ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00824

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 507 del 21/10/2015
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00173
Firmatari
Primo firmatario: SENALDI ANGELO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LATTUCA ENZO PARTITO DEMOCRATICO 21/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
04/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 01/12/2015
SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 01/12/2015
PRODANI ARIS MISTO
EPIFANI ETTORE GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 04/02/2016
BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO GOVERNO 04/02/2016
BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/02/2016
SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE
GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
EPIFANI ETTORE GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/12/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 01/12/2015

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 04/02/2016

ACCOLTO IL 04/02/2016

PARERE GOVERNO IL 04/02/2016

DISCUSSIONE IL 04/02/2016

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 04/02/2016

CONCLUSO IL 04/02/2016

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00824
presentato da
SENALDI Angelo
testo di
Mercoledì 21 ottobre 2015, seduta n. 507

   La X Commissione,
   premesso che:
    l'apertura di un ristorante nella propria abitazione ossia l'attività di «home restaurant», che si caratterizza per la preparazione di pranzi e cene presso il proprio domicilio e per un numero limitato di persone trattati come ospiti personali, però paganti, si sta rapidamente diffondendo anche nel nostro Paese grazie alle piattaforme web;
    l’home restaurant, anche se esercitata solo in alcuni giorni dedicati e tenuto conto che i soggetti che usufruiscono delle prestazioni sono in numero limitato, presenta le caratteristiche tipiche di un'attività di somministrazione di alimenti e bevande, sia perché i prodotti vengono serviti in locali privati attrezzati aperti alla clientela, coincidenti con il domicilio del cuoco, sia perché la fornitura di tali prestazioni comporta il pagamento di un corrispettivo;
    con la risoluzione n. 50481 del 10 aprile 2015 il Ministero dello sviluppo economico ha chiarito che questo tipo di attività è classificabile come «un'attività vera e propria di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande» e che pertanto «si applicano le disposizioni di cui all'articolo 64, comma 7, del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e successive modificazioni e integrazioni»;
    l’home restaurant non può essere quindi considerata un'attività libera e ai fini del suo esercizio è richiesto il possesso, come per tutte le altre attività afferenti al settore alimentare, dei requisiti di onorabilità nonché professionali e la presentazione della segnalazione certificata di inizio attività (S.C.I.A.) o di richiesta di autorizzazione, qualora l'attività venga svolta in una zona tutelata;
    al fine di assicurare un corretto sviluppo del settore, i comuni, limitatamente alle zone del territorio da sottoporre a tutela (ad esempio centro storico), adottano provvedimenti di programmazione delle aperture degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che risultano subordinate a titolo autorizzatorio rilasciato dalla stessa amministrazione competente;
    esiste il rischio concreto che, a fronte di modalità diverse di fare ristorazione, dove da un lato ci sono imprese e lavoratori soggetti a norme e prescrizioni rigorose a tutela della qualità del servizio, della salute e della sicurezza dei lavoratori e dei clienti e dall'altro attività potenzialmente scevre da vincoli e controlli, anche igienici e fiscali, ci sia una significativo vulnus alla concorrenza nel settore, con evidente penalizzazione delle imprese in regola;
    secondo il recente studio CST per Fiepet Confesercenti, l'universo degli home restaurant, solo nel 2014, ha fatturato 7,2 milioni di euro in Italia, con ben 7 mila cuochi social attivi in Italia nel 2014 ed una tendenza prevista di ulteriore crescita per il 2015;
    stime di addetti al settore indicano che nel 2014 sono stati organizzati ben 37 mila eventi social eating andati a buon fine, con una partecipazione di circa 300 mila persone ed un incasso medio stimato, per singola serata, pari a 194 euro,

impegna il Governo

a confermare, nell'immediato, il citato orientamento interpretativo alle Camere di commercio e agli enti locali, se del caso, con un provvedimento amministrativo, al fine di assicurare uniformità interpretativa su tutto il territorio nazionale, nonché, in prospettiva, a promuovere un'iniziativa normativa per regolare puntualmente una nuova tipologia di attività che rischia altrimenti di configurarsi anomala sul piano della concorrenza, della fiscalità e della tutela della salute pubblica.
(7-00824) «Senaldi, Lattuca».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza del lavoro

risoluzione

protezione del consumatore