ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00364

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 225 del 08/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI VITA GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 08/05/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00364
presentato da
DI VITA Giulia
testo di
Giovedì 8 maggio 2014, seduta n. 225

   La XII Commissione,
   premesso che:
    la procedura di accertamento dell'invalidità civile è stato radicalmente modificata dall'articolo 20 del decreto-legge 1 luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, titolato «Contrasto alle frodi in materia di invalidità civile», che attribuisce all'INPS nuove competenze per l'accertamento dell'invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità con l'intento di ottenere tempi più rapidi e modalità più chiare per il riconoscimento dei relativi benefici;
    in seguito alla riforma, con specifico riferimento al fenomeno dei cosiddetti «falsi invalidi», l'istituto previdenziale ha intrapreso un capillare piano di verifiche straordinarie nei confronti dei titolari di invalidità civile volto a contrastare il fenomeno delle indebite riscossioni di prestazioni di invalidità;
    la Corte dei Conti nel 2012 ha calcolato che dalla revoca di 39 mila invalidità sono conseguiti allo Stato risparmi per 170 milioni. Per far fronte ai piani straordinari di controllo in questi anni i 500 medici in forza all'ente non sono, tuttavia, risultati sufficienti. L'ente è pertanto corso ai ripari, impiegando nuove risorse: oltre un migliaio di ausiliari convenzionati che costeranno 110 milioni di euro in quattro anni. Il rapporto costi-benefici, sul piano dei conti, non è dunque così scontato e lineare. Il contenzioso, poi, aggiunge ulteriori margini d'incertezza: l'ultima relazione della Corte dei Conti segnala che nel 2012 l'ente è stato soccombente nel 60 per cento delle controversie sulle invalidità revocate;
    il 3 dicembre 2013 il Consiglio dei ministri ha varato le nuove norme per calcolare l'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), il coefficiente con il quale viene misurata la ricchezza delle famiglie e in base al quale vengono assegnati i diritti ad accedere alle prestazioni sociali in misura ridotta o piena;
    l'indomani l'approvazione, lo stesso Ministro del lavoro e delle politiche sociali pro tempore, l'onorevole Enrico Giovannini, plaudiva la riforma appena varata del nuovo indicatore, dichiarando: «Con la riforma intendiamo disporre di uno strumento più corretto per valutare le condizioni relative tra famiglie con diverse possibilità economiche, ma anche restringere gli spazi all'evasione, ricordando che ogni presunta furberia toglie un'opportunità a coloro che ne hanno diritto»;
    già con interrogazione n. 4/01640 del 08/08/2013, la prima firmataria del presente atto d'indirizzo chiedeva al Ministro del lavoro e delle politiche sociali se non ritenesse opportuno avviare iniziative, anche di carattere normativo, più appropriate di quelle attualmente in atto, utili a garantire finalmente una concreta semplificazione dell'attuale iter amministrativo di riconoscimento dell'invalidità civile;
    seguiva in data 20 febbraio 2014 la risposta dell'allora vice ministro del lavoro e politiche sociali, l'onorevole Maria Cecilia Guerra, la quale, in merito al piano di verifiche straordinarie dell'INPS, affermava: «Tale attività si protrarrà fino al 2015 con contingenti di 150 mila verifiche annue. [...] Naturalmente (e come indicato dallo stesso interrogante) occorre agire nel prossimo futuro in modo da attivare adeguati meccanismi di controllo, ma senza intervenire in modo eccessivo (o, addirittura, vessatorio) nei confronti dei beneficiari delle prestazioni. Si assicura che l'istituto è comunque impegnato ad adottare azioni di potenziamento operative e procedurali mirate a raggiungere il migliore risultato, con il minor coinvolgimento delle categorie svantaggiate, assicurando la massima tempestività e trasparenza. Sulla questione peraltro il Ministero da me rappresentato ha avviato, sin dal febbraio 2012, un tavolo tecnico tra regioni, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero della salute e Inps, diretto all'approfondimento delle diverse tematiche afferenti i diversi aspetti procedurali dell'accertamento dell'invalidità civile, al fine di assicurare la corretta gestione degli accertamenti socio sanitari, inclusi gli aspetti relativi alle visite straordinarie. A tale ultimo proposito va evidenziato che le principali federazioni delle associazioni delle persone con disabilità hanno costantemente rappresentato forti riserve in merito alla prosecuzione della effettuazione delle verifiche straordinarie, soprattutto in termini rapporto costi/benefici»;
    con sentenza 3851/14 del 9 aprile scorso, il Tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio si è pronunciato su un giudizio avviato dall'ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), con l'intervento di supporto (ad adiuvandum) della FISH (Federazione italiana per il superamento dell'Handicap), contro una serie di messaggi e circolari con cui l'INPS, tra il 2011 e il 2012, aveva disciplinato proprio tali controlli dei Piani straordinari di verifica sui cosiddetti «falsi invalidi» per 500.000 persone;
    il TAR è stato molto chiaro e netto nella sua pronuncia: «Le modalità adottate dall'INPS per le verifiche straordinarie sui cosiddetti «falsi invalidi» sono state illegittime e lesive dei diritti delle vere persone con disabilità e i dati forniti dall'istituto «gonfiati» e forieri solo di costi per l'Amministrazione»;
    la sentenza, si ribadisce, riconosce in ultima analisi che le modalità adottate dall'INPS per le verifiche straordinarie sono state «illegittime e lesive dei diritti delle vere persone con disabilità» e sconfessa ancora una volta anche i dati forniti dall'istituto in materia;
    in un'intervista rilasciata il 1o marzo 2013, appena ricevuto l'incarico di sottosegretario alle politiche sociali, l'onorevole Franca Biondelli individuava come prima riforma attuabile subito e a «costo zero» quella dell'istituzione del certificato unico per il riconoscimento dell'invalidità civile e dell'indennità di accompagnamento, facendo esplicito riferimento alle prescrizioni del Piano d'azione biennale sulla disabilità adottato dal precedente governo e al quale, ha dichiarato, va ora data attuazione;
    con decreto del Presidente della Repubblica del 4 ottobre 2013 l'Italia ha adottato il programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità, che si articola in sette linee di intervento, ognuna delle quali individua l'obiettivo prefigurato e il tipo di azione necessaria a conseguirlo;
    per quel che riguarda la linea di intervento 1, l'obiettivo precipuo posto dal programma di azione è rappresentato da una riforma del sistema di valutazione/accertamento della condizione di disabilità che, semplificando il processo, crei condizioni di contrasto alle discriminazioni, promozione delle pari opportunità, dell'inclusione sociale e dell'incremento della qualità della vita delle persone con disabilità, mediante un cambio di prospettiva nell'organizzazione delle politiche basato sul funzionamento globale della persona valutata nel complesso dei suoi diritti e doveri, superando le logiche «al negativo» di percentualizzazione dell'inabilità/invalidità e della capacità lavorativa;
    il decreto in questione, tuttavia, stabilisce che le azioni richiamate nel programma e da attuarsi nell'ambito della legislazione vigente «risultano finanziabili nei limiti degli stanziamenti previsti, mentre gli impegni assunti alla presentazione alle Camere di nuovi provvedimenti legislativi saranno condizionati al rispetto della disciplina ordinaria in tema di programmazione finanziaria. A tali impegni è, quindi, da riconoscere carattere meramente programmatico, in quanto la sede nella quale saranno ponderate le diverse esigenze di settore è la decisione di finanza pubblica (dfp), sulla base della quale viene definito il disegno di legge di stabilità»;
    a tal proposito si rileva, purtroppo, la mancata previsione nell'ultima legge di stabilità per il 2014 di uno stanziamento specifico finalizzato a realizzare la riforma dei criteri di accertamento dell'invalidità civile e della stessa procedura, come previsto invece nella Linea di intervento 1 del programma di azione biennale; circostanza, questa, confermata perfino dal Vice Ministro Maria Cecilia Guerra nel corso di un'audizione specifica sul tema in Commissione XII (Affari sociali) del 23 gennaio 2014;
    l'interesse generale non è certo quello di contrastare l'individuazione dei «falsi invalidi», ma di fare in modo che siano rispettati i diritti fondamentali delle vere persone con disabilità e che i controlli siano condotti con le opportune garanzie, in modo efficace e mirato, evitando inutili disagi e vessazioni,

impegna il Governo:

   a provvedere, in ragione degli risultati esigui conseguiti sino ad oggi, all'immediata sospensione del piano straordinario INPS di verifica sui cosiddetti «falsi invalidi»;
   ad avviare iniziative, anche di carattere normativo, finalizzate alla revisione e alla semplificazione dell'intero sistema di accertamento di invalidità civile, stato di handicap e disabilità, ormai obsoleto, farraginoso e inefficiente, secondo quanto previsto nello stesso Programma d'azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità che il Governo si è impegnato a mettere in atto per garantire il rispetto dei diritti umani delle persone con disabilità;
   a prevedere sin d'ora l'accantonamento delle risorse finanziarie necessarie a conseguire l'obiettivo previsto dalla Linea di intervento 1 del programma di azione biennale, valutando già il risparmio considerevole che deriverebbe dalla sospensione immediata delle verifiche straordinarie dell'Inps, risultante, in particolare, dalla riduzione del costo del personale esterno impiegato e delle spese derivate dal non trascurabile contenzioso in corso;
   a predisporre un nuovo sistema organico di verifiche volto a contrastare più efficacemente il fenomeno degli indebiti su prestazioni economiche a ciechi civili, invalidi civili, sordomuti ed affetti da handicap, finalizzato in modo particolare all'individuazione e al controllo continui di tutti i soggetti coinvolti nella fase di accertamento medico e del successivo provvedimento di concessione-diniego, consentendo il monitoraggio completo di ogni fase della procedura stessa, l'accertamento delle responsabilità, nonché l'immediato recupero di quanto indebitamente corrisposto;
   ad assumere un'iniziativa normativa per la disciplina della sussistenza di potenziali situazioni di incompatibilità o conflitti di interesse, per i medici componenti delle commissioni mediche e i funzionari amministrativi, prevedendo per tali soggetti specifiche sanzioni, anche di carattere disciplinare e inibitorio, comminabili per il tramite del coinvolgimento diretto dell'ANAC (Autorità nazionale anticorruzione), cui spetterebbe la valutazione della fase procedurale di concessione-diniego del beneficio.
(7-00364) «Di Vita, Cecconi, Lorefice, Grillo, Mantero, Silvia Giordano, Dall'Osso, Baroni, Cominardi».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2009 0078

EUROVOC :

assicurazione per invalidita'

integrazione sociale

lotta contro la criminalita'

esame medico

prestazione sociale