ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00519

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 329 del 11/11/2014
Abbinamenti
Atto 7/00486 abbinato in data 12/11/2014
Atto 7/00529 abbinato in data 26/11/2014
Atto 7/00530 abbinato in data 26/11/2014
Atto 7/00648 abbinato in data 15/04/2015
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00103
Firmatari
Primo firmatario: ABRIGNANI IGNAZIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASTIELLO GIUSEPPINA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/11/2014
DISTASO ANTONIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/11/2014
MARTINELLI MARCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/11/2014
ROMELE GIUSEPPE FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/11/2014
VELLA PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/11/2014
GIAMMANCO GABRIELLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/11/2014
CESARO LUIGI FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/11/2014
MARTI ROBERTO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/11/2014
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
15/04/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/11/2014
ABRIGNANI IGNAZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 12/11/2014
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE
DONATI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/04/2015
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
ABRIGNANI IGNAZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE VOTO 15/04/2015
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/04/2015
DONATI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
EPIFANI ETTORE GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 15/04/2015
VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
PARERE GOVERNO 15/04/2015
VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/11/2014

DISCUSSIONE IL 12/11/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/11/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/11/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 26/11/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/04/2015

DISCUSSIONE IL 15/04/2015

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 15/04/2015

ACCOLTO IL 15/04/2015

PARERE GOVERNO IL 15/04/2015

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 15/04/2015

CONCLUSO IL 15/04/2015

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00519
presentato da
ABRIGNANI Ignazio
testo di
Martedì 11 novembre 2014, seduta n. 329

   Le Commissioni VIII e X,
   premesso che:
    il decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 22, concernente «Riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche», si pone l'obiettivo di favorire l'utilizzo della risorsa «rinnovabile» geotermica, in particolare la semplificazione delle procedure in coerenza con gli indirizzi comunitari ed internazionali per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e l'apertura a un regime concorrenziale che assicuri una trasparente e non discriminatoria assegnazione in concessione delle risorse geotermiche; viene inoltre definito che le risorse geotermiche di interesse nazionale sono patrimonio indisponibile dello Stato, mentre quelle di interesse locale sono patrimonio indisponibile regionale e che l'autorità competente per le funzioni amministrative, ai fini del rilascio del permesso di ricerca e delle concessioni di coltivazione, riguardanti le risorse geotermiche d'interesse nazionale, è il Ministero dello sviluppo economico di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, mentre per quelle locali le autorità competenti sono le regioni o gli enti da esse delegati, nel cui territorio sono rinvenute;
    il decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante «Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE», ha previsto che, al fine di promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuove centrali geotermoelettriche a ridotto impatto ambientale, sono considerati di interesse nazionale i fluidi geotermici a media ed alta entalpia finalizzati alla sperimentazione – su tutto il territorio nazionale – di impianti pilota con reiniezione del fluido geotermico nelle stesse formazioni di provenienza e comunque con emissioni nulle e con potenza nominale installata non superiore a 5 megawatt e per ciascuna centrale;
    l'ordinamento giuridico italiano ha previsto dal 2011 una normativa speciale per la produzione di energia elettrica da fonte mineraria geotermica, con l'obiettivo di sfruttare le presenti risorse minerarie abbandonate, dopo la ricerca che lo Stato ha fatto spendendo milioni di euro per definirne i campi geotermici e le loro potenzialità termiche, con impianti ad alta tecnologia con l'obbligo di elevati risultati ambientali che rendano le emissioni nulle e obblighino, lo stesso impianto, alla reiniezione totale del fluido estratto. L'autorità competente per il conferimento dei relativi titoli minerari è il Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che acquisiscono l'intesa con la regione interessata;
    ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 22, disposizioni in materia di piccole utilizzazioni locali di calore geotermico le autorità competenti per le funzioni amministrative, inclusa la valutazione di impatto ambientale, ai fini del rilascio del permesso di ricerca e delle concessioni di coltivazione, comprese le funzioni di vigilanza sull'applicazione delle norme di polizia mineraria, riguardanti le risorse geotermiche e locale sono le regioni o gli enti da esse delegati;
    il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134 (recante misure urgenti per la crescita del Paese) ha disposto l'inserimento dell'energia geotermica tra le fonti energetiche strategiche;
    il decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, recante «Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia», ha disposto che gli impianti geotermici pilota sono di competenza statale (integrando l'articolo 1, comma 3-bis, del decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 22 e il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152);
    ai sensi di tale normativa i progetti geotermici pilota sono quindi sottoposti alla valutazione di impatto ambientale di competenza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
    il decreto ministeriale 6 luglio 2012, «Attuazione dell'articolo 24 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante incentivazione per la produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi da quella solare fotovoltaica», introduce una incentivazione aggiuntiva per gli impianti geotermici che producono emissioni nulle, che reiniettano tutto il fluido geotermico nelle formazioni di provenienza; inoltre viene concessa una tariffa incentivante per chi saprà gestire la risorsa, in tutela dell'ambiente, anche in presenza di gas nel fluido, pur essendo questa tecnologia molto onerosa per il soggetto proponente;
    quanto sopra citato ha comportato richieste di permessi di ricerca e coltivazione in tutta Italia riaccendendo un interesse di investimenti privati nel settore, ben distribuito sul territorio nazionale – in particolare nelle regioni Umbria, Lazio, Toscana, Campania, Sicilia e Sardegna – con 10 permessi per impianti pilota sperimentali, in particolare nel settore della media entalpia, con temperature della risorsa geotermica compresa tra 90°C e 150°C;
    il Ministero dello sviluppo economico – direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche ha ritenuto, inoltre, necessario valutare in via preventiva le autorizzazioni di operazioni tecnologiche che prevedano perforazioni nel sottosuolo, con particolare riferimento alla sismicità indotta e provocata per cui saranno individuate e definite «linee guida» la cui stesura è stata affidata al gruppo di lavoro costituito in data 2014;
    il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha ritenuto necessario costituire, in ambito ISPRA, un gruppo di lavoro per definire puntualmente lo stato della sismicità indotta e provocata dall'attività antropica nel nostro Paese;
    l'attività dei suddetti gruppi di lavoro è tuttora in corso, ma a totale garanzia degli effetti ambientali positivi dello sfruttamento geotermico ci sono tutte le pratiche di costruzione mineraria mondiali;
    quindi le commissioni VIA sono in grado di potere esprimere piene valutazioni nell'ambito geologico, idrico ed atmosferico fino all'approvazione di un dettagliato programma lavori per la realizzazione di pozzi in piena sicurezza; per quanto attiene alla «zonazione del territorio» si ricorda che la pericolosità sismica del territorio nazionale è da tempo classificata e tenuta aggiornata e le relative mappe sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. Sugli altri potenziali rischi citati dalla risoluzione, ognuno di questi è puntualmente analizzato dalla valutazione di impatto ambientale e monitorato dalle ARPA regionali,

impegnano il Governo:

   ad avviare le procedure per un concreto e celere sfruttamento delle risorse geotermiche ricercate ed analizzate fino ad oggi nel territorio italiano, per le varie tipologie di impianti geotermici, identificando le aree potenzialmente sfruttabili in coerenza anche con le previsioni degli orientamenti europei relativamente all'utilizzo della risorsa geotermica, e in linea con la strategia energetica nazionale;
   ad emanare «linee guida» a cura dei Ministeri dello sviluppo economico e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che suggeriscano alle commissioni di valutazione ambientale di valutare gli impianti in esercizio presenti in Europa e nel mondo, così da conoscere i reali effetti ambientali dei siti potenzialmente sfruttabili, tenendo conto delle implicazioni che l'attività geotermica comporta relativamente all'abbattimento sostanziale di CO2 nell'atmosfera, di un risparmio energetico nella produzione di calore e raffreddamento e di tutti i vantaggi ambientali che ne derivano;
   a far sì che, nella valutazione di impatto ambientale (VIA) per gli impianti pilota geotermici si valorizzi l'impegno dei privati nella produzione di energia a basso impatto ambientale e quindi in sostituzione di altra energia prodotta con maggiori emissioni di CO2 a danno dell'atmosfera;
   ad assumere iniziative per rilasciare le autorizzazioni per i progetti di impianti geotermici più velocemente possibile in modo da assumere iniziative per dotare il Paese di nuove tecnologie per lo sfruttamento della risorsa geotermica, ad esclusivo onere finanziario dei privati, per potere riportare il settore a competere nel mondo come leader dell'energia rinnovabili;
   a far sì che dopo la messa in esercizio dei 10 impianti, e valutate tutte le implicazioni ambientali e tecnologiche, il sistema produttivo italiano possa dotare ogni città, in area geotermica, di impianti energetici e termici, con l'abbattimento totale dell'inquinamento atmosferico e un risparmio del costo termico per raffreddare e riscaldare ogni edificio compreso nel centro urbano dove verrà collocata la centrale.
(7-00519) «Abrignani, Castiello, Distaso, Martinelli, Romele, Vella, Giammanco, Luigi Cesaro, Marti, Polidori».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impatto ambientale

protezione dell'ambiente

produzione d'energia