ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00476

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 300 del 01/10/2014
Abbinamenti
Atto 7/00421 abbinato in data 08/10/2014
Atto 7/00467 abbinato in data 08/10/2014
Atto 7/00478 abbinato in data 08/10/2014
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00084
Firmatari
Primo firmatario: FAENZI MONICA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 30/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/09/2014
DI STEFANO FABRIZIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/09/2014
GALLO RICCARDO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/09/2014
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 30/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
22/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/10/2014
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/10/2014
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 15/10/2014
CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/10/2014
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/10/2014
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 22/10/2014
CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 22/10/2014
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/10/2014
FAENZI MONICA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 22/10/2014
CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/10/2014

DISCUSSIONE IL 08/10/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/10/2014

DISCUSSIONE IL 15/10/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/10/2014

DISCUSSIONE IL 22/10/2014

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 22/10/2014

ACCOLTO IL 22/10/2014

PARERE GOVERNO IL 22/10/2014

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 22/10/2014

CONCLUSO IL 22/10/2014

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00476
presentato da
FAENZI Monica
testo di
Mercoledì 1 ottobre 2014, seduta n. 300

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    la Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea si colloca in un momento denso di incognite, in primo luogo sulla capacità dell'economia di avviarsi ad una solida ripresa dopo diversi anni di recessione;
    in tale ambito, il programma del semestre italiano riveste un ruolo essenziale per definire le linee strategiche volte ad assicurare crescita sostenibile, stabilità, coesione e sviluppo a sostegno dell'economia reale nella fase attuale in cui, il continente europeo attraversa un cruciale snodo, istituzionale, sociale ed economico;
    il comparto agricolo e agroalimentare, ed in particolare il cosiddetto «made in Italy», riveste a tal fine, un ruolo fondamentale anche in ambito europeo e mondiale, rappresentando un settore produttivo divenuto peraltro sempre più importante in termini di contributo per il prodotto interno lordo nazionale;
    da oltre un quinquennio, infatti, le politiche agricole hanno conquistato una rinnovata centralità nell'agenda politica di tutti i Paesi a livello continentale, ponendo all'attenzione diversi temi prioritari e strategici, per rispondere innanzitutto ai problemi tutt'altro che risolti, legati alla domanda di cibo e al contempo sugli indispensabili filoni della sicurezza alimentare e della qualità;
    l'esposizione universale di Expo 2015, che approfondirà il complesso mondo dell'alimentazione, della qualità e della sicurezza del cibo, della valorizzazione e conoscenza delle tradizioni alimentari locali e soprattutto le iniziative per la lotta alla povertà (inserendosi coerentemente nel più ampio contesto internazionale delle decisioni che saranno intraprese in sede di programmazione del semestre italiano di presidenza del Consiglio dell'Unione europea, per l'agricoltura), a tal fine si colloca in una posizione strategica per il ruolo di presidio del nostro Paese nei prossimi mesi;
    la tutela dell'origine delle produzioni agroalimentari e la necessità di intervenire efficacemente, per garantire una corretta etichettatura, presentazione e pubblicità dei prodotti agroalimentari e prevenire comportamenti illeciti e fraudolenti ai danni dei consumatori e della salute rappresentano, inoltre, delle questioni europee tutt'altro che risolte, non essendo ancora definita una posizione comune fra gli Stati membri;
    oltre alle suesposte linee di indirizzo, l'agenda del semestre italiano di presidenza europea, per l'agricoltura ed il settore agroalimentare, dovrà contenere una serie di misure d'intervento per contrastare la crisi e dare slancio all'economia, attraverso criteri guida per il rinnovamento dei modelli produttivi;
    a tal fine la green economy, inserendosi tra i modelli di revisione per la crescita dei Paesi, rappresenta un'opportunità interessante da sostenere e perseguire in ambito europeo, per una agricoltura tecnologicamente avanzata e ambientalmente sostenibile, in grado di garantire prodotti salubri e di qualità, in particolare per il rilancio dell'occupazione, soprattutto quella giovanile, e dei meccanismi d'innovazione;
    in tale prospettiva, è necessario porre la green economy al centro delle iniziative previste in ambito comunitario, all'interno di un quadro finanziario di scelte politiche e di investimenti finanziari, attraverso una forte governance europea, in grado di indirizzare tale percorso innovativo, ad esempio risolvendo il problema dell'accesso al credito, in considerazione dell'indispensabile necessità di garantire adeguate misure finanziarie per il cambiamento tecnologico e della modernità;
    risulta inoltre di fondamentale rilevanza proseguire una serie di linee d'indirizzo, alcune di esse, già avviate nel corso della presidenza di turno greca, i cui dossier legislativi, all'interno dell'agenda politica ed economica del semestre italiano, devono adeguatamente essere declinati anche in agricoltura;
    in coerenza con le intenzioni manifestate dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali nel corso dell'intervento al primo Consiglio dei ministri dell'agricoltura e della pesca, dell'Unione europea del semestre italiano di Presidenza tenutosi il 14 luglio 2014, sarà pertanto necessario seguitare a dare corso alle linee d'indirizzo volte a:
     a) continuare a seguire gli «atti delegati» della riforma della PAC riguardanti i pagamenti diretti e l'organizzazione comune di mercato;
     b) prestare una particolare attenzione per «lo schema di autorizzazioni per l'impianto dei vigneti»;
     c) definire le questioni aperte che riguardano i dossier relativi all'allineamento a Lisbona e il completamento dell’iter formale dell'adozione della proposta di regolamento relativo ad azioni di informazione e di promozione dei prodotti agricoli sul mercato interno e nei paesi terzi;
     d) intervenire efficacemente per garantire in maniera corretta il sistema di etichettatura, al fine di rendere attuativo in modo completo, il regolamento (Ue) 25 ottobre 2011, n. 1169, in considerazione delle attuali criticità derivanti dalla mancata uniformità a livello europeo di etichettatura;
     e) definire delle linee di indirizzo per la produzione ed etichettatura dei prodotti biologici;
     f) indicare una proposta di revisione del regime di aiuti per la distribuzione di ortofrutticoli, banane e latte negli istituti scolastici, compatibilmente con le problematiche di carattere giuridico emerse sotto la presidenza greca, a cui affiancare iniziative di promozione, in ambito europeo, sull'istituzione della comunità della conoscenza e dell'innovazione per l'alimentazione incentrata sulla prevenzione dello spreco di cibo e sull'educazione alimentare, stimolando l'opinione pubblica ad assumere comportamenti maggiormente responsabili rispetto alla fruibilità sostenibile degli agroalimenti;
    il semestre di presidenza italiana del Consiglio dovrà contenere, inoltre, iniziative specifiche a favore del settore lattiero-caseario, in considerazione sia dei dubbi sulla capacità del quadro normativo europeo di far fronte a episodi caratterizzati da un'estrema volatilità del mercato e da una situazione di crisi dopo la fine del regime delle quote e di garantire uno sviluppo equilibrato della produzione di latte in tutta l'Unione (ed evitare una concentrazione eccessiva nelle aree più produttive), che dell'eventualità di introdurre nuove misure per rendere meno difficile il passaggio al sistema delle quote produttive in scadenza nella prossima primavera;
    le priorità del semestre in materia di agricoltura non potranno non considerare una migliore definizione del quadro regolatorio che riguarda una materia così importante e complessa come quella degli organismi geneticamente modificati; a tal fine, sarà pertanto conveniente sostenere in sede comunitaria, il principio della sovranità alimentare e della libera scelta dei 28 Stati membri, nella decisione in maniera flessibile e al contempo equilibrata, dell'utilizzo di OGM, attraverso la messa in coltura, nel rispetto dei limiti d'utilizzo e delle eventuali prescrizioni atte a limitare la contaminazione delle altre colture, coniugando al contempo, lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica in materia agricola biologica agroalimentare, secondo le migliori prassi scientifiche ed internazionali nel pieno rispetto del principio di precauzione;
    il tema dell'utilizzo degli OGM, in particolare in agricoltura, è un argomento complesso e articolato, le cui posizioni, spesso contrastanti all'interno del Consiglio europeo, hanno determinato confusione e disorientamento, specie se connesse al potenziamento della ricerca scientifica; il settore agricolo, in tale ambito, necessita infatti di strumenti e di interventi volti a potenziare la ricerca, in particolare proprio nel settore dei prodotti biologici, il cui comparto sta diventando fortemente dinamico e cresce in modo costante evidenziando l'esigenza di nuove tecnologie;
    ulteriore tematica di rilevante interesse agricolo da considerare all'interno delle linee guida del semestre, è rivolta al mercato delle sementi, che rappresenta il primo anello della catena alimentare, la cui varietà costituisce un fattore fondamentale per la tutela della biodiversità agricola e della qualità della produzione di alimenti e mangimi; in tale ambito, l'interesse dell'Unione europea, nell'aggiornare la legislazione vigente in materia (con l'obiettivo di armonizzare la normativa fra gli Stati membri, riorganizzando la materia per una maggiore chiarezza, ed evitare eventuali discordanze attuative), si è incrociato, con la proposta di regolamento recante il testo unico sul materiale riproduttivo vegetale, COM (2013) 262, presentato dalla Commissione europea, il 15 maggio 2013, al cui interno sono apparse numerose criticità connesse sia alla possibilità di immettere sul mercato materiale riproduttivo vegetale in attesa di registrazione, che alla scarsa attenzione delle specificità locali delle sementi;
    a tal fine l'atto d'indirizzo approvato dalla Commissione agricoltura della Camera dei deputati il 6 febbraio 2014, inteso ad esprimere sostegno alla posizione preannunciata dalla competente Commissione del Parlamento europeo, di contrarietà rispetto alla proposta della Commissione sul testo unico sul materiale riproduttivo vegetale, rafforza la convinzione su come occorra insistere proprio nel semestre di presidenza italiano del Consiglio dell'Unione europea, nella ricerca di un'armonizzazione legislativa e al contempo nella risoluzione delle criticità in precedenza evidenziate;
    il nostro Paese, nel corso del semestre di presidenza dell'Unione europea, dovrà inoltre affrontare e gestire importanti controversie politico-diplomatiche, al centro dell'attenzione dei Governi non solo europei; a tal fine, la crisi in Ucraina e le tensioni nell'area geografica nel Baltico, che hanno introdotto una serie di sanzioni nei riguardi della Federazione russa, hanno determinato effetti economici e finanziari, negativi e penalizzanti per l'esportazione dei prodotti agroalimentari, in particolare quelli del «made in Italy», a causa delle ritorsioni stabilite dalle autorità di Governo russe;
    il bando totale delle importazioni di un numero considerevoli di prodotti agroalimentari, applicati dalla Russia nei riguardi dei principali Paesi europei e mondiali, per un anno, avrà un impatto sfavorevole, per i Paesi membri ed in particolare per l'Italia, (essendo il «made in Italy» molto attivo nell'esportazione dell'area dell'ex Unione sovietica); a tal fine, occorrerà prevedere in sede comunitaria, ulteriori misure di emergenza, oltre a quelle recentemente adottate (attraverso il regolamento (UE n. 932/2014) anche di carattere finanziario, in considerazione del fatto che i 125 milioni di euro stanziati dalla Commissione europea, a favore delle imprese non sembrano essere sufficienti per fronteggiare le situazioni di crisi;
    l'interesse del semestre di presidenza italiana sarà rivolto anche al negoziato internazionale in corso tra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America, volto a determinare le rispettive offerte nell'ambito del partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti – TTIP, con l'obiettivo di rimuovere le barriere commerciali in una vasta gamma di settori economici per facilitare l'acquisto e la vendita di beni e servizi tra Europa e Stati Uniti;
    la necessità di vigilare sulla Commissione europea, affinché la strategia negoziale possa risultare la più efficace possibile, per garantire gli interessi offensivi (indicazioni geografiche, reciprocità, apertura del mercato nel settore lattiero-caseario) e gli interessi difensivi (apertura dei mercati, in particolare delle carni e questioni non tariffarie), in un'ottica di mutuo vantaggio, potrà consentire di evitare effetti di squilibrio dirompenti sul mercato mondiale;
    le regole per la definizione del Transatlantic trade and investment partnership, dovranno inoltre includere una serie di aspettative importanti: la definizione delle intese con equilibrio, è particolarmente attesa dal mercato e dagli operatori del settore agroalimentare soprattutto italiani, in merito alla tutela delle denominazioni e alla lotta alla pratiche commerciali evocative (all'origine del fenomeno dell’italian sounding);
    il complesso fenomeno dello spreco alimentare, che rappresenta uno dei principali paradossi globali dell'epoca recente e, contemporaneamente, una sfida sempre più importante nell'attuale contesto di crisi economica globale e di nuovi problemi di povertà alimentare anche nei Paesi avanzati, non potrà non essere al centro dell'attenzione del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea per il settore agroalimentare; a tal fine, interventi volti a prevedere all'interno dei dossier istituzionali misure in grado di prevedere un sistema di premialità fiscale per le filiere che si occupano del recupero, della raccolta e della distribuzione, anche con sistemi di logistica dedicati, delle produzioni agroalimentari e della riduzione degli sprechi, potranno innestare un processo virtuoso all'interno della fenomenologia assai diversificata e complessa,

impegna il Governo:

   ad attivarsi, in sede di Consiglio dei ministri dell'Unione europea, affinché si definisca entro il termine del semestre europeo una posizione comune ed armonica, in grado di superare la proposta di regolamento relativo alla produzione biologica e alla etichettatura dei prodotti biologici, in particolare attraverso:
    a) il raggiungimento di un accordo politico sul dossier relativo all'agricoltura biologica, invitando a valutare le aree prioritarie individuate nella comunicazione della Commissione europea su un «Piano d'azione per il futuro della produzione biologica nell'Unione europea» (COM(2014) 179), promuovendo quelle maggiormente utili per stimolare la domanda interna e le esportazioni dei prodotti biologici, nel perseguimento prioritario di alcuni obiettivi tra i quali l'ottenimento di prodotti di alta qualità attraverso l'utilizzo di procedure rispettose della salute umana, dell'ambiente e del benessere degli animali;
    b) la riduzione del ricorso allo strumento degli atti delegati di attuazione del regolamento, in assenza di precisi criteri direttivi espressamente indicati nei regolamenti stessi, in materia agricola, tenuto conto della portata materiale delle deleghe normative conferite alla Commissione europea (concernenti la qualità, la tracciabilità e la conformità al regolamento della produzione biologica, l'autorizzazione all'utilizzo dei prodotti e delle sostanze utilizzate nella produzione biologica), che rischia di svuotare i contenuti del nuovo quadro normativo;
    c) l'introduzione di un sistema di semplificazione più efficiente, in grado di rendere meno rigida la proposta legislativa sui metodi di produzione biologica, al fine di evitare ripercussioni socio-economiche negative, in particolare in alcune aree del Paese ad elevata vocazione produttiva;
    d) il potenziamento del quadro di vigilanza e di controlli sia all'interno dell'Unione europea che nell'ambito del commercio internazionale del WTO, relativamente alle importazioni provenienti dai Paesi terzi in particolare dell'area asiatica;
    e) l'introduzione di misure che considerino specificatamente le peculiarità dell'agricoltura biologica italiana e mediterranea nel suo complesso, la quale presenta caratteristiche differenti rispetto ai Paesi del Nord-Europa;
   a prevedere nell'ambito del programma del semestre italiano iniziative volte a:
    a) innalzare i livelli di tutela dell'origine delle produzioni agroalimentari, per garantire una corretta etichettatura, presentazione e pubblicità dei prodotti agroalimentari e prevenire comportamenti illeciti e fraudolenti ai danni dei consumatori e della salute, in considerazione del fatto che il regolamento (UE) 25 ottobre 2011, n. 1169 risulta ancora non completamente attuato, lasciando aperto il problema di disciplinare a livello europeo modalità uniformi di etichettatura, che assicurino una completa trasparenza con riferimento al luogo di origine degli alimenti;
    b) rafforzare il contrasto ai crimini agroalimentari, con particolare riferimento alla contraffazione, sofisticazione ed adulterazione degli alimenti, prevenendo e contrastando con adeguati e deterrenti strumenti, l'infiltrazione di associazioni criminali nel settore e nel mercato dei prodotti agroalimentari, assicurando a tale proposito, anche a seguito delle pronunce rese in sede comunitaria, la reale tutela dei prodotti agroalimentari ad indicazione geografica e a denominazione di origine protetta e individuando modalità coordinate e condivise di azione tra gli Stati membri, in fase di controllo e applicazione della normativa di riferimento;
    c) completare la fase d'implementazione della politica agricola comune, con particolare riferimento all'attuazione del nuovo quadro regolatorio di autorizzazioni del settore vitivinicolo, salvaguardando la possibilità di trasferimento dei diritti d'impianto ancora validi fino al 2020;
    d) avviare iniziative specifiche a favore del settore lattiero-caseario, a seguito della cessazione del regime delle quote produttive, garantendo uno sviluppo equilibrato della produzione di latte in tutta l'Unione (ed evitare una concentrazione eccessiva nelle aree più produttive) ed introdurre nuove misure per rendere meno difficile il passaggio al sistema delle quote produttive in scadenza nella prossima primavera;
    e) definire le criticità esistenti con riferimento alla complessa materia degli organismi geneticamente modificati, sostenendo all'interno dell'agenda italiana di presidenza europea, il principio della sovranità alimentare e della libertà dei singoli Stati membri, nella decisione, in maniera flessibile e al contempo equilibrata, dell'utilizzo di OGM, attraverso la messa in coltura, nel rispetto dei limiti d'utilizzo e delle eventuali prescrizioni atte a limitare la contaminazione delle altre colture, coniugando al contempo lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica in materia agricola biologica agroalimentare, secondo le migliori prassi scientifiche ed internazionali nel pieno rispetto del principio di precauzione;
    f) perseguire ogni iniziativa opportuna affinché si ponga al centro dell'azione della presidenza italiana la green economy, attraverso una forte governance europea, in grado di indirizzare tale percorso innovativo, risolvendo il problema dell'accesso al credito, in considerazione dell'indispensabile necessità di garantire adeguate misure finanziarie per il cambiamento tecnologico e della modernità;
    g) ribadire le linee d'indirizzo espresse dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali in sede del primo Consiglio dei ministri dell'agricoltura e della pesca dell'Unione europea del semestre italiano di Presidenza tenutosi il 14 luglio 2014 attraverso le lettere a), b), c), d), e), f) indicate nella premessa;
    h) procedere a un'armonizzazione legislativa, sulla materia che regola le sementi, al fine di tutelare sia il libero scambio tra gli operatori agricoli, che la tutela della biodiversità, nonché a farsi promotore in ambito europeo di un quadro regolatorio sulla tutela delle specificità territoriali, con attenzione alle colture sementiere italiane, costituite da prodotti tipici e specialità agricole a tutela delle piccole e medie imprese produttrici e dell'agrodiversità;
    i) adoperarsi per l'approvazione del regolamento relativo al testo unico sul materiale riproduttivo vegetale, definendo, in particolare, la disciplina sulle specie da conservazione, già oggetto di contenzioso con l'Italia;
    j) attivare ulteriori iniziative finalizzate ad attenuare le ricadute economiche derivanti, dalle conseguenze dell'embargo da parte della Russia, quale risposta al quadro sanzionatorio degli Usa e dell'Unione europea, posto che la chiusura del mercato sta determinando gravi ripercussioni sulle imprese agroalimentari, in particolare quelle italiane;
    k) individuare risorse finanziarie aggiuntive, al di fuori del budget agricolo, a favore delle imprese agroalimentari, per le quali sono stati rescissi i contratti, a seguito della decisione della Russia di limitare o bloccare con decreto, anche per un anno, le importazioni agricole (con una lista di prodotti che comprende carne di manzo e maiale, pollo, pesce e frutti di mare, latte e latticini, frutta e verdura) dai Paesi dell'Unione europea che hanno adottato sanzioni in risposta al conflitto in Ucraina;
    l) coordinare in qualità del ruolo di presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea, le fasi negoziali in corso tra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America, al fine di pervenire ad un quadro legislativo comune per il settore agricolo, con l'obiettivo di rimuovere, le barriere commerciali in una vasta gamma di settori economici e facilitare l'acquisto e la vendita di prodotti agroalimentari tra Europa e Stati Uniti;
    m) monitorare l'operato della Commissione europea, affinché la strategia negoziale in ambito agricolo e agroalimentare possa risultare la più efficace possibile, per garantire gli interessi offensivi (indicazioni geografiche, reciprocità, apertura del mercato nel settore lattiero-caseario) e gli interessi difensivi (apertura dei mercati, in particolare delle carni e questioni non tariffarie), in un'ottica di mutuo vantaggio;
    n) consentire, nell'ambito dei suesposti negoziati, per il partenariato transatlantico, per il commercio e gli investimenti – TTIP la valorizzazione dei modelli produttivi agricoli locali dei singoli Paesi membri dell'Unione europea e dei caratteri di distintività e territorialità che li contraddistinguono;
    o) prevedere nel complesso fenomeno dello spreco alimentare, interventi, all'interno dei dossier istituzionali comunitari, in grado di prevedere un sistema di premialità fiscale per le filiere che si occupano del recupero, della raccolta e della distribuzione, anche con sistemi di logistica dedicati, delle produzioni agroalimentari e della riduzione degli sprechi;
    p) coordinare le linee strategiche più efficaci, nella prospettiva dell'esposizione universale dell'EXPO 2015, finalizzate a definire un quadro comune d'interventi legati alla sicurezza alimentare strettamente connessi con la sostenibilità ambientale, (rilanciando la strategia Europa 2020, valorizzando la prima applicazione della nuova PAC 2014-2020), in grado di trasporre in un unico documento legislativo, iniziative volte ad avviare un processo di risoluzione della povertà alimentare nel mondo;
    q) informare le Commissioni parlamentari competenti sui risultati conseguiti nel corso del semestre di Presidenza italiana dell'Unione europea, con riferimento al settore agricolo e agroalimentare, nel quadro europeo ed internazionale.
(7-00476) «Faenzi, Catanoso, Fabrizio Di Stefano, Riccardo Gallo, Russo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

agricoltura biologica

quota agricola

organismo geneticamente modificato