ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01088

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 672 del 14/09/2016
Abbinamenti
Atto 7/01066 abbinato in data 27/09/2016
Atto 7/01109 abbinato in data 06/10/2016
Atto 7/01111 abbinato in data 06/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 14/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016
FASSINA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016
NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016
BORDO FRANCO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 14/09/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
06/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/09/2016
RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/09/2016
PETRINI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
EPIFANI ETTORE GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO
PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 06/10/2016
CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/09/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/09/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/09/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/10/2016

ACCOLTO IL 06/10/2016

PARERE GOVERNO IL 06/10/2016

APPROVATO IL 06/10/2016

CONCLUSO IL 06/10/2016

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01088
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Mercoledì 14 settembre 2016, seduta n. 672

   Le Commissioni VI e X,
   premesso che:
    le imprese del tessile, per realizzare le collezioni annuali (ovvero il campionario), devono investire in ricerca, studi e idee; questo comporta di dedicare a ciò notevoli risorse; alcuni studi hanno quantificato un impegno economico fino 7 per cento del fatturato ma che può arrivare per le imprese di minori dimensioni anche oltre il 7 per cento;
    con tutta evidenza si tratta di un onere per le imprese del tessile quasi insostenibile, ma necessario in quanto il settore del tessile basa la capacità di stare sul mercato su modelli sempre innovativi, per questo motivo a partire dal 2006 sono stati approvati numerosi provvedimenti finalizzati al sostegno delle imprese attraverso appositi crediti di imposta;
    l'articolo 1, commi da 280 a 284, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, la legge finanziaria 2007, ha previsto una misura fiscale sotto la forma di credito di imposta dal 10 per cento al 15 per cento dei costi sostenuti con il limite di 15 milioni di euro per periodo di imposta;
    con l'articolo 2, comma 66, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, si è proceduto ad elevare al 40 per cento la misura del credito d'imposta per i costi di ricerca e sviluppo relativi ai contratti stipulati con università ed enti pubblici di ricerca, elevando a 50 milioni di euro per periodo d'imposta l'importo sul quale applicare il credito d'imposta;
    con l'articolo 4, commi dal 2 al 4, del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, è stata prevista la detassazione del valore degli investimenti in attività di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo, finalizzate alla realizzazione di campionari, detto «bonus campionari» per quelle imprese con attività produttive classificabili nelle divisioni 13 o 14 della tabella ATECO 2007, in quanto l'attività di studio, ideazione e realizzazione delle collezioni da parte delle imprese dell'abbigliamento, è stata riconosciuta come un'attività di ricerca industriale e sviluppo pre-competitivo poiché la funzione di ricerca e sviluppo svolta dalle imprese di abbigliamento per la realizzazione di prodotti che seguono evoluzione della moda e questo comporta l'utilizzo di notevoli risorse che determinano la possibilità per l'impresa di restare sul mercato e salvaguardare i livelli occupazionali;
    con la legge 21 febbraio 2014, n. 9, di conversione con modificazioni, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, recante interventi urgenti di avvio del piano «Destinazione Italia», per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC-auto, per l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015, è stato introdotto un credito di imposta per soggetti che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo promuovendo l'innovazione attraverso lo strumento dell'incentivo fiscale;
    il credito di imposta introdotto dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, non ha sortito alcun effetto reale per la mancanza di copertura finanziaria;
    infine, con l'obiettivo di incentivare gli investimenti e l'occupazione, con l'articolo 1, comma 35, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, legge di stabilità 2015, si è proceduto a sostituire l'articolo 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, che introduceva il credito di imposta per attività di ricerca in sviluppo, rinviando, ad un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, l'individuazione di disposizioni per dare attuazione al credito d'imposta finalizzato al sostegno delle attività di ricerca e sviluppo;
    tra i costi ammissibili al credito d'imposta, l'articolo 4 del decreto del Ministro dello sviluppo economico del 27 maggio 2015 sinteticamente prevede:
     a) i costi relativi al personale altamente qualificato, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali o in rapporto di collaborazione con l'impresa;
     b) le quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, nei limiti dell'importo risultante dall'applicazione dei coefficienti stabiliti con decreto del Ministro delle finanze 31 dicembre 1988, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l'attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto dell'imposta sul valore aggiunto;
     c) le spese relative alla ricerca relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative, diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l'impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l'impresa;

    la circolare dell'Agenzia delle entrate n. 5/E del 16 marzo 2016, ha precisato che per la concreta individuazione, nel contesto delle suddette attività di ricerca e sviluppo, delle attività da considerare ammissibili nell'ambito dello specifico settore del tessile e della moda, valide, in linea generale, le indicazioni fornite dal Ministero dello sviluppo economico con la circolare n. 46586 del 16 aprile 2009, che considera agevolabili, i costi sostenuti per svolgere le attività dirette alla realizzazione del contenuto innovativo di un campionario o delle collezioni e per la realizzazione dei prototipi, indicando in via orientativa come costi ammissibili: il lavoro del personale interno impiegato nelle attività di ideazione e realizzazione dei prototipi, le prestazioni dei professionisti, le materie prime e materiali di consumo connessi alle attività di ideazione e realizzazione dei prototipi le lavorazioni esterne connesse alle attività di ideazione e realizzazione dei prototipi, le attrezzature tecniche specifiche;
    contrariamente a quanto accade in Paesi europei come la Francia che per il triennio 2013-2015 con il Cir (l'analogo strumento di credito di imposta per la ricerca francese, varato nel 1983) si è dotata di un fondo annuo di ben 5 miliardi di euro, in Italia le agevolazioni riconosciute sotto forma di credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo non hanno mai superato la cifra annua di 1 miliardo di euro;
    il settore tessile e calzaturiero è stato investito da una crisi derivante anche per l'aumentato impatto della concorrenza internazionale evidenziata dalla riduzione del peso del settore sul prodotto interno lordo che ha avuto gravi ricadute sui livelli occupazionali, e il credito di imposta, previsto da normative approvate nel passato, ha avuto una scarsa ricaduta e non è stato in grado di sostenere l'innovazione non consentendo alle imprese in particolare le start up, micro, piccole e medie imprese, di sostenere l'aggressiva concorrenza in particolare quella dei prodotti asiatici,

impegnano il Governo:

   ad adottare iniziative efficaci e specifiche per il settore del tessile, calzaturiero e della moda, in particolare per le attività, citate in premessa, che sono volte alla realizzazione del campionario, delle collezioni e dei prototipi;
   ad adottare ogni iniziativa volta a incrementare le risorse attualmente disponibili ai fini di una maggiore fruizione del credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo con il prossimo provvedimento finanziario utile, ovverosia la manovra di bilancio 2017, al fine rafforzare gli investimenti in ricerca e innovazione rilanciando, tra gli altri, anche il comparto manifatturiero del tessile e calzaturiero particolarmente significativo per il nostro Paese;
   a valutare l'opportunità di assumere iniziative per istituire un apposito fondo presso il Ministero dello sviluppo economico finalizzato al sostegno delle start up, micro, piccole e medie imprese, che investono in ricerca e sviluppo nel comparto manifatturiero del tessile e del calzaturiero.
(7-01088) «Ricciatti, Paglia, Ferrara, Fassina, Melilla, Piras, Quaranta, Nicchi, Franco Bordo, Zaratti, Costantino, Duranti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ricerca e sviluppo

detrazione fiscale

industria dell'abbigliamento