ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01070

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 664 del 29/07/2016
Abbinamenti
Atto 7/01121 abbinato in data 19/10/2016
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00209
Firmatari
Primo firmatario: FERRARESI VITTORIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2016
BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2016
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2016
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2016
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2016
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2016
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2016
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2016
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2016
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2016
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2016
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2016
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Stato iter:
26/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/10/2016
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/10/2016
MATTIELLO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 13/10/2016
FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/10/2016
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 13/10/2016
FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/10/2016
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE
FERRANTI DONATELLA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 25/10/2016
MIGLIORE GENNARO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/10/2016
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 25/10/2016
MIGLIORE GENNARO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/10/2016
FERRANTI DONATELLA PARTITO DEMOCRATICO
MATTIELLO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/10/2016
FERRANTI DONATELLA PARTITO DEMOCRATICO
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE
MATTIELLO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 26/10/2016
MIGLIORE GENNARO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/10/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/10/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/10/2016

DISCUSSIONE IL 19/10/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/10/2016

DISCUSSIONE IL 25/10/2016

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/10/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 25/10/2016

DISCUSSIONE IL 26/10/2016

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 26/10/2016

IN PARTE ACCOLTO IL 26/10/2016

PARERE GOVERNO IL 26/10/2016

VOTATO PER PARTI IL 26/10/2016

IN PARTE APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 26/10/2016

CONCLUSO IL 26/10/2016

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01070
presentato da
FERRARESI Vittorio
testo presentato
Venerdì 29 luglio 2016
modificato
Mercoledì 26 ottobre 2016 in Commissione II (Giustizia)

7-01070 Ferraresi ed altri: Sul trattato di estradizione e di mutua assistenza giudiziaria tra l'Italia e gli Emirati arabi uniti, sottoscritto il 16 settembre 2016.

TESTO RIFORMULATO

  La II Commissione,
   premesso che:
    il Ministro della giustizia ha firmato in data 16 settembre 2015 con il suo omologo emiratino Sultan bin Saeed Al Badi due accordi bilaterali di estradizione e di mutua assistenza giudiziaria in materia penale tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Emirati Arabi Uniti;
    come spiega un comunicato del Ministero, rilasciato nella medesima data, le due intese, puntano a migliorare e intensificare la collaborazione fra Italia ed Emirati Arabi Uniti in materia di giustizia, alla luce, da un lato, della crescita dei rapporti economici, finanziari e commerciali e dell'aumento esponenziale del numero di connazionali residenti negli Emirati Arabi Uniti e, dall'altro, dell'aumento delle richieste di estradizione e di assistenza giudiziaria formulate da parte italiana. In particolare, con il trattato di estradizione, i due Paesi si impegnano reciprocamente a consegnare persone ricercate che si trovano sul proprio territorio, per dare corso ad un procedimento penale o consentire l'esecuzione di una condanna definitiva;
    l'accordo di mutua assistenza giudiziaria impegna invece Italia ed Emirati Arabi Uniti a collaborare in materia di ricerca e identificazione di persone, notificazione di atti e documenti, citazione di soggetti coinvolti a vario titolo in procedimenti penali, acquisizione e trasmissione di atti, documenti ed elementi di prova, informazioni relative a conti presso istituti bancari e finanziari, assunzione di testimonianze o di dichiarazioni (ivi inclusi gli interrogatori di indagati ed imputati), espletamento e trasmissione di perizie, esecuzione di attività di indagine, effettuazione di perquisizioni e sequestri, nonché sequestro, pignoramento e confisca dei proventi del reato e delle cose pertinenti al reato. L'accordo prevede inoltre che l'assistenza possa essere accordata anche in relazione a reati tributari e fiscali;
    il Ministro Orlando ha sin da subito espresso l'auspicio che i due accordi possano avere immediata operatività anche prima della loro entrata in vigore, prevista a seguito di ratifica parlamentare per l'Italia e del Consiglio supremo federale per gli Emirati Arabi;
    gli Emirati Arabi sono tra i principali partner commerciali dell'Italia, ma la mancata vigenza di un trattato di cooperazione giudiziaria ha attratto in quel Paese anche latitanti come l'ex parlamentare Amedeo Matacena, condannato in via definitiva a tre anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa nella fattispecie di ’ndrangheta e delinquenti dediti al riciclaggio internazionale come messo recentemente in evidenza dalle inchieste napoletane contro la camorra;
    il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti, il 3 marzo 2016, presentando in Commissione antimafia la nuova relazione annuale della direzione nazionale antimafia, ha messo in evidenza quanto sia sempre più decisiva la cooperazione giudiziaria internazionale nel contrasto alla criminalità organizzata;
    il Consiglio dei ministri ha invece rinviato la decisione in merito all'approvazione del disegno di legge di ratifica del trattato di estradizione e di mutua assistenza giudiziaria tra Italia e Emirati Arabi, che consentirebbe il rientro dei latitanti italiani che si trovano in quel Paese. Decisione iscritta all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri del 3 marzo 2016, poi slittata, per approfondimenti;
    Amedeo Matacena al momento, quindi, non corre rischio di essere estradato in Italia nonostante secondo la direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, avrebbe rivestito un ruolo fondamentale di un complesso sistema criminale, imprenditoriale ed economico riferibile alla ’ndrangheta. Proprio per la sua fuga all'estero, secondo la ricostruzione della procura distrettuale antimafia di Reggio, si ritrovano a processo, accusati di averne favorito la latitanza, la moglie Chiara Rizzo, l'ex Ministro dell'interno Claudio Scajola e i segretari dei coniugi Matacena-Rizzo, Martino Politi e Maria Grazia Fiordalisi. Tutti e quattro sul banco degli imputati davanti al tribunale collegiale di Reggio. Gli inquirenti sta o sostenendo che l'ex deputato di Forza Italia ha progettato e pianificato la sua fuga dall'Italia anticipando la sentenza della Corte di Cassazione: lasciando quindi Reggio, la Calabria e la residenza di Montecarlo per trovare riparo inizialmente alle Seychelles da qui a Beirut in Libano ed infine a Dubai negli Emirati Arabi Uniti;
    proprio a Dubai, il 28 agosto 2013, Matacena è stato fermato, arrestato per un breve periodo, per poi esser rilasciato e dove, ancora oggi, vive libero di muoversi ma senza possibilità di lasciare gli Emirati Arabi;
    la cooperazione giudiziaria è uno strumento necessario per azzerare le sacche di impunità, soprattutto dei colletti bianchi, cioè di quel modo di fare mafia che ha a che fare con la corruzione, il riciclaggio e il traffico internazionale di valori;
    a quasi un anno dalla firma dell'accordo internazionale il Parlamento non ha ancora neanche potuto calendarizzarne la ratifica;
    alla luce di quanto premesso, non risulta chiaro quali siano le effettive ragioni per le quali il Governo non abbia ritenuto una priorità assumere iniziative per ottenere una rapida estradizione del cittadino italiano Amedeo Matacena dagli Emirati Arabi Uniti richiesta dalla magistratura italiana, anche perché è di tutta evidenza che la necessità di adoperarsi in ogni modo per porre fine ad una simile latitanza rappresenterebbe, da parte della politica, una concreta testimonianza di attivo e partecipe sostegno al lavoro svolto dalla magistratura e dalle forze dell'ordine per il contrasto ai sodalizi mafiosi,

impegna il Governo:

   a presentare con urgenza, il disegno di legge per l'autorizzazione alla ratifica dei trattati di estradizione e di mutua assistenza giudiziaria tra l'Italia e gli Emirati Arabi Uniti, sottoscritti dalle parti il 16 settembre 2015, ricercando le soluzioni maggiormente compatibili con la tutela dei principi costituzionali;
   accelerare le procedure di entrata in vigore di tutti i trattati di cooperazione stipulati e sottoscritti dal Governo con gli Emirati arabi uniti;
   nelle more della ratifica del trattato, ad agire in via diplomatica al fine di ottenere l'estradizione di Amedeo Matacena.
(7-01070) «Ferraresi, Agostinelli, Bonafede, Businarolo, Colletti, Sarti, Parentela, Manlio Di Stefano, Sibilia, Grande, Di Battista, Scagliusi, Spadoni, Del Grosso».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cooperazione giudiziaria

cooperazione giudiziaria UE

accordo bilaterale