ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00794

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 497 del 07/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: RUOCCO CARLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/10/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/10/2015
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 07/10/2015
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 07/10/2015
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 07/10/2015
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 07/10/2015
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 07/10/2015
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/10/2015
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 07/10/2015
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 07/10/2015
CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 07/10/2015
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 07/10/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00794
presentato da
RUOCCO Carla
testo di
Mercoledì 7 ottobre 2015, seduta n. 497

   Le Commissioni VI e XII,
   premesso che:
    l'ISEE è lo strumento di valutazione, attraverso criteri unificati, della situazione economica di coloro che richiedono prestazioni sociali agevolate;
    l'Indicatore della situazione economica equivalente, di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109 è stato novellato dall'articolo 23, comma 12-bis, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, che dispone l'abrogazione a far data dai 30 giorni dall'entrata in vigore delle disposizioni di approvazione del nuovo modello di dichiarazione sostitutiva unica concernente le informazioni necessarie per la determinazione dell'ISEE;
    con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2013, n. 159, sono state revisionate le modalità di determinazione e i campi di applicazione dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE); questo provvedimento stabilisce che l'ISEE è proporzionale all'indicatore della situazione reddituale e all'indicatore della situazione patrimoniale (ISPE);
    con decreto interministeriale 7 novembre 2014 è stato approvato il modello tipo della dichiarazione sostitutiva unica a fini dell'ISEE, dell'attestazione, nonché delle relative istruzioni per la compilazione ai sensi dell'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159;
    l'articolo 8, comma 3, del decreto legislativo del 29 marzo 2012, n. 68, prescrive che le condizioni economiche dello studente iscritto, o intenzionato ad iscriversi a corsi di istruzione superiore su tutto il territorio nazionale, sono individuate sulla base dell'Indicatore della situazione economica equivalente, di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109, e successive modificazioni, anche tenuto conto della situazione economica del territorio in cui ha sede l'università. Tali condizioni economiche determinano l'accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario (borse di studio, mensa, servizi di alloggio e altre forme di welfare per lo studente), l'esonero e/o il rimborso delle tasse universitarie, un eventuale importo graduato della tassa di iscrizione all'università;
    l'utilizzo dello strumento dell'ISEE per determinare la situazione economica delle famiglie è stata spesso criticato in quanto ritenuto inadeguato a rappresentare puntualmente la reale situazione economica delle famiglie;
    l'articolo 5, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 aprile 2001 «Uniformità di trattamento sul diritto agli studi universitari, ai sensi dell'articolo 4 della legge 2 dicembre 1991, n. 390 afferma che «Le condizioni economiche dello studente sono individuate sulla base dell'Indicatore della situazione economica equivalente, di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109, e successive modificazioni ed integrazioni. Ai sensi dell'articolo 3, comma 1, dello stesso decreto, sono previste come modalità integrative di selezione l'Indicatore della situazione economica all'estero, di cui al successivo comma 7, e l'Indicatore della situazione patrimoniale equivalente, di cui al successivo comma 8.»;
    ai sensi dell'articolo 5, comma 11, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 aprile 2001 «A partire dall'anno accademico 2002/03, i limiti massimi dell'Indicatore della situazione economica equivalente e dell'Indicatore della situazione patrimoniale equivalente sono aggiornati annualmente con decreto del Ministro emanato entro il 28 febbraio»; tale disposizione ha trovato attuazione quest'anno nel decreto ministeriale 14 luglio 2015, n. 486, «Aggiornamento indicatori Isee ed Ispe e importo minimo per Borse di Studio per l'anno accademico 2015/16» che ha aggiornato i due parametri con riferimento unicamente alla variazione dell'Indice generale ISTAT senza tenere conto del nuovo modello di calcolo fissando le soglie massime a 20998,37 per l'Isee e a 35434,78 per l'Ispe;
    in questi giorni molti studenti universitari italiani si stanno immatricolando o iscrivendo all'università e quindi possono presentare il proprio ISEE sia per accedere alle prestazioni sul diritto allo studio sia per richiedere la graduazione dell'importo di iscrizione all'università;
   come già anticipato dalle associazioni studentesche universitarie qualche mese fa, il nuovo ISEE avrebbe comportato una contrazione del numero di studenti che possono accedere alle borse di studio. Di fatto la situazione venutasi a creare è ben più grave in quanto molti studenti sono stati scoraggiati a presentare la domanda di prestazioni sul diritto allo studio;
    i dati di confronto tra il numero di richiedenti accesso ai benefici nell'anno 2014/2015 e quelli del presente anno accademico 2015/16 evidenziano un forte calo delle richieste spiegabile solo con una forte variazione del valore degli indicatori di Isee e Ispe che ha indotto gli studenti a non presentare la domanda di borsa;
    lo studio dell'Irpet – Istituto regionale programmazione economica della Toscana – prevede un aumento medio dell'Ispe per gli studenti esclusi da borsa di studio che porta quasi al raddoppio di tale indicatore (da 24300 a 41250) ed evidenzia inoltre come valore patrimoniale calcolato della prima casa sia determinante nel provocare questo aumento con un peso di circa il 36 per cento;
    il conteggio della borsa di studio eventualmente ricevuta nel 2013 nel calcolo dell'Isee è un atto che, a giudizio dei firmatari del presente atto, di per sé è lesivo del diritto allo studio, in quanto considera reddito una somma che è invece necessaria allo studente per completare i suoi studi; nonostante sia previsto lo scorporo dell'importo della borsa di studio eventualmente percepita nel 2014 dall'ISEE ai fini della richiesta della stessa prestazione, si verificano storture relative al fatto che vengono conteggiate e scorporate somme relative ad anni accademici diversi;
    il conteggio della borsa di studio nel calcolo dei redditi mette in difficoltà le famiglie con più figli beneficiari perché la borsa di studio di un fratello provoca un incremento dell'indicatore Isee dell'altro, causando in alcuni casi la perdita del beneficio per entrambe;
    a giudizio dei firmatari del presente atto, come era già stato dichiarato, il Governo sta mettendo in campo diversi escamotage tecnici per ridurre le cosiddette «spese sociali», invece di adottare una politica che tenda ad estendere la platea degli aventi diritto perché privi di mezzi o comunque con situazioni reddituali insufficienti;
    a giudizio dei firmatari del presente atto, l'accesso ai corsi di studio dovrebbe essere garantito e incoraggiato attraverso una riduzione della tassa di iscrizione, l'incremento delle prestazioni sul diritto allo studio rafforzando i servizi abitativi e la mobilità degli studenti e incrementando sia gli importi che il numero di borse di studio;
    se i dati denunciati sui media dalle associazioni studentesche universitarie dovessero essere confermati si troverebbe di fronte ad una situazione che impedirebbe, di fatto, sia l'accesso che la conclusione dei percorsi di studio universitari,

impegnano il Governo:

   ad assumere iniziative volte a modificare il decreto del Presidente del consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, escludendo la borsa di studio al fine del conteggio dei redditi necessario alla determinazione dell'indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare;
   di assumere iniziative per abolire l'ISPE come parametro scisso dall'ISEE per l'eccesso ai benefici della dichiarazione sostitutiva unica;
   ad assumere iniziative per rimodulare la soglia ISEE per accedere al diritto allo studio a livello nazionale alzando il massimale a 23000 euro in modo da mantenere una percentuale tra idonei e richiedenti in linea con quella dell'anno scorso (basandosi su dati del Ministero del lavoro);
   ad assumere iniziative per prevedere per coloro che quest'anno hanno il parametro ISEE entro la soglia massima prevista da ciascun bando regionale, ma che non risultano idonei a causa del parametro ISPE, la creazione di una seconda graduatoria per i benefici di accesso alla DSU che sarà considerata in subordine alla graduatoria degli idonei, formata a seguito dei singoli bandi regionali;
   ad assumere iniziative per modificare il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2013, n. 159, per ripristinare il conteggio del reddito dei fratelli e delle sorelle al 50 per cento, come previsto dalla precedente normativa;
   ad assumere iniziative per stabilire un'area di reddito entro cui lo studente, non inattivo nel percorso universitario, sia esente dal pagamento della contribuzione e dalla tassa di iscrizione (fascia no tax) per tutti gli ISEE al di sotto dei 23.000,00 euro;
   a rendere operativa la banca dati prevista dall'articolo 20 del decreto legislativo 29 marzo 2012 n. 68.
(7-00794) «Ruocco, Grillo, Vacca, D'Uva, Sibilia, Luigi Gallo, Brescia, Marzana, Di Benedetto, Simone Valente, Castelli, D'Incà».