Legislatura: 17Seduta di annuncio: 392 del 16/03/2015
Primo firmatario: MANZI IRENE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 16/03/2015 RAMPI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 16/03/2015 ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO 16/03/2015 BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 16/03/2015 CAROCCI MARA PARTITO DEMOCRATICO 16/03/2015 GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 16/03/2015 ROCCHI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 16/03/2015 MALPEZZI SIMONA FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 16/03/2015 SGAMBATO CAMILLA PARTITO DEMOCRATICO 16/03/2015 RICHETTI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 16/03/2015
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
La VII Commissione,
premesso che:
il rapimento e l'omicidio di Aldo Moro hanno rappresentato uno degli eventi più tragici della storia d'Italia;
la giornata del 9 maggio è stata scelta come Giornata del ricordo delle vittime del terrorismo, con legge 4 maggio 2007 n. 56, per il valore simbolico e universale che l'omicidio di Aldo Moro ha rappresentato;
su quel tragico evento continua il lavoro di indagine ad opera della magistratura e delle commissioni parlamentari – come confermato dalla recente istituzione, con legge 30 maggio 2014 n. 82, di una commissione bicamerale di inchiesta per indagare e giungere in via definitiva, alla ricostruzione piena e completa dei fatti e della verità storica e giudiziaria;
i 55 giorni del sequestro dell'onorevole Moro sono impressi, in modo indelebile, nella memoria degli italiani, anche grazie ai racconti televisivi e per immagini, a cominciare da quelle del rapimento in Via Fani, fino al ritrovamento del suo cadavere in via Caetani;
l'immagine del corpo privo di vita dell'onorevole Moro, rannicchiato all'interno del portabagagli di una Renault 4 rossa, rappresenta una delle istantanee più conosciute e testimonia uno dei momenti più tragici e complessi della storia italiana, che meriterebbe di essere ricordato e conosciuto anche dalle generazioni più giovani;
di quei 55 giorni che hanno cambiato profondamente la storia politica italiana, la Renault 4 rossa resta un simbolo concreto e tangibile;
il proprietario dell'auto, il signor Filippo Bartoli, dopo aver rifiutato negli anni numerose offerte di acquisto, ha deciso, pochi anni prima di morire, di farne dono allo Stato per il suo alto valore simbolico;
ad oggi l'auto risulta custodita nei depositi del Ministero dell'interno e sarebbe possibile un suo utilizzo di natura culturale;
la Renault 4 rossa dovrebbe diventare un simbolo ed un emblema della violenza terroristica in Italia, ricordando agli italiani e, in particolare, alle generazioni più giovani, un momento significativo e drammatico della storia del Paese e le tante vittime cadute negli anni per mano di terroristi,
impegna il Governo:
a favorire iniziative volte alla conoscenza e alla memoria degli anni di piombo e, nell'attuazione e realizzazione di specifici percorsi della memoria a ciò dedicati, prevedere di utilizzare la Renault 4 rossa come simbolo della lotta alla violenza terroristica, monito contro l'uso della violenza per fini politici;
a promuovere, a tal fine, nell'ambito delle iniziative del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo volte alla conoscenza e alla memoria degli anni di piombo, un concorso di idee – da tenersi entro il settembre 2016, per individuare il modo migliore per collocare in via Caetani la Renault 4 rossa, simbolo della lotta alla violenza terroristica, individuando, nel primo provvedimento utile, le modalità e le forme artistiche idonee a renderne il valore, la simbolicità e la drammaticità, secondo le più innovative forme di costruzione della memoria, anche attraverso i veicoli emotivi che l'arte sa attivare.
(7-00628) «Manzi, Grassi, Rampi, Ascani, Bossa, Carocci, Ghizzoni, Rocchi, Malpezzi, Sgambato, Richetti».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):terrorismo
automobile
commissione parlamentare