ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00531

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 334 del 19/11/2014
Abbinamenti
Atto 7/00485 abbinato in data 18/12/2014
Atto 7/00989 abbinato in data 17/05/2016
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00182
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
ANZALDI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
COVELLO STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
PALMA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 18/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
18/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/05/2016
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
ZACCAGNINI ADRIANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
 
ILLUSTRAZIONE 17/05/2016
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 18/05/2016
CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/12/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/12/2014

DISCUSSIONE IL 04/05/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 04/05/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/05/2016

DISCUSSIONE IL 17/05/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/05/2016

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/05/2016

ACCOLTO IL 18/05/2016

PARERE GOVERNO IL 18/05/2016

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 18/05/2016

CONCLUSO IL 18/05/2016

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00531
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Mercoledì 19 novembre 2014, seduta n. 334

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    nell'ambito delle politiche dell'Unione europea dirette a sostenere e a promuovere il settore agricolo e lo sviluppo rurale, particolare importanza riveste il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;
    la politica comunitaria in favore dello sviluppo rurale integra i pagamenti diretti e le misure di mercato della politica agricola comune, contribuendo, così, al conseguimento degli obiettivi di politica agricola enunciati dal trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE);
    la politica di sviluppo rurale dell'Unione europea, fa, inoltre, propri i principali obiettivi strategici enunciati nella comunicazione della Commissione del 3 marzo 2010, intitolata «Europa 2020. Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva» (Strategia Europa 2020);
    secondo le premesse recate dal regolamento in questione, lo sviluppo rurale rientra tra quegli obiettivi che meglio possono essere perseguiti, a livello di Unione europea, in considerazione dei legami tra lo sviluppo rurale e gli altri strumenti della politica agricola comune, delle ampie disparità esistenti tra le varie zone rurali e delle limitate risorse finanziarie di cui dispongono gli stessi Stati membri;
    per garantire lo sviluppo sostenibile delle zone rurali, il regolamento in esame fa perno su un numero limitato di obiettivi essenziali, quali quelli concernenti: il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo, forestale e nelle zone rurali; il potenziamento in tutte le regioni della redditività e della competitività delle aziende agricole; la promozione di tecnologie innovative per le aziende agricole; la gestione sostenibile delle foreste; l'organizzazione della filiera agroalimentare, compresa la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli; il benessere degli animali; la gestione dei rischi inerenti all'agricoltura; la salvaguardia, il ripristino e la valorizzazione degli ecosistemi connessi all'agricoltura e alle foreste, ivi inclusa la biodiversità; la promozione dell'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio nel settore agroalimentare e forestale; l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali;
    ai fini dell'intervento dell'Unione europea nei programmi di sviluppo rurale presentati dagli Stati membri, finanziati per il tramite del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), il regolamento sul sostegno allo sviluppo rurale prevede un procedimento di approvazione dei medesimi programmi da parte della Commissione che si snoda lungo una precisa procedura di elaborazione, di analisi e di proposta di richiesta economica. Innanzitutto, l’iter di valutazione prevede differenti modalità di presentazione dei programmi di sviluppo rurale da parte degli Stati membri. È, infatti, stabilito che uno Stato membro possa presentare un unico programma nazionale per l'insieme del suo territorio o una serie di programmi regionali. In alternativa, è possibile presentare, in casi debitamente motivati, un programma nazionale e una serie di programmi regionali; in tal caso, le misure e le tipologie di intervento devono essere programmate a livello nazionale o regionale, garantendo la coerenza tra le strategie;
    nell'ambito delle priorità perseguite dal regolamento in esame (sei priorità con annesse specifiche sottomisure trasversali), i programmi presentati dagli Stati membri possono riguardare anche meno delle citate sei priorità (ad ogni modo per non meno di quattro), solo se tale scelta è giustificata in base all'analisi della situazione in termini di punti di forza e di debolezza, opportunità e rischi («analisi SWOT») e a una valutazione ex ante. Quando, infine, uno Stato membro decide di presentare un programma nazionale e una serie di programmi regionali, quello nazionale potrà riguardare anche un numero inferiore di quattro priorità;
    nel quadro così definito lo Stato italiano ha deciso di predisporre un proprio programma nazionale di sviluppo rurale, orientandolo su tre priorità: prevenzione e gestione dei rischi aziendali; sostegno per le infrastrutture irrigue; interventi per la cooperazione e il miglioramento genetico e della biodiversità animale;
    in particolare, la misura relativa alla prevenzione e gestione dei rischi aziendali integra quanto previsto in ambito di politica agricola comune. Dal 2010, infatti, gli strumenti di gestione del rischio, in particolare le assicurazioni agevolate, sono entrati a far parte integrante della politica agricola comune, nell'ambito dell'articolo 68 e dell'Organizzazione comune di mercato vino; l'inserimento delle assicurazioni non è stato un evento occasionale, ma solo l'inizio di un processo destinato a crescere, in considerazione del ruolo fondamentale attribuito alla gestione del rischio per la tutela del reddito degli agricoltori. Con un sostegno rafforzato, la nuova politica agricola comune, attraverso le assicurazioni agevolate ed i fondi comuni di mutualizzazione, mira a coprire un numero più ampio di eventi (avversità atmosferiche; fitopatie o infestazioni parassitarie; epizoozie; emergenze ambientali; perdite di reddito), disponendo, quindi, di nuovi strumenti per far fronte alla particolare volatilità dei prezzi ed alle frequenti avversità climatiche;
    trattandosi di un programma di interventi che potrebbe avere impatti significativi sull'ambiente, così come disposto dalla direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2001 e come previsto altresì dalla parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, la stessa proposta di programma nazionale è stata sottoposta alla prevista procedura di valutazione ambientale strategica in maniera da garantire che dalla sua attuazione si consegua un elevato livello di protezione dell'ambiente e si contribuisca alla sua integrazione con considerazioni ambientali già nelle fasi della sua elaborazione, della sua adozione e della sua approvazione, assicurando che sia coerente e contribuisca alle condizioni per uno sviluppo sostenibile,

impegna il Governo:

   a presentare ai competenti organi parlamentari, la proposta di programma di sviluppo rurale nazionale (PSRN) elaborato ai sensi dell'articolo 6 del regolamento (UE) n. 1305/201 e a tenere conto delle indicazioni formulate in tali sedi ai fini dell'approvazione definitiva del programma stesso e dei documenti che compongono l'intero programma di sviluppo rurale nazionale individuando per ogni intervento programmato la relativa dotazione finanziaria e le modalità di avanzamento dell'intervento, al fine di evitare ritardi nell'attuazione delle misure suscettibili di avere gravi conseguenze, soprattutto sulle misure di gestione del rischio e della biodiversità animale;
   a chiarire se la specifica misura dei piani di sviluppo regionale «Misura 17.1 – Premio assicurativo per il raccolto, gli animali e le piante» che prevede contributi per il pagamento dei premi di assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante per le perdite causate da avversità atmosferiche, epizoozie, fitopatie o infestazioni parassitarie ed emergenze ambientali, sia dotata di risorse finanziarie sufficienti a rispondere alla crescente domanda assicurativa degli agricoltori, in virtù della maggiore frequenza delle avversità atmosferiche, conseguenti ai cambiamenti climatici;
   ad individuare le modalità operative per il riconoscimento e la concreta operatività dei fondi di mutualizzazione, vista la loro portata innovativa e le limitatissime esperienze in atto, individuando, altresì, gli interventi necessari per assicurare il coordinamento tra tutti gli attori della politica di gestione del rischio: Ministero, regioni, consorzi di difesa, Ismea e compagnie di assicurazione;
   ad incentivare opere di riassetto idrogeologico di fiumi e torrenti a rischio di esondazione operate dalle aziende agricole con l'intento di ampliare le attività svolte dalle aziende agricole e di migliorare la sicurezza del territorio e rendere noti gli investimenti che possono essere attuati tramite il piano di sviluppo rurale nazionale;
   ad individuare adeguate risorse finanziarie per la costruzione di invasi artificiali all'interno delle aziende agricole o su terreni demaniali da utilizzare nel caso di incendi e per l'irrigazione durante la stagione estiva, al fine di evitare elevate perdite produttive;
   a prevedere specifiche misure a favore della zootecnia e per il miglioramento delle razze equine ai fini del rilancio del comparto ippico nazionale;
   a chiarire le modalità di attuazione della misura sulla biodiversità animale e l'efficacia delle politiche poste in essere per rispondere alle molteplici esigenze di gestione e controllo della genetica animale, con particolare riguardo agli indirizzi per valorizzare il patrimonio genetico, anche con progetti di salvaguardia di razze in via di estinzione, e alla efficacia delle politiche poste in essere per facilitare la registrazione ai libri genealogici e ai registri anagrafici consentendo una maggiore trasparenza e fruibilità dei dati raccolti per incentivare il miglioramento genetico della specie.
(7-00531) «Oliverio, Fiorio, Mongiello, Luciano Agostini, Antezza, Anzaldi, Carra, Cenni, Cova, Dal Moro, Covello, Marrocu, Palma, Prina, Romanini, Taricco, Tentori, Terrosi, Venittelli, Zanin».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sviluppo rurale

gestione

sostegno agricolo