Legislatura: 17Seduta di annuncio: 408 del 14/04/2015
Primo firmatario: CATALANO IVAN
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 14/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015 MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015 SOTTANELLI GIULIO CESARE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015 VECCHIO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015 PINNA PAOLA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015 OLIARO ROBERTA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015 QUINTARELLI GIUSEPPE STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015 LIBRANDI GIANFRANCO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015 GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015 CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015 MOLEA BRUNO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015 FALCONE GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 14/04/2015 IANNUZZI CRISTIAN MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 14/04/2015 TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 14/04/2015
La VIII e IX Commissione,
premesso che:
è stato recentemente arrestato Ettore Incalza, già capo della struttura tecnica di missione presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, accusato di gestire una «cupola» che pilotava grandi appalti pubblici in tutta Italia, come quelli legati all'alta velocità, a Expo e alle autostrade;
come si legge sull'Ansa del 17 marzo 2015, è risultato al Gip che egli dirigesse «ogni grande opera, predisponendo le bozze della legge obiettivo e individuando di anno in anno quelle da finanziarie e quelle da bloccare»;
al di là degli eventuali profili di responsabilità penale, che verranno chiariti nelle opportune sedi, si palesano delle responsabilità politiche – proprie non solo del presente Governo – nella gestione della politica infrastrutturale italiana, già oggetto di continui scandali nell'ultimo anno;
come evidenziato dal professor Cappelli dello IUAV di Venezia, la legge 21 dicembre 2001, n. 443, ha di fatto ratificato l'annullamento delle procedure di pianificazione strutturata e scientificamente giustificata in Italia: la quasi totalità delle opere di cui all'Allegato infrastrutture al Def 2014 risultano essere state decise con un criterio concertativo al di fuori di una procedura oggettiva di pianificazione strategica integrata e non mancano, inoltre, casi di opere decise negli anni ottanta e novanta senza evidenti verifiche di congruità nel tempo e analisi di rete che ne valutino la validità attuale e le sinergie reciproche;
come evidenziato dall'ingegner Marco Ponti, la maggior parte delle infrastrutture di trasporto attualmente in fase di progetto o di realizzazione non sono state precedute da analisi economiche conformi alle best practices internazionali, essendo mancate, in particolare, preventive analisi di costo-opportunità che avessero ad oggetto le opere nella loro interezza, che soddisfacessero requisiti di terzietà e comparatività e che tenessero conto del traffico divertito;
è evidente la sproporzione tra il numero delle opere da realizzare secondo il Def, le risorse necessarie e la capacità reale di spesa, intesa sia in senso monetario, sia in senso di capacità operativa e amministrativa;
un fenomeno quasi costante nella realizzazione di grandi opere nel nostro Paese è quello della locupletazione dei tempi e dei costi, spesso in ragione di varianti, rispetto alle quali non sempre è evidente l'interesse pubblico perseguito;
i ritardi, uniti o una programmazione priva, di pianificazione scientifica condivisa mettono in discussione la fattibilità economica dei progetti, la loro utilità sociale e la validità delle scelte, determinando una grande quantità di opere incompiute (almeno 85 solo nel campo dei trasporti),
impegnano il Governo:
ad avviare, in un'ottica di rilancio della politica industriale, una nuova fase di pianificazione strategica unitaria a livello nazionale del trasporto e della logistica che sia coerente con i progetti europei e la rete europea TEN-T;
ad intervenire, anche tramite i propri poteri di iniziativa, sulla normativa vigente, al fine di dotarla di procedure di pianificazione strutturata e scientificamente giustificata;
ad assicurare, nella realizzazione delle future opere, la previa esecuzione di analisi economiche conformi alle best practices internazionali, e in particolari analisi costo-opportunità che abbiano ed oggetto le future opere nella loro interezza, che soddisfino requisiti di terzietà e comparatività e che tengano conto del traffico divertito;
a disporre la realizzazione delle medesime analisi anche rispetto alle opere in corso di realizzazione ma non completate;
a stilare, sulla base dei precedenti accertamenti, un elenco di priorità, assicurando la concentrazione dei finanziamenti su un numero realistico di progetti, evitando la dispersione delle risorse, e a sospendere la realizzazione delle opere la cui realizzazione o completamento non risulti economicamente opportuna;
ad individuare tra le opere prioritarie quelle che sono orientate al riequilibrio territoriale;
ad affiancare alla politica delle «grandi opere» una politica di upgrading tecnologico delle infrastrutture esistenti, usando il principio della «massima velocità alla massima capacità»;
ad evitare sovrapposizioni di collegamenti in competizione;
a sottoporre a profonda, sistematica, revisione la politica infrastrutturale delle grandi opere, anche in collaborazione con l'Autorità nazionale anti corruzione per i profili di competenza;
a disporre, in particolare, gli opportuni accertamenti sulle ragioni alla base della moltiplicazione dei costi e dei ritardi nella realizzazione delle opere nel corso dell'ultimo decennio, individuando dove possibile le relative responsabilità a assumendo i provvedimenti conseguenti.
(7-00660) «Catalano, Matarrese, Monchiero, Sottanelli, Vecchio, Pinna, Oliaro, Quintarelli, Librandi, Galgano, Antimo Cesaro, Molea, Falcone, Cristian Iannuzzi, Turco».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):infrastruttura dei trasporti
potere d'iniziativa
rete di trasporti