ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00974

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 609 del 19/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: BIANCHI NICOLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2016
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2016
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00974
presentato da
BIANCHI Nicola
testo presentato
Martedì 19 aprile 2016
modificato
Venerdì 29 aprile 2016, seduta n. 616

   Le Commissioni VIII e IX,
   premesso che:
    in data 23 febbraio 2016 i carabinieri del Ros hanno dato esecuzione al provvedimento n. 194/15 RSS e 1/16 R. Seq. del 12 febbraio 2016 della sezione misure di prevenzione del tribunale di Catania, su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia, che ha disposto l'amministrazione giudiziaria delle società Tecnis spa, Artemis spa e Cogip Holding srl, nonché il sequestro delle relative quote ed azioni per un valore di oltre un miliardo e mezzo di euro;
    l'intervento colpisce tre importanti società del gruppo imprenditoriale Costanzo-Bosco Lo Giudice, già coinvolto nella recente indagine della procura di Roma sulle tangenti per gli appalti dell'Anas. Le società, da quanto risulta dalla motivazione del provvedimento, sarebbero state, asservite alla cosca mafiosa di Catania alla quale sono state garantite ingenti risorse economiche ed è stata consentita l'infiltrazione del redditizio settore degli appalti pubblici;
    la società Tecnis spa, operante nel settore della realizzazione di grandi opere infrastrutturali sia in Italia sia all'estero, ha un capitale sociale di 32 miliardi di euro interamente versato e le relative azioni sono suddivise in uguale misura tra le società Artemis spa e Cogip Holding srl. Tra le numerosissime attività in cui è impegnato il colosso imprenditoriale si possono citare, ad esempio, la realizzazione dell'anello ferroviario di Palermo, della metropolitana di Catania e, in Calabria, dei nuovi ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro. In Sardegna alla società Tecnis spa è stata affidata la realizzazione del quinto e del sesto lotto della Sassari-Olbia, l'allargamento a quattro corsie della rete esistente, costituita dalle strade statali 199 e 597, unico collegamento trasversale interno tra la costa occidentale e quella orientale del nord dell'isola;
    secondo quanto riportato dal sito internet di Anas, la realizzazione della nuova tratta Sassari-Olbia, che si sviluppa per un totale di ottanta chilometri, permetterà di raggiungere importanti risultati come l'aumento della velocità di percorrenza fino a 110 chilometri orari, l'aumento della capacità potenziale della rete fino a 23.000 veicoli al giorno e l'aumento della sicurezza di circolazione con il miglioramento delle intersezioni stradali;
    l'opera è stata a suo tempo prevista nella programmazione Anas con il relativo inserimento nel piano degli investimenti 2007-2011. Successivamente, come riportato dal sito internet di Anas, la Sassari-Olbia è stata ricompresa nel piano degli interventi relativi alla Presidenza italiana del G8 che, come noto, a seguito del sisma che ha colpito l'Abruzzo nell'aprile 2009, è stato trasferito all'Aquila. Nel 2010 è stato dichiarato lo stato di emergenza nel settore del traffico e della mobilità nelle province di Sassari Olbia-Tempio, in relazione ai lavori di rifacimento e messa in sicurezza della strada statale Sassari-Olbia. Con ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3869 del 2010, recante «Disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare l'emergenza determinatasi nel settore del traffico e della mobilità nelle province di Sassari ed Olbia-Tempio, in relazione alla strada statale Sassari-Olbia», il Presidente della regione autonoma della Sardegna è stato nominato commissario delegato per l'emergenza, il quale ha nominato Anas soggetto attuatore. Nel marzo del 2013, in relazione al termine della gestione commissariale previsto dalla legge, l'Anas è stata individuata quale amministrazione pubblica competente, in regime ordinario, all'esecuzione degli interventi sulla strada statale;
    in data 6 marzo 2013 il Ministero della coesione territoriale, il Ministero dei trasporti, la regione Sardegna ed Anas hanno sottoscritto il contratto istituzionale di sviluppo (C.I.S.) con cui sono stati definiti le responsabilità, i tempi e le modalità di attuazione degli interventi;
    il costo complessivo dei lavori, finora previsto, è di 930,67 milioni di euro finanziati come segue:
     606,45 milioni di euro a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione 2007-2013 assegnate alla regione Sardegna e attribuiti al progetto dalla delibera del CIPE 93 del 2012;
     162,00 milioni di euro a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione assegnate al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e attribuiti al progetto dalla delibera CIPE 120 del 2009;
     21,63 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2000-2006 assegnate alla regione Sardegna e attribuiti al progetto dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 3841 del 2010;
     14,00 milioni di euro a valere sulle risorse del fondo sviluppo e coesione assegnate al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per «opere minori» dalla delibera del CIPE 103 del 2009;
     21,59 milioni di euro provenienti dall'adeguamento del piano di azione coesione assegnati al progetto con delibera del CIPE 93 del 2012;
     105,00 milioni di euro a valere sulle risorse liberate dalla rendicontazione alla Commissione europea dei cosiddetti «Progetti volano» relativi al programma operativo regionale 2000-2006;
    il complesso degli interventi è suddiviso in undici lotti, relativi a:
     lotto 0 – tratto di collegamento alla SS 131;
     lotti da 1 a 8 – adeguamento al tipo «B» (4 corsie) dell'itinerario esistente a 2 corsie;
     lotto 9 – adeguamento a 4 corsie della penetrazione alla città di Olbia;
     adeguamento della sezione stradale del ponte sul rio Padrongianus sulla statale 125;
    si riscontrano già notevoli ritardi rispetto agli iniziali tempi previsti per la realizzazione complessiva dell'opera. I lavori, infatti, proseguono con tempi molto più lunghi rispetto alle scadenze inizialmente indicate a causa di numerose criticità, le maggiori di ordine burocratico, che sono subentrate nel corso dei mesi, le quali hanno ostacolato l'avvio e l'avanzamento degli interventi. Si segnala, per citare un esempio, l'avvio della procedura di rescissione del contratto con l'impresa che ha vinto il bando di gara per la realizzazione del lotto 4, i cui lavori ancora non sono partiti. Oggi la situazione appare particolarmente problematica in quanto per alcuni dei lotti, stando alle informazioni ufficiali fornite dall'Anas, non è indicata una data precisa per l'ultimazione dei lavori;
    degli undici interventi, da quanto risulta dal sito internet dell'Anas nella pagina che riporta informazioni sullo stato di realizzazione dell'opera, soltanto il lotto relativo al ponte sul Rio Padrongianus è stato aperto al traffico. Per quanto riguarda i lotti 0, 1, 7, 8 e 9 sono in corso i lavori di realizzazione, ma non è riportata una data ultima per la consegna dei lavori; i lavori sui lotti 2 e 4, per cui si prevede un costo rispettivamente di 110 milioni e 80 milioni di euro, non sono ancora partiti; il lotto 3 dovrebbe essere ultimato entro il mese di marzo del 2017; i lotti 5 e 6, affidati alla suddetta società Tecnis spa, stando ai dati ufficiali dovrebbero essere consegnati rispettivamente entro il 24 giugno 2016 ed entro il 13 febbraio 2017. In particolare, lo stato di avanzamento dei lavori del lotto 6, circa sei chilometri per un costo di oltre 66 milioni di euro, è pari all'8,66 per cento. I lavori del lotto 5, di 10 chilometri, costo 54 milioni di euro, realizzati per il 2,65 per cento, sono partiti soltanto dopo che il Tar ha assegnato l'appalto, prima vinto da un'altra azienda, alla Tecnis spa in seguito al ricorso presentato dalla società siciliana;
    risulta quindi verosimile che, anche alla luce dell'esecuzione del citato provvedimento del tribunale di Catania, le date di ultimazione degli interventi, in riferimento in particolare ai lotti 5 e 6, non saranno rispettate con conseguenti aumenti di spesa e disagi per la popolazione del territorio;
    la realizzazione della nuova strada di collegamento tra i due principali centri del nord Sardegna, che i cittadini sardi aspettano da ormai troppo tempo, appare di fondamentale importanza e utilità per la garanzia del diritto alla mobilità all'interno del territorio nonché per lo sviluppo dell'economia turistica dell'isola, visti i collegamenti viari esistenti che si caratterizzano per standard di qualità e di sicurezza estremamente bassi;
    in generale si registrano pesanti difficoltà di circolazione all'interno dell'intero territorio insulare a causa di una rete stradale fortemente inadeguata, inefficiente e insicura;
    le rilevazioni sull'incidentalità stradale, pur registrando una complessiva diminuzione dell'indice di pericolosità delle infrastrutture dell'isola, registrano un numero sempre elevato di incidenti, molti dei quali mortali, sul collegamento Sassari-Olbia;
    gli incidenti stradali rappresentano un costo sociale assai elevato e tale da rendere opportuno un nuovo impulso al completamento della infrastruttura di collegamento tra le due province del Nord della Sardegna, al fine di ridurre il numero di vittime della strada, consentire una circolazione più sicura e dotare la regione di un sistema di infrastrutture moderno e adeguato;
    i lunghi lavori di realizzazione della nuova infrastruttura stanno altresì mettendo a dura prova il sistema di circolazione nel nord dell'isola a causa dei continui rallentamenti, delle deviazioni programmate e delle interdizioni al traffico veicolare in alcuni tratti di tale importante arteria e i ritardi che si registreranno nel completamento dell'opera in relazione ai fatti sopra descritti non potranno che peggiorare tale situazione, esasperando i cittadini che ogni giorno utilizzano l'infrastruttura per motivi di lavoro e di studio;
    a questo si aggiunge la cronica carenza di infrastrutture ferroviarie al servizio della Sardegna, che rende la strada l'unico mezzo di collegamento realmente accessibile per spostamenti efficaci. La Sardegna registra, infatti, l'indice infrastrutturale delle ferrovie in assoluto più basso in Italia, una situazione critica all'attenzione di Governo e Parlamento da molti anni, alla quale però non vengono date risposte concrete ed efficaci in termini di investimenti e risorse;
    la crisi infrastrutturale della Sardegna aggrava quella più generale di carattere economico e sociale; tuttavia non sembra ai firmatari del presente atto di indirizzo che il Governo intenda assumere iniziative adeguate per un effettivo miglioramento nella regione della qualità delle infrastrutture stradali o ferroviarie e, in generale, alla mobilità dei cittadini, che a sua volta potrebbe fornire un contributo importante anche per la ripresa del tessuto economico;
    dal recente studio della Confederazione nazionale dell'artigianato e delle piccola e media impresa «Infrastrutture e territorio, studio sulla dotazione infrastrutturale della Sardegna», presentato a Cagliari il 12 dicembre 2015, condotto prendendo in considerazione tutti gli investimenti in infrastrutture a partire dagli anni Sessanta, emerge che in Sardegna il costo per la realizzazione delle opere pubbliche è fra i più alti d'Italia. Dai dati prodotti da CNA Sardegna, infatti, l'isola si è posizionata al quarto posto in Italia sia per quanto riguarda la spesa per le infrastrutture pro capite, con oltre 1.240 euro all'anno per residente contro una media nazionale di 764 euro, sia per incidenza media annua degli investimenti in infrastrutture sul prodotto interno lordo (circa il 6 per cento rispetto al 3 per cento nazionale). Posto il dato medio italiano pari a 100, secondo l'analisi effettuata utilizzando una stima del valore economico di tutte le opere pubbliche che insistono sul territorio regionale (il cosiddetto stock di capitale fisso pubblico) e gli indici di dotazione Tagliacarne (indice di dotazione fisica e di funzionamento delle infrastrutture), la Sardegna mostra un indice di costo pari a 209, inferiore soltanto a quello della Basilicata (344) e del Trentino Alto Adige (234);
    secondo la CNA, inoltre, che ha preso in esame un campione di 200 opere pubbliche aggiudicate tra il 2000 e il 2015, la realizzazione di un'opera pubblica, iniziando dalla fase di affidamento fino ad arrivare all'esecuzione, richiede un tempo medio pari a 4,2 anni. Il ritardo nell'esecuzione delle opere rispetto ai tempi previsti è mediamente pari a circa 1,2 anni, la percentuale di contratti appaltati che sono stati rescissi o sospesi è pari all'11 per cento e le opere incompiute nell'isola sono 67;
    in generale i dati relativi al costo delle opere pubbliche, al ritardo nella loro esecuzione rispetto ai tempi previsti e ai lavori incompiuti in riferimento a tutta la regione Sardegna mostrano una situazione che desta particolare allarme per cui risultano necessari maggiori controlli sulle modalità di utilizzo delle risorse pubbliche stanziate per la realizzazione delle opere infrastrutturali nonché urgenti interventi sia a livello regionale sia a livello nazionale finalizzati a garantire maggiore efficienza nel processo di esecuzione delle stesse,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative, per quanto di competenza, anche intervenendo presso ANAS, al fine di evitare ulteriori rallentamenti e ritardi nella realizzazione della nuova tratta Sassari-Olbia, che oggi appaiono verosimili anche alla luce dell'esecuzione del citato provvedimento del Tribunale di Catania;
   ad adottare tutte le iniziative opportune, per quanto di competenza, per potenziare la dotazione infrastrutturale della regione Sardegna e per garantire l'adeguatezza delle infrastrutture di trasporto ferroviarie e stradali, con particolare riferimento ai collegamenti tra i principali centri e, per quanto concerne la rete viaria, con una specifica attenzione ai profili della sicurezza e della facilità della circolazione stradale.
(7-00974) «Nicola Bianchi, Busto, Micillo, De Lorenzis».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

infrastruttura dei trasporti

trasporto combinato

rete ferroviaria