impiego della stessa. Al momento, inoltre, non esiste una molecola alternativa che possa sostituire la cloropicrina»;
   come noto, infatti, altri Stati membri, tra cui la Spagna, hanno già ottenuto il via libera all'impiego del principio attivo in parola e quindi potranno continuare a produrre assicurando quantitativi tali da garantire il controllo totale dei prezzi con irreversibile pregiudizio per i fragolicoltori italiani considerate le risorse lavorative impiegate in oltre 4000 mila ettari coltivati nel nostro Paese, con la maggior produzione concentrata nel Meridione, dove Basilicata e Campania, sono rispettivamente il primo e il secondo produttore –:
   se non ritengano di dover assumere con urgenza le iniziative di competenza per autorizzare l'utilizzo in deroga di fitosanitari a base di cloropicrina, disciplinandone la composizione e le condizioni di utilizzo, al fine di consentire ai produttori nazionali di competere con successo nei mercati europei dell'ortofrutta nei quali è già ammesso l'utilizzo di tali prodotti.
(2-00056) «Cillis, Parentela, Cadeddu, Cassese, Cimino, Cunial, Del Sesto, Gagnarli, Gallinella, L'Abbate, Lombardo, Maglione, Alberto Manca, Maraia, Marzana, Pignatone, Sabrina De Carlo, De Giorgi, De Girolamo, De Lorenzis, De Lorenzo, De Toma, Del Grosso, Del Monaco, Di Lauro, Di Sarno, Di Stasio, D'Incà, Donno, Dori, D'Orso, D'Uva, Ehm, Emiliozzi, Ermellino, Faro, Ficara, Flati, Forciniti».