ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00848

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 524 del 18/11/2015
Abbinamenti
Atto 7/00849 abbinato in data 14/09/2016
Atto 7/00870 abbinato in data 14/09/2016
Atto 7/00882 abbinato in data 14/09/2016
Atto 7/01059 abbinato in data 14/09/2016
Atto 7/01154 abbinato in data 10/01/2017
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00212
Firmatari
Primo firmatario: ZACCAGNINI ADRIANO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 18/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
10/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/09/2016
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
ZACCAGNINI ADRIANO MISTO
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/01/2017
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 10/01/2017
CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 10/01/2017
GALLO RICCARDO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
ZACCAGNINI ADRIANO MISTO
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/09/2016

DISCUSSIONE IL 14/09/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/09/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/01/2017

DISCUSSIONE IL 10/01/2017

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 10/01/2017

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 10/01/2017

CONCLUSO IL 10/01/2017

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00848
presentato da
ZACCAGNINI Adriano
testo di
Mercoledì 18 novembre 2015, seduta n. 524

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    l'Italia con una produzione media di oltre 700.000 tonnellate annue è, dopo Cina e Stati Uniti, il terzo produttore mondiale di pere e, di gran lunga, il primo dell'Unione europea;
    circa l'85 per cento della superficie coltivata è concentrata in quattro regioni italiane, ovvero Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte;
    grazie alle particolari caratteristiche ambientali, alla qualificazione degli operatori, allo sviluppo di metodi di coltivazione rispettosi dell'ambiente ed all'elevato livello di organizzazione della filiera, questa coltura ha assunto, nelle aree di maggior diffusione, una notevole importanza economica e sociale, rendendosi necessario porre in essere tutte le iniziative atte a favorire il mantenimento e lo sviluppo della produzione di pere nel nostro Paese;
    nel 2012 è stata segnalata la presenza, in un'area compresa tra le province di Reggio Emilia, Modena e Bologna, di una insetto di origine asiatica, ovvero la cimice Halyomorpha halys;
    inizialmente questa specie aliena non ha provocato problemi particolari ad esclusione del disturbo arrecato alla popolazione per la tendenza degli adulti a riunirsi, per svernare, in gruppi consistenti all'interno di abitazioni e di altri fabbricati, tuttavia, dopo soli due anni dalla comparsa di questo fitofago – caratterizzato da una notevole polifagia, dalla mancanza nel nostro ambiente di efficaci antagonisti naturali e da una grande resistenza nei confronti dei metodi di lotta attualmente consentiti – sono stati riscontrati danni significativi, rappresentati da malformazioni dei frutti provocati dalle punture, su diverse colture ed in particolare modo sul pero;
    nel corso della campagna frutticola 2015 in alcune aziende dell'Emilia-Romagna l'incidenza di pere malformate, e quindi non commercializzabili sul mercato del fresco, ha raggiunto il 50 per cento della produzione totale;
    la cimice Halyomorpha halys sta inoltre evidenziando una elevatissima capacità di adattamento all'ambiente testimoniata anche dalla forte tendenza all'espansione in nuovi territori;
    alla luce di queste evidenze è altamente probabile, entro un periodo di tempo limitato, una diffusione dei danni anche a carico di altre colture di fondamentale importanza per la nostra ortofrutticoltura quali: pesco, melo, susino, albicocco, vite, pomodoro da industria; unitamente all'estensione dei danni alle regioni confinanti dove la cimice è già stata segnalata;
    il Comitato fitosanitario nazionale nella seduta del 28 settembre 2015 ha preso atto dei livelli di dannosità e di pericolosità dovuti allo sviluppo di questo insetto ed espresso, in modo unanime, il proprio parere favorevole affinché venga rafforzato il coordinamento delle informazioni tra le regioni interessate a questa emergenza fitopatologica e sia dato sostegno e collaborazione ai programmi di studio intrapresi;
    per fronteggiare questa nuova emergenza il servizio fitosanitario della regione Emilia-Romagna, unitamente ai consorzi fitosanitari di Modena e Reggio Emilia ed all'università di Modena e Reggio Emilia, hanno attivato un programma di studio e sperimentazione concedendo, nel contempo, alcune deroghe all'impiego di prodotti fitosanitari caratterizzati da attività collaterale nei confronti della cimice asiatica;
    i trattamenti con questi prodotti sono stati effettuati contemporaneamente in vasti areali frutticoli del territorio infestato, sulla base delle indicazioni fornite dal «Coordinamento di produzione integrata» e, in ogni caso, all'interno dei vincoli applicativi dei disciplinari di produzione e nel rispetto delle prescrizioni riportate nelle etichette dei formulati;
    la «produzione integrata» rappresenta un punto di forza della frutticoltura nazionale e, di conseguenza, occorre dedicare una grande attenzione alla costante qualificazione dei disciplinari precedentemente indicati evitando, salvo casi eccezionali, il ricorso a deroghe;
    alla luce di queste considerazioni è assolutamente necessario che tutte le componenti del sistema agricolo italiano pongano in essere specifiche iniziative per bloccare la diffusione di questa specie aliena al fine di individuare e sviluppare, sul piano operativo, strategie di lotta in grado di contenere entro limiti sostenibili – con riferimento sia alla salvaguardia dell'ambiente, della salute degli agricoltori e dei consumatori oltre agli aspetti sociali ed economici – la presenza della cimice Halyomorpha halys nel nostro ecosistema,

impegna il Governo:

   ad avviare tutte le iniziative necessarie per gestire questa nuova emergenza fitosanitaria e, in particolare, ad implementare sia sotto il profilo finanziario che tecnico-organizzativo il programma di ricerca sulla cimice asiatica attualmente in corso, col fine di approfondire la conoscenza del ciclo biologico di questa specie alloctona e condividere le strategie di lotta disponibili per contenerne la diffusione, con l'obiettivo anche di fornire ai frutticoltori, che hanno subito danni nel 2015, le necessarie indicazioni operative per la prossima campagna produttiva;
   ad individuare e sperimentare efficaci metodi di controllo alternativi o di integrazione all'utilizzo di prodotti chimici per gestire la fase successiva alla comparsa ed all'insediamento dell'insetto, con particolare riferimento alla possibilità di testare, nel completo rispetto di tutte la cautele necessarie per evitare la diffusione di specie aliene difficilmente controllabili e potenzialmente dannose, l'efficacia dell'introduzione anche nell'ambiente nazionale di antagonisti naturali alla cimice Halyomorpha halys, secondo modelli di intervento che, come nel caso della lotta alla vespa cinese del castagno, stanno dando risultati particolarmente incoraggianti;
   ad assumere iniziative per attivare forme di credito mirato, col supporto degli strumenti pubblici a disposizione (ISMEA), per la costituzione di un fondo di garanzia che permetta alle aziende duramente colpite da questa emergenza fitosanitaria di ristrutturare e rendere più sostenibile la propria posizione debitoria;
   a promuovere, in particolare nelle aree dove la cimice risulta già insediata, capillari campagne di informazione rivolte alla totalità della popolazione sulla presenza di questo nuovo insetto e sulla sua tendenza a svernare in gruppi numerosi all'interno di abitazioni o altri fabbricati;
   ad accelerare le iniziative volte a dare seguito all'ordine del giorno n. 9/03104-A/001, che impegna il Governo ad emanare apposite linee di indirizzo per il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, al fine di sviluppare la ricerca sulle fitopatie non endemiche;
   ad adottare, anche sulla base del modello australiano che mette in campo severe leggi sulla quarantena, iniziative per vietare l'immissione nel territorio italiano ed europeo di vegetali ed alimenti provenienti da Paesi terzi.
(7-00848) «Zaccagnini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

coltivatore

inquinamento industriale

terreno agricolo