Legislatura: 17Seduta di annuncio: 435 del 04/06/2015
Atto numero: 8/00130
Primo firmatario: AMENDOLA VINCENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 04/06/2015 SCHIRO' GEA PARTITO DEMOCRATICO 04/06/2015 VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 04/06/2015
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 16/07/2015 SCHIRO' GEA PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO GOVERNO 16/07/2015 GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE) INTERVENTO PARLAMENTARE 16/07/2015 BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO MARAZZITI MARIO PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 05/08/2015 PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO MALISANI GIANNA PARTITO DEMOCRATICO AMENDOLA VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 05/08/2015 FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
DISCUSSIONE IL 16/07/2015
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/07/2015
DISCUSSIONE IL 05/08/2015
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 05/08/2015
ACCOLTO IL 05/08/2015
PARERE GOVERNO IL 05/08/2015
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 05/08/2015
CONCLUSO IL 05/08/2015
Le Commissioni III e VII,
premesso che:
nel mese di maggio 2015 la campagna militare dell'ISIS si è estesa alla zona della Siria dove ha sede la città romana di Palmira;
si tratta di un sito storico-archeologico di inestimabile valore, risalente al I secolo d.C., già dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO;
le notizie di stampa del mese di maggio 2015 riportano che le armate dell'ISIS sono entrate nella città siriana di Palmira e hanno iniziato la distruzione del sito archeologico;
tale operazione rientra in una precisa strategia dell'ISIS che è stata autorevolmente definita pulizia culturale, la politica cioè di eliminare le testimonianze visibili di culture ritenute ostili e nemiche a quella islamica coltivata dall'ISIS. Tale strategia è stata anche definita efficacemente terrorismo culturale, per sottolineare l'aggressione indiscriminata e portata con strumenti pericolosi per l'incolumità pubblica a monumenti, siti archeologici e religiosi e vari reperti artistici, tanto più che spesso in queste operazioni perdono la vita custodi, prestatori di lavoro, agenti di polizia e fianco visitatori occasionali;
si tratta evidentemente del dispiegarsi di una visione violenta e oscurantista del mondo, che prelude ad una guerra di civiltà che presuppone non solo il confronto militare ma anche l'eliminazione dell'identità culturale e storica dei nemici;
in realtà, questi atti, purtroppo da diversi anni ripetutisi in diverse parti dell'Asia da parte di fanatici islamici, non fanno altro che impoverire l'umanità intera di retaggi e testimonianze artistiche e archeologiche di valore immenso sia per la precisa datazione di civiltà e assetti sociali del passato, sia per le tecniche artistiche, architettoniche e decorative, senza contare la perdita economica dei luoghi che si vedono privati di una fondamentale attrattiva turistica;
il Parlamento europeo alla fine del mese di aprile 2015 ha approvato una risoluzione volta, tra l'altro, ad impegnare la Commissione dell'Unione europea ed in particolare l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione ad agire a livello politico, diplomatico e anche militare per dare attuazione alla risoluzione n. 2199 del Consiglio di sicurezza dell'ONU sul contrasto del traffico illecito di beni culturali e per sollecitare operazioni degli Scudi blu a tutela dei beni culturali in Siria ed in Iraq,
impegnano il Governo:
a promuovere una efficace attuazione del protocollo addizionale della convenzione dell'AIA sulla tutela dei beni culturali in caso di conflitto armato anche mediante l'interposizione delle truppe, cosiddetto Scudo blu;
a verificare con rigore l'attuazione dei protocolli internazionali e della normativa vigente in materia di traffico illecito transnazionale di beni culturali;
ad attuare ed intensificare l'utilizzo di sistemi satellitari civili per il monitoraggio e l'analisi dello stato dei siti di interesse archeologico-artistico nelle aree di conflitto armato;
a farsi promotore dell'inserimento tra le competenze della Corte penale internazionale dell'AIA del reato di distruzione e danneggiamento su larga scala del patrimonio culturale dell'umanità.
(7-00694) «Amendola, Piccoli Nardelli, Schirò, Villecco Calipari».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):risoluzione
guerra
sito storico