ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00655

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 406 del 10/04/2015
Abbinamenti
Atto 7/00619 abbinato in data 15/04/2015
Atto 7/00637 abbinato in data 15/04/2015
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00104
Firmatari
Primo firmatario: PRESTIGIACOMO STEFANIA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 10/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 10/04/2015
ABRIGNANI IGNAZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/04/2015
SAMMARCO GIANFRANCO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 14/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Stato iter:
15/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/04/2015
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE
FASSINA STEFANO PARTITO DEMOCRATICO
MELILLI FABIO PARTITO DEMOCRATICO
CORSARO MASSIMO ENRICO MISTO
 
INTERVENTO GOVERNO 15/04/2015
DE MICHELI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
PARERE GOVERNO 15/04/2015
DE MICHELI PAOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 14/04/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/04/2015

DISCUSSIONE IL 15/04/2015

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 15/04/2015

ACCOLTO IL 15/04/2015

PARERE GOVERNO IL 15/04/2015

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 15/04/2015

CONCLUSO IL 15/04/2015

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00655
presentato da
PRESTIGIACOMO Stefania
testo di
Martedì 14 aprile 2015, seduta n. 408

   La V Commissione,
premesso che:
nel 1936 è stato costituito l'Ente Eur, Ente autonomo per l'esposizione universale di Roma, per la realizzazione di un modello di pianificazione urbanistica e architettonica tra i maggiori esempi di architettura razionalista;
nel 1937, ad opera di Marcello Piacentini, Giuseppe Pagano, Luigi Picchiato, Ettore Rossi e Luigi Vietti, con la partecipazione dei maggiori architetti dell'epoca, tra cui Adalberto Libera e Luigi Moretti, fu redatto il primo progetto urbano, in cui l'intero quartiere era stato pensato come una città organica e coerente in tutte le sue parti, non solo, a comporre la grandezza del progetto espositivo, contribuirono, insieme agli edifici, grandi esempi di architettura monumentale razionalista, oltre 70 ettari di verde urbano destinato a parchi e giardini di alto pregio, la cui ideazione scenografica fu opera del paesaggista Raffaele De Vico;
negli anni sessanta l'unicità del complesso urbanistico fu arricchita da ulteriori opere come il Velodromo e il Palazzo dello Sport;
attualmente sono oggetto di studio, da parte dell'università La Sapienza e delle più importanti università di tutto il mondo, anche i progetti non realizzati, quelli di Giuseppe Terragni, per ripensare tutto l'impianto urbano dell'Eur un grande parco architettonico diffuso, un laboratorio espositivo, patrimonio della nostra cultura, non smembrabile in singoli poli significanti;
il 17 agosto 1999, con decreto legislativo n. 304, il Parlamento, al fine di garantire l'unitarietà del patrimonio immobiliare di alto pregio, trasformò l'Ente Eur in Società per Azioni, detenuta al 90 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze e al 10 per cento da Roma Capitale, con l'obiettivo, da statuto societario, della tutela e della valorizzazione del patrimonio immobiliare, stimato in 645 milioni di euro con decreto ministeriale del 13 marzo 2000;
il 22 gennaio 2004 il patrimonio di Eur spa, riconosciuto di notevole interesse storico-architettonico e paesaggistico, fu posto sotto tutela, con decreto ministeriale n.42, ai sensi del codice dei beni culturali;
nel 2008, ebbero inizio i lavori di realizzazione della «nuvola» progettata dall'architetto Massimiliano Fuksas, vincitore, nel 2000, di un concorso internazionale di progettazione bandito nel 1998; con un Accordo di programma, sottoscritto da Ministero dell'economia e delle finanze, comune di Roma e regione Lazio, si stabilì che Eur spa fosse il soggetto realizzatore e che l'opera sarebbe stata realizzata con un cofinanziamento pubblico fino al 50 per cento del costo totale, con i fondi della legge per Roma Capitale; i costi erano stati stimati in 200.000.000 di euro e l'ultimazione prevista a dicembre 2010;
il progetto in corso di realizzazione è stato oggetto di numerose varianti che hanno comportato un raddoppio dei costi e un sostanzioso ritardo nel completamento delle opere, anche per gli obbligatori adeguamenti alle nuove norme anti-sismiche, inoltre, la crisi economica sopraggiunta e la negativa influenza determinata dallo stallo dei progetti immobiliari delle Torri ex Finanze (Fintecna) hanno condizionato la vendita dell'albergo, parte del progetto del Nuovo centro congressi denominato «Lama», nonché l'incerta prospettiva della valorizzazione dell'area dell'ex Velodromo Olimpico, subordinata al cambio di destinazione d'uso da parte dell'amministrazione Comunale, hanno indotto Eur spa, nel 2008, a sottoscrivere un finanziamento con un pool di banche, per un ammontare di 190.000.000 di euro;
Eur spa ha prodotto sempre dividendi per i soci, con bilanci in utile su valori oscillanti tra 20 milioni di euro nel 2006 e 700.000 euro nel 2013, decremento conseguente all'impegno economico per il realizzando Nuovo centro congressi, difatti la società, nonostante la crisi nazionale del mercato, ha mantenuto stabile il livello dei valori locativi;
il 27 dicembre 2013 con legge n. 147 e successivamente il 23 giugno 2014 con legge n. 84, il Ministero dell'economia e delle finanze, dispose un'anticipazione di liquidità ad Eur spa per l'anno 2014 per circa 37 milioni di euro e per la rimanente parte di 133 milioni la sottoscrizione di un aumento di capitale da parte degli azionisti, al fine di risolvere la condizione finanziaria particolarmente critica della società e di consentire il completamento del Nuovo centro congressi;
il 9 dicembre 2014, il Consiglio di amministrazione di Eur spa, constatato l'esito dell'Assemblea straordinaria, che andò deserta, ha deliberato di procedere alla richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo ex articolo 161 comma 6 della legge fallimentare, presentata il successivo 12 dicembre al tribunale di Roma e concessa dallo stesso il 23 dicembre successivo; il termine per la presentazione del piano di ristrutturazione del debito, stabilito al 24 aprile 2015, prevederebbe l'alienazione sul mercato di parte del patrimonio immobiliare di particolare pregio e già sottoposto al vincolo dei beni culturali;
il 16 febbraio 2015 l'Assemblea straordinaria degli azionisti, assente l'azionista di Roma Capitale ha, su proposta del consiglio di Amministrazione, deliberato la modifica dell'articolo 4 dello statuto, inserendo la facoltà di alienare edifici di particolare pregio vincolati tra cui l'Archivio centrale dello Stato, il palazzo della scienza universale ed il palazzo delle arti e tradizioni popolari;
il patrimonio immobiliare di Eur spa risulta, contrariamente alla modifica dello Statuto, inalienabile ai sensi degli articoli 10 e 54 del Codice dei beni culturali, decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, nonché della legge istitutiva dell'Eur spa n. 304 del 1999, che all'articolo 3 «oggetto sociale» stabilisce che è compito dell'Eur spa «la gestione e la valorizzazione del complesso dei beni di cui la società è titolare»; inalienabilità dichiarata anche dal Ministro Dario Franceschini, il quale, in occasione di un incontro al Ministero dell'economia e delle finanze con il Ministro Padoan e con il sindaco Marino, ha ribadito la necessità inderogabile del mantenimento permanente della attuale destinazione degli edifici storici quali per esempio l'Archivio centrale dello Stato ed i musei;
per l'acquisto di alcuni palazzi storici della società, sarebbero pervenute, da quanto si apprende dagli organi di stampa, manifestazioni di interesse sia da soggetti privati che da soggetti pubblici, tra cui Invimit, partecipata dal Ministero dell'economia e delle finanze, istituita il 19 marzo del 2013 a seguito del decreto-legge n. 98 del 2011 e dell'Inail, società che si occupa di infortuni e sicurezza sul lavoro, entrambi quindi prive di alcuna competenza in materia di valorizzazione, gestione e promozione;
la vendita dei palazzi storici di Eur spa anche a soggetti pubblici comporterebbe una contrazione dei ricavi che hanno da sempre consentito la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio e di quelle proprietà anch'esse di pregio che non producono redditi ma che sono a totale fruizione della comunità, quali i parchi, le fontane, il laghetto e i portici: ne conseguirebbe inoltre, come dichiarato dagli stessi vertici di Eur spa, anche la riduzione del personale dipendente altamente qualificato che ha, fino ad oggi, garantito la valorizzazione, la tutela e l'unitarietà del patrimonio storico, esempio magistrale di architettura razionalista studiata e visitata da tutto il mondo,

impegna il Governo:

ad intraprendere iniziative finalizzate alla ricapitalizzazione della società Eur spa, come era già stato previsto dalla legge di stabilità, scongiurando quindi il processo di dismissione del patrimonio immobiliare di altissimo pregio e valore storico-architettonico, rendendolo strumento di una speculazione finanziaria, al solo fine di pagare i debiti contratti per il Nuovo centro congressi, con il conseguente inevitabile fallimento della società Eur spa, ed escludere in via definitiva l'ipotesi dell'alienazione del patrimonio immobiliare della società, in particolare degli immobili di particolare pregio;
a garantire la tutela dell'attuale livello occupazionale della società Eur spa anche come garanzia di sviluppo di quella capacità produttiva messa a rischio da progetti oltremodo complessi;
a verificare i costi e i tempi di realizzazione del Nuovo centro congressi con procedure trasparenti e accessibili al pubblico.
(7-00655) «Prestigiacomo, Rampelli, Abrignani, Sammarco».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

proprieta' immobiliare

conservazione del posto di lavoro