ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01045

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 648 del 06/07/2016
Abbinamenti
Atto 7/00987 abbinato in data 12/07/2016
Atto 7/01054 abbinato in data 02/08/2016
Atto 7/01068 abbinato in data 02/08/2016
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00202
Firmatari
Primo firmatario: L'ABBATE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/07/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 06/07/2016
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 06/07/2016
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 06/07/2016
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 06/07/2016
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/07/2016
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 06/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
28/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 12/07/2016
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 02/08/2016
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 21/09/2016
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 28/09/2016
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO
ZACCAGNINI ADRIANO MISTO
FAENZI MONICA MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
 
PARERE GOVERNO 28/09/2016
CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/07/2016

DISCUSSIONE IL 12/07/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/07/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/08/2016

DISCUSSIONE IL 02/08/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 02/08/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/09/2016

DISCUSSIONE IL 21/09/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/09/2016

ATTO MODIFICATO IL 22/09/2016

DISCUSSIONE IL 28/09/2016

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 28/09/2016

ACCOLTO IL 28/09/2016

PARERE GOVERNO IL 28/09/2016

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 28/09/2016

CONCLUSO IL 28/09/2016

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01045
presentato da
L'ABBATE Giuseppe
testo presentato
Mercoledì 6 luglio 2016
modificato
Venerdì 23 settembre 2016, seduta n. 678

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    la crisi che ormai da tempo interessa il settore cerealicolo nazionale rappresenta una vera e propria emergenza e l'individuazione di misure atte a contenere la pesante situazione di mercato, unitamente ad una ristrutturazione complessiva della filiera, sono interventi che non possono essere più rimandati;
    tra le criticità più significative, oltre al fatto che il comparto opera in un contesto internazionale estremamente instabile e condizionato da una serie di dinamiche non strettamente correlate con la legge della domanda e dell'offerta, si segnalano sicuramente: l'elevata frammentazione della superficie colturale, con costi del terreno e di impresa nettamente superiori ad altre realtà e conseguente perdita di competitività da parte delle imprese nazionali; elevati costi di produzione e diminuzione costante dei prezzi che costringe la fase agricola a lavorare spesso sottocosto; spontaneismo ed eterogeneità delle produzioni raramente collegate agli andamenti reali dei consumi; diversità degli ambienti pedoclimatici e alta differenziazione quantitativa e qualitativa delle produzioni; scarsa concentrazione dell'offerta; difficoltà nella gestione commerciale causata dalla prevalenza del conto deposito rispetto al conto conferimento e attività di ricerca varietale non sempre rispondente alle reali esigenze di mercato;
    ad alimentare le debolezze del settore contribuiscono poi le mutate strategie dell'industria di trasformazione: l'organizzazione e la concentrazione degli operatori comporta nuove esigenze di fornitura che la filiera non sembra saper soddisfare;
    la questione organizzativa della produzione appare pertanto uno dei nodi strutturali più rilevanti: l'organizzazione di filiera è indispensabile non solo per affrontare le sfide del mercato globale ma anche per aumentare la capacità di negoziazione della parte agricola e qualificare e valorizzare il prodotto;
    al fine di consentire ai produttori di poter collocare il proprio prodotto ad un prezzo congruo e di garantire la trasparenza nelle relazioni contrattuali tra gli operatori di mercato e nella formazione di prezzi è indispensabile la costituzione di una Commissione Unica nazionale del settore cerealicolo di cui all'articolo 6-bis del decreto-legge 5 maggio 2015, n. 51, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 luglio 2015, n. 91;
    la cerealicoltura italiana è stata finora fortemente condizionata dalle politiche attuate, per le quali gli interventi applicati non sempre hanno prodotto innovazione, spesso determinando invece un incremento delle superfici coltivate a discapito della qualità dei prodotti e dell'impatto ambientale;
    la strutturazione della filiera nazionale cerealicola non può prescindere dalla adozione di sistemi di coltivazione sostenibili e più efficienti basati su tecniche produttive conservative (ad esempio lavorazioni ridotte, semina su sodo, rotazioni) e di precisione;
    il settore si sta confrontando con nuove normative in tema di sicurezza alimentare, aspetto che determina una maggiore attenzione alle caratteristiche igienico-sanitarie della granella e che evidenzia caratteristiche di salubrità e minor rischio dei prodotti cerealicoli nazionali rappresentando un vantaggio competitivo per l'offerta sul mercato interno;
    predisposizione di un piano proteico nazionale integrato con quello cerealicolo, anche alla luce delle rinnovate resistenze verso le coltivazioni geneticamente modificate, darebbe un valido contributo alla necessità di qualificare la produzione agricola nazionale anche nel settore mangimistico, oltre ad impattare positivamente su tutte le filiere zootecniche di qualità;
    è condiviso il convincimento secondo cui per lo sviluppo delle filiera è necessario sostenere la ricerca, affinché sia più efficiente ed efficace in un settore strategico come quello dei cereali, favorendo una maggiore interazione tra chi produce innovazione e chi la utilizza,

impegna il Governo:

   a predisporre urgentemente un piano nazionale del settore cerealicolo ed in particolare a:
    a) promuovere ed incentivare, anche alla luce della recente normativa comunitaria in materia di organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, l'organizzazione di filiera delle produzioni cerealicole, attraverso il sostegno alla costituzione di organizzazioni di produttori e organizzazioni interprofessionali, anche al fine di garantire una più equilibrata distribuzione del valore nel sistema produttivo nazionale;
    b) assumere iniziative al fine di assicurare all'industria di trasformazione determinati volumi e al produttore la collocazione del proprio prodotto a prezzo congruo e slegato dalle contrattazioni delle borse merci, volte ad incrementare le risorse da destinare al sostegno degli accordi di filiera e ad attivare una Commissione unica nazionale per il mercato dei cereali;
    c) predisporre un piano proteico nazionale, nell'ottica di una visione integrata di sistemi colturali sostenibili che consentano di qualificare anche le produzioni cerealicole incluse quelle del settore mangimistico a sostegno delle filiere zootecniche di qualità;
    d) assumere iniziative per indirizzare la ricerca verso l'ammodernamento della filiera a partire dal settore sementiero, agricolo ed industriale di trasformazione mediante l'attribuzione di risorse dedicate ed il sostegno alla costituzione di gruppi operativi di cui all'articolo 56 del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale;
    e) promuovere la valorizzazione delle produzioni di qualità e salubri e la loro innovazione tramite il trasferimento delle conoscenze della ricerca tecnologica e scientifica;

   a destinare specifiche risorse finalizzate alla realizzazione e/o al miglioramento di impianti di stoccaggio, con priorità a quelli gestiti dalle organizzazioni di produttori e da forme di aggregazione degli agricoltori;
   a predisporre adeguate iniziative volte a garantire lo stoccaggio differenziato di grano duro, in particolare attraverso la certificazione delle analisi per i principali parametri qualitativi;
   al fine di differenziare e valorizzare il prodotto italiano all'origine, a predisporre una griglia di valutazione volta a definire classi di qualità, quale strumento in grado di differenziare le caratteristiche della granella, non solo sulla base dei parametri merceologici come il peso ettolitrico, l'umidità e il contenuto proteico, e reologici, quali le peculiarità del glutine, ma anche sulla base delle caratteristiche chimiche e microbiologicamente intese come contenuto di micotossine, residui di erbicidi quali il glifosato, pesticidi (molto utilizzati nella conservazione post-raccolta), metalli pesanti e radioattività;
   a realizzare un adeguato monitoraggio fito-sanitario anche attraverso il campionamento organizzato nelle aree cerealicole.
(7-01045) «L'Abbate, Gallinella, Gagnarli, Parentela, Lupo, Benedetti, Massimiliano Bernini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cereale

politica agricola comune

cerealicoltura