Legislatura: 17Seduta di annuncio: 690 del 11/10/2016
Primo firmatario: FIANO EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 27/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 26/10/2016 FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 26/10/2016 RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE MUCCI MARA MISTO INTERVENTO PARLAMENTARE 18/01/2017 FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE PILI MAURO MISTO MENORELLO DOMENICO CIVICI E INNOVATORI TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE INTERVENTO GOVERNO 18/01/2017 BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) DICHIARAZIONE GOVERNO 18/01/2017 BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) PARERE GOVERNO 18/01/2017 BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
DISCUSSIONE IL 26/10/2016
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/10/2016
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 26/10/2016
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 02/11/2016
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/01/2017
DISCUSSIONE IL 18/01/2017
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/01/2017
ACCOLTO IL 18/01/2017
PARERE GOVERNO IL 18/01/2017
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 18/01/2017
CONCLUSO IL 18/01/2017
La I Commissione,
premesso che:
il Corpo nazionale dei vigili del fuoco rappresenta a delle realtà più importanti per la sicurezza dei cittadini e del nostro Paese, e ha sempre risposto con impegno straordinario alle attese dei cittadini in tutti i compiti di prevenzione, vigilanza e soccorso tecnico urgente ai quali esso è preposto per legge, rivelandosi spesso decisivo per la salvezza di numerose vite umane;
negli ultimi anni, peraltro, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha realizzato uno sforzo straordinario per riuscire, con decrescenti risorse finanziarie e con carenze di organico, a sopperire alle numerose richieste di intervento della popolazione per le piccole e grandi emerge e che hanno colpito il nostro Paese;
va però ricordato che il Corpo dei vigili del fuoco soffre, da sempre, la presenza di una forte componente di personale precario, costituito dai vigili del fuoco cosiddetti discontinui, che costituiscono una figura strategica del Corpo nazionale, pur essendo privi di contratto a tempo indeterminato, e non potendo essere richiamati in servizio per più di 14 giorni consecutivi, e per massimo di 160 giorni l'anno;
queste professionalità, infatti, vengono frequentemente richiamate in servizio per colmare le cosiddette carenze di organico, garantiscono l'operatività dei comandi provinciali integrando le squadre di intervento e spesso sono utilizzati per svolgere attività di ordinaria amministrazione all'interno dei comandi;
la figura del vigile del fuoco discontinuo, dunque, non va confusa con quella dei vigili del fuoco volontari che svolgono la loro opera invece nei distacca enti volontari, ossia in sedi del Corpo costituite esclusiva ente da personale volontario, spesso dislocate in aree territoriali maggiormente isolate, dove la presenza di distaccamento permanente rappresenterebbe un onere troppo gravoso per la pubblica amministrazione;
la sovrapposizione tra queste due figure assai diverse tra di loro, ma definite dalla legge entrambe come «volontarie», è stata accresciuta dalla legge n. 183 del 2011 che ha introdotto al decreto legislativo n. 368 del 2001 una lettera c) bis con la quale si è stabilito che «i richiami in servizio del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, non costituiscono rapporti di impiego con l'amministrazione», determinando così per i discontinui la perdita, su un piano formale, dello status di precari;
appare di fondamentale importanza sottolineare la necessità di procedere ad a chiara suddivisione tra il personale volontario che presta la propria attività all'interno dei distaccamenti volontarie dei posti di vigilanza, da inserirsi in un apposito albo dei volontari, e il personale richiamato in servizio per le esigenze dei comandi provinciali, da inserire in un diverso albo;
non c’è dubbio, infatti, che sia giunto il momento di affrontare in modo complessivo e strutturale il fenomeno del precariato anche all'interno del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, distinguendo tra coloro, che sia pur in modo discontinuo, svolgono funzioni in tutto e per tutto equiparate a quelle svolte dai colleghi a tempo indeterminato, e le funzioni cosiddette «volontarie», che al pari di quanto avviene per i volontari della protezione civile, sono svolte da chi ha dichiarato la disponibilità a prestare la propria opera al servizio della comunità in caso di emergenza;
alla luce di quanto premesso, occorre anche avviare percorso progressivo che possa, da un lato, stabilizzare il maggior numero possibile di discontinui e, dall'altro, individuare percorsi di valorizzazione delle esperienze acquisite per tutti coloro che non possano partecipare alle prove concorsuali,
impegna il Governo:
ad adottare opportune iniziative per istituire due diversi albi, uno per il personale richiamato in servizio per le esigenze dei comandi provinciali, e l'altro il personale volontario che presta la propria attività all'interno dei distaccamenti volontari;
ad assumere iniziative per superare la previsione secondo la quale i richiamati in servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco non abbiano rapporti di impiego con l'amministrazione;
a prevedere incremento pari ad almeno il 10 per cento dei posti riservati ai volontari richiamati in servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nell'ambito del concorso pubblico per l'accesso alla qualifica di vigile del fuoco, anche stabilendo a favore di questa categoria un limite di età maggiormente flessibile, alla luce dell'esperienza maturata sul campo;
ad assumere iniziative per introdurre una riserva di posti, pari ad almeno il 10 per cento, in tutti gli altri concorsi che prevedano l'accesso dall'esterno ai vari ruoli del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a favore del personale volontario richiamato in servizio dei vigili del fuoco con il possesso dei requisiti previsti;
ad assumere iniziative per prevedere che il personale volontario richiamato in servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, inserito nell'elenco dei centri dell'impiego, possa godere, alla luce dell'alto livello di professionalità conseguito, di una specifica prelazione per l'accesso al ruolo degli operatori e degli assistenti da impiegare in servizi ausiliari e di supporto, come ad esempio nel caso di officine specializzate e controllo negli accessi;
ad assumere iniziative per introdurre la possibilità di rilascio, da parte dei comandi provinciali dei vigili del fuoco, di attestati di frequenza ovvero di attestati di idoneità, ove previsti dalle disposizioni vigenti, per addetto alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze nelle attività lavorative a rischio di incendio basso, medio o elevato, al personale volontario che nell'ultimo quinquennio abbia svolto almeno periodo di richiamo in servizio;
a valutare l'opportunità di prevedere a formazione mirata per quei soggetti per i quali, anche a causa dell'età anagrafica, è più difficile a stabilizzazione nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e che potrebbero utilmente essere re-impiegati in servizi ausiliari e di supporto, anche alla luce dell'esperienza maturata;
a prevedere quanto prima la riapertura dei corsi dedicati al personale volontario che presta la propria attività all'interno dei distaccamenti volontari, presidi di indiscutibile valore di cui il sistema di soccorso pubblico non può e non vuole fare a meno.
(7-01117) «Fiano, Fabbri».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):protezione civile
sicurezza pubblica
lotta contro gli incendi