ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01416

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 895 del 01/12/2017
Abbinamenti
Atto 7/00960 abbinato in data 05/12/2017
Atto 7/01394 abbinato in data 05/12/2017
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/12/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/12/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 05/12/2017
BERNARDO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/12/2017
EPIFANI ETTORE GUGLIELMO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA-LIBERI E UGUALI
GALGANO ADRIANA MISTO-CIVICI E INNOVATORI-ENERGIE PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/12/2017

DISCUSSIONE IL 05/12/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 05/12/2017

DISCUSSIONE IL 20/12/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/12/2017

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01416
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Venerdì 1 dicembre 2017, seduta n. 895

   Le Commissioni VI e X,

   premesso che:

    l'abbandono delle aree interne del Paese, costituisce un'emergenza che va affrontata con politiche rigorose e con adeguate risorse pubbliche. Le grandi scelte infrastrutturali e i grandi investimenti pubblici in termini di creazione di servizi hanno, come noto, privilegiato le aree sviluppate dell'Italia contribuendo ad aumentare il divario economico e di prospettive sociali di una parte importante del territorio nazionale. L'intero sistema appenninico, le aree interne della Sicilia e della Sardegna e perfino alcune aree pedemontane della fascia alpina sembrano destinati a un impoverimento demografico, economico e sociale senza apparente possibilità di inversione di tendenza. In particolare, l'ultimo censimento dell'Istituto nazionale di statistica (Istat) del 2011 mostra un declino demografico preoccupante sia in termini assoluti che in merito all'invecchiamento della popolazione;

    il fenomeno è ben più marcato nei comuni di dimensione demografica minore e quindi occorre privilegiare i comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, che per la maggior parte sono i cosiddetti comuni montani;

    è vero che uno dei fattori che può contribuire a combattere il fenomeno del calo demografico è il mantenimento della rete dei piccoli esercizi pubblici e commerciali nelle zone più decentrate, in particolare quelle montane, in virtù della funzione non soltanto economica ma anche e soprattutto sociale che questi svolgono. Per questo la legge n. 158 del 2017 dispone misure a favore delle zone montane;

    appare sempre più preoccupante la diminuzione delle attività economiche private. Il piccolo commercio urbano e il segmento dell'artigianato hanno subìto una drastica riduzione e tutti gli investimenti privati nel settore edilizio hanno privilegiato le aree forti del Paese, dove ancora funziona il meccanismo della rendita immobiliare assoluta. Il grande patrimonio immobiliare invenduto (circa 1,5 milioni di alloggi secondo i calcoli dell'Istat), insieme alla crisi del settore che è iniziata nel 2008, ha portato a una generalizzata diminuzione dei valori degli immobili localizzati nelle aree interne dell'Italia. Mediamente, il decremento dei valori immobiliari è misurabile tra il 30 e il 40 per cento rispetto al 2008;

    occorre, quindi, individuare misure fiscali vantaggiose per esercizi commerciali e imprese presenti nelle aree montane e interne del Paese, così da compensare il naturale svantaggio geografico e territoriale, colmando un gap che rischia di avere conseguenze dirette molto negative e tra queste un nuovo abbandono dei territori montani e aumento della povertà; per questo, la legge citata prevede una serie di incentivi per la produzione agricola e zootecnica e per la diffusione delle attività artigianali, produttive e ricettive, con la possibilità di sviluppo di forme di accoglienza come l'albergo diffuso. A giudizio dei firmatari del presente atto sono questi i settori economici di maggiore importanza per garantire una nuova prospettiva per le giovani generazioni;

    la legge n. 158 del 6 ottobre 2017 prevede tra l'altro diverse forme per aiutare le attività commerciali, agricole e artigianali ed, in generale, tutte le attività socio-economiche caratteristiche dei piccoli comuni montani. In particolare si segnala che i piccoli comuni, anche in forma associata, possono istituire, anche attraverso apposite convenzioni con i concessionari dei servizi centri multifunzionali per la prestazione di una pluralità di servizi in materia ambientale, sociale, energetica, scolastica, postale, artigianale, turistica, commerciale, di comunicazione e di sicurezza, nonché per lo svolgimento di attività di volontariato e associazionismo culturale;

    nonostante quanto già presente nella legge n. 158 del 2017 appare evidente la necessità di implementare e rafforzare il quadro normativo per aiutare le attività economiche, turistiche e in generale socio-economiche dei piccoli comuni montani,

impegna il Governo:

   ad adottare idonee iniziative, anche di carattere normativo, al fine di:

    a) promuovere il telelavoro, attraverso l'individuazione di misure incentivanti a favore delle imprese che si avvalgano di forme di lavoro a distanza per i lavoratori residenti nelle zone montane e nei comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti, intendendo ai fini di tale misura, per lavoro a distanza l'attività di telelavoro svolta in conformità al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 70;

    b) prevedere agevolazioni fiscali per le attività artigianali e commerciali situate nei comuni montani, le quali saranno escluse dall'ambito di applicazione dell'imposta regionale sulle attività produttive, stabilendo a questo scopo per gli immobili di proprietà privata situati nei comuni e nelle frazioni ricompresi nell'ambito di attuazione della legge n. 158 del 2017 e destinati ad attività artigianali e commerciali, i seguenti benefici: a) la riduzione del 50 per cento della normale aliquota dell'imposta di registro sui trasferimenti immobiliari; b) la deducibilità dall'imposta sul reddito delle persone fisiche e dall'imposta sul reddito delle società delle spese sostenute per le opere di manutenzione, di restauro e di ristrutturazione;

    c) attuare un piano per la piena utilizzazione del patrimonio edilizio al fine di favorire la formazione di imprese giovanili con il coinvolgimento dei comuni, prevedendo che il succitato piano, inclusivo degli immobili di proprietà dello Stato o di altri enti pubblici sia redatto previo accordo con i soggetti proprietari, ai fini del sostegno delle attività imprenditoriali giovanili e che gli immobili da destinare ad attività produttive siano assegnati con bando di evidenza pubblica a imprese giovanili o a cooperative operanti nel territorio comunale o nei territori limitrofi;

    d) avviare un ampio progetto di recupero e valorizzazione dei cammini storici con l'obiettivo di sviluppare il settore delle imprese turistiche nelle zone montane, assicurando che i percorsi viari che saranno individuati siano organizzati in percorsi a rete destinati ad accogliere il flusso di traffico turistico, ad uso esclusivo o prevalente a piedi, in bicicletta o, in ogni caso, con modalità di trasporto a basso impatto ambientale;

    e) promuovere la valorizzazione dei «centri commerciali naturali» e la rivitalizzazione economica degli «aggregati commerciali urbani», anche attraverso l'agevolazione della costituzione di uno o più insiemi organizzati, anche in forme societarie, di esercizi commerciali, strutture ricettive, attività artigianali e di servizio, che insistano nei centri storici dei piccoli comuni montani in cui si concentra un'offerta di prodotti, servizi ed attività da parte di una pluralità di soggetti, con particolare riferimento alla valorizzazione, alla distribuzione, alla commercializzazione delle produzioni tipiche locali, nonché allo svolgimento di funzioni informative per la promozione turistica e culturale del territorio;

    f) prevedere ulteriori fondi da destinare alle misure di cui alla legge n. 158 del 6 ottobre 2017 in favore delle imprese e delle attività commerciali delle aree montane;

    g) utilizzare l'area montana del cratere sismico del terremoto 2016 nelle regioni Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, come «area pilota» al fine di individuare una zona circoscritta per valutare i possibili vantaggi dell'applicazione delle misure definite nel presente atto a favore delle attività commerciali e delle imprese, per un periodo di durata almeno triennale, al termine del quale valutare gli andamenti degli indici socio-economici per comprendere la reale efficacia delle misure attuate sul territorio.
(7-01416) «Vallascas, Alberti, Terzoni, Crippa, Fantinati, Da Villa, Della Valle, Cancelleri».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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