ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00370

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 228 del 14/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: DADONE FABIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2014
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2014


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00370
presentato da
DADONE Fabiana
testo di
Mercoledì 14 maggio 2014, seduta n. 228

   La I Commissione,
   premesso che:
    lo scorso 9 aprile 2014 l'Autorità Nazionale Anti Corruzione e per la valutazione e la trasformazione delle amministrazioni pubbliche ha trasmesso all'indirizzo del Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione una serie di considerazioni contenute nel documento «Problemi aperti in materia di prevenzione della corruzione, trasparenza e performance e proposte di semplificazione»;
    in particolare, il documento segnalava alcune problematiche in materia di corruzione e trasparenza che i tre dirigenti hanno inteso sottoporre all'attenzione del Ministro affinché quest'ultimo si adoperasse per risolverli;
    in primo luogo si sottolinea come, con il decreto legislativo n. 39 del 2013 convertito, con modificazione, dalla legge n. 98 del 2013 che trasferisce funzioni consultive dall'Autorità al Ministero stesso, quest'ultimo debba ancora far fronte e risolvere con direttive o circolari ministeriali le «numerose questioni sollevate da pubbliche amministrazioni ed enti in ordine all'applicazione dell'articolo 3 in tema di inconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione»;
    si riporta la rilevazione, peraltro già presente nel «Rapporto sul primo anno di attuazione della legge n. 190/2012», della opportunità di intervenire legislativamente per risolvere «l'asimmetria tra le situazioni di inconferibilità e incompatibilità previste per i dirigenti statali e quelli di amministrazioni regionali e locali di società in controllo pubblico presenti del decreto legislativo n. 39 del 2013»;
    secondo quanto sostenuto dai tre dirigenti «in generale, vanno chiariti i profili di applicazione della legge n. 190 del 2012, stante la genericità delle previsioni normative al riguardo, e i continui tentativi, promossi da più parti, per rimanere al di fuori dell'ambito di applicazione» e si riporta il caso esemplare della SEA spa che in un ricorso avrebbe richiesto l'annullamento del piano nazionale anticorruzione;
    secondo quanto riportato nel documento in oggetto, l'Autorità avrebbe segnalato inoltre le preoccupazioni relative all'ambito di riferimento degli enti economici e delle società controllate e partecipate per il quale sussistono interpretazioni (come quelle riportate nella circolare ministeriale n. 1/2014) che «limitano l'ambito soggettivo di applicazione delle norme sulla trasparenza a un settore che, come testimoniato anche da recenti fatti di cronaca, dovrebbe essere, invece, oggetto di particolare attenzione nelle politiche di prevenzione»;
    la stessa Autorità avrebbe quindi deciso, di fronte a interpretazioni dello stesso Ministero risultate essere difformi o limitative dell'applicazione della normativa, di sospendere i riscontri e i controlli in merito agli obblighi di trasparenza da parte delle società partecipate al fine di «non ingenerare ulteriori incertezze applicative»;
    circolare, quella citata, che peraltro l'Autorità avrebbe conosciuto solo attraverso la pubblicazione on line sul sito del Ministero cosa che dimostra una evidente mancanza di quel necessario coordinamento che dovrebbe sussistere tra le attività dello stesso Ministero e quelle dell'ANAC. Coordinamento che dall'Autorità ritengono fondamentale non solo per «l'efficace attuazione della normativa anticorruzione» e per «evitare condizioni di incertezza» ma soprattutto per «facilitare i flussi informativi senza pregiudicare l'attività di vigilanza»;
    l'Authority ha definito una proposta di interventi di semplificazione della normativa in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione, rinvenibili alla pagina http://www.anticorruzione.it, inerente all'applicazione del decreto legislativo n. 150 del 2009 e della legge n. 190 del 2012 al fine di individuare un percorso coerente con l'obiettivo di assicurare efficienza, efficacia ed economicità all'azione pubblica;
    si sottolinea che valutazione dei dirigenti è divenuta una prassi generalizzata in tutte le amministrazioni, ma che è «preoccupante» come, la quasi totalità dei dirigenti abbia conseguito una valutazione non inferiore al 90 per cento del livello massimo atteso. Si delinea, secondo l'Authority un legame fortemente critico tra i risultati della valutazione individuale e il sistema di incentivi (premi in denaro);
    il  neo designato presidente dell'Autorità, Raffaele Cantone, dichiarava in una intervista a La Repubblica,  il 20 aprile 2014, che «l'obiettivo dell'Authority non è quello di combattere la corruzione già avvenuta, ma di provare a prevenirla. Questa è la grande scommessa della legge del 2012», corroborando quanto ritenuto di importanza fondamentale da chi lo ha preceduto e sostenendo quindi la necessità di risolvere le condizioni di debolezza e inefficacia insite nella normativa vigente e nel dna dell'Anac,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative affinché il documento trasmesso al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione riguardante le problematiche in materia di trasparenza e di prevenzione della corruzione sia opportunamente considerato e si traduca in un intervento diretto da parte del Ministero competente per quanto riguarda le funzioni consultive così come richiamate ai sensi della legge n. 98 del 2013 e più in generale, siano trasposte in un intervento di più ampio respiro indirizzato a migliorare il complesso normativo a disposizione dell'Autorità anticorruzione;
   a individuare una chiave interpretativa utile e non difforme da quella dell'Authority, a differenza di quanto accaduto con la circolare n. 1/2014 del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione;
   ad assumere iniziative per rafforzare, efficientare e concretizzare quindi l'attività dell'Anac salvaguardandone il mandato e quella capacità di azione preventiva che lo stesso presidente Cantone ha sottolineato nel corso dell'intervista del 20 aprile 2014.
(7-00370) «Dadone, Toninelli, Cozzolino».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

lotta contro la criminalita'

legislazione antitrust

semplificazione legislativa

corruzione

pubblica amministrazione

applicazione della legge