ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00595

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00595
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   L'VIII Commissione,
   premesso che:
    Autostrada Regionale Cispadana s.p.a. (ARC) ha sviluppato dal 2008 un progetto per costruire una tratta autostradale di collegamento tra il casello Reggiolo-Rolo dell'A22 e il casello di Ferrara Sud sull'A13, denominata appunto Cispadana e lunga circa 67 chilometri;
    per tale progetto, il 3 ottobre 2012, ARC ha depositato presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare la domanda per l'avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) completa del progetto definitivo e dello studio di impatto ambientale. Negli stessi giorni, copia della richiesta e di tutta la documentazione progettuale è stata trasmessa anche al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, alla regione Emilia-Romagna e a tutti gli altri enti coinvolti dalla procedura di valutazione;
    il progetto, che attualmente è ancora in attesa di valutazione di impatto ambientale, ha presentato sin da subito parecchie criticità, come dimostrano il parere contrario del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo datato 25 giugno 2014 e la richiesta di integrazioni del 17 giugno 2013 da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che ha reso necessaria una seconda ripubblicizzazione degli atti dopo una prima fase di istruttoria tecnica durata dal 15 ottobre 2012 al 17 giugno 2013. Il 16 gennaio 2015 sembrerebbe però essere stato emesso parere positivo da parte della commissione tecnica di Via, pur ancora con prescrizioni;
    come già evidenziato anche nell'interrogazione n. 4-00444 depositata alla Camera, il progetto desterebbe particolare preoccupazione nei comitati locali non solo per il suo forte impatto ambientale ma anche per la mancanza di specifiche e adeguate valutazioni, a seguito del terremoto che ha colpito l'Emilia-Romagna il 20 e 29 maggio 2012, considerato che il tracciato autostradale correrebbe proprio lungo la faglia;
    l'allarme dei cittadini è alto anche sulla necessità di adeguate e specifiche valutazioni necessarie a seguito dell'alluvione del 19 gennaio 2014 causato dal cedimento dell'argine del Fiume Secchia che ha interessato in particolare i comuni di Modena, Bastiglia e Bomporto, considerato che soprattutto nei casi di esondazione la realizzazione prevista in rilevato aggrava la situazione di drenaggio naturale introducendo un pericoloso effetto diga;
    come ampiamente illustrato nell'interrogazione n. 4-02217, tutto il percorso amministrativo fatto all'interno del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, a partire dal 3 ottobre 2012, andrebbe vagliato anche alla luce del fatto che, fino all'8 ottobre 2013 (data del decreto ministeriale di sospensione di incarico), prese parte al comitato di coordinamento della commissione tecnica di Via anche il geologo Gualtiero Bellomo, indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla Tav Firenze, per uno scambio di favori anche per rapido e positivo esame per la realizzazione dell'autostrada Cispadana. Secondo le accuse della procura di Firenze così come riportate dalla stampa, il Bellomo, in cambio di incarichi nelle ditte di appalto dei lavori non solo si sarebbe messo a disposizione per stilare pareri compiacenti utilizzando documenti forniti dagli stessi interessati, permettendo ad esempio non solo di declassificare il fango di perforazione in terra non inquinata ma rivelava anche informazioni riservate, monitorava posizioni e determinazioni sui altri membri della Via;
    all'interno del comitato di coordinamento della commissione tecnica di Via sedeva anche, fino al decreto di sospensione decreto ministeriale n. 30 del 24 gennaio 2014, l'avvocato Luigi Pelaggi che, da notizie stampa risulterebbe indagato per gli appalti illeciti al Sistri;
    a gettare ombre su possibili indebite pressioni che tutto l’iter amministrativo potrebbe aver avuto sin dall'inizio si deve aggiungere il fatto che anche il modus operandi in materia di appalti e qualità dei lavori di alcune società che compongono la cordata ARC è attualmente sotto la lente della magistratura in vari procedimenti;
    la cooperativa Coopsette è un'azienda che partecipa all'ARC e su cui bisognerebbe fare chiarezza prima di affidarle la costruzione e la gestione per 49 anni di una grande opera pubblica come la Cispadana. La cooperativa infatti, come illustrato nella interrogazione n. 4-02080 (che attende ancora risposta), è indagata con la sua controllata Nodavia nell'ambito del procedimento sulla TAV di Firenze. Risulta inoltre che la Coopsette, direttamente o tramite la sua controllata, molto di sovente abbia affidato lavori in subappalto a ditte che sembrerebbero legate alla criminalità come, ad esempio, nel caso specifico della Tav di Firenze, alla Veca sud di Maddaloni di Lazzaro Ventrone, legata ai clan dei casalesi e alla famiglia dei Caturano; in Liguria invece la Coopsette sembrerebbe aver spesso lavorato con la Eco.Ge dei Mamone (legata al boss Carmelo Gullace) iscritti, già dal 2002, nell'elenco delle famiglie ’ndranghetiste nella relazione semestrale della DIA, direzione investigativa antimafia. In Emilia infine molti lavori per la ricostruzione post-terremoto sono stati affidati alla Bianchini Costruzioni Srl di San Felice sul Panaro (MO), società che risulterebbe avere rapporti con le potenti cosche del crotonese da decenni radicate tra Modena, Reggio Emilia e Parma;
    da tempo infatti la ditta Bianchini era finita al centro di indagini per i residui di amianto che, secondo quanto emerso sulla stampa, a proposito dell'inchiesta Aemilia, pare siano stati intenzionalmente smaltiti nei cantieri avuti in appalto dalla Coopsette, come nel caso della scuola di Reggiolo; la ditta era stata oggetto di attenzione da parte delle prefetture già nel giugno 2013 quando era stata esclusa dalle white list, proprio per i contatti del titolare Augusto Bianchini con il boss Michele Bolognino, referente della cosca Grande Aracri. Nella notte tra il 27 e il 28 gennaio 2015, con l'operazione Aemilia effettuata dall'Arma dei carabinieri coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Bologna sono scattati arresti per oltre 160 persone tra cui anche Augusto Bianchini, il figlio Alessandro e la moglie, con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa,

impegna il Governo:

   a procedere ad una nuova e più approfondita valutazione sugli aspetti sismici e idrogeologici dell'opera, in via cautelativa e in considerazione anche del grave allarme sociale che si è scatenato a seguito dell'inchiesta Aemilia sui lavori di ricostruzione del terremoto che gettano ombre anche sulla possibilità di influenze in tutti gli iter amministrativi delle opere pubbliche emiliane;
   a sospendere l'emissione del decreto di VIA sull'opera, fino alla chiusura, dei processi in cui sono coinvolti i commissari sospesi dalla commissione, tecnica di Via del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Gualtiero Bellomo e Luigi Pelaggi, processi da cui ci si aspetta chiarezza anche sulle possibili influenze o eventuali indebite pressioni che questi soggetti potrebbero aver avuto nell'indirizzare iter e valutazioni all'interno del comitato tecnico ministeriale, in particolare sull'autostrada Cispadana;
   a sospendere la realizzazione della Cispadana, in via cautelativa e in considerazione anche del grave allarme sociale ché si è scatenato a seguito dell'inchiesta Aemilia, fino alla chiusura dei processi in cui è coinvolta la Coopsette.
(7-00595) «Zolezzi, Dell'Orco, Ferraresi, Spadoni, Sarti, Dall'Osso, Paolo Bernini, Spessotto, Paolo Nicolò Romano, Liuzzi, De Lorenzis, Nicola Bianchi, Carinelli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

studio d'impatto

impatto ambientale

accesso all'informazione comunitaria