ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01117

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 690 del 11/10/2016
Abbinamenti
Atto 7/00511 abbinato in data 26/10/2016
Atto 7/00781 abbinato in data 26/10/2016
Atto 7/00799 abbinato in data 26/10/2016
Atto 7/01091 abbinato in data 26/10/2016
Atto 7/01133 abbinato in data 18/01/2017
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00217
Firmatari
Primo firmatario: FIANO EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 27/10/2016


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Stato iter:
18/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/10/2016
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/10/2016
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
MUCCI MARA MISTO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/01/2017
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE
PILI MAURO MISTO
MENORELLO DOMENICO CIVICI E INNOVATORI
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
 
INTERVENTO GOVERNO 18/01/2017
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 18/01/2017
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
PARERE GOVERNO 18/01/2017
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/10/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/10/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 26/10/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 02/11/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/01/2017

DISCUSSIONE IL 18/01/2017

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/01/2017

ACCOLTO IL 18/01/2017

PARERE GOVERNO IL 18/01/2017

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 18/01/2017

CONCLUSO IL 18/01/2017

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01117
presentato da
FIANO Emanuele
testo presentato
Martedì 11 ottobre 2016
modificato
Mercoledì 2 novembre 2016, seduta n. 700

   La I Commissione,
   premesso che:
    il Corpo nazionale dei vigili del fuoco rappresenta a delle realtà più importanti per la sicurezza dei cittadini e del nostro Paese, e ha sempre risposto con impegno straordinario alle attese dei cittadini in tutti i compiti di prevenzione, vigilanza e soccorso tecnico urgente ai quali esso è preposto per legge, rivelandosi spesso decisivo per la salvezza di numerose vite umane;
    negli ultimi anni, peraltro, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha realizzato uno sforzo straordinario per riuscire, con decrescenti risorse finanziarie e con carenze di organico, a sopperire alle numerose richieste di intervento della popolazione per le piccole e grandi emerge e che hanno colpito il nostro Paese;
    va però ricordato che il Corpo dei vigili del fuoco soffre, da sempre, la presenza di una forte componente di personale precario, costituito dai vigili del fuoco cosiddetti discontinui, che costituiscono una figura strategica del Corpo nazionale, pur essendo privi di contratto a tempo indeterminato, e non potendo essere richiamati in servizio per più di 14 giorni consecutivi, e per massimo di 160 giorni l'anno;
    queste professionalità, infatti, vengono frequentemente richiamate in servizio per colmare le cosiddette carenze di organico, garantiscono l'operatività dei comandi provinciali integrando le squadre di intervento e spesso sono utilizzati per svolgere attività di ordinaria amministrazione all'interno dei comandi;
    la figura del vigile del fuoco discontinuo, dunque, non va confusa con quella dei vigili del fuoco volontari che svolgono la loro opera invece nei distacca enti volontari, ossia in sedi del Corpo costituite esclusiva ente da personale volontario, spesso dislocate in aree territoriali maggiormente isolate, dove la presenza di distaccamento permanente rappresenterebbe un onere troppo gravoso per la pubblica amministrazione;
    la sovrapposizione tra queste due figure assai diverse tra di loro, ma definite dalla legge entrambe come «volontarie», è stata accresciuta dalla legge n. 183 del 2011 che ha introdotto al decreto legislativo n. 368 del 2001 una lettera c) bis con la quale si è stabilito che «i richiami in servizio del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, non costituiscono rapporti di impiego con l'amministrazione», determinando così per i discontinui la perdita, su un piano formale, dello status di precari;
    appare di fondamentale importanza sottolineare la necessità di procedere ad a chiara suddivisione tra il personale volontario che presta la propria attività all'interno dei distaccamenti volontarie dei posti di vigilanza, da inserirsi in un apposito albo dei volontari, e il personale richiamato in servizio per le esigenze dei comandi provinciali, da inserire in un diverso albo;
    non c’è dubbio, infatti, che sia giunto il momento di affrontare in modo complessivo e strutturale il fenomeno del precariato anche all'interno del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, distinguendo tra coloro, che sia pur in modo discontinuo, svolgono funzioni in tutto e per tutto equiparate a quelle svolte dai colleghi a tempo indeterminato, e le funzioni cosiddette «volontarie», che al pari di quanto avviene per i volontari della protezione civile, sono svolte da chi ha dichiarato la disponibilità a prestare la propria opera al servizio della comunità in caso di emergenza;
    alla luce di quanto premesso, occorre anche avviare percorso progressivo che possa, da un lato, stabilizzare il maggior numero possibile di discontinui e, dall'altro, individuare percorsi di valorizzazione delle esperienze acquisite per tutti coloro che non possano partecipare alle prove concorsuali,

impegna il Governo:

   ad adottare opportune iniziative per istituire due diversi albi, uno per il personale richiamato in servizio per le esigenze dei comandi provinciali, e l'altro il personale volontario che presta la propria attività all'interno dei distaccamenti volontari;
   ad assumere iniziative per superare la previsione secondo la quale i richiamati in servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco non abbiano rapporti di impiego con l'amministrazione;
   a prevedere incremento pari ad almeno il 10 per cento dei posti riservati ai volontari richiamati in servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nell'ambito del concorso pubblico per l'accesso alla qualifica di vigile del fuoco, anche stabilendo a favore di questa categoria un limite di età maggiormente flessibile, alla luce dell'esperienza maturata sul campo;
   ad assumere iniziative per introdurre una riserva di posti, pari ad almeno il 10 per cento, in tutti gli altri concorsi che prevedano l'accesso dall'esterno ai vari ruoli del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a favore del personale volontario richiamato in servizio dei vigili del fuoco con il possesso dei requisiti previsti;
   ad assumere iniziative per prevedere che il personale volontario richiamato in servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, inserito nell'elenco dei centri dell'impiego, possa godere, alla luce dell'alto livello di professionalità conseguito, di una specifica prelazione per l'accesso al ruolo degli operatori e degli assistenti da impiegare in servizi ausiliari e di supporto, come ad esempio nel caso di officine specializzate e controllo negli accessi;
   ad assumere iniziative per introdurre la possibilità di rilascio, da parte dei comandi provinciali dei vigili del fuoco, di attestati di frequenza ovvero di attestati di idoneità, ove previsti dalle disposizioni vigenti, per addetto alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze nelle attività lavorative a rischio di incendio basso, medio o elevato, al personale volontario che nell'ultimo quinquennio abbia svolto almeno periodo di richiamo in servizio;
   a valutare l'opportunità di prevedere a formazione mirata per quei soggetti per i quali, anche a causa dell'età anagrafica, è più difficile a stabilizzazione nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e che potrebbero utilmente essere re-impiegati in servizi ausiliari e di supporto, anche alla luce dell'esperienza maturata;
   a prevedere quanto prima la riapertura dei corsi dedicati al personale volontario che presta la propria attività all'interno dei distaccamenti volontari, presidi di indiscutibile valore di cui il sistema di soccorso pubblico non può e non vuole fare a meno.
(7-01117) «Fiano, Fabbri».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione civile

sicurezza pubblica

lotta contro gli incendi