Legislatura: 17Seduta di annuncio: 741 del 14/02/2017
Primo firmatario: ROMANO PAOLO NICOLO'
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2017 LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2017 CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2017 SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2017 BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2017 DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 16/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 16/02/2017 ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO PARLAMENTARE 16/02/2017 CATALANO IVAN CIVICI E INNOVATORI GAROFALO VINCENZO AREA POPOLARE-NCD-CENTRISTI PER L'EUROPA INTERVENTO GOVERNO 16/02/2017 DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) INTERVENTO PARLAMENTARE 23/02/2017 META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO CARLONI ANNA MARIA PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 01/03/2017 META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO GOVERNO 01/03/2017 DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) INTERVENTO PARLAMENTARE 01/03/2017 TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/02/2017
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/02/2017
DISCUSSIONE IL 16/02/2017
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/02/2017
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/02/2017
DISCUSSIONE IL 23/02/2017
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/02/2017
DISCUSSIONE IL 01/03/2017
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 01/03/2017
La IX Commissione,
premesso che:
il 17 gennaio 2017 è entrato in vigore il nuovo piano abbonamenti di Trenitalia per l'alta velocità (AV) che ha scatenato numerose proteste da parte delle associazioni dei consumatori e dei comitati nazionali e locali di pendolari, in virtù del suo indiscriminato aumento, inizialmente del 35 per cento poi subitaneamente dimezzato, e per le nuove modalità di utilizzo, non essendo più valido per la totalità delle corse ma suddiviso per giorni e fasce orarie;
il dimezzamento dell'aumento, deciso a seguito delle numerose proteste, non ha soddisfatto le associazioni dei consumatori e dei pendolari che chiedono, al contrario, la sua totale soppressione, poiché Trenitalia, operando in regime di incumbent, ha ridotto e declassato ogni alternativa utile ai collegamenti veloci intercity, utili per questa tipologia di pendolarismo;
a sostegno di quanto sopra, si citano i dati emersi nella recente indagine di Legambiente, «Pendolaria 2016 – La situazione e gli scenari del trasporto ferroviario pendolare in Italia», dove si mette in evidenza come dal 2010 al 2016 vi sia stata in Italia una progressiva riduzione dei treni Intercity e dei collegamenti a lunga percorrenza, pari ad un meno 22,4 per cento. A questi si aggiungono i tagli effettuati ai collegamenti regionali dove, sempre dal 2010 al 2016, la riduzione è stata in media del 6,5 per cento, con rilevanti differenze da regione a regione. Infatti, il taglio al trasporto ferroviario regionale è stato più consistente in Calabria con un meno 26,4 per cento, a seguire la Basilicata (-18,9 per cento), la Campania (-15,1 per cento) e la Liguria (-13,8 per cento);
paradossalmente la soppressione di un gran numero di treni e la chiusura di numerose stazioni si sono accompagnate, in quasi tutte le regioni italiane, ad un aumento delle tariffe ferroviarie. Sempre in base ai dati del rapporto «Pendolaria 2016» il record di aumento del costo dei biglietti v’è stato in Piemonte con un aumento del 47 per cento (a fronte della chiusura di ben 14 linee ferroviarie), mentre è stato del 41 per cento in Liguria, del 25 per cento in Abruzzo e Umbria e così via. In sintesi: negli stessi anni in cui si è assistito alla chiusura progressiva di oltre 1.120 chilometri di linee ferroviarie, senza considerare gli oltre 412 chilometri di rete ordinaria che risulta «sospesa» per inagibilità dell'infrastruttura, le tariffe dei servizi di trasporto aumentavano. Tutto questo avveniva, mentre il Governo nello stesso periodo predicava la necessità di impiegare il treno come sana alternativa al trasporto privato per ridurre le emissioni di CO2;
Trenitalia, svolgendo un servizio economico di interesse sociale, non può operare esclusivamente con logiche di mercato e che gli abbonamenti per l'alta velocità sono già stati oggetto di rincari nell'ultimo anno;
non soddisfa la proposta del Governo di individuare soluzioni strutturali al problema degli aumenti degli abbonamenti avviando un tavolo tecnico con le Ferrovie delle Stato italiane e le regioni, poiché questa rappresenta l'ennesima strategia dilatoria finalizzata a rinviare un problema indifferibile. Inoltre, rappresenta una beffa la data individuata per addivenire a tale accordo, giugno 2017, in quanto coincidente con lo stesso periodo previsto per la privatizzazione del ramo dell'alta velocità di Trenitalia. Infatti, secondo le dichiarazioni dell'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato italiane, Renato Mazzoncini, «la tempistica prevede di chiudere entro giugno-luglio la costituzione della newco» che si occuperà dei servizi di trasporto per l'alta velocità da quotare in borsa;
è da stigmatizzare il comportamento del Governo che da una parte dice di voler sostenere lo studio e il lavoro, incrementando i livelli di alfabetizzazione universitaria e di occupazione, e tutelare l'ambiente, contrastando il trasporto privato per ridurre le emissioni di CO2 e, dall'altra, crea le condizioni che viceversa va o proprio a colpire chi studia e lavora utilizzando il trasporto ferroviario,
impegna il Governo:
1) ad assumere le iniziative di competenza per sospendere ogni ulteriore operazione di quotazione del gruppo Ferrovie dello Stato italiane o parte di esso;
2) ad attivarsi, in qualità di azionista unico del gruppo Ferrovie dello Stato italiane, per bloccare i recenti aumenti relativi al costo degli abbonamenti sulle tratte ad alta velocità gestite da Trenitalia;
3) ad assumere iniziative per assoggettare ad obblighi di servizio pubblico specifiche tratte ed orari, maggiormente interessati dal fenomeno del pendolarismo, del trasporto passeggeri ad alta velocità attualmente in regime di mercato;
4) ad adoperarsi fattivamente, per quanto di competenza, affinché venga migliorata la qualità nel servizio ferroviario procedendo al rinnovamento e al potenziamento del parco circolante degli intercity e dei regionali veloci, alla riattivazione delle linee ferroviarie chiuse e alla verifica e al controllo puntuale dell'operato delle prese ferroviarie, con particolare attenzione alla qualità dei servizi offerti e alla loro rispondenza all'effettiva domanda dell'utenza;
5) ad adottare iniziative di carattere normativo volte a reintrodurre detrazioni fiscali di parte delle spese relative all'acquisto di abbonati enti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
(7-01184) «Paolo Nicolò Romano, Dell'Orco, Liuzzi, Carinelli, Spessotto, Nicola Bianchi, De Lorenzis».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):trasporto ferroviario
tariffa di trasporto
trasporto pubblico