ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00507

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 321 del 30/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: GRILLO GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2014
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2014
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2014
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2014
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2014
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2014
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2014
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2014
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2014
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 30/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00507
presentato da
GRILLO Giulia
testo di
Giovedì 30 ottobre 2014, seduta n. 321

   La XII Commissione,
   premesso che:
    i bambini censiti a livello mondiale dall'OMS in sovrappeso o obesi, tra i 0 e 5 anni, sono aumentati da 31 milioni nel 1990 a 44 milioni nel 2012; fenomeno in crescita anche nel continente africano che vede i bimbi sovrappeso nello stesso periodo da 4 a 10 milioni;
    le tendenze del fenomeno indicano che a livello globale nel 2025 i bambini con tale disturbo legato alla obesità saranno 70 milioni;
    se non saranno previsti degli interventi di cura e di rieducazione i bambini obesi rischieranno di esserlo anche in età adulta, con la possibilità di contrarre precocemente malattie come il diabete o di tipo cardiaco;
    l'obesità infantile è possibile contrastarla con campagne di informazione capillare a partire dalle scuole e nella società allo scopo di orientare i bambini e i genitori verso una scelta alimentare sana ed incentivando e favorendo una attività fisica regolare;
    l'industria alimentare può svolgere un ruolo attivo nel contrastare l'insorgere dell'obesità, riducendo i grassi, gli zuccheri, i sali negli alimenti anche prevedendo un marketing responsabile, con una attenzione particolare verso bambini e adolescenti;
    forme di marketing alimentare rivolte ai bambini sono diffuse in tutto il inondo e a livello planetario la pubblicità televisiva influenza moltissimo i bimbi nelle preferenze alimentari;
    nel maggio 2010, Organizzazione mondiale della sanità, nel corso della terza Assemblea Mondiale della sanità, ha approvato alcune raccomandazioni sulla commercializzazione di prodotti alimentari e di bevande non alcoliche ai minori (risoluzione WHA63.14);
    le finalità delle raccomandazioni erano riferite al rafforzamento, presso gli stati membri dell'Organizzazione mondiale della sanità di politiche in merito alle comunicazioni di marketing alimentare rivolto ai minori, con lo scopo di mitigare/ridurre l'impatto sui bambini della commercializzazione di alimenti con un alto tasso di grassi saturi, acidi grassi, zuccheri e sali liberi;
    le raccomandazioni in merito alla commercializzazione di prodotti alimentari e a bevande non alcoliche per i bambini approvate all'Assemblea mondiale della sanità nel maggio 2010 sollecitavano gli Stati membri ad assumere provvedimenti livello nazionale per ridurre l'impatto della commercializzazione transfrontaliera di alimenti ad alto contenuto di grassi saturi, acidi grassi, zuccheri liberi o sale;
    in molti paesi membri dell'OMS sono in vigore alcune norme applicate al marketing alimentare rivolto ai bambini, ma, secondo l'OMS vi sarebbero rilevanti lacune legislative;
    l'OMS avrebbe individuato una serie di mancanze legislative a livello globale su molti aspetti: in primo luogo riscontrando forti differenze tra uno Stato e l'altro, è stata inoltre, constatata la presenza di alcune linee guida nazionali poco efficaci su contenuti e forme delle campagne di marketing rivolte ai bambini;
    allo stesso tempo è stato appurato, in molti Stati, l'assenza di regolamenti e di leggi che regolano promozioni e sponsorizzazioni di alimenti nelle scuole e via internet;
    per l'OMS i codici di autoregolamentazione, i divieti di legge, nel contesto del marketing alimentare per i bambini, sono aggirati da tecniche pubblicitarie;
    secondo l'OMS un miglioramento della salute pubblica e il contrasto all'obesità infantile, si potrebbero avere con lo sviluppo delle buone prassi nel marketing alimentare per i bambini, e dovrebbe vedere impegnati la sanità pubblica, la stessa industria alimentare, soprattutto per quanto riguarda la pubblicità televisiva;
    in paesi come il Regno Unito, dal 2005 sono in atto divieti per la pubblicità in televisione per cibi ricchi di grassi, zuccheri e sali durante i programmi televisivi per bambini sotto i 16 anni; di conseguenza; dal 2009, si è appurato che è avvenuta una riduzione di questa tipo di pubblicità del 37 per cento;
    in Spagna e Norvegia sono stai siglati accordi di autoregolamentazione con aziende alimentari, che per scelta volontaria adottano un ridimensionamento della pubblicità dei prodotti alimentari per bambini;
    l'OMS avendo constatato che il marketing alimentare influenzerebbe la scelta degli alimenti e le abitudini alimentari, determinando aumento di peso ed obesità per i bambini, raccomanda a tutti gli Stati membri di applicare politiche di prevenzione ed educative rivolte alle prime fasi dell'alimentazione infantile,

impegna il Governo:

   ad assumere tutte le iniziative al fine di promuovere campagne di sensibilizzazione per i bambini e le loro famiglie, sull'acquisto consapevole dei prodotti alimentari per disincentivare il consumo di snack e dolciumi confezionati, responsabili dell'obesità infantile;
   ad intraprendere tutte le misure per la protezione dell'allattamento al seno materno, che l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ed il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF) raccomandano come la pratica che facilita una crescita sana e lo sviluppo dei lattanti e dei bambini;
   ad attuare le raccomandazioni contenute nella risoluzione WHA63, del 21 maggio 2010 sessantatreesima Assemblea mondiale della sanità, sulla commercializzazione di prodotti alimentari e non alcoliche bevande per bambini, al fine in particolare di:
    a) ridurre l'impatto sui bambini della commercializzazione di alimenti ricchi di grassi saturi, acidi grassi, zuccheri e sali liberi;
    b) intervenire affinché i luoghi (asili, scuole, cortili delle scuole e centri di pre-scuola, parchi giochi, cliniche della famiglia e del bambino e dei servizi pediatrici e durante tutte le attività sportive e culturali) dove i bambini si riuniscono, siano liberi da ogni forma diretta ed indiretta di commercializzazione e di pubblicizzazione di alimenti con grassi saturi, acidi grassi, zuccheri e sali liberi;
    c) sviluppare politiche di contenimento del marketing alimentare sui bambini, con la predisposizione di misure che proteggano l'interesse pubblico;
    d) considerare un approccio più efficace per ridurre l'impatto del marketing alimentare sui bambini;
    e) cooperare con gli altri stati membri OMS per avviare le iniziative necessarie per ridurre l'impatto della commercializzazione transfrontaliera di alimenti con grassi saturi, acidi grassi, zuccheri e sali liberi;
    f) approntare meccanismi specifici ed eventuali norme attuative per il contenimento del marketing alimentare per i bambini, corredati dalle definizioni di sanzioni (per comportamenti lesivi della salute dei cittadini e in particolare dei bambini) e di un sistema per la notifica di reclami;
    g) prevedere un sistema di monitoraggio per garantire la conformità degli obiettivi in merito al contenimento dell'impatto del marketing alimentare sui bambini che includa soggetti che non hanno conflitto di interesse;
    h) predisporre un sistema per valutare l'efficacia delle norme sul contenimento dell'impatto del marketing, alimentare sui bambini in relazione ad un contesto più generale, e in particolare per quanto riguarda la misurazione delle variazioni di vendita o di quote di mercato di alimenti con grassi saturi, acidi grassi, zuccheri e sali liberi;
    i) identificare le informazioni, la natura degli effetti, del marketing alimentare rivolto ai bambini dei loro Paesi per sviluppare ulteriori ricerche in questo campo al fine di ridurre l'impatto sui bambini della commercializzazione di alimenti con grassi saturi, acidi grassi, zuccheri e sali liberi;
   ad inviare alle competenti commissioni parlamentari una relazione su i come, e se, siano state attuate le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità, in materia di commercializzazione di prodotti alimentari e di bevande non alcoliche ai minori (risoluzione WHA63.14), negli anni dal 2010 al 2014.
(7-00507) «Grillo, Silvia Giordano, Baroni, Cecconi, Dall'Osso, Di Vita, Lorefice, Mantero, L'Abbate, Massimiliano Bernini, Benedetti, Gagnarli, Gallinella, Lupo, Parentela».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

marketing

commercializzazione

Unicef