ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01184

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 741 del 14/02/2017
Abbinamenti
Atto 7/01178 abbinato in data 16/02/2017
Atto 7/01185 abbinato in data 16/02/2017
Atto 7/01189 abbinato in data 23/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: ROMANO PAOLO NICOLO'
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2017
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2017
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2017
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2017
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2017
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/02/2017
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/02/2017
CATALANO IVAN CIVICI E INNOVATORI
GAROFALO VINCENZO AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'EUROPA
 
INTERVENTO GOVERNO 16/02/2017
DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 23/02/2017
META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO
CARLONI ANNA MARIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 01/03/2017
META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 01/03/2017
DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 01/03/2017
TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/02/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/02/2017

DISCUSSIONE IL 16/02/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/02/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/02/2017

DISCUSSIONE IL 23/02/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/02/2017

DISCUSSIONE IL 01/03/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 01/03/2017

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01184
presentato da
ROMANO Paolo Nicolò
testo presentato
Martedì 14 febbraio 2017
modificato
Giovedì 16 febbraio 2017, seduta n. 743

   La IX Commissione,
   premesso che:
    il 17 gennaio 2017 è entrato in vigore il nuovo piano abbonamenti di Trenitalia per l'alta velocità (AV) che ha scatenato numerose proteste da parte delle associazioni dei consumatori e dei comitati nazionali e locali di pendolari, in virtù del suo indiscriminato aumento, inizialmente del 35 per cento poi subitaneamente dimezzato, e per le nuove modalità di utilizzo, non essendo più valido per la totalità delle corse ma suddiviso per giorni e fasce orarie;
    il dimezzamento dell'aumento, deciso a seguito delle numerose proteste, non ha soddisfatto le associazioni dei consumatori e dei pendolari che chiedono, al contrario, la sua totale soppressione, poiché Trenitalia, operando in regime di incumbent, ha ridotto e declassato ogni alternativa utile ai collegamenti veloci intercity, utili per questa tipologia di pendolarismo;
    a sostegno di quanto sopra, si citano i dati emersi nella recente indagine di Legambiente, «Pendolaria 2016 – La situazione e gli scenari del trasporto ferroviario pendolare in Italia», dove si mette in evidenza come dal 2010 al 2016 vi sia stata in Italia una progressiva riduzione dei treni Intercity e dei collegamenti a lunga percorrenza, pari ad un meno 22,4 per cento. A questi si aggiungono i tagli effettuati ai collegamenti regionali dove, sempre dal 2010 al 2016, la riduzione è stata in media del 6,5 per cento, con rilevanti differenze da regione a regione. Infatti, il taglio al trasporto ferroviario regionale è stato più consistente in Calabria con un meno 26,4 per cento, a seguire la Basilicata (-18,9 per cento), la Campania (-15,1 per cento) e la Liguria (-13,8 per cento);
    paradossalmente la soppressione di un gran numero di treni e la chiusura di numerose stazioni si sono accompagnate, in quasi tutte le regioni italiane, ad un aumento delle tariffe ferroviarie. Sempre in base ai dati del rapporto «Pendolaria 2016» il record di aumento del costo dei biglietti v’è stato in Piemonte con un aumento del 47 per cento (a fronte della chiusura di ben 14 linee ferroviarie), mentre è stato del 41 per cento in Liguria, del 25 per cento in Abruzzo e Umbria e così via. In sintesi: negli stessi anni in cui si è assistito alla chiusura progressiva di oltre 1.120 chilometri di linee ferroviarie, senza considerare gli oltre 412 chilometri di rete ordinaria che risulta «sospesa» per inagibilità dell'infrastruttura, le tariffe dei servizi di trasporto aumentavano. Tutto questo avveniva, mentre il Governo nello stesso periodo predicava la necessità di impiegare il treno come sana alternativa al trasporto privato per ridurre le emissioni di CO2;
    Trenitalia, svolgendo un servizio economico di interesse sociale, non può operare esclusivamente con logiche di mercato e che gli abbonamenti per l'alta velocità sono già stati oggetto di rincari nell'ultimo anno;
    non soddisfa la proposta del Governo di individuare soluzioni strutturali al problema degli aumenti degli abbonamenti avviando un tavolo tecnico con le Ferrovie delle Stato italiane e le regioni, poiché questa rappresenta l'ennesima strategia dilatoria finalizzata a rinviare un problema indifferibile. Inoltre, rappresenta una beffa la data individuata per addivenire a tale accordo, giugno 2017, in quanto coincidente con lo stesso periodo previsto per la privatizzazione del ramo dell'alta velocità di Trenitalia. Infatti, secondo le dichiarazioni dell'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato italiane, Renato Mazzoncini, «la tempistica prevede di chiudere entro giugno-luglio la costituzione della newco» che si occuperà dei servizi di trasporto per l'alta velocità da quotare in borsa;
    è da stigmatizzare il comportamento del Governo che da una parte dice di voler sostenere lo studio e il lavoro, incrementando i livelli di alfabetizzazione universitaria e di occupazione, e tutelare l'ambiente, contrastando il trasporto privato per ridurre le emissioni di CO2 e, dall'altra, crea le condizioni che viceversa va o proprio a colpire chi studia e lavora utilizzando il trasporto ferroviario,

impegna il Governo:

1) ad assumere le iniziative di competenza per sospendere ogni ulteriore operazione di quotazione del gruppo Ferrovie dello Stato italiane o parte di esso;
2) ad attivarsi, in qualità di azionista unico del gruppo Ferrovie dello Stato italiane, per bloccare i recenti aumenti relativi al costo degli abbonamenti sulle tratte ad alta velocità gestite da Trenitalia;
3) ad assumere iniziative per assoggettare ad obblighi di servizio pubblico specifiche tratte ed orari, maggiormente interessati dal fenomeno del pendolarismo, del trasporto passeggeri ad alta velocità attualmente in regime di mercato;
4) ad adoperarsi fattivamente, per quanto di competenza, affinché venga migliorata la qualità nel servizio ferroviario procedendo al rinnovamento e al potenziamento del parco circolante degli intercity e dei regionali veloci, alla riattivazione delle linee ferroviarie chiuse e alla verifica e al controllo puntuale dell'operato delle prese ferroviarie, con particolare attenzione alla qualità dei servizi offerti e alla loro rispondenza all'effettiva domanda dell'utenza;
5) ad adottare iniziative di carattere normativo volte a reintrodurre detrazioni fiscali di parte delle spese relative all'acquisto di abbonati enti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
(7-01184) «Paolo Nicolò Romano, Dell'Orco, Liuzzi, Carinelli, Spessotto, Nicola Bianchi, De Lorenzis».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

tariffa di trasporto

trasporto pubblico