ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00772

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 483 del 16/09/2015
Firmatari
Primo firmatario: DELLA VALLE IVAN
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 16/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00772
presentato da
DELLA VALLE Ivan
testo di
Mercoledì 16 settembre 2015, seduta n. 483

   La X Commissione,
   premesso che:
    le «case dell'acqua» sono un servizio offerto ai cittadini dai vari consorzi, che gestiscono la risorsa idrica. Le case dell'acqua erogano acqua pubblica di qualità, naturale o frizzante, refrigerata o a temperatura ambiente; sono presidi di distribuzione di acqua depurata o microfiltrata a erogazione diretta, utilizzanti le acque degli stessi acquedotti comunali;
    nei comuni colpiti dalla problematica della presenza di arsenico nell'acqua, le «case dell'acqua» hanno contribuito in maniera attiva al tamponamento dell'emergenza di approvvigionamento di acqua potabile;
    la presenza di tali presidi, oltre ad aver giovato riguardo la problematica di cui la precedente premessa, contribuirebbe alla risoluzione della procedura d'infrazione da parte della Commissione europea nei confronti dell'Italia a seguito del superamento dei limiti di arsenico e fluoro, in particolare nel Lazio;
    dagli erogatori delle suddette case è possibile prelevare sia acqua liscia, generalmente in forma gratuita, sia acqua gassata, generalmente al prezzo simbolico di non più di cinque centesimi, necessario a coprire le spese del sistema di gasatura della stessa acqua come il costo dell'anidride carbonica per uso alimentare, la corrente elettrica necessaria al funzionamento del carbonatore/saturatore e altro;
    le case dell'acqua hanno una importante funzione nella riduzione degli imballaggi in plastica e contribuiscono alla riduzione dell'inquinamento, oltre a promuovere comportamenti ecovirtuosi come il consumo dell'acqua a chilometro 0, funzioni che sono richieste da direttive europee;
    nel mese di maggio 2015 l'ufficio metrico della camera di commercio di Pesaro e Urbino ha effettuato il sequestro di 6 case dell'acqua in provincia di Pesaro, contestando il fatto che la vendita a peso o volume di qualsiasi prodotto deve avvenire mediante uno strumento omologato dal Ministero dello sviluppo economico, per come previsto dal regio decreto del 23 agosto 1890, n. 7088;
    tale azione, seppur legittima, ha suscitato diverse perplessità in diversi ambiti anche istituzionali, considerato che vista l'esiguità del prezzo/litro, mai superiore ai cinque centesimi di euro, risulta quanto meno poco ragionevole; va considerato, inoltre, che il sequestro attuato dall'ufficio metrico della camera di commercio di Pesaro e Urbino può rappresentare un precedente che potrebbe provocare azioni simili in altre province, causando non pochi disagi, anche di ordine sanitario, qualora altri sequestri vengano attuati in quelle province che tuttora sono alle prese con la problematica della presenza di arsenico nelle acque e che in molti casi hanno nell'erogazione diretta effettuata dalle «case dell'acqua» l'unica possibilità concreta per approvvigionare i cittadini di acqua potabile, oltre che per evitare di incorrere nelle infrazioni di cui sopra;
    l'importante ruolo assunto dalle «case dell'acqua», sia dal punto di vista sanitario che etico, unito alla esigua spesa per litro di acqua gassata erogata, sono fattori da prendere in considerazione per pianificare un'azione legislativa che sani la problematica delle normative metriche nei confronti delle suddette «case dell'acqua»,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per definire delle disposizioni applicative per gli uffici metrici delle camere di commercio, con riferimento alle «case dell'acqua», affinché si attengano al principio di interesse prevalente, evitando nell'immediato interventi non ragionevoli;
   ad assumere iniziative normative che escludano le «case dell'acqua» dagli obblighi di cui al regio decreto del 23 agosto 1890, n. 7088, in particolare esonerandole, fatto salvo il rispetto delle disposizioni in materia di commercializzazione e di sicurezza alimentare, dagli obblighi di cui agli articoli 5 e 13 del decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 22.
(7-00772) «Della Valle, Massimiliano Bernini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lotta contro l'inquinamento

procedura CE d'infrazione

sostanza tossica