ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01054

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 657 del 19/07/2016
Abbinamenti
Atto 7/00987 abbinato in data 02/08/2016
Atto 7/01045 abbinato in data 02/08/2016
Atto 7/01068 abbinato in data 02/08/2016
Firmatari
Primo firmatario: FAENZI MONICA
Gruppo: MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Data firma: 19/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
28/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 02/08/2016
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 02/08/2016
FAENZI MONICA MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 21/09/2016
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/08/2016

DISCUSSIONE IL 02/08/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 02/08/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/09/2016

DISCUSSIONE IL 21/09/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/09/2016

RITIRATO IL 28/09/2016

CONCLUSO IL 28/09/2016

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01054
presentato da
FAENZI Monica
testo di
Martedì 19 luglio 2016, seduta n. 657

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    i dati diffusi dall'Istat, che confermano l'indiscussa rilevanza dell'agricoltura nell'economia nazionale, quale protagonista della ripresa dopo anni di recessione, se da lato rappresentano un indubbio incoraggiamento per gli operatori del settore, dall'altro evidenziano il fenomeno della deflazione nel mercato cerealicolo, il cui impatto sta determinando, da anni, una grave turbativa sui mercati agricoli europei, penalizzando fortemente le imprese nazionali;
    al riguardo, il computo cerealicolo italiano è interessato da una grave crisi su scala globale, caratterizzata da una sovrapproduzione di grano e cereali, il cui surplus ha causato un crollo dei prezzi, stimato in oltre il 40 per cento, con gravi ripercussioni nei confronti delle imprese agricole del grano duro e per l'intera filiera della produzione della pasta italiana;
    le articolate criticità derivanti dalla scarsa redditività del grano duro in Italia, si riscontrano in particolare nelle campagne, dove il crollo delle quotazioni è divenuto insostenibile (a differenza del prezzo finale per i consumatori, che risulta in leggera flessione (-0,3 per cento), alle cui difficoltà si affiancano ulteriori effetti negativi, determinati dall'andamento climatico, dal flusso delle importazioni (a causa della dipendenza del nostro Paese dall'estero per il proprio fabbisogno di grano duro che oscilla tra il 30 per cento e il 40 per cento) che causano spesso una concorrenza sleale, nonché dalla crescente instabilità dei prezzi delle commodity agricole;
    il comparto cerealicolo si contraddistingue, inoltre, per ulteriori peculiarità, in quanto opera in un contesto globale e in un mercato altamente specializzato e competitivo, la cui forte volatilità dei prezzi (come in precedenza indicato) non risulta strettamente correlata soltanto alla legge della domanda e dell'offerta, ma anche alle speculazioni finanziarie, dal costo del petrolio dalle oscillazioni delle valute, in grado di produrre distorsioni della filiera, che ha o fortemente indebolito nel corso degli ultimi anni, i livelli di protezione e di tutela nei confronti delle imprese agricole italiane;
    l'insufficienza strutturale degli impianti di stoccaggio e l'eccessiva polverizzazione dell'offerta di grano duro, completano il quadro delle difficoltà che interessano il comparto, con la necessità d'introdurre misure volte a sostenere la filiera, al fine di organizzare un corretto rapporto tra domanda e offerta del prodotto, soggetto alle fluttuazioni del mercato internazionale, con forte penalizzazione dell'offerta nazionale;
    tutelare il reddito dei produttori e al contempo stimolare la produzione di qualità, affinché anche i trasformata nazionali possano approvvigionarsi sempre più di grano al 100 per cento italiano, tenuto conto delle attuali difficoltà del comparto, delineano le linee d'intervento, che si rendono necessarie per sostenere il comparto cerealicolo, la cui importanza, nell'alimentazione umana e zootecnica, riveste una valenza strategica sia a livello nazionale, (per quanto concerne il mercato dell'Unione europea) che per l'esportazione verso il resto del mondo, considerato il rilievo delle esportazioni delle imprese italiane per i prodotti di prima trasformazione, che sono quelli che caratterizzano il made in Italy,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative urgenti in grado di contrastare le numerose a articolate difficoltà che sta o interessando il settore della cerealicoltura italiana, i cui fattori di debolezza causati dalle dinamiche internazionali e nazionali, rischiano di aggravare le condizioni economiche ed occupazionali delle imprese, all'interno del mercato globale;
   ad assumere, in particolare, iniziative volte:
    a) ad attivare, per quanto di competenza, il piano cerealicolo nazionale (approvato in sede di Conferenza Stato-regioni il 26 novembre 2009 e non ancora effettivamente operativo) dotandolo di adeguate risorse finanziarie, al fine di sostenere, i contratti di filiera, in grado di tutelare il reddito dei produttori, attraverso il rafforzamento della rete di sicurezza e di vigilanza delle fasi della produzione, trasformazione e consumo, e di garantire una più equilibrata distribuzione del sistema produttivo nazionale;
    b) ad i alzare i livelli di tutela e protezione delle produzioni di qualità nazionali di grano duro, che rappresentano unitamente ad altri prodotti agroalimentari, le eccellenze del made in Italy a livello mondiale;
    c) a prevedere, al riguardo, una specifica filiera di valore, composta dalle imprese di produzione di grano duro e dell'industria di trasformazione, al fine d'introdurre un sistema organizzato della pasta made in Italy;
    d) a rafforzare le misure che favoriscano la contrattazione tra le imprese, la premialità delle produzioni sulla base della qualità del prodotto, attraverso l'istituzione di un tavolo di lavoro, composto da rappresentanti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e delle categorie produttive maggiormente rappresentative, al fine di individuare un percorso che sia condiviso con tutta la filiera, per favorire anche sistemi in grado di migliorare l'equilibrio di mercato e di favorire una maggiore trasparenza nella formazione dei prezzi;
    e) ad introdurre misure per fronteggiare l'inadeguatezza del sistema produttivo del grano duro italiano, in grado di elevare l'offerta in termini quantitativi e qualitativi e di supportare lo sviluppo di impianti preposti al corretto stoccaggio della materia prima;
   a valutare l'opportunità di assumere iniziative per introdurre misure di agevolazione fiscale, per un periodo transitorio in considerazione della situazione emergenziale determinatasi, volte a sostenere le imprese cerealicole italiane, subordinatamente all'autorizzazione della Commissione europea ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento della misura da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
(7-01054) «Faenzi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cerealicoltura

mercato comunitario

approvvigionamento