ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00498

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 315 del 22/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: ROMANINI GIUSEPPE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2014
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2014
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2014
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2014
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2014
PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2014
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2014
TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO 22/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00498
presentato da
ROMANINI Giuseppe
testo di
Mercoledì 22 ottobre 2014, seduta n. 315

   Le Commissioni VIII e XIII,
   premesso che:
    dopo l'alluvione che nel mese di settembre 2014 ha colpito la Puglia e il Gargano, dal 10 ottobre, ancora una volta, eventi meteorici di eccezionale portata hanno messo in ginocchio una larga fascia del Paese provocando ingenti danni alle persone, a beni pubblici e privati ed in particolare alle produzioni agricole e zootecniche. Si sono registrate situazioni molto critiche con esondazioni di torrenti e corsi d'acqua, smottamenti e frane in parti del Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio. Particolarmente critici sono i fatti accaduti a Genova, Manciano (Gr), Muggia (Ts) con vittime, e a Parma per gli ingenti danni alla città e alle produzioni agricole;
   quanto accaduto conferma ancora una volta la fragilità del territorio nazionale dal punto di vista del dissesto idrogeologico e l'assoluta necessità di realizzare le opere indispensabili alla messa in sicurezza delle zone colpite dall'alluvione. Ciò conferma altresì l'urgenza di procedere sulla via della prevenzione. Dal 1950 ad oggi si sono spesi più di 200 miliardi di euro per riparare i danni, provocati da disastri naturali, mentre non sono riparabili le perdite umane;
   una componente non secondaria nell'avanzamento delle situazioni di dissesto diffuso nel nostro Paese è la progressiva cancellazione di porzioni di suolo agricolo. Dati recenti evidenziano che in poco meno di dieci anni si è persa una superficie di terra coltivabile di oltre 19 mila chilometri quadrati, un territorio pari a quanto l'intero Veneto; gli effetti di questo processo sono misurabili anche in termini di perdita di paesaggio, tradizioni e qualità del cibo, oltre che di zone in particolare montane che, soggette a spopolamento e incuria, sono a grave rischio in presenza di una emergenza naturale;
   in attesa di una analitica ricostruzione dell'ammontare dei danni che verrà effettuata da parte delle regioni che hanno chiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di emergenza, occorre rilevare che tali calamità hanno coinvolto in larga misura il settore agricolo e agroindustriale. Nelle zone montane come in quelle collinari e di pianura le organizzazioni agricole e di categoria denunciano campi allagati con colture distrutte e le semine autunnali a rischio, serre, stalle e stabilimenti inagibili, aziende agricole isolate con strade poderali franate, produzioni locali e tipiche di pregio, dop e igp, distrutte dalle acque;
   si sta configurando per il settore agricolo e dell'agroindustria, già in crisi per la difficile congiuntura economica e che di recente ha dovuto subire gli effetti dell'embargo dichiarato dalla Russia, una vera e propria situazione di emergenza;
   già dai primi monitoraggi si rilevano danni per milioni di euro per far fronte ai quali le istituzioni preposte stanno verificando se esistano le condizioni per lo stato di calamità;
   il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha avviato una prima azione di sostegno alle aziende importante soprattutto per chi è stato colpito da fenomeni meteorologici avversi anticipando 1,4 miliardi di euro di pagamenti relativi alla politica agricola comune della domanda unica 2014 destinati a 1.035.695 imprese agricole ed entro il mese di novembre saranno inoltre pagati i restanti beneficiari facenti capo al solo organismo pagatore Agea, altri 70.000 soggetti che riceveranno 100 milioni di euro di aiuti;
   l'agricoltura costituisce un presidio per una equilibrata gestione del territorio e svolge una funzione strategica per la salvaguardia e la custodia del suolo. In particolare, la funzione dell'agricoltore è di presidio e la sua attività è fondamentale per mantenere la vitalità delle zone rurali marginali come quelle montane e collinari oggi interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico sempre più esteso e per la produzione di derrate alimentari, oltre che per la tutela di «beni comuni», come paesaggio, tutela ambientate, biodiversità,

impegnano il Governo:

   a mettere in campo azioni mirate urgenti e tempestive a sostegno dell'agricoltura e delle aziende agricole colpite dall'alluvione;
   ad accogliere e dare seguito, nei tempi più rapidi possibili, alla richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza;
   assegnare con urgenza alla difesa del suolo delle aree citate quota a parte delle risorse del fondo per le politiche di coesione per interventi di messa in sicurezza del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico (articolo 1, comma 7, della legge n. 147 del 2013);
   ad agevolare, per quanto di competenza, l’iter d'esame del disegno di legge di «contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato».
(7-00498) «Romanini, Mariani, Oliverio, Cova, Carra, Terrosi, Prina, Zanin, Taricco».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sostegno agricolo

settore agricolo

disastro naturale