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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato B

Seduta di Venerdì 22 luglio 2022

ATTI DI CONTROLLO

ECONOMIA E FINANZE

Interrogazione a risposta scritta:


   DEIDDA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   Consip è una società per azioni, partecipata al 100 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze, che opera – secondo gli indirizzi strategici definiti dall'Azionista – al servizio esclusivo della Pubblica Amministrazione, intervenendo con strumenti e metodologie per la digitalizzazione degli acquisti pubblici, attraverso soluzioni innovative di e-Procurement;

   le attività garantiscono la disponibilità di: contratti per l'acquisto di beni, servizi e lavori immediatamente utilizzabili (Convenzioni, Accordi quadro) strumenti di negoziazione per gestire in autonomia le proprie esigenze (Mepa, Sdapa, Gare in Asp), iniziative di acquisto «su misura» per Sogei ed altre Amministrazioni;

   il Mepa è una piattaforma telematica, gestita appunto da Consip, che consente alla pubblica amministrazione di acquistare o richiedere offerte ai vari fornitori i quali propongono la vendita di beni attraverso la pubblicazione sulla stessa dei propri cataloghi con i prodotti e le relative specifiche tecniche e naturalmente il costo;

   da circa il maggio 2022 il Mepa- Consip è stato oggetto di una migrazione di tutta la piattaforma portando con sé una serie di serie problematiche, più volte emerse anche da articoli dei mass media;

   gli utenti hanno lamentato che senza alcuna comunicazione preventiva, i cataloghi dei fornitori caricati con oltre 50 mila articoli, sono stati cancellati, facendo così perdere un importante lavoro creato nel tempo e inoltre il sistema ha mostrato notevoli rallentamenti, non riuscendo a concludere la fase di pubblicazione dei vari articoli, rendendo invisibili gli stessi utenti;

   gli articoli caricati il 27 maggio risultano nello stato di approvazione Consip ma non passano mai allo stato terminale in modo da permettere la firma digitale e la pubblicazione nella piattaforma;

   sono state scarse le comunicazioni agli utenti sul mal funzionamento del sistema e le informazione agli stessi fornitori –:

   se sia conoscenza di quanto sopra esposto e su quali azioni intenda adottare al fine della risoluzione dei problemi su menzionati e se intenda adottare iniziative volte a prevedere opportune misure risarcitone per i disagi subiti dagli stessi fornitori.
(4-12664)

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazioni a risposta scritta:


   PIGNATONE. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   gli istituti di patronato sono definiti dalla legge 30 marzo 2001 n. 152 (che li ha istituiti) come «persone giuridiche di diritto privato che svolgono un servizio di pubblica utilità» senza fini di lucro. Data la rilevanza del ruolo sociale svolto, gli stessi sono sottoposti alla vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che ne sorveglia l'ordinamento e la gestione finanziario-contabile;

   per la loro organizzazione e per lo svolgimento della loro attività sono destinatari di un apposito finanziamento le cui risorse provengono da una percentuale dei contributi previdenziali obbligatori incassati annualmente da tutte le gestioni amministrate da Inps e Inail, ai sensi dell'articolo 13 n. 152 del 2001;

   tale finanziamento viene trasferito dal Ministero ai patronati proporzionalmente all'attività svolta, con un sistema «a punteggio», conseguente alla valutazione dell'attività svolta, dell'ampiezza e dell'efficienza dei servizi offerti all'utenza, nonché della conformità dell'organizzazione alle disposizioni normative di settore;

   tenuto conto di quanto sopra, il patronato Anmil - Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, non avendo ottenuto la corresponsione dei succitati finanziamenti per le annualità 2014, 2015 e 2016, congiuntamente ad altri patronati, in data 22 febbraio 2022, incontrava i dirigenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, i quali si impegnavano alla tempestiva corresponsione dei saldi degli anni indicati;

   con riferimento alle annualità 2017 e 2018, proponevano invece ricorso innanzi al Tar Lazio che rispettivamente, con sentenze n. 12001/2020 e n. 12768/2021, ne accoglieva le richieste, con intimazione all'amministrazione di provvedere entro e non oltre 30 giorni, nominando, altresì, il Segretario Generale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali quale commissario ad acta deputato, in caso di infruttuosa scadenza del termine prescritto alla esatta esecuzione di quanto statuito e, conseguentemente, condannando l'amministrazione soccombente alla rifusione delle spese di lite;

   nonostante ciò, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali proponeva avverso le citate sentenze del Tar Lazio, appello innanzi al Consiglio di Stato, il quale confermava integralmente le ragioni del patronato Anmil, ribadendo la legittimità delle doglianze sollevate e la spettanza dei finanziamenti previsti dalla normativa in materia;

   ad oggi, però, a dispetto delle pronunce favorevoli ottenute dal patronato Anmil, lo stesso non ha ancora ricevuto la ripartizione definitiva delle somme di denaro dovute, a titolo di finanziamento per gli anni 2017 e 2018, da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, rimanendo quest'ultimo inadempiente, così come sono rimasti, altresì, disattesi gli impegni assunti a febbraio 2022 per le restanti annualità 2014, 2015 e 2016;

   veniva, pertanto, inoltrata in data 7 luglio 2020 nota a firma del Patronato Anmil al Ministro competente al fine di sollecitare la ripartizione dei saldi spettantigli per le annualità di cui sopra, evidenziando tutte le criticità che siffatto ritardo ha comportato –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative intendano adottare al riguardo tenuto conto dell'importanza della questione sottoposta, nonché delle sentenze emesse dal Tar Lazio e dal Consiglio di Stato sopra richiamate e della necessità di ottemperare tempestivamente agli impegni assunti.
(4-12662)


   UBALDO PAGANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   nel quadro delle misure urgenti adottate in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina, il decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 114 del 17 maggio 2022 (data di entrata in vigore 18 maggio 2022), prevede, agli articoli 31 e 32, il riconoscimento di un'indennità una tantum a determinate categorie di soggetti;

   in particolare, l'articolo 31 del citato decreto prevede che, per il tramite dei datori di lavoro nella retribuzione erogata nel mese di luglio 2022, sia riconosciuta, in via automatica, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 200 euro ai lavoratori dipendenti di cui all'articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, non titolari dei trattamenti di cui all'articolo 32 del medesimo decreto e che, nel primo quadrimestre dell'anno 2022, hanno beneficiato dell'esonero di cui al predetto comma 121 per almeno una mensilità;

   l'articolo 32, commi da 1 a 7, del decreto-legge n. 50 del 2022 stabilisce la corresponsione di una indennità una tantum, pari a 200 euro, in favore dei soggetti residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022;

   secondo alcune segnalazioni pervenute all'attenzione dell'interrogante, il suddetto bonus non risulta essere stato erogato nel mese di luglio in favore dei dipendenti con disabilità grave i cui stipendi sono gestiti da Noipa attraverso il Ministero dell'economia e delle finanze;

   all'origine di tale disdicevole circostanza, il segnalante ipotizza che vi sia stata una scorretta interpretazione della norma da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, che potrebbe aver equivocato le forme di accompagnamento alla pensione e le indennità di accompagnamento per le persone con disabilità, in favore delle quali, alla luce delle norme citate, si prevedono differenti procedure di erogazione del bonus –:

   se siano a conoscenza di quanto riportato in premessa;

   se e quali iniziative intendano intraprendere per garantire con tempestività l'erogazione del bonus di 200 euro ai dipendenti con disabilità grave i cui stipendi sono gestiti da Noipa attraverso il Ministero dell'economia e delle finanze.
(4-12663)


   SURIANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   grande apprensione e sgomento ha provocato nella comunità di lavoratori migranti e nella cittadinanza del comune di Acate, nella provincia di Ragusa, la scomparsa dal 2 luglio 2022 del mediatore culturale signor Douna Diane;

   la stampa nazionale (La Repubblica) ha riportato le reazioni di protesta degli amici e colleghi di Douna Diane, la solidarietà del sindaco di Acate Giovanni Di Natale per tutto quello che faccia pensare ad un allontanamento non volontario, anche perché il 22 luglio il signor Douna Diane aveva prenotato un volo per ricongiungersi alla famiglia. Le ricerche attivate dalle forze dell'ordine non hanno dato ancora alcun esito, inoltre sembra che il signor Douna Diane soffra di diabete;

   sempre le citate notizie di stampa riportano da fonti sindacali e dei lavoratori amici di Douna Diane che il giorno 2 luglio lo scomparso, per arrotondare il reddito personale, si era recato a lavorare presso una ditta di Acate, individuata come la SVG Calcestruzzi srl e che dal posto di lavoro in questione il signor Douna Diane aveva documentato con il cellulare condizioni di lavoro pessime ed insicure, inviando l'esito tramite cellulare; proprio di fronte detta azienda il 15 luglio si è concluso lo sciopero ed il corteo dei lavoratori migranti indetto dalla sigla sindacale USB;

   come denunciato sempre su Repubblica da fonte sindacale, la scomparsa di lavoratori migranti non sarebbe un caso isolato così come la ricorrenza di infortuni sul lavoro gravi sempre di lavoratori migranti –:

   se Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti;

   se negli archivi informatici (comunicazioni Unilav) del Ministero del lavoro e delle politiche sociali risulti la comunicazione obbligatoria di assunzione del signor Douna Diane da parte della ditta SVG Calcestruzzi srl e con quale numero di protocollo ed orario di invio; ovvero, nel caso risultasse che nessuna comunicazione sia stata fatta e che, quindi, il signor Douna Diane ha lavorato in nero, se non intenda procedere con il servizio ispettivo dell'Inl e gli ispettori del lavoro di Inps ed Inail, anche di concerto con Itl e il Nil dei Carabinieri della Regione Siciliana, ad accertare e sanzionare la violazione del caso e verificare le condizioni generali di lavoro e sicurezza del sito produttivo, impianto di produzione e distribuzione di calcestruzzo;

   se non ritenga opportuno e necessario promuovere una campagna straordinaria di tre mesi di ispezione del lavoro in coordinamento con gli enti preposti in Sicilia (Itl, Asp, Nil carabinieri) e l'Inl (ispettori Inps ed Inail) in provincia di Ragusa nel comparto edile.
(4-12666)

SALUTE

Interrogazione a risposta scritta:


   TRANO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   gli esami clinici e i tempi di attesa per le relative prestazioni sanitarie in provincia di Latina sono oggetto fine dall'inizio della diciottesima legislatura di numerose iniziative dell'interrogante;

   durante una visita conoscitiva effettuata nel giugno del 2018 presso il nosocomio Donò Svizzero di Formia e dal successivo accesso agli atti emerse come a 6 anni dall'acquisto e dopo 39 passaggi burocratici la risonanza magnetica non fosse stata ancora installata;

   a tutt'oggi è rimasta senza risposta l'interrogazione n. 4/02037 del 21 gennaio 2019 rivolta al Ministro della salute;

   l'attivazione della risonanza magnetica è stata nuovamente sollecitata nel corso di una visita svoltasi nel luglio 2019 presso la sede amministrativa di Asl Latina, negli uffici dell'allora direttore generale Casati;

   il 5 febbraio 2020, Asl Latina comunicava l'avvenuta entrata in funzione del macchinario solo per pazienti interni; nello stesso comunicato si rendeva noto che a partire dal successivo mese di marzo le prestazioni sarebbero state estese anche agli esterni;

   nel maggio 2021 la nuova manager di Asl Latina Silvia Cavalli adduceva la carenza di personale quale motivazione per il mancato funzionamento a pieno ritmo della risonanza magnetica;

   l'8 luglio 2022, nel corso di una visita presso il presidio ospedaliero di Formia è emerso che il servizio non è stato mai esteso agli esterni ed addirittura funziona una sola volta a settimana per gli interni, cosicché i pazienti esterni sono dirottati verso strutture private;

   i sindacati hanno denunciato a più riprese una ragguardevole carenza di personale in tutta l'Asl stimata in circa 600 figure professionali e diffidato la stessa direttrice generale; a fronte di tali vuoti di organico Asl Latina sopperisce per i medici, in parte, attraverso prestazioni libero professionali;

   va in proposito tenuto conto del fatto che la provincia di Latina resta tra le ultime province quanto ai livelli dei servizi sanitari nelle statistiche nazionali –:

   di quali elementi disponga il Ministro interrogato e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare in relazione alle criticità esposte in premessa, al fine di assicurare il pieno rispetto dei livelli essenziali di assistenza;

   se il Ministro non ritenga di promuovere iniziative normative in tema di assunzione dei dirigenti sanitari volte ad attuare quanto previsto dall'ordine del giorno n. 9/03132-AR/143 presentato in Assemblea (14 luglio 2021, seduta n. 540) dall'interrogante ed accolto dal Governo tramite il parere favorevole della viceministra dell'economia e delle finanze Laura Castelli.
(4-12667)

TRANSIZIONE ECOLOGICA

Interrogazione a risposta scritta:


   SUT. — Al Ministro della transizione ecologica, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   come noto, l'Italia è dipendente dalle importazioni di gas dall'estero per soddisfare il proprio fabbisogno energetico ed il gas in arriva dalla Russia rappresenta un elemento centrale del sistema di approvvigionamento. Tra i principali Paesi europei il nostro, infatti, è quello più esposto al rincaro di questa commodity dal momento che ha un mix energetico che privilegia tale fonte;

   il conflitto in Ucraina ha acuito l'instabilità per il settore energetico e alterato in modo significativo le forniture di gas naturale del futuro prossimo;

   il 23 giugno 2022, su un articolo comparso sul sito online di Staffetta quotidiana dal titolo «Gas, la campagna 2022-23 è ferma» viene riportata, inter alia, la notizia che «i maggiori importatori/fornitori italiani, come Enel ed Edison» sulla base legittimante della «crescente instabilità dei mercati e dello scenario internazionale non garantiscono, per l'anno 2023, la prosecuzione del rapporto contrattuale alle attuali condizioni economiche, né di poter adeguare le offerte contrattuali all'attuale prezzo di mercato dell'energia»;

   il medesimo modus operandi, è attuato, come si legge da un altro articolo di stampa comparso su il Fatto Quotidiano del 12 luglio 2022, dall'Eni che «non ha rinnovato i contratti di fornitura gas in scadenza ai clienti, con il risultato che non solo grandi consumatori industriali ma anche grosse utilities e medie imprese si trovano a non avere una fornitura di gas garantita a partire da ottobre» –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto evidenziato in premessa e quali iniziative di competenza intendano assumere per garantire a tutte le imprese continuità nella fornitura, pur considerando il ricorso a una riduzione percentuale della stessa, al fine di contenere il forte impatto negativo sulla loro attività economica e scongiurarne il fallimento.
(4-12665)

Pubblicazione di un testo riformulato.

  Si pubblica il testo riformulato della interrogazione a risposta scritta Fiorini n. 4-12633, già pubblicata nell'allegato B ai resoconti della seduta n. 727 del 19 luglio 2022.

   FIORINI. – Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, al Ministro della transizione ecologica, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'economia e delle finanze. – Per sapere – premesso che:

   la siccità e le elevate temperature delle ultime settimane affliggono l'Italia intera mettendo a rischio i prodotti agricoli e più in generale l'agroalimentare, fiore all'occhiello del made in Italy;

   si è stimato che in Italia circa l'89 per cento dell'acqua piovana si perde annualmente e l'attuale deficit idrico è tra i 30 e i 40 milioni di metri cubi annui;

   l'acqua, che nei periodi invernali crea anche disagi per le piene dei fiumi, potrebbe essere stoccata per essere poi preziosa nei momenti di siccità e rispondere alle esigenze degli agricoltori;

   purtroppo, la secca dei fiumi rischia di far scattare varie ordinanze sull'intero territorio nazionale per limitare e razionalizzare l'utilizzo della risorsa idrica;

   il quadro climatico dell'estate 2022 riaccende le problematiche legate alla costruzione di dighe, invasi, laghi, e altro;

   in particolare, in Emilia-Romagna, la pianura padana è assetata ed è preoccupante la situazione che affligge il fiume Po, ove il cuneo salino è salito alla foce per la mancanza di adeguate portate del fiume;

   tra le innumerevoli opere che si potrebbero realizzare per cercare di risolvere la problematica c'è la diga di Vetto di cui si parla da decenni e che torna prepotentemente all'attualità adesso che le sponde del fiume sono ridotte ai minimi termini per la siccità;

   i lavori della diga di Vetto sono stati iniziati ad ottobre del 1988 per interrompersi ad agosto del 1989; nonostante il Ministro dell'ambiente pro-tempore Carlo Ripa Di Meana, abbia scritto alla Regione che il progetto avrebbe dovuto ripartire, l'effettiva ripresa dei lavori non è mai stata autorizzata;

   la ripartenza del progetto è fortemente voluta dai cittadini che attraverso un comitato hanno raccolto, al momento, circa seimila firme, con l'obiettivo di arrivare a diecimila per presentarle al Presidente della Regione;

   gli organi di stampa locali riportano che secondo i dati Arpa Emilia-Romagna la pluviometria è discesa del 40-50 per cento negli ultimi trent'anni; pertanto, se il progetto iniziale della diga era calibrato su piogge da 1200 millimetri cubici all'anno circa, oggi lo scenario è diverso perché si ragiona nell'ordine dei 700-750 millimetri cubici all'anno;

   in merito, è a conoscenza dell'interrogante, da notizie di stampa, che una società di ingegneria di dighe a livello mondiale ha affermato che il progetto è perfettamente adeguabile alle nuove normative vigenti e che la capacità idrica del fiume Enza è in grado di riempire quasi tre volte all'anno la diga;

   invece, sembra che si intenda procedere con lo studio di fattibilità che durerebbe circa tre anni, e con un nuovo progetto che impiegherebbe circa sette anni, a cui occorrerebbe aggiungere tre anni di appalti e di pratiche autorizzative ai fini della realizzazione dell'opera –:

   se e quali iniziative urgenti di competenza si intendano assumere, per far luce in merito al progetto illustrato in premessa;

   se siano previste iniziative per un monitoraggio nazionale al fine di verificare i progetti da poter realizzare in tempi brevi per sopperire all'emergenza idrica.
(4-12633)