ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00461

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 290 del 15/09/2014
Abbinamenti
Atto 7/00148 abbinato in data 17/09/2014
Atto 7/00210 abbinato in data 17/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: MONGIELLO COLOMBA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
ANZALDI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
COVA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
COVELLO STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
PALMA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
VENITTELLI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 15/09/2014
CAPONE SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 16/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
08/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/09/2014
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 17/09/2014
ZACCAGNINI ADRIANO MISTO
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/09/2014
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
ZACCAGNINI ADRIANO MISTO
 
PARERE GOVERNO 08/10/2014
OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
ILLUSTRAZIONE 08/10/2014
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/10/2014
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE VOTO 08/10/2014
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/10/2014
FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/09/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/09/2014

DISCUSSIONE IL 17/09/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/09/2014

DISCUSSIONE IL 24/09/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/09/2014

DISCUSSIONE IL 08/10/2014

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 08/10/2014

ACCOLTO IL 08/10/2014

PARERE GOVERNO IL 08/10/2014

VOTATO PER PARTI IL 08/10/2014

APPROVATO IL 08/10/2014

CONCLUSO IL 08/10/2014

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00461
presentato da
MONGIELLO Colomba
testo di
Martedì 16 settembre 2014, seduta n. 291

   La XIII Commissione,
premesso che:
nel Salento, in particolare nella zona di Gallipoli, si sta propagando un preoccupante fenomeno denominato «Complesso del disseccamento rapido dell'olivo» (CDRO) una minaccia ecologica che ha recentemente suscitato grandi preoccupazioni tra gli addetti ai lavori e i semplici ammiratori di queste piante secolari;
si tratta di una malattia che si manifesta con il disseccamento della chioma a zone, estendendosi via via a tutto l'albero e terminando con la morte della pianta;
sull'effettività della natura e del livello di potenziale diffusione di tale malattia non si hanno ancora dati oggettivi ripetibili e scientificamente provati ma dalle prime verifiche sembra di poter presumere che si possa trattare di una piaga assai seria e insidiosa;
in vero si riscontra che la moria degli ulivi è cominciata quasi silenziosa nel Salento leccese, nell'area intorno a Gallipoli, circa due anni fa. I primi focolai, di modesta estensione, erano stati scambiati per attacchi di una malattia localmente endemica, nota come «lebbra delle olive», causata da un fungo. Il CDRO è invece esploso improvvisamente negli ultimi mesi, interessando, al momento, un'area di circa 80 chilometri quadrati;
ricercatori fitopatologi dell'Università e del CNR di Bari si stanno interessando delle indagini sulla causa della malattia e da quanto riportano gli articoli di informazione dedicati alla vicenda, i ricercatori in questione, in particolare il capo del laboratorio che si sta occupando della natura della malattia, avrebbero dichiarato che sembrerebbe verosimile che quanto stia accadendo possa essere il risultato dell'azione di tre diversi attori: il lepidottero Zeuzera pyrina (rodilegno giallo), le cui larve scavano delle gallerie nel tronco e nei rami dell'olivo che facilitano l'ingresso del secondo attore, un complesso di funghi microscopici del genere Phaeoacremonium. Il terzo attore è il batterio Xylella fastidiosa;
la sintomatologia e la rapidità della diffusione della malattia avevano portato i predetti ricercatori a ritenere probabile il coinvolgimento del batterio Xylella fastidiosa e di fatto le analisi molecolari effettuate avevano confermato tale presunzione. La presenza del batterio nei tessuti fogliari degli olivi malati è stata successivamente confermata da osservazioni al microscopio elettronico che lo hanno identificato nei vasi legnosi;
è ad ogni modo necessario effettuare ulteriori e più ampie analisi e fino ad allora potrebbe sembrare incongruo definire il fenomeno in corso, seppure grave e preoccupante, come una prossima catastrofe;
il batterio è portato da alcuni insetti, i cicadellidi, tra cui una piccola cicala e lo diffondono a breve e medio raggio. La diffusione su lunghe distanze è da correlarsi ad attività umane come il commercio di materiale di moltiplicazione infetto. La presenza del batterio impedisce l'idratazione della pianta, provocando dapprima il disseccamento della chioma, poi l'imbrunimento del legno fino alla morte della pianta;
il fitopatogeno è un batterio inserito nella lista comunitaria degli organismi nocivi da quarantena, mai precedentemente riscontrato in Europa. In America, areale di origine del batterio, è causa di numerose patologie a carico di molteplici colture vegetali e con conseguenze economiche rilevanti;
il Servizio fitosanitario della regione Puglia ha avviato le necessarie indagini in collaborazione con gli esperti di patologia vegetale dell'università di Bari e dell'Istituto di virologia vegetale del Centro nazionale delle ricerche di Bari e ha coinvolto nella gestione della problematica le amministrazioni locali, interessando anche altre istituzioni scientifiche del territorio;
si stima che circa 600 mila alberi di ulivo potrebbero dover essere sradicate e che in caso di malattia conclamata, i danni potrebbero ammontare a decine di milioni di euro; la sola buona notizia, ad ogni modo, è che non ci sarebbero conseguenze sulle olive e sull'olio d'annata perché il batterio è un patogeno del legno;
in Puglia ci sono oltre sessanta milioni di piante di ulivo e l'intero Mezzogiorno d'Italia è l'area europea dove maggiore è la densità degli ulivi;
riscontri dei sintomo di bruscatura delle foglie si riscontrano, a Nord della provincia di Lecce, in altre piante di ulivi di alcuni territori delle province di Bari e Foggia e, a Sud, nel litorale jonico del Nord della Calabria;
considerata la grave minaccia per le produzioni agricole pugliesi nonché per l'intero territorio nazionale, la questione, fin dall'inizio delle sua evidenza, è stata immediatamente affrontata dal Comitato fitosanitario nazionale che il 22 ottobre 2013 aveva definito le misure fitosanitarie da adottare in via prioritaria per evitare la diffusione;
la giunta regionale ha vietato la movimentazione a qualsiasi titolo delle piante e del materiale di propagazione sensibile al patogeno, contrastando l'estensione della malattia ad altri territori attraverso l'attività vivaistica e ha disciplinato le misure di monitoraggio e di eradicazione della batteriosi nelle aree contaminate;
con la legge di stabilità per il 2014, legge 27 dicembre 2013, n. 147, sono state stanziate specifiche risorse per fare fronte a tale emergenza. In particolare, ai sensi dell'articolo 1, comma 296 della stessa legge, è stato disposto che per il potenziamento del servizio fitosanitario nazionale, con particolare riferimento all'emergenza provocata dal batterio Xylella fastidiosa e al potenziamento dei sistemi di monitoraggio e controllo, ivi compresi i controlli sulle sementi provenienti da organismi geneticamente modificati, è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per l'anno 2014, da ripartire con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali;
la Commissione europea ha adottato, il 23 luglio 2014, la decisione di esecuzione relativa alle misure per impedire l'introduzione e la diffusione nell'Unione della Xylella fastidiosa;
la decisione prevede maggiori restrizioni alle importazioni da Paesi extraeuropei in cui è nota la presenza della Xylella fastidiosa, ai quali vengono imposte le stesse prescrizioni delle aree infette della Unione europea;
la produzione vivaistica delle piante ospiti destinate alla piantagione nelle aree demarcate (zona tampone e zona focolaio) deve, inoltre, garantire l'assenza di infezioni del batterio e di insetti vettori e deve essere svolta per l'intero ciclo in strutture a prova di insetti (serre a rete antiafidi);
l'emergenza in atto è stata anche evidenziata dalle associazioni professionali agricole regionali allo scopo interessate ed in particolare la Coldiretti Puglia, ha fatto presente che la vasta estensione del problema, la rilevanza economica della coltura per l'intero territorio regionale e le numerose competenze che bisognerebbe coinvolgere per affrontarlo, farebbero emergere l'esigenza di nominare un Commissario ad acta dotato di competenze e poteri trasversali il quale, in collaborazione di una specifica task force, provveda ad intraprendere misure risolutive sia sul fronte della eradicazione della malattia e sia su quello degli indennizzi, per evitare che le imprese olivicole colpite siano costrette a scomparire. La stessa Coldiretti Puglia, tramite uno studio commissionato a soggetti competenti, ha calcolato e accertato in euro 125 il valore medio del danno totale per singolo albero;
considerata la vasta estensione del problema e la rilevanza economica della coltura per l'intero territorio regionale e l'obbligatorietà che impone la normativa fitosanitaria comunitaria e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena, è necessario che sia predisposto un efficace programma di prevenzione, controllo ed eradicazione della malattia ed anche uno specifico piano finanziario che destini un capitolo specifico agli indennizzi per le aziende agricole colpite;
il batterio in questione, infatti, rientra tra le fattispecie delle fitopatie o infestazioni parassitarie, causate alle produzioni vegetali da organismi nocivi per i quali non esistono efficaci metodi di lotta e per cui, in caso di sua attività, si deve ricorrere all'abbattimento ed eventuale distruzione delle piante colpite. In tali circostanze gli agricoltori devono sottostare agli obblighi di quarantena, ossia ad un isolamento forzato delle coltivazioni colpite al fine di limitare la diffusione dello stato pericoloso;
la questione dell'epidemia di Xylella fastidiosa è stata discussa durante una riunione che si è svolta nello scorso mese di luglio nella sede del Ministero per le politiche agricole, volta ad affrontare la lotta al batterio da quarantena che sta distruggendo parte del patrimonio paesaggistico e produttivo della provincia di Lecce;
vista la straordinarietà del fenomeno e l'emergenza che si è verificata, apparirebbe indispensabile adottare provvedimenti a carattere di urgenza per farvi fronte,

impegna il Governo:

a prevedere un programma nazionale specifico di interventi immediati, contenente, oltre alle indicazioni relative agli atti amministrativi e sanitari da porre in atto nell'immediato, la creazione di una task force, alla quale partecipino anche il Servizio nazionale protezione civile e le autorità sanitaria locali;
ad attivare ogni più utile ed urgente iniziativa volta a fare chiarezza sul fenomeno del disseccamento rapido e della moria degli olivi, attualmente presente nel territorio del Salento ed in altre aree olivicole pugliesi, evitando l'eradicazione totale dei singoli alberi o, peggio ancora, di intere aree olivicolo, ove a fianco di olivi in fase di essiccamento, convivono olivi sani;
ad assumere iniziative per finanziare, in collaborazione con le regioni, segnatamente la regione Puglia e le altre regioni a vocazione olivicola, nonché con i servizi fitosanitari interessati e gli enti di ricerca competenti in materia, un piano di ricerca a vasto raggio in grado di indagare il fenomeno nella sua complessità e di offrire risposte ecologiche alla grave emergenza che ha colpito il settore olivicolo locale;
a provvedere affinché siano urgentemente attivate e sostenute politiche di controllo ai punti di ingresso delle frontiere ed interventi di profilassi, nonché azioni di monitoraggio e di rintracciabilità volte sia ad accertare l'eventuale avvenuta introduzione dall'estero del batterio Xylella fastidiosa e sia ad impedirne, in caso di verifica positiva, il rischio di veicolazione;
ad assumere iniziative per prevedere azioni e misure preventive e di sostegno finanziario in favore degli agricoltori e delle aziende olivicole pugliesi interessate, oltre che per fare fronte ai danni al tessuto economico regionale, anche per dare riscontri agli eventuali vincoli derivanti dalla lotta obbligatoria con relativa estirpazione e distruzione degli alberi malati.
(7-00461) «Mongiello, Oliverio, Luciano Agostini, Antezza, Anzaldi, Carra, Cenni, Cova, Covello, Dal Moro, Fiorio, Marrocu, Palma, Prina, Sani, Taricco, Tentori, Terrosi, Venittelli, Zanin, Capone».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

legislazione fitosanitaria

certificato sanitario