ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01006

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 630 del 24/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: CAUSIN ANDREA
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 24/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01006
presentato da
CAUSIN Andrea
testo di
Martedì 24 maggio 2016, seduta n. 630

   La IX Commissione,
   premesso che:
    in base alle disposizioni applicative dell'articolo 2, comma, 227 della legge 27 dicembre 2007, n. 244, come modificato dal comma 6-sexies dell'articolo 11 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, contenute nella circolare 29 gennaio 2008, n. 1/2008, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, emanata con il duplice obiettivo di ridurre sia il numero delle aziende di settore, sia gli impatti ambientali del parco veicoli circolante, chiunque voglia esercitare la professione deve ottemperare ad una serie di obblighi tra i quali: sostenere come previsto dalla legge un esame per l'idoneità professionale per l'accesso alla professione di autotrasportatore; disporre di un certificato di onorabilità; iscriversi all'Albo nazionale dei trasporti; dimostrare l'annuale disponibilità finanziaria di un capitale e di riserve per un valore pari a 9.000 euro certificato da un revisore contabile o commercialista; avere una sede amministrativa stabile ed una sede operativa; essere iscritto al Registro elettronico nazionale (REN);
    per l'esecuzione di tali attività preliminari occorrono circa 24 mesi ed un costo in termini amministrativi di circa 5.000 euro; tuttavia, per esercitare occorre la disponibilità di un mezzo euro 5, che si ottiene con l'acquisto, il leasing o l'usufrutto;
    numerosi soggetti aspiranti ad entrare nel mercato, in regola con i su citati adempimenti, sono esclusi dall'accesso, in quanto non in grado di acquistare o ottenere in uso, singolarmente o in forma associata, un mezzo di categoria non inferiore a euro 5, avente massa complessiva a pieno carico non inferiore a ottanta tonnellate; oppure, sono tenuti a dimostrare di aver acquisito, per cessione di azienda, altra impresa di autotrasporto, o l'intero parco veicolare, purché composto di veicoli di categoria non inferiore a euro 5, di altra impresa che cessa l'attività di autotrasporto per conto di terzi;
    per «forma associata» si intende, ai sensi dell'articolo 55 della legge n. 99 del 2009, che le imprese devono aderire a un consorzio o a una cooperativa a proprietà divisa, esistente o di nuova costituzione, che sia iscritto o venga iscritto alla sezione speciale, prevista dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 19 aprile 1990, n. 155, dell'albo degli autotrasportatori per conto di terzi e che gestisca e coordini effettivamente a livello centralizzato e in tutte le sue fasi l'esercizio dell'autotrasporto da parte delle imprese aderenti;
    il settore sta attraversando, a partire dal 2008, un periodo di durissima crisi, dovuto essenzialmente allo sfavorevole andamento dell'economia; le imprese di autotrasporto italiane devono sostenere maggiori costi per il carburante e per il lavoro rispetto alle imprese estere, costi in taluni casi pari al doppio; il divario competitivo favorisce l'ingresso di vettori esteri che sottraggono opportunità di lavoro e risorse al nostro Paese: l'uso dei vettori e dipendenti esteri, con conseguente dumping sociale nei confronti delle imprese di autotrasporto italiane, è passato dal 7 per cento di t/km del 2007 al 37,2 per cento del 2012;
    secondo le ultime statistiche rese pubbliche dall'Albo nazionale degli autotrasportatori, le società di trasporto su gomma iscritte sono 149.563, ma solo 106.726 imprese sono effettivamente operanti;
    le aziende che hanno un parco compreso tra una e cinque unità sono poco più di 80.000, mentre quelle della fascia successiva (tra i sei e i dieci veicoli) sono 12.568, un numero prossimo a quello delle aziende che hanno una flotta da 11 a 50 automezzi (12.390); 551 imprese hanno una flotta da 51 a 100 veicoli, 368 da 101 a 200 veicoli e solamente 183 possiedono più di 200 veicoli;
    dal 2008 al 2013 in Italia le immatricolazioni di mezzi oltre le 3,5 tonnellate sono scese del 60 per cento, i miliardi di chilometri percorsi dai mezzi in flotta, sempre oltre le 3,5 tonnellate, sono scesi del 25,1 per cento, le percorrenze autostradali del 14,1 per cento, le tonnellate di merci trasportate del 32,7 per cento e il consumo di gasolio è sceso del 37,3 per cento, compromettendo l'intera filiera produttiva;
    dal 2008 al 2013 i concessionari sono calati da 305 a 260, le officine da 1.011 a 949, le flotte con più di 5 mezzi da 17.934 a 15.772, i «padroncini» da 110.964 a 83.312; la crisi del settore dell'autotrasporto in Italia ha avuto un impatto così drammatico sul mercato del lavoro, tra chiusure di aziende e tagli del personale, che in 5 anni sono andati persi quasi 200 mila posti di lavoro;
    si ritiene pertanto opportuno ampliare le possibilità di accesso al mercato per gli operatori nazionali, mantenendo peraltro elevati standard di affidabilità, onorabilità, sicurezza e tutela ambientale,

impegna il Governo

ad assumere iniziative per modificare l'articolo 2, comma 227, della legge n. 244 del 2007 e di conseguenza la circolare n. 1/2008 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti applicativa di tale articolo, nel senso di ampliare le possibilità di accesso al mercato, consentendo ai soggetti in possesso di tutti i requisiti richiesti di avviare l'attività di autotrasportatore, mediante noleggio di un mezzo o da un'azienda preposta allo scopo o, in alternativa, da un consorzio iscritto nella sezione speciale dell'albo degli autotrasportatori, con un contratto rinnovabile, che potrà trasformarsi in proprietà.
(7-01006) «Causin».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impresa di trasporto

accesso al mercato

liberalizzazione del mercato