ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00883

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 546 del 13/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: DI VITA GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00883
presentato da
DI VITA Giulia
testo presentato
Mercoledì 13 gennaio 2016
modificato
Mercoledì 2 marzo 2016, seduta n. 581

   La XII Commissione,
   premesso che:
    l'articolo 5 bis della legge n. 119 del 2013 dispone che, al fine di dare attuazione a quanto previsto dall'articolo 5, comma 2, lettera d), della citata legge, il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità è incrementato di 10 milioni di euro per l'anno 2013, di 7 milioni di euro per l'anno 2014 e di 10 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015;
    tali fondi sono stati destinati, e solo in parte erogati, a favore di centri antiviolenza e case rifugio;
    nella legge di stabilità 2016 è stato predisposto, per il Fondo per le pari opportunità, un ammontare annuale pari a 9.599.591 euro per gli anni 2016, 2017, 2018;
   da una mappa realizzata dall'organizzazione non governativa Action Aid si è appreso che, solo per dieci amministrazioni, è possibile consultare la lista delle strutture beneficiarie dei fondi e tra queste per cinque regioni (Veneto, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Puglia) sono reperibili online i nomi di ciascuna struttura e i fondi ricevuti;
    l'analisi dei dati raccolti mostra la diversità delle scelte adottate dalle varie amministrazioni;
    il finanziamento medio per centro antiviolenza e casa rifugio erogato direttamente alle strutture o tramite bando, varia molto da regione a regione: circa 60 mila euro in Piemonte, 30 mila in Veneto e Sardegna, 12 mila in Puglia, 8 mila in Sicilia, 12 mila nelle ex province di Firenze e Pistoia, 6 mila in Abruzzo e Valle d'Aosta;
    le regioni hanno ricevuto i fondi solo nell'autunno 2014, per cui la scadenza è stata molto stretta;
    i fondi previsti per il 2015 ancora non risultano essere stati erogati;
    non esiste allo stato attuale una mappatura accurata dei centri antiviolenza e dei fondi adeguati per il loro funzionamento, alla luce dei dati contraddittori rispetto alle strutture presenti nelle varie regioni e della disomogeneità delle risorse assegnate nei vari territori, né tantomeno si conosce il nome della struttura che ha ricevuto i fondi;
    gli atti e i dati spesso non sono facilmente reperibili sui siti istituzionali delle singole regioni,

impegna il Governo:

   a predisporre una sezione all'interno del sito del dipartimento per le pari opportunità volta a rendere accessibile, in tempi rapidi, la rendicontazione completa delle attività finanziate con i fondi della legge n. 119 del 2013, nella quale le amministrazioni regionali/locali possano caricare direttamente e in autonomia la documentazione rilevante (delibere, risultati bandi, reportistica delle attività svolte da parte dei beneficiari dei fondi e altro), facendo sì che tali informazioni siano disponibili in formato aperto (open data);
   ad assicurare che i finanziamenti stanziati annualmente tramite la legge n. 119 del 2013 siano erogati senza ritardi;
   ad aggiornare la mappatura dei centri antiviolenza del dipartimento per le pari opportunità secondo la reportistica ricevuta da regioni e province autonome;
   a prevedere indicatori per la valutazione, da effettuarsi con cadenza annuale, o comunque per ogni ciclo di finanziamento, dell'impatto degli stanziamenti per informare circa le future strategie di intervento, tramite la consultazione delle organizzazioni della società civile e dei centri antiviolenza, anche sulla base di quanto è stato fatto con i fondi 2013/2014;
   a stimare il fabbisogno reale dei centri antiviolenza per la loro sopravvivenza e il loro adeguato funzionamento, informando di conseguenza circa lo stanziamento necessario per assicurare servizi adeguati su tutto il territorio.
(7-00883) «Di Vita, Spadoni, Grillo, Silvia Giordano, Mantero, Colonnese, Baroni, Lorefice».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amministrazione regionale