ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00866

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 536 del 04/12/2015
Firmatari
Primo firmatario: COCCIA LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/12/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCANU GIAN PIERO PARTITO DEMOCRATICO 04/12/2015
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 04/12/2015
SCOPELLITI ROSANNA AREA POPOLARE (NCD-UDC) 04/12/2015
MOLEA BRUNO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 04/12/2015
VITO ELIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/12/2015
VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 04/12/2015
CICCHITTO FABRIZIO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 04/12/2015
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 04/12/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00866
presentato da
COCCIA Laura
testo di
Venerdì 4 dicembre 2015, seduta n. 536

   Le Commissioni IV e VII,
   premesso che:
    gli INVICTUS GAMES sono i  giochi internazionali per militari colpiti da disabilità post-traumatiche in servizio;
    il nome della competizione «Invictus» prende ispirazione dall'omonima poesia di William Ernest Henley;
    dal 10 al 14 settembre 2014 si è svolta la prima edizione a Londra dove oltre 400 atleti da 14 nazioni, si sono sfidati in gare di atletica, tiro con l'arco, basket in carrozzina, ciclismo, sollevamento pesi, canottaggio indoor, rugby in carrozzina, nuoto, sitting volley e una sfida automobilistica;
    hanno partecipato i militari che hanno combattuto al fianco del Regno Unito nelle ultime campagne militari cui hanno partecipato. Tra questi gli Stati Uniti, Australia, Canada, Olanda, Estonia, Francia, Germania, Danimarca, Nuova Zelanda, Italia e in Afghanistan;
    dopo la straordinario successo della prima edizione la seconda è prevista per il 2016 presso la ESPN Wide World of Sports a Walt Disney World, vicino a Orlando, Florida (USA);
    negli Stati Uniti accade da tempo: i militari che in missione rimangono con disabilità hanno un programma sportivo che permette loro di perseguire, attraverso lo sport, lo sviluppo delle abilità, oltre a tenere in attività il proprio fisico e trovare nuove forme di inclusione sociale;
    questo è un progetto che ha coinvolto anche il nostro Paese: in tal senso, l'8 luglio 2014 è stato firmato il protocollo d'intesa fra Cip e Ministero della difesa grazie alla sussidiarietà dell'autorità politica, per favorire l'avviamento sportivo dei reduci dalle missioni di pace all'estero di Aeronautica, Esercito, Marina e Arma dei Carabinieri, attraverso la reciproca messa a disposizione di strutture e tecnici qualificati e l'organizzazione di appositi momenti formativi. Il protocollo prevede, inoltre, la possibilità, per atleti paralimpici di alto livello e appartenenti al Club Paralimpico, di tesserarsi e gareggiare sotto le insegne dei Gruppi sportivi della Difesa;
    appare a tutti gli effetti un percorso virtuoso per reintegrare e riabilitare tutti i reduci dalle missione di pace e il fatto che da oggi si apra un settore paralimpico all'interno della Difesa è qualcosa che lascia il segno non solo nella dimensione militare ma anche culturale;
    immaginare i giovani tornare a rappresentare l'Italia, questa volta in una veste sportiva configura non solo un segnale di speranza per loro e per il Paese tutto ma anche per il Comitato italiano paralimpico, esempio concreto di quanto, attraverso lo sport, si possa cambiare il Paese;
    gli Invictus offrono l'immagine bellissima di uomini che non si rassegnano al proprio destino, diventano campioni non solo nelle competizioni sportive ma anche nella vita. Anzi lo è sicuramente prima in essa e poi nello sport. Sta qui il passo vincente di questi militari che hanno partecipato a questi primi Invictus internazionali;
    il supporto della Difesa è fondamentale per il reclutamento degli atleti e garantisce il supporto in termini di garanzie economiche e per la loro crescita agonistica, favorendo un positivo ritorno d'immagine per l'Italia all'estero;
    tra Difesa e sport esiste da tempo un solido rapporto, basato su sinergie che hanno consentito di raggiungere risultati di assoluto prestigio internazionale;
    lo sport militare, dunque, è una delle tante eccellenze che la Difesa mette al servizio del Paese e promuove attivamente, anche attraverso concrete intese con altri soggetti istituzionali, per diffonderne i valori culturali ed educativi;
    si segnala al riguardo, il recente accordo con il pontificio consiglio della cultura, teso a favorire, attraverso la realizzazione di iniziative congiunte, lo sport quale veicolo di convivenza civile, opportunità in termini di salute, integrazione ed elemento di inclusione sociale;
    lo sport è uno straordinario strumento educativo, di socializzazione e sviluppo della persona, consente anche di valorizzare le diversità per consentire ai militari che vivono una situazione di disabilità fisica di riconquistare la propria vita;
    in tal senso, è auspicabile una sempre maggiore sinergia tra sport militare e civile, e che il Ministero della difesa continui ad assicurare la sua massima attenzione verso un settore che, seppur nella sua specificità, vive di quello stesso impegno quotidiano, passione e convinta dedizione che caratterizzano tutti gli uomini e le donne con le stellette che lavorano per la sicurezza e la difesa del nostro Paese,

impegnano il Governo

a sostenere con tutte le iniziative disponibili la candidatura dell'Italia per la prossima edizione degli Invictus Games.
(7-00866) «Coccia, Scanu, Villecco Calipari, Scopelliti, Molea, Vito, Vezzali, Cicchitto, D'Incecco».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

integrazione sociale

manifestazione sportiva

sport