Legislatura: 17Seduta di annuncio: 546 del 13/01/2016
Primo firmatario: DI VITA GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016 GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016 GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016 MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016 COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016 BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016 LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
La XII Commissione,
premesso che:
l'articolo 5 bis della legge n. 119 del 2013 dispone che, al fine di dare attuazione a quanto previsto dall'articolo 5, comma 2, lettera d), della citata legge, il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità è incrementato di 10 milioni di euro per l'anno 2013, di 7 milioni di euro per l'anno 2014 e di 10 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015;
tali fondi sono stati destinati, e solo in parte erogati, a favore di centri antiviolenza e case rifugio;
nella legge di stabilità 2016 è stato predisposto, per il Fondo per le pari opportunità, un ammontare annuale pari a 9.599.591 euro per gli anni 2016, 2017, 2018;
da una mappa realizzata dall'organizzazione non governativa Action Aid si è appreso che, solo per dieci amministrazioni, è possibile consultare la lista delle strutture beneficiarie dei fondi e tra queste per cinque regioni (Veneto, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Puglia) sono reperibili online i nomi di ciascuna struttura e i fondi ricevuti;
l'analisi dei dati raccolti mostra la diversità delle scelte adottate dalle varie amministrazioni;
il finanziamento medio per centro antiviolenza e casa rifugio erogato direttamente alle strutture o tramite bando, varia molto da regione a regione: circa 60 mila euro in Piemonte, 30 mila in Veneto e Sardegna, 12 mila in Puglia, 8 mila in Sicilia, 12 mila nelle ex province di Firenze e Pistoia, 6 mila in Abruzzo e Valle d'Aosta;
le regioni hanno ricevuto i fondi solo nell'autunno 2014, per cui la scadenza è stata molto stretta;
i fondi previsti per il 2015 ancora non risultano essere stati erogati;
non esiste allo stato attuale una mappatura accurata dei centri antiviolenza e dei fondi adeguati per il loro funzionamento, alla luce dei dati contraddittori rispetto alle strutture presenti nelle varie regioni e della disomogeneità delle risorse assegnate nei vari territori, né tantomeno si conosce il nome della struttura che ha ricevuto i fondi;
gli atti e i dati spesso non sono facilmente reperibili sui siti istituzionali delle singole regioni,
impegna il Governo:
a predisporre una sezione all'interno del sito del dipartimento per le pari opportunità volta a rendere accessibile, in tempi rapidi, la rendicontazione completa delle attività finanziate con i fondi della legge n. 119 del 2013, nella quale le amministrazioni regionali/locali possano caricare direttamente e in autonomia la documentazione rilevante (delibere, risultati bandi, reportistica delle attività svolte da parte dei beneficiari dei fondi e altro), facendo sì che tali informazioni siano disponibili in formato aperto (open data);
ad assicurare che i finanziamenti stanziati annualmente tramite la legge n. 119 del 2013 siano erogati senza ritardi;
ad aggiornare la mappatura dei centri antiviolenza del dipartimento per le pari opportunità secondo la reportistica ricevuta da regioni e province autonome;
a prevedere indicatori per la valutazione, da effettuarsi con cadenza annuale, o comunque per ogni ciclo di finanziamento, dell'impatto degli stanziamenti per informare circa le future strategie di intervento, tramite la consultazione delle organizzazioni della società civile e dei centri antiviolenza, anche sulla base di quanto è stato fatto con i fondi 2013/2014;
a stimare il fabbisogno reale dei centri antiviolenza per la loro sopravvivenza e il loro adeguato funzionamento, informando di conseguenza circa lo stanziamento necessario per assicurare servizi adeguati su tutto il territorio.
(7-00883) «Di Vita, Spadoni, Grillo, Silvia Giordano, Mantero, Colonnese, Baroni, Lorefice».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):amministrazione regionale