ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00854

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 528 del 24/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: BASILIO TATIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 24/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00854
presentato da
BASILIO Tatiana
testo di
Martedì 24 novembre 2015, seduta n. 528

   La IV Commissione,
   premesso che:
    secondo quanto riferito da un dispaccio dell'agenzia di stampa Reuters del 4 novembre 2015 la «Defense Security Cooperation Agency» statunitense avrebbe chiesto al Congresso di Washington l'autorizzazione a vendere all'Italia equipaggiamenti e armi per armare due dei sei velivoli a pilotaggio remoto Reaper MQ-9 in servizio nell'Aeronautica militare italiana;
    la decisione fa seguito ad una specifica, anche se mai ufficialmente annunciata, richiesta italiana di fornire armamenti per i velivoli a pilotaggio remoto in servizio presso il 32o Stormo di Amendola, richiesta che risalirebbe al 2012, ma alla quale l'amministrazione statunitense non aveva finora dato seguito;
   stando alle informazioni della Reuters, non smentite né dall'Italia né dagli Stati Uniti, la fornitura del valore 129,6 milioni di dollari comprenderebbe anche 156 missili AGM-114R2 Hellfire II, 20 bombe a guida laser GBU-12, bombe 30 GBU-38 Joint Direct Attack Munitions;
    il Congresso statunitense entro 15 giorni dalla richiesta ha la possibilità di bloccare la vendita, ma l'eventualità appare remota stando anche alle dichiarazioni di un funzionario del Governo USA, riportate dalla stessa agenzia di stampa, secondo il quale «la vendita è stata approvata perché l'Italia è un alleato chiave degli Stati Uniti». «Non è una decisione che prendiamo alla leggera ed è simbolica della nostra fiducia nell'Italia. L'Italia è un membro responsabile della comunità internazionale che è stata con noi in ogni recente operazione NATO o a guida statunitense»;
    con l'acquisizione della capacità di condurre operazioni armate da parte di velivoli a pilotaggio remoto, l'Aeronautica militare italiana diventerebbe la seconda forza armata europea, dopo la Gran Bretagna, a disporre di questa capacità, e una delle pochissime al mondo;
    l'utilizzo indiscriminato di tali velivoli ha provocato numerose vittime civili e cosiddetti «danni collaterali», un eufemismo che copre errori di valutazione e di tiro; secondo le informazioni del Bureau of investigative journalism, che da molti anni compila statistiche sulle operazioni militari dei velivoli a pilotaggio remoto americani, tra il 2004 e il 2015 le sole operazioni della CIA in Pakistan avrebbero provocato tra i 2489 e i 3989 morti, di cui i civili sarebbero tra i 423 e i 965, compresi molti bambini. Lo stesso presidente statunitense ha ammesso questi errori, tra cui quello avvenuto all'inizio del 2015 in Pakistan dove un drone armato ha ucciso due ostaggi dei talebani, lo statunitense Warren Weinstein e il cooperante italiano Giovanni Lo Porto;
    la tardiva decisione di fornire sistemi d'arma per i velivoli Reaper italiani sembra ai firmatari del presente atto piuttosto un «premio» per la decisione del Governo italiano di associarsi, a giudizio dei firmatari del presente atto acriticamente, alla scelta statunitense di prolungare la permanenza delle proprie truppe in Afghanistan per tutto il 2016, scelta non seguita invece da altri alleati della NATO, come la Spagna, che si sono invece già ritirati dal teatro afghano;
    inoltre, nel progetto di sviluppo dei nuovi velivoli a pilotaggio remoto è potenzialmente previsto l'addestramento di una nuova classe di piloti, da impiegare esclusivamente per il pilotaggio remoto e, quindi, senza la pregressa esperienza di volo aereo posseduta dai loro colleghi che attualmente controllano i medesimi velivoli;
    il predetto progetto formativo suscita dubbi ed incertezze riguardo all'effettiva capacità di addestramento del personale militare che dovrà essere impiegato per tali attività, posto che l'assenza di basi di esperienza di volo aereo potrebbe generare nei giovani piloti la sindrome dei «videogiochi», cioè di apparecchi telecomandati da utilizzare alla stregua dei più moderni videogames;
    è di tutta evidenza, infatti, che la gestione di un complesso velivolo militare, dalla tecnologia avanzata e da impiegare in teatri operativi di guerra, ancorché a pilotaggio remoto, soprattutto nel caso di utilizzo di armi e munizioni necessiti dell'imprescindibile impiego di piloti in possesso di una robusta esperienza operativa;
    è quindi necessario che la nuova classe di piloti che la Difesa dovrà impiegare alla guida dei nuovi velivoli riceva analoga preparazione ed addestramento, ovvero percorra un periodo di affiancamento con piloti con reale esperienze operativa, anche attraverso sessioni di volo su velivoli di attacco al suolo;
    la decisione italiana di armare velivoli Reaper è avvenuta di fatto al di fuori di qualsiasi confronto parlamentare, nonostante rappresenti un decisivo aumento delle capacità militari nazionali, come d'altronde è ben sottolineato dal lungo e laborioso processo di approvazione da parte statunitense a conferma di una purtroppo consolidata pratica da parte dei governi nazionali di prendere decisioni di politica militare in maniera, ad avviso dei firmatari del presente atto, opaca e con procedure essenzialmente extraparlamentari;
    l'eventuale decisione del Congresso statunitense di autorizzare la fornitura di armamenti per i Reaper italiani non costituirebbe un vincolo per il nostro Paese a procedere necessariamente alla loro acquisizione, che comunque richiederebbe un voto parlamentare preventivo, ai sensi dell'articolo 536 del codice dell'ordinamento militare;
    tale decisione appare, in ogni caso, del tutto confliggente rispetto alla mission istituzionale delle operazioni di peace keeping in cui l'Italia è tuttora impegnata, che imporrebbe un utilizzo estremamente residuale delle armi e degli strumenti di aggressione e, viceversa, uno sviluppo di nuovi strumenti tecnologici con funzioni ricognitive come i droni a pilotaggio remoto,

impegna il Governo:

   a non procedere ulteriormente nelle procedure di acquisizione di sistemi d'arma per i velivoli Reaper MQ-9, anche nel caso in cui il Congresso degli Stati Uniti ne autorizzasse l'esportazione;
   ad organizzare la nuova scuola di piloti dell'aeronautica militare di Amendola prevedendo un iter addestrativo completo con una robusta e consistente formazione operativa, per favorire la preparazione di una qualificata ed avanzata classe di piloti destinata alla guida dei velivoli a pilotaggio remoto.
(7-00854) «Basilio, Corda, Rizzo, Frusone, Tofalo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aereo

commercio di armi

controllo delle esportazioni