Legislatura: 17Seduta di annuncio: 437 del 08/06/2015
Primo firmatario: COMINARDI CLAUDIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2015 CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2015 CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2015 LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2015 DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2015 TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2015 PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 08/06/2015
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 18/06/2015 COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO PARLAMENTARE 18/06/2015 ZAPPULLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO GOVERNO 18/06/2015 BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) INTERVENTO PARLAMENTARE 23/06/2015 DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE PARERE GOVERNO 23/06/2015 BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/06/2015
DISCUSSIONE IL 18/06/2015
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/06/2015
DISCUSSIONE IL 23/06/2015
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/06/2015
ACCOLTO IL 23/06/2015
PARERE GOVERNO IL 23/06/2015
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 23/06/2015
CONCLUSO IL 23/06/2015
La XI Commissione,
premesso che:
negli ultimi anni la crisi economica, il calo della domanda interna e dei consumi delle famiglie ha determinato un mutamento del panorama occupazionale e produttivo nel settore della grande distribuzione;
la catena francese di supermercati Auchan spa, è una delle principali aziende attive nel settore italiano della grande distribuzione organizzata (GDO) di beni alimentari e non alimentari, presente sul territorio italiano dal 1989;
ad oggi il gruppo Auchan si è sviluppato a livello mondiale con punti vendita presenti in 16 Paesi che possono contare 330.700 dipendenti. In Italia dispone di 57 ipermercati in undici regioni, impiegando oltre 18.000 lavoratori;
i marchi del gruppo, che in Italia sono Simply Market – galleria Auchan – La Bottega Sma – Auchan Mobile e Iper Simply, nel 2014 hanno fruttato a livello mondiale 63 miliardi di euro di fatturato;
nel 2013 Immochan SA, la società immobiliare internazionale del gruppo Auchan, ha ceduto 13 centri commerciali e due retail park di proprietà di Gallerie Commerciali Italia del gruppo francese Auchan, costituendo un fondo di investimento immobiliare dal valore di circa 635 milioni di euro gestito dalla Morgan Stanley Sgr, società di gestione immobiliare del gruppo Morgan Stanley in Italia;
la scelta di dismettere i 15 suddetti centri, continuando comunque a mantenere la proprietà dell'ipermercato di riferimento e permettere alla controllata Gallerie Commerciali Italia di continuare a gestire le gallerie cedute, in quanto i centri permettono di ottenere un rendimento del 7,5 per cento, è stata finalizzata a finanziare l'ampliamento di altri immobili in Italia ritenuti strategici;
a settembre 2014, un'operazione simile è stata conclusa tra Auchan spa ed Enpam, l'Ente nazionale di previdenza ed assistenza medici e odontoiatri, il quale ha sottoscritto l'80 per cento di un fondo immobiliare, gestito da Antirion SGR, dove la suddetta Immochan SA ha fatto confluire tre gallerie commerciali. Il fondo ha un patrimonio iniziale del valore di 266 milioni di euro, ma è estendibile fino a 700 milioni di euro, in quanto è stato costituito in modo da poter essere ampliato con successivi apporti;
anche per quanto riguarda questa operazione il gruppo Auchan ha dichiarato per voce del dottor Edoardo Favro, amministratore delegato di Gallerie Commerciali Italia, di voler impiegare una parte degli introiti dell'operazione, quantificata in 150 milioni di euro, in operazioni finanziarie volte al reinvestimento in Italia. Nel mese di ottobre del 2014 Auchan spa, ha siglato un accordo internazionale di collaborazione con Metro AG, la grande multinazionale tedesca leader nella distribuzione e cash and carry, con l'obiettivo di realizzare sinergie e risparmi nel medio e lungo termine per aumentare la massa critica in fase di contrattazione con l'industria. L'accordo prevede anche l'acquisto congiunto di prodotti senza marca, che Metro e Auchan potranno rivendere senza nome o sotto i propri marchi aumentando in modo esponenziale i propri guadagni;
il giorno 24 novembre dello stesso anno Auchan spa emette un comunicato stampa, per annunciare il proprio rafforzamento mediante un accordo con Sisa spa, un'azienda italiana della distribuzione organizzata con una rete di 1558 punti vendita, che recita «Auchan e Sma hanno siglato oggi un accordo di lungo periodo con Sisa. Il mandato all'acquisto conferito da Sisa alla centrale di acquisto Auchan-Sma, entrerà in vigore da gennaio 2015 e porterà ad acquisti congiunti superiori a otto miliardi di euro. La centrale d'acquisto Auchan grazie a questa alleanza con Sisa e i propri partner si afferma come terza centrale d'acquisto italiana»;
durante lo svolgimento di queste fruttifere operazioni finanziarie, la multinazionale francese ha reso noto a molti suoi dipendenti sparsi in tutta Italia, la stragrande maggioranza dei quali appartengono al IV livello del contratto collettivo nazionale del commercio, di voler procedere ad una riduzione del personale;
la causa di questi licenziamenti sarebbe da ricercare, secondo Auchan, nel calo dei consumi che colpisce tutta la grande distribuzione;
nel 2014 il gruppo Auchan ha di fatto registrato una flessione del 12,5 per cento rispetto al 2013, ma ha visto in crescita il fatturato a cambi costanti al +1,5 per cento;
a giudizio dei firmatari del presente atto, alla luce delle circostanze fin qui evidenziate, il gruppo Auchan sembrerebbe detenere una importante capacità di gestione economica e finanziaria, viste le innumerevoli manovre e operazioni adottate a livello globale per far fronte alle sfide del mercato e, in tal senso, non si comprende quale sia la motivazione della strategia adottata in Italia nei confronti dei lavoratori che prestano la loro attività all'interno di questo settore. Inoltre, in tale situazione di crisi economica ed occupazionale, la disapplicazione unilaterale dei contratti integrativi aziendali potrebbe comportare prima di tutto, in assenza di un partecipato processo di concertazione tra le aziende e i lavoratori e le associazioni sindacali, un mutamento in peius delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori fino ad arrivare, come specificato anche in precedenza, ad una perdita definitiva del posto di lavoro con inevitabile ricaduta sui livelli occupazionali;
tale vicenda risulta ancora problematica in virtù del rilascio delle relative autorizzazioni e della realizzazione di nuovi poli e centri commerciali su tutto il territorio nazionale, che spesso si trasformano in vere e proprie «cattedrali nel deserto», con le relative conseguenze sulla libera concorrenza degli operatori economici;
del resto, a parere dei firmatari del presente atto di indirizzo, da un punto di vista normativo, l'articolo 31 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, inerente alla liberalizzazione dell'apertura di nuovi esercizi commerciali senza contingenti limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi natura, andrebbe integralmente abrogato – ed in tal senso è stata presentata la proposta di legge n. 750 a prima firma del deputato Dell'Orco – al fine di disincentivare ed impedire l'apertura di nuove aree commerciali, vista la crisi dei livelli occupazionali nel settore della grande distribuzione,
impegna il Governo:
ad aprire un tavolo di contrattazione tra le parti coinvolte, rendendo tempestiva informazione alle competenti Commissioni parlamentari, al fine di tutelare e salvaguardare i livelli occupazionali;
ad adottare tutte le misure utili per l'individuazione di soluzioni alternative ai licenziamenti, prevedendo un uso diffuso di strumenti di sostegno ai lavoratori a partire dai contratti di solidarietà, al fine di riconoscere condizioni di lavoro nettamente più favorevoli agli stessi.
(7-00699) «Cominardi, Alberti, Chimienti, Ciprini, Lombardi, Dall'Osso, Tripiedi, Pesco».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):soppressione di posti di lavoro
grande magazzino
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