ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00692

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 433 del 22/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: VILLAROSA ALESSIO MATTIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 22/05/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00692
presentato da
VILLAROSA Alessio Mattia
testo di
Venerdì 22 maggio 2015, seduta n. 433

   La VI Commissione,
   premesso che:
    il decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, ha reintrodotto l'obbligo di pagamento dell'imposta municipale propria (Imu) per i terreni agricoli al fine di reperire le risorse necessarie per finanziare alcune agevolazioni previste dallo stesso decreto;
    l'applicazione dell'imu ai terreni agricoli rappresenta un ulteriore aggravio di imposizione per il settore agricolo che già è sottoposto ad un carico fiscale insostenibile. È da tempo che il comparto primario attende una revisione complessiva della fiscalità rurale: una revisione che tenga conto delle difficoltà legate alla conduzione dei terreni e che consideri le specificità del comparto agricolo nazionale che rappresenta una delle eccellenze più significative del made in Italy;
    coloro che risultano maggiormente colpiti da questa imposta, non sono poi i grandi imprenditori agricoli, bensì i piccoli agricoltori o anche i piccoli possessori di terreno, che spesso lo coltivano esclusivamente per ragioni di autoconsumo o semplicemente operano su di esso una costante, ma preziosa, manutenzione;
    la reintroduzione dell'IMU sui terreni agricoli appare come una vera e propria patrimoniale sulla terra, suscettibile, tra l'altro, di favorire l'abbandono della stessa da parte degli agricoltori, in assoluta contraddizione con le normative nazionali e soprattutto comunitarie che invece sostengono il ricambio generazionale in agricoltura proprio al fine di limitare i fenomeni di dismissione delle aziende agricole con le conseguenti pericolose speculazioni sui relativi terreni;
    i cambiamenti climatici degli ultimi anni hanno provocato un inasprimento ed una maggior frequenza degli eventi climatici avversi, con conseguente ricaduta sulle produzioni e sui beni strumentali delle aziende agricole italiane, specie quelle che fanno agricoltura in pieno campo e nel 2014 si contano ben 31 calamità naturali ufficialmente riconosciute tramite apposito decreto del ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali;
    la normativa in materia di revisione dei meccanismi di calcolo delle esenzioni è cambiata più volte, fino alla approvazione del decreto legge n. 4 del 2015 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 34 del 2015 che ha sostanzialmente confermato il riferimento ai parametri stabiliti dall'ISTAT al fine di individuare i comuni i cui terreni agricoli risultano esenti dall'imposta, ovvero i comuni classificati come totalmente montani, e quelli i cui terreni agricoli sono esonerati dal versamento solo se posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, cioè i comuni parzialmente montani;
    è evidente che criteri con i quali viene imposta l'IMU sui terreni agricoli, e quelli sui quali viene calcolata l'esenzione, che fanno riferimento alla cosiddetta «montagna legale dell'ISTAT del 1952» trascurano, anche a causa della loro vetustà, ogni criterio di equità, determinando di fatto delle vere e proprie ingiustizie sociali e andando a colpire la terra e non la redditività dell'agricoltore, senza contare che, attualmente le rendite catastali non corrispondono più alla reale redditività dei terreni a causa del mancato aggiornamento, da decenni del catasto agricolo;
    entro il 16 giugno 2015 i contribuenti interessati dovranno provvedere al pagamento della prima rata e, considerate le criticità sopra esposte, sarebbe opportuno posticipare tale termine,

impegna il Governo

ad adottare urgentemente ogni utile iniziativa volta a posticipare il termine del 16 giugno 2015 per il pagamento della prima rata dell'Imu sui terreni agricoli.
(7-00692) «Villarosa, L'Abbate, Gallinella, Massimiliano Bernini, Benedetti, Gagnarli, Parentela».
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Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

terreno agricolo

imposta locale

privatizzazione