ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00419

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 265 del 16/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: VALLASCAS ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 16/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
08/06/2015
Fasi iter:

RITIRATO IL 08/06/2015

CONCLUSO IL 08/06/2015

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00419
presentato da
VALLASCAS Andrea
testo di
Mercoledì 16 luglio 2014, seduta n. 265

   La X Commissione,
   premesso che:
    l'attuale quadro normativo a tutela delle opere dell'ingegno e a garanzia dei diritti di proprietà intellettuale si caratterizza per complessità e frammentarietà, con particolare riguardo alla disciplina brevettuale e alle modalità di deposito e di riconoscimento dei brevetti in ambito europeo;
    allo stato, infatti – e nelle more della ratifica del Brevetto unico europeo, approvato dal Consiglio dell'Unione europea ed Europarlamento nel mese di dicembre 2012 –, prosegue l'attività dell'Ufficio europeo dei brevetti nell'ambito dell'Organizzazione europea dei brevetti (European Patent Organization-Epo) istituita con la Convenzione sul brevetto europeo sottoscritta a Monaco di Baviera il 5 ottobre 1973;
    l'EPO è nato con l'obiettivo di facilitare e ridurre gli oneri relativi alle procedure di deposito dei brevetti attraverso un iter unificato per tutti i Paesi aderenti alla Convenzione;
    in particolare l'Ente svolge attività di ricerca e confronto su precedenti documenti brevettuali e sulle pubblicazioni tecnico-scientifiche inerenti la materia oggetto dell'istanza, formula valutazioni preliminari sulla brevettabilità delle invenzioni, è competente per l'esame delle opposizioni legali presentate contro i brevetti stessi;
    una volta concesso, il brevetto europeo deve essere nazionalizzato negli stati della Convenzione, attivando procedure di convalida nei singoli Paesi, con un considerevole aumento degli oneri a carico del soggetto titolare dell'invenzione (sino a 36 mila euro per ottenere un brevetto valido in tutti i Paesi membri, a fronte dei 1.850 degli Stati Uniti e dei 600 della Cina);
    a fare lievitare ulteriormente i costi, l'obbligo di presentare all'EPO tutta la documentazione in una lingua dell'Unione, scelta limitatamente tra inglese, francese e tedesco, con traduzioni certificate e, ove richiesto, anche nella lingua nazionale del paese in cui viene presentata istanza di convalida;
    questo stato di cose rischia di rappresentare un ostacolo insormontabile per aziende, ricercatori e inventori italiani, soprattutto in una fase, come quella attuale, di grave crisi recessiva, che ha indebolito il tessuto produttivo e sociale, con ripercussioni sui livelli produttivi e occupazionali;
    in molti casi, per contenere i costi che altrimenti risulterebbero insostenibili, le imprese selezionano un ristretto numero di Paesi con un conseguente effetto negativo sull'efficacia del titolo brevettuale;
    ricercatori e inventori italiani lamentano anche difficoltà nelle relazioni con l'EPO, dovute ai vincoli relativi alle lingue ufficiali riconosciute, ai tempi considerati eccessivamente lunghi dell’iter di accoglimento e alla stessa scarsa chiarezza del procedimento. Tutte difficoltà che rischiano di incrinare la credibilità dell'istituzione europea;
    il tessuto produttivo italiano si è sempre contraddistinto per qualità delle produzioni, abilità professionali, innovazione nei processi produttivi, tutti aspetti che sono riassunti nella ingegnosità e nella capacità inventiva dei nostri operatori in misura tale che il nostro Paese è sempre stato ai primi posti in Europa per numero di brevetti depositati;
    dal rapporto 2013 dell'EPO, risulta un calo di richieste presentate all'European Patent Office da parte degli operatori italiani: -2,7 per cento nel 2013 (pari a 4.663 richieste contro le 4.735 del 2012, anno in cui si era registrato un calo del 3,4 per cento);
    il dato desta preoccupazione soprattutto se confrontato con l'andamento crescente del numero complessivo dei depositi, che nel 2013 ha raggiunto la cifra record di 265.690 istanze presentate (+2,8 per cento rispetto al 2012);
    nonostante l'andamento negativo per numero di brevetti presentanti, l'Italia si è contraddistinta per qualità e innovazione delle proposte, registrando un +5 per cento rispetto al 2012 e un +18 per cento rispetto al 2009 per quanto concerne i brevetti concessi, segno inequivocabile ai grandi capacità, abilità e ingegno;
    sulla questione della tutela brevettuale sembra rappresentare un'opportunità l'istituzione del Brevetto unico europeo che potrebbe offrire alle imprese la possibilità di ottenere con un'unica procedura un brevetto valido per tutti i Paesi membri, abbattendo di circa l'80 per cento gli attuali costi;
    il Brevetto unitario – ancora in attesa di ratifica da parte degli stati membri – è stato oggetto di un ricorso alla Corte di giustizia da parte di Italia e Spagna (ricorso successivamente rigettato) perché ancora una volta la normativa riconoscere quali lingue ufficiali per i procedimenti di deposito dei brevetti unicamente l'inglese, il francese e il tedesco;
    il tessuto produttivo italiano, per poter competere nel mercato interno e internazionale deve puntare sull'innovazione e sulla qualità, tutti aspetti che corrispondono a una vocazione che affonda le radici in una grande tradizione artigiana fatta di saperi e competenze di altissimo livello che devono ricevere un'adeguata tutela a livello internazionale,

impegna il Governo:

   ad attivarsi con celerità, nel contesto della Presidenza italiana del semestre europeo, al fine di rimuovere quegli ostacoli in materia di tutela della proprietà intellettuale che attualmente rappresentano un limite allo sviluppo e alla competitività delle imprese italiane in un contesto internazionale, nonché un grave limite allo sviluppo e al pieno riconoscimento delle capacità e dell'ingegno dei ricercatori e degli inventori italiani;
   a farsi promotore, nel contesto della Presidenza italiana del semestre europeo, di un'azione incisiva volta a superare le limitazioni derivanti dal riconoscimento di tre sole lingue europee nei procedimenti di deposito, rilascio e convalida del Brevetto europeo, attivandosi per individuare una soluzione che rimuova l'attuale esclusione dell'uso della lingua italiana dai procedimenti ovvero individuando risorse e strumenti finanziari a carico dell'istituzione europea a copertura delle spese di traduzione;
   a farsi promotore di un processo di riordino e di un chiarimento dei procedimenti relativi al riconoscimento del Brevetto europeo, contribuendo a eliminare le barriere burocratiche ed economiche, che allo stato attuale penalizzano in particolare modo le imprese, i ricercatori e gli inventori italiani.
(7-00419) «Vallascas, Da Villa, Crippa, Della Valle, Fantinati, Mucci, Petraroli, Prodani, Carinelli, Colonnese».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

brevetto europeo

diritto dei brevetti

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