ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00751

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 471 del 29/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: MONCHIERO GIOVANNI
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 29/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 29/07/2015
CAPUA ILARIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 29/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00751
presentato da
MONCHIERO Giovanni
testo di
Mercoledì 29 luglio 2015, seduta n. 471

   Le Commissioni XII e XIII,
   premesso che:
    nel nostro Paese e in altri Stati europei sono state promosse diverse campagne dalla dubbia validità scientifica per sospendere l'utilizzo dell'olio di palma;
    come hanno dimostrato i ricercatori dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, anche sulla base della valutazione della letteratura sull'argomento, «non ci sono evidenze scientifiche per sostenere che l'olio di palma sia dannoso. I grassi saturi sono contenuti in tutti gli oli vegetali, e nel burro e negli altri grassi animali sono contenuti in misura ancora maggiore. L'olio di palma ha una composizione intermedia»;
    dal punto di vista dell'impatto sulla salute, l'olio di palma è un olio naturale e privo di OGM. La sua composizione è equilibrata, con acidi grassi per metà saturi e per metà insaturi, ed è proprio questo il valore qualitativo aggiunto per la produzione dei prodotti da forno. La presenza di grassi saturi rende la composizione dell'olio di palma semi-solida, permettendo di essere impiegato nella preparazione degli alimenti senza ricorrere al processo dell'idrogenazione. Tale processo, usato invece nell'impiego di altri olii vegetali, causa la formazione di grassi trans, il cui uso è stato recentemente vietato da parte della Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti, per essere altamente nocivi alla salute;
    a livello nutrizionale l'olio di palma è ricco di carotenoidi, un fitonutriente naturale pro vitamina A con proprietà antiossidanti, e di tocotrienoli e tocoferoli, una vitamina E con proprietà anti cancro che previene le patologie neurodegenerative;
    quanto all'impatto ambientale della coltura dell'olio di palma, la presunta «non sostenibilità» dell'olio di palma va confrontata con le sue alternative: un ettaro di palme da olio produce infatti 7 volte l'olio prodotto da un ettaro di girasole e 13 volte l'olio prodotto da un ettaro di soia. Per soddisfare la stessa domanda di oli vegetali che riesce a soddisfare la coltivazione della palma, ci sarebbe dunque bisogno di molta più terra coltivabile. Tale produttività è garanzia anche della miglior conservazione e protezione delle foreste. Inoltre la coltivazione dell'olio di palma richiede meno acqua, pesticidi, fertilizzanti e combustibile di tutte le sue alternative non arboree;
    sono false e tendenziose le accuse di deforestazione rivolte alla Malesia, secondo Paese produttore di olio di palma, da parte dei detrattori dell'olio di palma. È difatti noto l'impegno a livello internazionale della Malesia a proteggere almeno il 50 per cento dei terreni come foreste, un vincolo senza pari e precedenti nel mondo, come riconosciuto dall'Onu e dalla Banca mondiale;
    Indonesia e Malesia sono i principali Paesi produttori di olio di palma, rappresentando l'87 per cento della produzione mondiale, e le loro economie si sostengono anche grazie a questa coltura. In Malesia, grande esportatore di olio di palma in Europa e in Italia, il 40 per cento delle piantagioni di olio di palma appartiene a piccoli contadini che, vivendo in zone rurali, sono usciti dalla povertà grazie a questa coltivazione. Infatti, l'aumento della produzione di olio di palma negli ultimi 50 anni ha ridotto di dieci volte la povertà, dal 50 per cento al 5 per cento. L'industria dell'olio di palma impiega 570 mila malesi, con altri 290 mila nell'indotto;
    secondo un'analisi di Europe Economics, in Italia 14 mila posti di lavoro dipendono dalle importazioni dell'olio di palma. L'industria contribuisce al fisco italiano per 500 milioni di euro e più di un bilione di euro del prodotto interno lordo italiano sono attribuibili all'olio di palma. Anche in Francia l'olio di palma contribuisce in modo sostanziale all'economia: sono 4.600 i posti di lavoro legati all'importazione di questo prodotto, che contribuisce al fisco transalpino per 170 milioni di euro e al prodotto interno lordo francese per oltre 320 milioni;
    la nuova normativa europea sull'etichettatura degli alimenti (regolamento n. 1169/2011) prevede l'obbligo di specificare il tipo di olio vegetale tra gli ingredienti. È dunque importante promuovere presso i cittadini italiani una corretta informazione che tenga conto delle implicazioni economiche, ambientali e sociali esposte in premessa,

impegnano il Governo:

   a promuovere un incontro con i rappresentanti politici e industriali dei principali Paesi produttori di olio di palma, volto ad una maggiore conoscenza delle proprietà e potenzialità di questo prodotto;
   a sensibilizzare e informare i cittadini sulle caratteristiche nutritive e ambientali dell'olio di palma, nei termini esposti in premessa, e a contrastare iniziative discriminatorie nei confronti dell'olio di palma;
   ad adottare ogni iniziativa utile in sede internazionale per incentivare il libero commercio di olio di palma certificato sostenibile da standard internazionali, tra cui olio di palma sostenibile malese, olio di palma sostenibile indonesiano e RSPO.
(7-00751) «Monchiero, Vargiu, Capua».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza del prodotto

prevenzione delle malattie

conseguenza economica