ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00835

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 514 del 03/11/2015
Abbinamenti
Atto 7/00814 abbinato in data 03/12/2015
Atto 7/00836 abbinato in data 03/12/2015
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00175
Firmatari
Primo firmatario: PANNARALE ANNALISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 03/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/11/2015
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/11/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Stato iter:
17/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 28/01/2016
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 28/01/2016
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 28/01/2016
D'ONGHIA ANGELA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 28/01/2016
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/03/2016
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 17/03/2016
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 17/03/2016
CESARO ANTIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 03/12/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/12/2015

DISCUSSIONE IL 28/01/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/01/2016

DISCUSSIONE IL 16/03/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/03/2016

DISCUSSIONE IL 17/03/2016

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 17/03/2016

ACCOLTO IL 17/03/2016

PARERE GOVERNO IL 17/03/2016

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 17/03/2016

CONCLUSO IL 17/03/2016

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00835
presentato da
PANNARALE Annalisa
testo di
Martedì 3 novembre 2015, seduta n. 514

   La VII Commissione,
   premesso che:
    l'ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) è, da lungo tempo, il parametro attraverso cui vengono stabiliti l'accesso e la fruibilità di molte agevolazioni indirizzate a prestazioni di natura sociale;
    all'articolo 5, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 aprile 2001 recante «Uniformità di trattamento sul diritto agli studi universitari, ai sensi dell'articolo 4 della legge 2 dicembre 1991, n. 390», si legge, infatti: «Le condizioni economiche dello studente sono individuate sulla base dell'Indicatore della situazione economica equivalente, di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109, e successive modificazioni ed integrazioni. Ai sensi dell'articolo 3, comma 1, dello stesso decreto, sono previste come modalità integrative di selezione l'Indicatore della situazione economica all'estero, di cui al successivo comma 7, e l'Indicatore della situazione patrimoniale equivalente, di cui al successivo comma 8.»;
    negli ultimi anni è stata avviata una riflessione circa l'opportunità di modificare tale parametro, per renderlo più aderente alla realtà ed evitare distorsioni nell'accesso ad alcune prestazioni e diritti fondamentali;
    la riforma dell'ISEE è stata dunque attuata attraverso il decreto del Presidente del Consiglio n. 159 del 2013 e attraverso il decreto interministeriale 7 novembre 2014, ed è in vigore da gennaio 2015;
    il tentativo è stato, da un lato, quello di considerare i reali redditi delle famiglie e le voci di spesa a loro carico (affitti, famiglie numerose, con presenza di minori o disabili) e, dall'altro, di rimodulare l'indicatore della situazione patrimoniale (ISP);
    tale operazione, tuttavia, ha generato sin da subito perplessità e preoccupazioni in particolar modo da parte degli studenti, per i quali il calcolo della situazione economica è fondamentale per l'accesso a borse di studio, lo sgravio delle tasse universitarie, l'accesso ai servizi di mensa, agli alloggi ed altre forme di welfare studentesco, nella materializzazione, ossia, di ciò che la Costituzione descrive come la rimozione di tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando l'uguaglianza dei cittadini, non favoriscono le condizioni per assicurare a tutti il diritto all'istruzione e alla conoscenza;
    sin dall'entrata in vigore del decreto n. 159 del 2013, le associazioni studentesche hanno denunciato l'inadeguatezza del nuovo sistema di calcolo e, in particolare, del parametro ISPE, l'indicatore della situazione patrimoniale equivalente;
    il succitato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 aprile 2001 disponeva che, a partire dall'anno accademico 2002/2003, i limiti massimi degli indicatori ISPE ed ISEE venissero aggiornati annualmente con decreto del Ministro, emanato entro il 28 febbraio;
    il decreto del Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca 14 luglio 2015, n. 486, ha recentemente aggiornato i due parametri, tenendo tuttavia in conto solamente la variazione dell'indice generale ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati;
    è stato dunque stabilito per l'ISEE un limite massimo di 20.988,37 euro, mentre per l'ISPE di 35.434,78 euro;
    la reale criticità della riforma dell'ISEE è legata proprio all'ISPE, che ha adeguato il patrimonio immobiliare non ai fini dell'Ici, ma dell'Imu;
    in tale modo, il peso del patrimonio, anche riguardante l'abitazione principale, è notevolmente aumentato, determinando il superamento della soglia, con una maggiorazione dal 40 al 60 per cento in più degli anni precedenti, provocando l'esclusione di migliaia di studenti dall'accesso alle borse di studio;
    è chiaro come una rivalutazione del patrimonio, soprattutto se concernente la prima casa (la quale, come emerge da uno studio dell'Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana, ha attualmente un peso del 36 per cento nella determinazione dell'ISPE) non possa essere considerato quale indicatore di una situazione economica privilegiata;
    gli studenti, che hanno consultato le aziende regionali per il diritto allo studio, hanno denunciato ulteriori cali vertiginosi, con picchi in regioni come l'Emilia Romagna e la Puglia rispettivamente del 18 e del 30 per cento;
    ai non idonei, infatti, si vanno ad aggiungere le migliaia di studenti che non presentano la richiesta di borsa, a causa dei nuovi criteri di accesso. I dati di confronto tra il numero di richiedenti accesso ai benefici nell'anno 2014/2015 e quelli del presente anno accademico, 2015/2016, mettono in luce un forte calo delle richieste, spiegabile a parere dei firmatari del presente atto solamente con la variazione del valore degli indicatori ISEE e ISPE, che ha indotto gli studenti a non presentare la domanda di borsa;
    si rileva, inoltre, come il conteggio di una borsa di studio eventualmente ricevuta nel 2013 nel calcolo dell'ISEE sia di per sé lesivo del diritto allo studio, poiché considera reddito una somma necessaria allo studente per l'accesso e il completamento degli studi;
    nonostante sia previsto lo scorporo dell'importo della borsa di studio eventualmente percepita nel 2014 dall'ISEEU ai fini della richiesta della stessa prestazione, si verificano storture relative al fatto che vengono conteggiate e scorporate somme relative ad anni accademici diversi;
    il conteggio della borsa di studio nel calcolo dei redditi mette in difficoltà soprattutto le famiglie con più figli beneficiari, poiché determina che una borsa di studio ricevuta da uno dei figli provochi l'incremento dell'indicatore ISEE anche dell'altro. Questa condizione ha causato, in alcuni casi, la perdita del beneficio per entrambi i figli,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per rimodulare la soglia ISEE a livello nazionale, alzando il massimale a 23.000 euro, in modo da mantenere una percentuale tra idonei e richiedenti in linea con quella dell'anno accademico 2014/2015;
   ad assumere iniziative volte ad effettuare una sanatoria per coloro che quest'anno sono risultati con un parametro ISEE entro la soglia massima prevista da ciascun bando regionale, ma che non risultino tuttavia idonei a causa del superamento della soglia ISPE, anche prevedendo l'inserimento in una nuova graduatoria, da considerare graduatoria in subordine all'ordinaria graduatoria degli idonei;
   ad assumere iniziative, eventualmente definendo apposite linee guida per l'esenzione dalle tasse, per tutti quei soggetti esclusi in questo anno accademico dalla borsa di studio, a causa dell'aumento del parametro ISEE, ma che presentino ISEE non superiore a 23.000 euro;
   ad assumere iniziative normative al fine di escludere le borse di studio e gli assegni per le attività di tutorato di duecento ore dal conteggio dei redditi necessario alla determinazione dell'ISEE dei nuclei familiari;
   ad assumere iniziative per abolire l'ISPE quale parametro scisso dall'ISEE per l'accesso ai benefici;
   a ripristinare con opportune iniziative normative il conteggio del reddito concernente i fratelli e sorelle, in un nucleo familiare, al 50 per cento;
   ad assumere iniziative normative per escludere, per gli studenti che risultino coniugati e/o con figli a carico, il requisito della residenza da almeno 2 anni al di fuori del nucleo familiare di origine per essere valutato quale studente autonomo, e ponendo per gli stessi una soglia minima reddituale di 3.500 euro a fronte degli attuali 6.500;
   ad assumere, successivamente, iniziative normative per prevedere lo scorporo dall'ISEE del valore dell'assegno di disabilità percepito nel nucleo familiare, nel caso di studenti disabili o appartenenti ad un nucleo familiare in cui uno o più membri percepiscano tale assegno.
(7-00835) «Pannarale, Giancarlo Giordano, Scotto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

assegno scolastico

universita'

esenzione fiscale