ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00787

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 491 del 28/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 28/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/03/2016
RIZZETTO WALTER MISTO
 
INTERVENTO GOVERNO 09/03/2016
RUGHETTI ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/03/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 09/03/2016

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00787
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Lunedì 28 settembre 2015, seduta n. 491

   La Commissione XI,
   premesso che:
    l'Unione europea, con atti di indirizzo, nel 2001 ha censurato il comportamento dell'amministrazione italiana, in quanto l'unica in Europa a non aver previsto nell'ordinamento pubblico l'area dei quadri, così come ampiamente disciplinato nell'impiego privato. Al riguardo, si ritiene necessaria l'introduzione nella pubblica amministrazione di una figura analoga a quella ben nota dei quadri nel lavoro privato, a cui siano riconosciute elevate responsabilità funzionali ed elevata preparazione professionale;
    la mancanza di tale figura ha determinato la proliferazione dell'affidamento fiduciario di incarichi e funzioni dirigenziali, generando un duplice ordine di storture:
   a) la corresponsione di indennità di funzioni dirigenziali costituenti aggravio per le casse dell'erario;
   b) l'attribuzione fiduciaria di incarichi ad personam in favore di soggetti non titolati, come ha dimostrato la recente sentenza, n. 37 del 2015, con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimi circa 1200 dirigenti delle agenzie fiscali;
    a tale riprovevole prassi, è possibile porre rimedio proprio attraverso l'istituzione di un'area contrattuale del tutto omologa a quella dei cosiddetti quadri che, come è noto, costituiscono il cuscinetto tra la classe impiegatizia e quella dirigenziale nell'ambito del lavoro privato;
    come predetto, l'assenza di tale figura era stata già censurata dal Parlamento europeo, a seguito dell'audizione, a Bruxelles, dei vertici della Dirstat, e ciò aveva condotto l'Italia ad adottate una norma, rimasta poi inattuata (articolo 17-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165), per l'introduzione dei vicedirigenti, figura rientrante nell'area-quadri. Sul punto, nel 2012, il Tar impose al Governo pro tempore di istituire la vicedirigenza, decisione ribadita anche dal Consiglio di Stato, che nominò persino un commissario, ad acta per ottemperare a questo obbligo. Tuttavia, nel medesimo anno, il Governo Monti, con decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, ha abrogato la vicedirigenza determinandomi ad avviso del firmatario del presente atto un evidente conflitto istituzionale con i magistrati amministrativi. La questione attualmente pende anch'essa davanti alla Corte costituzionale;
   tanto premesso, prima della decisione dei giudici costituzionali, si ritiene opportuno che sia il Governo a reintrodurre la figura dei quadri all'interno dell'ordinamento pubblico,

impegna il Governo

ad adottare le iniziative di competenza per definire le opportune disposizioni integrative del decreto legislativo, 30 marzo 2001, n. 165, al fine di introdurre l'area quadri nell'ordinamento del pubblico impiego e la conseguente figura giuridica.
(7-00787) «Rizzetto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

relazioni diplomatiche