ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01291

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 818 del 21/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: MONGIELLO COLOMBA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GINEFRA DARIO PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2017
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2017
BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2017
CERA ANGELO MISTO-UDC-IDEA 21/06/2017
VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2017
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2017
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 21/06/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01291
presentato da
MONGIELLO Colomba
testo di
Mercoledì 21 giugno 2017, seduta n. 818

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    la Puglia, nel panorama produttivo nazionale del grano duro si colloca al primo posto intercettando in media il 22 per cento circa della produzione. Tale primato pone la regione in prima linea anche nei tavoli tecnici a livello nazionale per affrontare le tematiche e le questioni attinenti lo sviluppo dell'intera filiera cerealicola nazionale e la colloca in primo piano per la diffusione delle innovazioni di processo, di prodotto e gestionali;
    le aree produttive più importanti sono a nord della Puglia e precisamente nelle province di Foggia e Bari dove si concentra non solo la produzione, ma dove sono collocate la gran parte dei centri di stoccaggio e delle industrie molitorie e pastarie;
    per quanto riguarda le capacità molitorie, dati consolidati, i attestano la notevole capacità di trasformazione che consente all'impresa locale di trasformare, nei 297 giorni di attività, oltre 146.000 tonnellate di grano duro per ottenere oltre 100.000 tonnellate, di semola e 46.000 tonnellate di cruscame che vengono venduti soprattutto sul mercato interno, facendo realizzare oltre 26 milioni di euro di ricavi;
    in occasione dell'assemblea di Confagricoltura Foggia sulla «terra del grano» svoltasi il 29 ottobre 2016, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ha preso l'impegno ufficiale di sostenere la candidatura di Foggia a ospitare la commissione unica nazionale per la rilevazione del prezzo del grano duro in sostituzione delle borse merci delle camere di commercio;
    il 9 giugno 2017 nei pressi del porto di Bari, l'organizzazione professionale agricola Coldiretti Puglia, ha dato vita ad una mobilitazione per protestare contro le importazioni di grano duro estero e porre la questione del giusto prezzo e della sicurezza alimentare;
    gli organizzatori hanno mobilitato gli agricoltori al porto del capoluogo pugliese anche perché è «divenuto negli ultimi anni il vero granaio d'Italia, il principale varco di accesso del grano straniero da spacciare come italiano, perché non è ancora obbligatorio indicare l'origine del grano sulle etichette della pasta» protesta l'organizzazione agricola;
    la protesta ha inteso porre l'attenzione delle istituzioni sulla quotazione dei prezzi del grano duro registrati sulla piazza di Foggia dalla borsa merci della camera di commercio, secondo cui il prodotto fino nazionale all'ingrosso della mietitura 2016 è da tempo fermo sui 185-190 euro alla tonnellata, ossia prezzi irrisori ed inidonei alla copertura dei costi che le aziende agricole della Puglia devono sostenere per poterlo coltivare;
    i costi di produzione del grano duro richiederebbero un prezzo di mercato per il pareggio dei cerealicoltori intorno ad un livello all'origine di almeno 300 euro a tonnellata, cifra che sarebbe necessaria a coprirli, ma che ad oggi non è lontanamente garantita;
    le aziende agricole pugliesi che coltivano grano duro sono diminuite tra il 2000 e il 2010 del 31,5 per cento, mentre la superficie agraria utile ha registrato una contrazione del 16,5 per cento, sia in Italia sia in Puglia;
    nel 2016 sono state importate 2,3 milioni le tonnellate di grano duro, quasi la metà delle quali originarie del Canada che peraltro ha già fatto registrare nel 2017 un ulteriore aumento del 15 per cento secondo le analisi della Coldiretti su dati Istat relativi ai primi due mesi del 2017;
    è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 128 del 5 giugno 2017 il decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali concernente l'istituzione e le sedi delle Commissioni uniche nazionali (C.u.n.) per le filiere maggiormente rappresentative del sistema agro-alimentare, in attuazione dell'articolo 6-bis, comma 1, del decreto-legge 5 maggio 2015, n. 51 convertito, con modificazioni, dalla legge 2 luglio 2015, n. 91;
    l'articolo 6-bis del decreto-legge n. 51 del 2015, recante «norme per la trasparenza nelle relazioni contrattuali nelle filiere agricole», prevede che «Al fine di garantire la trasparenza nelle relazioni contrattuali tra gli operatori di mercato e nella formazione dei prezzi, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono adottate disposizioni concernenti l'istituzione e le sedi delle commissioni uniche nazionali (C.u.n.) per le filiere maggiormente rappresentative del sistema agricolo-alimentare, in linea con gli orientamenti dell'Unione europea in materia di organizzazione comune dei mercati»;
    a norma dell'articolo 4 del predetto decreto, le C.u.n. vengono istituite su richiesta delle organizzazioni rappresentative della filiera interessata attraverso un apposito decreto direttoriale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministero dello sviluppo economico, nel quale sono stabilite la composizione, la sede (presso una o più borse merci), il regolamento di funzionamento, il settore di riferimento e/o le categorie di prodotto e/o i prodotti oggetto dell'intervento;
    in particolare, le organizzazioni di produttori, le organizzazioni professionali e le associazioni di categoria dei produttori agricoli, della cooperazione agricola e agroalimentare, dell'industria di trasformazione, del commercio e della distribuzione che partecipano ai tavoli di filiera, istituiti con decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali n. 1872 del 2005, o altresì iscritte all'elenco dei portatori di interesse di cui al decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali n. 5528 del 2015, rappresentativi di un determinato settore o di una determinata categoria di prodotto o di gruppi di prodotto/prodotto, possono inoltrare formale istanza al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali al fine di procedere all'istituzione di una specifica C.u.n.;
    con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 agosto 2005 sono state approvate le disposizioni per la costituzione dei tavoli di filiera;
    con decreto Ministeriale 27 ottobre 2005, Prot. n. 1872, sono state determinate le composizioni dei tavoli di filiera. Il particolare, l'articolo 7 di detto decreto disciplina la composizione del tavolo di filiera cerealicolo e risicolo;
    i tavoli di filiera vengono istituiti sulla base delle norme recate dall'articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102;
    tale ultima norma, unitamente agli istituti della concertazione di cui all'articolo 20 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, rappresenta il quadro di riferimento nell'ambito del quale il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali può incidere e promuovere, nell'ambito della definizione e politiche agroalimentari, le eventuali decisioni che competono alle organizzazioni agricole anche ai fini dell'istituzione delle C.u.n.;
    Foggia rappresenta la sede naturale e più idonea per ospitare la Commissione unica nazionale sul grano duro e, in tal senso, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali dovrebbe adoperarsi affinché ciò possa concretizzarsi,

impegna il Governo

ad intraprendere le necessarie iniziative di competenza affinché nel quadro della normativa citata in premessa, sia istituita a Foggia la sede della Commissione unica nazionale per il grano duro.
(7-01291) «Mongiello, Ginefra, Grassi, Michele Bordo, Cera, Ventricelli, Luciano Agostini, Antezza».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

organizzazione della professione

azienda agricola

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